Bluetooth, nuova tecnologia a rischio virus
L'impiego della tecnologia Bluetooth, che consente di effettuare il "mobile computing" scambiando informazioni tra dispositivi diversi via onde radio (telefonini, portatili, videocamere ecc.), cercando e mettendo in comunicazione dispostivi coperti dal segnale, può essere a rischio di intrusioni e diffusioni di virus. E' quanto afferma F-Secure, società di sicurezza informatica, che ha commissionato un test "on the road"condotto in Italia in 24 ore. Test, dice la società, che ha individuato oltre 1300 telefoni Bluetooth potenzialmente attaccabili. F-Secure, che è stata la prima azienda del settore a rendere disponibile una tecnologia antivirus per la protezione dei cellulari, ha commissionato il test a Secure Network (securenetwork), ricordando che soltanto tre anni fa, "solo gli esperti parlavano timidamente di virus dei telefoni cellulari, mentre oggi le vulnerabilità della tecnologia Bluetooth stanno portando alla luce nuove problematiche che non possono essere sottovalutate". Il team di ricercatori di Secure Network ha nascosto tutta la strumentazione in un trolley, effettuando test in alcuni luoghi frequentati della Lombardia, da FieraMilanoCity al centro commerciale Orio Center (Bergamo) , dalla stazione metropolitana milanese di Cadorna al centro direzionale Assago MilanoFiori, all'aeroporto di Malpensa (Varese). In 7 giorni tra febbraio e marzo, l'esperimento ha rilevato 1405 dispositivi unici con Bluetooth attivo e in modalità visibile, tra cellulari e smartphone (1312), PC/notebook (39), palmari (21), navigatori satellitari (15), stampanti (5) e altri dispositivi vari (13). Una diffusione, dice la società, che avrebbe consentito ad un virus writer di disporre di oltre 1300 apparecchi in meno di 24 ore per diffondere un'eventuale infezione. reuters.it
Dai tempi dei mitici Amiga, c'è sempre stato chi ha scritto virus per i personal computer. I nuovi telefonini intelligenti, detti smartphone, sono anch'essi dei piccoli computer tascabili e non sono esenti da attacchi maligni. Più il sistema operativo è diffuso (come Symbian, impiegato per esempio da Nokia e Sony Ericsson), più diventa obiettivo per gli attacchi da parte degli hacker. Non è che un sistema operativo sia più vulnerabile rispetto a un altro, dicono gli esperti, la differenza la fa la sua diffusione. E' Symbian il software maggiormente preso di mira dai worm, ma anche Windows Mobile (nelle versioni Pocket PC o Smartphone) che è presente su numerosi apparecchi. Mentre Palm non è molto popolare tra i costruttori e difatti è anche tra i meno colpiti da virus. Infine c'è Linux, il meno impiegato, per i quale non esistono virus attualmente conosciuti. Il segreto per difendersi sta nel rispondere 'no' a messaggi dubbiosi e nel non lasciare la porta Bluetooth aperta. (Ilaria Santi)
Quello degli antivirus e' un mercato in espansione, sostenuto pero' soprattutto da un certo terrorismo psicologico. Proliferano gli antivirus per MacOSX, che se in linea teorica non e' del tutto immune ai virus, lo e' pero' sul piano pratico: ma la gente non lo sa, e' abituata a un certo sistema operativo "colabrodo" e cosi' si compra l'inutile antivirus. Non proliferano invece gli antivirus per linux (che quanto a infettabilita' e' pressappoco come MacOSX) perche' gli utenti linux sono piu' informati e riderebbero in faccia a chiunque proponesse loro un antivirus (esattamente come fanno gli utenti MacOSX piu' evoluti).
Per quanto riguarda i virus per cellulari bluetooth, visto che le connessioni bluetooth hanno bisogno di essere "accettate" il miglior antivirus - gratuito - e' il solito banale precetto di non accettare caramelle dagli sconosciuti.
Approfondimenti
- anti virus per cellulari http://snipurl.com/rokh
- antivirus per pc http://snipurl.com/rokb
- come si diffonde http://snipurl.com/rokp