Senza titolo 1006


Notizie dalla Birmania. La dittatura militare ha deciso di prorogare di un altro anno gli arresti domiciliari per Aung San Suu Kyi, leader dell'opposizione e premio Nobel per la pace nel '91.


Continua nel silenzio l'odissea della donna. Dal 1990, quando il suo partito vinse le elezioni con l'82% dei voti, ha trascorso complessivamente più di dieci anni agli arresti.


Ma a quanto pare, protestare per la sua libertà non porta voti


Commenti

dejudicibus ha detto…
Hai ragione, ma pensa questo: se non fosse stata un premio Nobel credi che avrebbe avuto gli arresti domiciliari in quel genere di Paese? Secondo me sarebbe semplicemente scomparsa.

Post popolari in questo blog

s-come-selen-sposa-s-come-sara-sex due destini che s'incrociano

"Meglio in cella che testimone senza scorta" Ex pentito della banda di Is Mirrionis ruba un furgone e si autodenuncia in questura

la canzone preghiera dei cugini di campagna racconta di Jole ed Ettore, i fidanzatini sassaresi lei morì di leucemia, lui si uccise