21.6.07

Senza titolo 1901





Proprio  mentre  scrivo questo post mi risuonano  le parole della  famossima   e bellissima   the  end    dei doors




THE END (  the doors  1967 )




This is the end, beautiful friend
This is the end, my only friend
The end of our elaborate plans
The end of everything that stands
The end
No safety or surprise
The end
I'll never look into your eyes again
Can you picture what will be
So limitless and free
Desperately in need of some stranger's hand
In a desperate land
Lost in a Roman wilderness of pain
And all the children are insane
All the children are insane
Waiting for the summer rain
There's danger on the edge of town
Ride the King's highway
Weird scenes inside the gold mine
Ride the highway West, baby
Ride the snake
Ride the snake
To the lake
To the lake
The ancient lake, baby
The snake is long
Seven miles
Ride the snake
He's old
And his skin is cold
The West is the best
The West is the best
Get here and we'll do the rest
The blue bus is calling us
The blue bus is calling us
Driver, where are you taking us?
The killer awoke before dawn
He put his boots on
He took a face from the ancient gallery
And he walked on down the hall
He went into the room where his sister lived
And then he paid a visit to his brother
And then he walked on down the hall
And he came to a door
And he looked inside
Father
Yes son?
I want to kill you
Mother, I want to. . .
C'mon baby, take a chance with us
C'mon baby, take a chance with us
C'mon baby, take a chance with us
And meet me at the back of the blue bus
This is the end, beautiful friend
This is the end, my only friend
The end
It hurts to set you free
But you'll never follow me
The end of laughter and soft lies
The end of nights we tried to die
This is the end


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Questa è la fine
magnifico amico
Questa è la fine
mio unico amico, la fine
dei nostri piani elaborati, la fine
di ogni cosa stabilita, la fine
né salvezza o sorpresa, la fine
non guarderò nei tuoi occhi... mai più
puoi immaginarti come sarà
così senza limiti e libero
disperatamente bisognoso di una... mano straniera
in un... paese disperato
perso in una romana... regione di dolore
E tutti i bambini sono alienati
tutti i bambini sono alienati
aspettando la pioggia estiva
C'è pericolo alla periferia della città
cavalca la King Highway, baby
strane scene all'interno della miniera d'oro
cavalca l'autostrada ovest, baby
cavalca il serpente, cavalca il serpente
fino al lago, l'antico lago, baby
Il serpente è lungo, sette miglia
cavalca il serpente... è vecchio e la sua pelle è fredda
l'ovest è il meglio, l'ovest è il meglio
Vieni qui e ci occuperemo del resto
l'autobus blu ci chiama
Autista, dove ci porti
L'assassino si svegliò prima dell'alba, s'infilò gli stivali
Prese una maschera dall'antica galleria
e s'incamminò verso l'atrio
andò nella stanza dove viveva sua sorella e... poi lui
fece una visita a suo fratello, e poi lui
s'incamminò verso l'atrio
arrivò a una porta... e guardò dentro
padre, sì figlio, voglio ucciderti
madre... ti voglio... fottere
Vieni, baby, rischia con noi
e incontrami sul fondo del bus triste
faccio un rock triste, su un bus blu
uccidi, uccidi, uccidi,
Questa è la fine
magnifico amico
questa è la fine
mio unico amico, la fine
mi fa male liberarti
ma tu non mi seguirai mai
la fine delle risate e delle dolci bugie
la fine delle notti in cui tentammo di morire
Questa è la fine




N.b


il solito  prolema   per chi usa  linbux  o mozzila fire fox  le frasi in neretto sottolineate  e  quelle  che vanno a capo sottolineate sono collegamenti ipertestuali 
Alcuni di voi e non solo mi chiedono come abbia una grande passione quasi maniacale per Salvatore Satta e suo ultimo romanzo il giorno del giudizio , tanto da elogiarlo nei post precedenti
La risposta è semplice in esso c'è tutta la mia terra , c'è descritto un cambiamento epocale di un isola che nel giro di un secolo ha perso o trasformato \ svenduto al dio denaro le sue usanze e le sue tradizioni , insomma la sua cultura  soprattutto ad uso turistico  .
Inoltre esso è punto di riferimento anche se scritto nel 1975 , per alcuni degli scrittori sardi più importanti il fu Sergio Atzeni Il figlio di Bakunin ( Sellerio 1991) e Salvatore Niffoi La vedova scalza Adelphi, 2006   solo per citasre i più noti
Stavolta avete ragione la mia passione è maniacale tanto da comprarmi appena avrò soldi l'edizione critica dell’autografo ( ne trovate   a estra  copertina  ) , curata dal bravissimo   Giuseppe Marci , professore di Filologia italiana all’Università di Cagliari per i tipi del Centro di studi filologici sardi e dellacasa esitrice  Cuec di Cagliari ( tel. 070/291077) . Infatti propone, per la prima volta, una trascrizione integrale del manoscritto e lo mette a confronto con il dattiloscritto e con le edizioni a stampa realizzate da Cedam, da Adelphi e da Ilisso fino al 2006\7 perché nelle nuove edizioni in parte i nomi sono stati sciolti ma e q, e qui non lo biasimo ( perché cò che mi ha avvicinato al libro era la curiosità di sapere la famiglia che si nascondeva dietro il nomignolo i corriales citata spesso , in fatti di sangue e di sequestri ) , dice Paolo Manichedda nella recensione al libro di Marci  << (...) In fin dei conti, però, si tratta di una censura veramente da poco, perché i nomi veri forse potrebbero servire a un po’ di storia familiare e a qualche ulteriore pettegolezzo nuorese, ma niente aggiungerebbero o toglierebbero alla sostanza delle cose.(...) >>. Leggendo tale libro Il lettore ha, in tal modo, l’opportunità di entrare nel complesso mondo della scrittura sattiana e di osservarla nel suo divenire, così come ha la possibilità di osservare la storia editoriale abbastanza travagliata e particolare . Infatti come dice lo studioso Massimo Pittau : << [...] Alla prima uscita del romanzo sattiano a noi Nuoresi non è sfuggito il fatto che quasi tutti i nomi e cognomi dei personaggi citati dal Satta risultavano mutati e trasformati, con la conservazione della sola consonante iniziale oppure di una certa assonanza fra l’antroponimo originario e quello sostituito, e che ciò era stato fatto col preciso scopo di non muovere il risentimento dei rispettivi discendenti, che a Nuoro sono ancora numerosi. In realtà questo mutamento dei nomi e cognomi dei personaggi citati ha, sì, conseguito il risultato di evitare il pericolo di eventuali querele per diffamazione o per calunnia da parte degli interessati, mentre non ha impedito per nulla il riconoscimento esatto e puntuale che ne hanno fatto gli stessi interessati e in generale molti altri Nuoresi della vecchia generazione . Si deve però precisare che questa operazione del mutamento dei nomi e dei cognomi non è stata effettuata né voluta dallo scrittore nuorese, ma è stata concepita ed attuata dai suoi familiari e precisamente da quelli che hanno curato la pubblicazione postuma del romanzo. La circostanza mi è stata comunicata per l’appunto da uno di essi, di cui sono quasi coetaneo ed buon amico da vecchia data. Ebbene questa operazione del mutamento dei nomi e dei cognomi effettuata dai curatori della pubblicazione del romanzo ha determinato qualche pasticcio linguistico : Cap. VIII Il soprannome di un anziano maestro Manca, parecchie volte citato dallo Scrittore, maestro che è stato a lungo ricordato dai Nuoresi, anche da quelli che non lo avevano mai conosciuto, era Prediskèdda, che significa esattamente «Pietruzza». Ebbene i responsabili della trasformazione dei cognomi hanno riportato questa esatta traduzione di «Pietruzza», ma purtroppo hanno mutato il soprannome da Prediskèdda in quello di Pedduzza, non badando che quest’ultimo significa non «Pietruzza», bensì «Pellicina», cioè "piccola pelle" (si veda anche nel cap. XVIII Gli stessi responsabili delle trasformazioni linguistiche hanno proceduto a mutare anche il nome di alcune vie e zone della campagna nuorese, nonché di alcuni rioni: ad es. via Angioi in via Asproni, la regione su Tuvu in quella di Locoi, il rione Lollobéddu in quello di Lorenéddu. Ed anche da questa operazione è venuto fuori qualche pasticcio linguistico. [...] ( vedere qui l'articolo integrale ) di uno dei più significativi romanzi del Novecento .
Ma a farlo diventare “ uno dei bagli del mio viaggio “ è stato questo giudizio di uno studioso Americano ( non ricordo il nome ) che ha affermato che la migliore introduzione al giorno del giudizio è quella che ne dà l'autore stesso : << come una di quelle assurde processioni del paradiso dantesco sfilano in teorie interminabili , ma senza cori e candelabri , gli uomini della mia gente .Tutti si rivolgono a me , tutti vogliono deporre nelle mie mani il fardello della loro vita . parole di preghiera o d'ira sibilano col vento fra il cespugli di timo . E forse mentre penso la loro vita , perché scrivo la loro vita , mi sento come un ridicolo Dio , che li ah chiamati a a raccolta nel giorno del giudizio , per liberarli in eterno della loro memoria >> .
Esso dimmostra  : 1)  che da te stesso  e dal  tuo paese   non si  scappa  ; 2) che per poter narrare  le  vicende d'esso devi andare  fuori . 
All'inizio sembra noioso in quanto si sente l'influsso dei romanzi di fine ottocento in particolare Cuore di De Amicis poi s'evolve e ampliando la narrazione al paese . Infatti l'autore recupera , le persone ( ormai tutte morte ma sono vivi i discendenti ) conosciute in vita più precisamente durante la sua adolescenza ovvero abbraccia il periodo fra gli dal 1910 al 1930 circa prima di lasciare la sua Nuoro.
Infatti esso è la
Storia della famiglia di don Sebastiano Sanna e di donna Vincenza, ma anche storia di Nuoro e specchio dell’umanità, Il giorno del giudizio è un romanzo intenso, duro, ricco di g
N.b iudizi e di sentenze senza appello, ritratto della forza e della debolezza dell’uomo. Se da una parte don Sebastiano è un personaggio a tutto tondo, un attardato rappresentante del secolo dei lumi "nutrito dalla certezza nel potere dell’uomo sulle forze della natura", ha però anche tratti di estrema durezza che si esprimono icasticamente nella frase ripetuta per anni alla propria moglie "zitta tu che stai al mondo soltanto perché c’è posto". Egli vede Nuoro, la sua città, è "un nido di corvi", ma lo è per lo stesso motivo per cui lo sono tutte le città del mondo: "c’erano gli oziosi, i miseri e i ricchi, i savi e i matti, chi sentiva l’impegno della vita e chi non lo sentiva, ma il problema di tutti era quello di vivere, di comporre col suo essere lo straordinario e lugubre affresco di un paese che non ha motivo di esistere. (...) Perciò non vi era odio, non vi era amore, c’era la contestazione dell’altro, che diventava la contestazione di sé stessi". Il giurista, insomma, aveva bisogno di una sentenza che sancisse il senso delle cose a lui note, e la pronunciò: "Per conoscersi bisogna svolgere la propria vita fino in fondo, fino al momento in cui si cala nella fossa. E anche allora bisogna che ci sia uno che ti accolga, ti risusciti, ti racconti a te stesso e agli altri come in un giudizio finale". Mi ha molto affascinato oltre che per la vicenda editoriale di cui ho parlato nelle righe precedenti per i riferimenti alla Commedia di Dante soprattutto ai canti XXI ( in particolare questi versi 40-75 ) e il XXII del purgatorio noti meglio come i i canti di Stazio . Infatti i personaggi del romanzo sfilano davanti ai nostri occhi come le figure delle processioni dantesche , e sembrano presentarsi all'autore per chiedere non soltanto d'essere fatti rivivere , ma anche d'essere giudicati . Però quello che Satta ci lascia non è un giudizio morale ma di un semplice scrittore che ha trovato nella scrittura un modo di liberarli dall'oblio e di consegnarli al lettore come persone di famiglia con i loro pregi e difetti . Concludo con quanto dice l'autore nelle avvertenze ai lettori : << riprendo dopo molti mesi , questo racconto che forse non avrei dovuto incominciare . Invecchio rapidamente e sento che mi preparo ad una triste fine [ infatti fu scritto negli ultimi due anni di vita dell'autore ormai minato da un male incurabile ] poiché non ho voluto accettare la prima condizione di una buona morte l'oblio (.,,) . E anche allora bisogna che ci sia uno che ti raccolga , ti risusciti , e ti racconti a te stesso e a gli altri come un giudizio finale . E' quello che ho fatto io in questi anni , che vorrei non aver fatto e continuerò a fare perché ormai non si tratta dell'altrui destino ma del mio >>





20.6.07

Senza titolo 1900














A me basta il poco, a me basta l'uno, a me basta il nessuno...Voi ed un compagno siete teatro sufficiente l'uno all'altro, o magari voi a voi stesso. Folla per voi può essere uno, e uno può essere tutta la folla...

J'en ai assez de peu, j'en ai assez d'un, j'en ai assez de pas un...Vous et un compagnon êtes assez suffisant théâtre l'un à l'autre, ou vous à vous-même. Que le peuple vous soit un, et un vous soit tout le peuple...




michel de montaigne



 






FIRMATE L'APPELLO PER LIBERARE DON BOSSI!

donbossiIl sacerdote italiano, Giancarlo Bossi, 57 anni, è stato rapito nella citta costiera di Payao, nella provincia meridionale di Zamboanga, una zona infestata da gruppi armati di ribelli islamici, alcuni legati ad Al Qaida. Il portavoce militare Eugene Bataara sostiene che il missionario sia stato rapito da frange dissidenti del Fronte Moro di liberazione islamico (Milf), responsabile di altri sequestri in passato. Le forze di sicurezza filippine stanno verificando alcune informazioni secondo le quali Padre Bossi sarebbe stato visto a bordo di una barca con un gruppo di uomini armati. Al momento non è stata ricevuta alcuna richiesta di riscatto e questo fa credere che il missionario si trovi ancora nella regione, secondo i responsabili della polizia. Alle ricerche partecipano anche forze americane e un aereo spia Usa.


Clicca qui per firmare la petizione! 

il cielo

Il cielo è grigio.


Il cielo all'orizzonte


è azzurro.


Il cielo è bello.


SEDUTA DI PACE

il 25 novembre del 2006 ho fatto un post in cui riportavo la voce di Rira Abbasi. e il suo invito a partecipare al Poets of Peace.Olgostin ha partecipato.ed è risultata fra i sette vincitori con questa poesia:








Senza titolo 1899



"Perchè continui a parlare


dei miei errori passati?"


 chiese il marito.


"Credevo che avessi perdonato


e dimenticato!"


"Ho sì perdonato e dimenticato",


disse la moglie.


"Ma voglio essere sicura che


tu non dimentichi


che io ho perdonato


 e dimenticato".




Discepolo:


"Non ricordare i miei peccati,


 o Signore!"



Signore:


"Peccati? Che peccati?


Dovrai rinfrescarmi la memoria.


Li ho dimenticati secoli fa".


L'amore non tiene a mente le offese.


19.6.07

Senza titolo 1898

(..) in un momento qualunque
bussando forte alla porta
e poco importa se sarà il vento o una tempesta di emozioni
forse è soltanto la vita che
ci viene a cercare dopo un'attesa infinita finalmente
ci ritroverà
ah, ah, Ambaradan, la vita che verrà
(..)


( ambaradan  degli YoYo Mundi )



N.b
per  i soliti  problemi ( su cui non mi dilungo ) per  coloro che  non usano  la feccia  di  windos xp  ma  linux   gli  url  in nero  sottolineati  sono   collegamernti  ipertestuali ovvero  siti cliccabili 



Dopo  una  discussione con un amico di amici  che mi   dice  ma   smettila di lottare contro i mulini a vento \ muri di gomma e  fuggi un po' da te stesso   rispondo  sia  con queste  frasi  estrapolate dal  video  che riporto qui   ( tratto dal bellissimo  film radio freccia di Luciano Ligabue )


 


<< Buonanotte.  Quì è Radio Raptus, e io sono Benassi  -  Ivan. Forse lì c'è qualcuno che non  dorme.  Beh, comunque che ci siete oppure no io c'ho una cosa da dire ... [...] credo che la voglia di scappare da un paese con  20.000  abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso,  e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx;  credo che non è giusto giudicare la vita degli altri,  perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.  Credo  che  per  credere,  certi  momenti,  ti  serve  molta  energia.  [...]  >> 
.
E' vero che 
fuggire d se stessi è si utile  ma  fino ad un certo  tempo ed è ( almeno  in base alle mie esperienze personali   di cui parlerò   prima  o poi  )   solo qualcosa  di effimero 
E poi  non sempre si può  farlo.  infatti  come dice  la  canzone  sopra riportata  qui    alla testa  del  post  d'oggi  tratta  dall'album   la  bellezza  dei margini 2002 ( ne  vedete la copertina a destra )  . Alla stessa  maniera  Fuggire dal tuo paese  bidda ( come si dice  nella lingua sarda ) è si fattibile   ma  non è un qualcosa  di eterno  ( poi   la situazione varia da  casdo a  caso )  perchè sia  che  ci fuggi  sia   fisicamente sia   mentalmente   ci ritorni  o  con la nostalgia   come ;  Verga  e capuana  con le loro opere letterarie  sia  ine  entrambi i modi  Salvatore Satta nel suo ultimo romanzo il giorno del giudizio  (vedere  collegamento testuale  del  post precedente) oppure  come Gabriel Marquez che ritona sui  luoghi del  suo cent'anni di solitudine  oppure   come  capita  a molti anzianoi che vogliono o tornare  a morire nel proprio paese d'origine  o chiedono  d'essere  seppelliti  li  .
E poi
io non faccio ( cosi rispondo  ad alcuni commenti sparsi nei meandri del blog ed  alcune   domande  dei miei cofondatori  che mi  continuano  a chiedermi e  a rinfacciarmi    :<< come mai  hai gente  che  scrive  poco  o invitata  non ha mai scritto  o  su certi bellissimi post nessun o  commenta   come  mai  continui a scrivere ? se proprio devi scrivere per te   e non per la gente  perchè non chiudi il blog  e tieni il tuo archivio cartceo ? >>. E' vero che  a volte scrivo per me  , è che i miei scritti sono incomprensibili con errori di battitura,digrmmatica e di ortografia ( e quando posso cerco di correggerli  nell'aggiornamento dei post )  perchè scrivo in fretta e in alcuni di getto (  come ho imparato  dalla  guida  come comunicare  che  si suddivide  :
1) Intervenire sulla stampa gratuita Quelli principalmente diffusi in Italia sono tre: "Leggo", "City" e "Metro",ecc : 2 ) Come scrivere una lettera al direttore Alcune idee, trucchi e "regoline" di base.... del  sito www.fattisentire.net lontanissimo  anni luce  dalle mie  posizioni ,ma utile per fare contro informazione) oppure  ci sono giorni in cui le crisi di congiuntiviti aggiunte alla mia forte miopia   sono molte  forti  , comunque cercherò  di starci più attento
Ma a differenza  di quanto
dice sul suo bellissimo e poetico  blog la nostra  cdv  nuvolanelcielo dal cui articolo\post   ho tratto l'ispirazione   per il post  d'oggi , io  non fuggo (  o se lo faccio  è raro ) ma me frego  e vado avanti perchè trovo giovamente a confrontarmi  con altre persone e scambiare esperienze in merito soprattutto  con chi la pensa diversamente da me  quando ovviamente  è possibile

18.6.07

Genova come Oaxaca (messico)

Senza titolo 1897

Fatanuda è con te, sostiene il tuo desiderio di vita, di emancipazione democratica; la Fatanuda corre con te felice di sollevarti dalle difficoltà del mondo reale.


Scrivimi fatanuda@gmail.com e sono pronta a capire e conoscere la tua realtà; insieme e liberamente possiamo partecipare ridendo alle Primarie, possiamo ridicolizzare i giochi delle mediocri oligarchie.


la Fatanuda da oggi è disponibile per ogni città, zona rurale, stradella; corre con chi incomincia.

Senza titolo 1896

Alba, solo scarpe da tennis  corro nuda sulla riva: un modo per partecipare alle Primarie!

9/11 indifferenza

Mi fa rabbia l'indifferenza della gente riguardo l'11settembre. Se provi a parlarne, se dici che è stato un "inganno globale" trovi molta diffidenza, incredulità  o forse per molti è più facile accettare la "verità" ufficiale. Quest'ultima in un certo senso tranquillizza la gente, mentre l'altra verità porta più insicurezza, non sai più a quale mondo appartieni, tutto ti crolla addosso le tue certezze, le tue convinzioni, non trovi più un punto di riferimento. Mi chiedo cosa si può fare pechè queste notizie diventino di pubblico dominio, è vero che sul web si sta scrivendo tanto, ma siamo ancora lontani dal potere d'informazione che ha la televisione .La stragrande maggioranza delle persone ,ignorano, continuano a credere, addirittura alle missioni di pace condotte dagli americani ,cioè sono veramente lontane dal sospettare minimamente che in Iraq si è andati per occupare un paese solo ed esclusivamente per interessi economici.

17.6.07

Senza titolo 1895

per  tutti\e  quelli che fossero interessati   solo ed esclusicamente ai post  in cui parlo del mio travaglio interiore o  meglio il mio vissuto personale con considerazioni personali ho aggiornato il post in cui parlo su come affronto  miei incubi  ed i miei fantasmi e  il  bivio in cui mi trovo  sul modo d'affrontarli  dove per chi usa firex fox e linux non quella  .....   di xp  le frasi  in nero sottolineate  sono  url  ovvero collegamenti ipertestuali

Senza titolo 1894




eccola risposta   all'anonima  ( IP: 83.181.172.97 ) che il 14/06/2007 ore: 16.23.00 nel  guest book  ha scritto  : <<  Cos'è questo..un blog ecclesiastico ? >>. Scusate se nel video canta in playback  , ma non ne ho trovato altri  .








radio baccano"(G.NANNINI - Jovanotti)
1= Nannini
2= Jovanotti



1: non credi mai
a quello che e' vero
perche e' vero anche il contrario
giorni di allarme e confusione
sono il mio pane quotidiano
piccole donne i bimbi crescono
i giochi non ti sono mai bastati
neanche le botte che gli hai dato
sotto la luna senza fiato
lo scrivero' su tutti i muri
dio c'e' con tutti gli altri nomi
sacre scritture dell'informazione
scoppia la guerra del rumore
e faremo un gran baccano
tu con la chitarra in mano...
per un idolo ribelle...
che ci scorre sotto pelle
hai ragione in prigione
hai ragione in prigione
hai ragione in prigione
hai ragione e s'e' creduto
davvero che avremmo parlato
e la solidarieta' fa bene
come la solitudine sui tram
tra soldi, lacrime e catrame
mi godo questo mondo infame
e faremo un gran baccano
tu con la chitarra in mano...
per un idolo ribelle...
che ci scorre sulla pelle
hai ragione
2: radio baccano mondo cristiano
indu' buddista ebreo mussulmano
fine del mondo segnale orario
colonna sonora di questo scenario
di guerra un suono distorto
un urlo incazzato di chi non'e morto
ma vive e si muove
in mezzo ai palazzi insieme ad altri
cento mille ragazzi
radio baccano come un terremoto
niente e nessuno
che chiede il tuo voto
niente piu' leader a guidare le masse
musica dura che buca le casse
mondo che gira radio baccano
suono che scalda dal freddo che fa
nelle apparenze si nascondono gabbie
dentro allo stomaco
la liberta'
1: hai ragione in prigione
hai ragione in prigione
hai ragione in prigione
e faremo un gran baccano
tu con la chitarra in mano
nuovi idoli d'amore...
lasceremo un polverone
2: radio baccano mondo cristiano
indu' buddista ebreo mussulmano
fine del mondo passa parola
dentro la mente fuori da scuola
1: e faremo un gran baccano
lasceremo in fondo al cuore
lasceremo in fondo al cuore



                                                

E ora  rivolgo ,all'onima ( se mai leggera questo  blog  o  fosse solo di passaggio ) cosi come a chi nonostante le  faq  e  gli aggiornamenti  e la tag avvisi  ai cdv e ai naviganti  mi  fa simili domande  ,  un   domanda .
E' ecclesiastico affrontare  sia  con il metodo della contaminazione e dei colegamenti mentali-telematici  (vedere manifesto blog)  tematiche \ aspetti  etico-morali , spirituali-irrazionali , oltre che politiche e culturali  , e letterarie -artistiche  ed interrogarsi  sul chi siamo, dove siamo  ,  dove  andiamo  , che ci facciamo  al mondo , c'è vita dopo la morte , ecc .  sia in senso laico  come  neroassenso , trotzky, fatanuda  , ecc  o  in senso  confessionale\ religoso  come  benedettaj o luciamerli  ?  Dando  voce  a tutti\e indipendentemente  ( salvo ovviamente  l'antirazzismo , l'antifascismo , il sessimo   )   in una società   dove  l'informazione   libera   è sempre  a rischio di repressione  e  di limitazione  ( leggio censura  e repressione )  ed è controlata  da gruppi\ lobby di potee  o  gruppi di pressione  come  si chiamavano un tempo , indipèendentemente  (  è per  questo che  ho scelto   la  come  colonna sonora  radio baccano    di Nannini-jovanotti )   dellla loro confessione  religiosa  , dall'essere ateo  ,  agnostico  , nichilita , etereo , bisex , transex ,  di destra o dio sinoistra   , apartitico  . ? 
A voi una eventuale risposta  anhce  se  come dice la traduzione  la  risposta  è volata nel vento di iblowing in the  wind  di Bob dylan  con cui chiudo il post  d'oggi
fonte www.maggiesfarm.it/


BLOWIN' IN THE WIND
Bob Dylan

How many roads must a man walk down
Before you call him a man?
Yes, 'n' how many seas must a white dove sail
Before she sleeps in the sand?
Yes, 'n' how many times must the cannon balls fly
Before they're forever banned?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind.


How many times must a man look up
Before he can see the sky?
Yes, 'n' how many ears must one man have
Before he can hear people cry?
Yes, 'n' how many deaths will it take till he knows
That too many people have died?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind.


How many years can a mountain exist
Before it's washed to the sea?
Yes, 'n' how many years can some people exist
Before they're allowed to be free?
Yes, 'n' how many times can a man turn his head,
Pretending he just doesn't see?
The answer, my friend, is blowin' in the wind,
The answer is blowin' in the wind





A RISPOSTA E' CADUTA NEL VENTO
di Mogol/Dylan

interpretata da Luigi Tenco


Quante le strade che un uomo farà
e quando fermarsi potrà?
Quanti mari un gabbiano dovrà attraversar
per giungere e per riposar?
Quando tutta la gente del mondo riavrà
per sempre la sua libertà?
Risposta non c'è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.


Quando dal mare un'onda verrà
che i monti lavare potrà?
Quante volte un uomo dovrà litigar
sapendo che è inutile odiar?
E poi quante persone dovranno morir
perché siano in troppi a morir?
Risposta non c'è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.


Quanti cannoni dovranno sparar
e quando la pace verrà?
Quanti bimbi innocenti dovranno morir
e senza sapere il perché?
Quanto giovane sangue versato sarà
finché un'alba nuova verrà?
Risposta non c'è, o forse chi lo sa,
caduta nel vento sarà.







N.b
  consiglio la lettura ( o rilettura  )  oltre  che le faq  e  gli aggiornamenti di questo mio  post sulla libertà
( Chiedo umilmente scusa se a causa dei soliti problemi tecnici di probabile  d'incompatibilità fra windos\xp e  linux,e quest'ultimo e la piattaforma di splinder i colegamenti ipertestuali che  sono  quelli in neretto  sottolineati dovesssero risultare  come capita   a me  che uso fire fox e  ubuntu   sappia che  sono  voci prese dall'enciclopedia free di   it.wikipedia.org e quindi volendo può  trovarle   e leggerle tranquillamente )


Senza titolo 1893

La politica irrespirabile italiana entra persino nei supermercati, ti segue dalla pesca alla bincheria intima! Non accettare queste cose che ti tolgono l'aria, quando ti chiamano a partecipare prendili in giro e sulle schede di ogni buffonata che organizzano tu scrivi Fatanuda.

FOTO GAY PRIDE

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Sono reduce dalla meravigliosa giornata del gay pride e sono molto soddisfatta di come sia riuscita la manifestazione. Più di 40 carri e oltre 600 mila persone (leggi articolo1 ,  articolo 2 , articolo 3 e quello di Giornalettismo, con altre foto) hanno allegramente e pacificamente inondato le piazze, le strade. Moltissimi  hanno applaudito il nostro carro UAAR dall' inizio alla fine del corteo, conclusosi a Piazza San Giovanni.


Ora propongo una carrellata di immagini, scattate anche dal carro, che si commentano da sole   Cliccate per ingrandirle


Aggiungo solo che eravamo felici di sentirci tutti uniti.



Qui sono io sopra il carro, sono quella seduta e in piedi con il costume nero





PER LE ALTRE FOTO CONTINUA SU NERO ASSENSO!

Pechino 2008: le Olimpiadi dello sfruttamento

Libertà di espressione, liber- tà di associazione, diritto al- la vita.. ci sono dei diritti che sono imprescindibili dall’ uomo in quanto tale. Una conquista, questa, in realtà non ancora raggiunta in gran parte del mondo, ma un obiettivo al quale le demo- crazie, tra un errore e l’altro, almeno provano a raggiungere, talora riuscendoci. Non è questo invece il caso della Cina, dove il diritto dei cittadini viene sempre dopo la volontà dei politici e delle grandi aziende di governare secondo i propri interessi legati all’autoconservazione per i primi, e al profitto per gli altri. Insomma, come dice Michele Cavaliere: "Ci sono cose che i cinesi ancora non sanno copiare.. i diritti umani per esempio".

L’ultimo scandalo è quello relativo allo sfruttamento dei bambini con gli occhi a mandorla (più del 75% dei bambini sfruttati al mondo si trova in Cina), impiegati per produrre borse, cappellini e gadget vari per le Olimpiadi che si terranno a Pechino nel 2008. Un giro di affari per 70 MI- LIONI DI DOLLARI, quello de- gli oggetti griffati. Un vero e proprio business che non po- teva tenere conto dei diritti dei bambini, ne sarebbe andato dei guadagni delle grandi fabbriche cinesi. Fortunatamente il fatto è stato scoperto e denunciato dall’organizzazione Playfair Alliance, della Tuc (Federaz. dei sindacati britannici) che, nel suo rapporto (raggi- ungibile qui) intitolato «Nessuna medaglia per le Olimpiadi», ha esposto la condizione di schiavitù in cui si trovano numerosi ragazzini del sud del Paese  presso quattro fabbriche che hanno ottenuto l’autorizzazione ufficiale dal comitato olimpico di produrre gadget per le olimpiadi di Pechino 2008 (come nella fabbrica "Le Kit" di Guangdong, dove sono stati trovati 20 bambini di età inferiore anche ai 13 anni). “Play Fair at the Olympics", ossia “gioca pulito alle olimpiadi”, questo è il progetto che porta avanti la Playfair coadiuvata dalla Clean Clothes Campaign, Global Unions e Oxfam.

La campagna non risparmia nessuno: dalla Nike all’Adidas, passando per la Reebok, Puma, Fila, Asics, Mizuno, Lotto
, Kappa e Umbro. Tutte mul- tinazionali accusate di vio- lare i diritti umani dei la- voratori nei paesi in via di sviluppo, una denuncia tra l’altro non nuova per alcune di queste aziende. “L'indu- stria degli abiti sportivi sta spendendo molto in opera- zioni di marketing per i Giochi Olimpici di quest’anno. Ma con lo sfruttamento e l'abuso dei diritti degli operai l'industria dello sport sta violando lo stesso spirito Olimpico” dichiara  Guy Ryder, portavoce di Global Unions, al quale coro si aggiungono le parole di Adrie Papma, portavoce per Oxfam di Play Fair: “Questo modello globale di business sta permettendo alle grosse aziende di scaricare costi e rischi in fondo alla catena di produzione, a coloro che sono più deboli”. Una vera e propria infanzia rubata.  Ecco alcune delle testimonianze raccolte clandesti- namente da degli attivisti umanitari: “Ho lavorato dall’alba fino alle due di notte. Ero esausta ma il giorno dopo mi hanno costretta a ricominciare” dice una bambina, oppure “Nessuno indossa guanti protettivi qui, perché coi guanti si lavora meno in fretta e il caporeparto ti punisce. Le mie mani mi fanno molto male, quando le lavo piango di dolore” rivela un altro piccolo operaio che usa vernici tossiche e additivi chimici pericolosi. Senza contare chi lavora con retribuzioni inferiori al 67% del minimo salario consentito dalla legge, come i 3000 operai della "Mainland Headwater Holding" di Shenzen, dove i lavoratori che si dimettono vengono minacciati nel caso racconti la verità sulle condizioni di lavoro. “Bambini e adulti vengono sfruttati brutalmente in Cina da imprenditori senza scrupoli. La loro azione affossa gli ideali delle Olimpiadi e vogliamo che questo non avvenga anche quando le Olimpiadi saranno a Londra nel 2012" ha dichiarato infatti Brendan Barber segretario della Tuc.

Nel frattempo, mentre l’altro ieri  si è celebrata la "Giornata Mondiale contro il lavoro minorile" (organizzata dall’Ilo), l’organizzazione “Save the children”, organismo indi- pendente per la difesa dei diritti dei bambini, ha cal- colato che nel mondo lavo- rano più di 218 milioni di minori (quasi 500.000 sola- mente in Italia). Sono tutti bambini che sono spesso costretti ad attività illecite o ridotti in schiavitù, e a cui sono stati tolti i diritti all'istruzione, alla salute e al gioco. Ma, tornando a Pechino 2008, le denunce rivolte al Governo Cinese per la violazione dei diritti umani non si fermano purtroppo allo sfruttamento dei bambini. Amnesty International infatti, oltre a contestare la pena di morte ancora in vigore, ha sottolineato: l’intimidazione che viene attuata nei riguardi degli attivisti per i diritti umani (come Ya Gouzhu che è stato arrestato e torturato e per il quale A.I. chiede il rilascio immediato e incondizionato); la censura operata per l’occasione, che negherà al pubblico cinese l’accesso alle notizie della stampa estera su temi giudicati “sensibili”, senza considerare che negli ultimi mesi sono entrate in vigore nuove norme restrittive sui mezzi d’informazione locali, che ora: necessitano dell'autorizzazione per poter riferire di eventi storici giudicati “sensibili”, non possono trasmettere notizie su 20 argomenti, tra cui la corruzione giudiziaria e le campagne per proteggere i diritti umani ed infine sono sottoposti ad una sorta di “patente a punti” che può costringerli a cessare le pubblicazioni in caso di “cattivo comportamento”. Un sistema questo che, secondo un funzionario cinese degli organi d’informazione, serve a favorire “un ambiente sociale pacifico in vista dei Giochi olimpici del prossimo anno”. Dicesi, più semplicemente, censura e libertà di sfruttamento.
Ancora una volta insomma sono gli interessi economici a comandare lo sport. Ma è in casi come questi che bisogna spingere per far sì che si cambino le regole del gioco, partendo dal denunciare l’ingiustizia di quelle in atto ora.

16.6.07

Senza titolo 1892

 non riuscendo ( e non avendo il tempo  ho l'esame  fra due  giorni e  già  oggi ho coglionato abbastanza   )  a mettere   nel commento  le  mie  opinioni  su quello   che  è stato fatto alla diaz  e  chi ancora  continua  imbellemente  a  negare   e fa una ironia  al limite  della negazione   metto qui  con il permesso  del collettivo  autistici : << Le pregiudiziali per poter partecipare ai servizi offerti su questo server sono la condivisione dei principi di antifascismo, antirazzismo, antisessismo e non commercialità che animano questo progetto, oltre ovviamente a una buona dose di volontà di condivisione e di relazione ;))  Spazi e servizi di questo server non vengono destinati ad attività (direttamente o indirettamente) commerciali, al clero, ai partiti politici istituzionali: o comunque, in sintesi, a qualunque realtà che disponga di altri potenti mezzi per veicolare i propri contenuti, o che utilizzi il concetto di delega (esplicita o implicita) per la gestione di rapporti e progetti.Il server conserva esclusivamente i log strettamente necessari a operazioni di debugging, che comunque non sono associabili in alcun modo ai dati identificativi degli utenti dei nostri servizi  (...) >> da http://www.autistici.org/it/who/policy.html


i file midi   di  radio gap  quella  che era la radio del movimento  sulla  durissima  repressione  del corteo  del 21  luglio  poi conclusosi con  i fatti della Diaz    a  voi  ogni commento



Le trasmissioni di Radio Gap compreso la drammatica interruzione delle trasmissioni durante l'irruzione alla Scuola Diaz














Senza titolo 1891


La mezza verità sulla Diaz non basta, e occulta la verità sul G8 di Genova



di Gennaro Carotenuto


 
  Sulla Diaz e il G8 sta emergendo una mezza verità fuorviante. Si ammettono le violenze, ma si cancellano le motivazioni che portarono all'irruzione nella scuola. Il vice questore Michelangelo Fournier l'ha chiamata "macelleria messicana", ma non c'era bisogno di attraversare l'Oceano.



Le immagini del termosifone della Diaz, mostrate dal TG di Sky, con quell'enorme macchia di sangue raggrumato, riportano indietro di sei anni. Riportano all'alba di quella domenica mattina del 2001, quando chi scrive è entrato alla Diaz dopo aver attraversato a piedi Genova deserta. Di quella visita due dettagli mi hanno poi perseguitato per mesi. In primo luogo quel termosifone, con quell'enorme macchia di sangue raggrumato. Ancora adesso faccio fatica a credere che la persona che ebbe la testa fracassata contro quel termosifone sia sopravvissuta. Il vicequestore Michelangelo Fournier racconta di una ragazza che perdeva sangue così copiosamente da pensare impossibile che sopravvivesse, racconta di quello che a lui sembrava materiale cerebrale. Racconta le stesse cose che ricordo io, e decine o centinaia di altre persone. Ma doveva dirlo lui, un vicequestore, perché bucasse, anche se solo per un istante, il muro di omertà elevato dai media e dalla classe politica tutta sui fatti di Genova.


La verità di Fournier racconta i fatti, quelli che decine di testimoni avevano già raccontato senza essere creduti, ma non li spiega. La verità di Fournier può ancora collocare la Diaz nella categoria della frustrazione, della tensione sfogata, dello scoppio d'ira, della vendetta -che quando è compiuta dalle forze dell'ordine va ascritta alla categoria di rappresaglia- ma tutto sommato può essere archiviata come sbagliata, immotivata, irrazionale, estemporanea, casuale, non programmata, non avente alcun obbiettivo pratico. Davvero la violentissima irruzione alla Diaz, dove erano noto che fossero ospitati un centinaio di pacifici attivisti della comunicazione fu casuale?


LE PROVE DEL GSF La riapparizione di quel termosifone inondato di sangue dalla penombra della memoria è stata uno choc. Non lo fotografai, forse perché era così vivo da non essercene bisogno. In tutti questi anni non era in altro luogo che nella mia mente, ho perfino cercato di convincermi di averlo immaginato. Rivederlo per la prima volta in un TG è stato come un secchio di acqua gelata, come il pezzo di un puzzle che chiama un altro pezzo per completare il quadro.


Recupero un mio articolo, scritto all'epoca per il settimanale uruguayano Brecha, del quale ero inviato, dividendomi tra il G8 ufficiale e il Genoa Social Forum (GSF) che aveva il centro stampa proprio alla Diaz: "i locali, che fino a poche ore prima ospitavano il nostro lavoro, sono completamente distrutti. Il pavimento è un tappeto di macerie, sacchi a pelo, libri, quaderni, creme solari, assorbenti femminili, medicine, e sangue. Sangue da tutte le parti, sulle pareti, sul pavimento, tra i vestiti ammontonati, nelle scale, sui termosifoni. Siamo di fronte ad un luogo dove la democrazia è stata sospesa. [...] Ci descrivono la distruzione metodica dei computer, il sequestro dei dischi rigidi, ci raccontano la ricerca feroce di qualunque cosa che sembrasse una pellicola di foto o di video. Sono le prove che il GSF aveva promesso per testimoniare le violenze subite nei giorni anteriori".


E allora ricordo, ricordo perfettamente una parete della palestra dove più macerie erano accumulate, più vestiti, più oggetti personali insanguinati, ma soprattutto erano buttati lì decine e decine di rollini, oramai esposti alla luce e resi inservibili. Non posso più rimuovere. La violenza della Polizia che per sei anni è stata negata e adesso viene spiegata come irrazionale, dovuta all'esuberanza di pochi agenti particolarmente stressati, con catene di comando interrotte per salvare i veri responsabili, non lo fu affatto.


Ci fu la Diaz, perché c'era stata Genova. E dentro la Diaz c'erano decine di migliaia di foto, video e documenti sulle violenze dei due giorni anteriori che i presunti "terroristi" avevano interesse a diffondere e le forze dell'ordine, invece di sequestrare, distrussero perché non volevano fossero diffuse.


Alla Diaz alcuni poliziotti commisero le violenze sulle persone, 70 feriti e 92 arrestati, poi torturati a Bolzaneto. Ma ci furono soprattutto (e restano ancora totalmente nell'ombra) quelli che entrarono per distruggere le prove delle violenze del venerdì e del sabato. E' questo il vero motivo dell'irruzione alla Diaz nella notte tra sabato e domenica, altrimenti totalmente immotivata, o motivata con bugie dalle gambe corte.


Certo non tutti i poliziotti che infierirono su ragazze e ragazzi indifesi erano coscienti del perché erano lì. Ma un gruppo di loro, ben più addentro, aizzò e usò i colleghi per poter agire, distruggere metodicamente computer, esporre alla luce decine e decine di rollini, in nessun luogo concentrati come alla Diaz quella notte, già che il GSF, sbagliando, aveva chiesto che lì si concentrassero le prove delle violenze. Per quello l'assalto fu alla Diaz e non al Gaslini o alla Sciorba o in altri luoghi dove si concentravano militanti in qualche caso meno pacifici di quelli della Diaz. Fosse stato per vendetta, sarebbero andati a cercare i Disobbedienti, o i Black Block. Ma non interessavano.


A Genova successero molte cose. Un movimento forte, plurale e rigoglioso, si stava saldando e doveva essere messo in un angolo. Per farlo fu usato il terrore. La Diaz servì a distruggere le prove e ammettere quella violenza ma solo per farla passare come casuale ci allontana dalla verità.


Fonte: http://www.gennarocarotenuto.it

Senza titolo 1890




(...)
Grande è la confusione sopra e sotto il cielo
Osare è impossibile, osare, osare è perdere
Grande l'impossibile, osare è la confusione
Il cielo è sopra e sotto
Ci si può solo perdere ci si può solo perdere
Ci si può solo perdere...


          manifesto dal cd  Socialismo e barbarie  degli ex Cccp 






                         
www.flickr.com/photos/confusedvision/546760705/


Rispondo a chi via  email o via sms  , o  in una discussione  sul  blog  del compagno ...ehm...  compare  mario pischedda più precisamente 
tinyurl.com/3xao94 in cui dopo un post ( riportato anche qui non ricordo l'url ) in cui dicevo basta  ai fantasmi mi s'invitava  a parlare  dei miei fantasmi\incubi,che (sottoscritto compreso  (a volte  ci trasciniamo nolenti o dolenti dentro  di noi .
D'essi mi viene  un po' male  a parlarne  perchè non è semplice parlarne in generale  ed eliminare i dettagli  
che  sono troppo personali,ma i cui  effetti spesso  creati  in maniera  auto lesionista come : il rimpianto, il rimorso,il piangere sul latte versato, il piangersi addosso, il chiedersi inutilmente chi me lo ha fatto fare o peggio perchè l'ho fatto , ecc  . Essi  sono comuni a  tutti i viaggiattori  sia attivi  sia passivi  che   ci portiamo \  teniamo dentro di noi  , dentro le nostre profondità  lasciandoli (  è a volte  è anche il mio caso  ) per  paura della sofferenza  e di riaprire vecchie  ferite oppure perchè non  ci decidiamo o non sappiamo come , talmente sono  diventati parti di noi  , ad ucciderli \ rimuoverli oppure  a traformarli \ incanararli  in qualcosa di costruttivo  cioè "pezzi " della nostra opera d'arte  che ci costruiamo giorno  per  giorno  , attimo per  attimo . Comportandoci quindi come  Donna  Vincenza  una dei  personaggi  del romanzo prondoe bellissimo    (  che ho  fra i libri per  l'esame di letteratura Italiana II ) il giorno del giudizio di  Salvatore  Satta in cui ritrovate le  stesse atmosfere  di Cent'anni di solitudine del premio nobel per la letteratura  Gabriel Garcia Marquez e la casa degli spiriti ( sia libro che film ) di Isabella Allende
Ora questa   risposta   s'innesta   su un dubbio che  mi ha sempre  tormentato  da quando  ho iniziato  il mio viaggio ( poi  messo  su  blog )  all'interno di me ed  è rappressentato dala canzone degli ex Cccp sopra riportata   e mi porta  ad interrogarmi  su  come  procedere   nell'affrontare  tali problemi  . Ecco dal mio archivio cartaceo  un estratto di  dialogo  interiore avvenuto durante il sonno e scritto appena  svegliatomi  prima che,come capita per il 90% con i sogni\incubi,svanisca  con le luci del mattino  :




(...) 
D) Si deve lottare  contro  i propri incubi  o  propri fantasmi  oppure   farsi trascinare dal flusso della vita 
R)
Lottare  contro i proprio fantasmi  \ incubi  non è cosa facile  e non sempre dà soddisfazioni immediate, ma  è causa  di  ferite sanguinanti di  dolore  . Ma  ciò è neccessario  se si vuole raggiungere   ( anche se  è sempre  instabile  come barche in mezzo al mare per parafrasare  una famosa canzone  (  già  citata più volte in questo blog  ) di Luca  Carboni o anzi meglio come un Bolormaa per parafrasare  l'omonima canzone degli ex Csi   contenuta  nel loro  ultimo  disco  tabula rasa elettrificata  )  un centro di gravità permanente  per parafrasare una  famosa canzone di  battiato . infatti questa  è  una di quelle  battaglie   necessarie e continue per mantenerti vivo e costruire su  macerie  come  dice Guccini    , ma soprattutto non  << (...) So che riprenderò \ il mio giusto tempo \per non sopravvivere \ solo \monumento  >>  come dicono i Mau Mau nella  bellissima e intensa canzone Resistenza,marzo '95

(...)




Quindi come potete cvedere   non sempre ( almeno io  la vedo cosi )  ci si può perdere, come dice la  canzone   sopra riportata,ovvero lasciarsi  trascinare  dal flusso \ dalla  corrente della vita e da  tutti gli aspetti  razionali e  irrazionali   costruttivi  e  distruttivi   ovviamente  cercando di controllarne  le  degenerazioni 
C'è qualcuno\a  di voi che si trova ( o che magari  ha superato ) in tale situazione  \ bivio  su  quale  sisterma usare  ?  
Se si mi piacerebbe ,sempre  se  vi và, leggere in merito le  vostre  esperienze


alla prossima  semper  vostro  cdv







Oscurato il sito pedofilo

Alla fine ce l'abbiamo fatta!


Il ministro Gentiloni ha annunciato l'oscuramento in territorio nazionale del sito della vergogna, ringraziando poi tutta la rete per la grande protesta messa in atto su blog e siti di tutta Italia.


Ben 50.000 firme sono state raccolte!!!


La fonte di questa splendida notizia è Il Sardegna.


C'è da dire però che il sito resta accessibile da altri paesi dell'Unione Europea, tuttavia si stanno svolgendo incontri tra le polizie delle diverse nazioni per tentare un'azione comune e definitiva.


Nel frattempo, qui in Italia e soprattutto a Roma pare che circolino voci di manifestazioni silenziose a favore della pedofilia, con largo uso di candele azzurre (simbolo pedofilo) nei vicoli. A questo proposito, il sindaco Veltroni ha dichiarato Roma città simbolo per la lotta alla pedofilia, così come riporta la community di Libero.


Continuiamo ad alzare la voce, diffondiamo le notizie, abbiamo compiuto un gran passo in avanti e ne faremo altri!

15.6.07

Senza titolo 1889


Dopo aver letto tutto d'un fiato , nonostante abbia l'esame fra 3 giorni , il discreto ultimo numero di Martin Mystere ( dedicato ad uno dei miei pittori preferiti IL Caravaggio ) SPOILER
ottimo se non fosse stato rovinato dal finale scontato ed ovvio già anticipato nella penultima pagina lasciando poca  fantasia   al lettore di  elucubrare  sul finale SPOILER sono passato a sfogliare il “ Giornale “ del bimestre maggio-giugno ,cioè le anticipazioni delle prossime pubblicazioni,qui chi vuole può trovare l'elenco completo . Appena  ho Letto il solito bonario messaggio introduttivo : << Cari amici, il fantasy, ve ne sarete già accorti, non è un genere molto frequentato dalla nostra Casa editrice. Chissà, forse nel mio rifiuto di pubblicare questo tipo di storie uno psichiatra potrebbe intravedere una sorta di mia autopunizione per avere, a suo tempo, respinto la proposta di acquisire il grande Conan il barbaro, indiscusso patriarca del fantasy.Dopo aver letto la sceneggiatura, mi sono, quindi, volentieri arreso immediatamente al progetto di tre straordinari autori, Luca Enoch, Stefano Vietti e Giuseppe Matteoni; il risultato del loro lavoro è un romanzo a fumetti di 296 pagine che troverete nelle edicole a partire dal 16 giugno e che si intitola Dragonero, come il suo protagonista (...) >> del  "capostipite“ della famosa casa editrice Bonelli mi sono venute alcune perplessità ( e ho formulato \ elucubrato alcune ipotesi in merito ) sulla apertura,anzi meglio, anzi riapertura , a tale genere visto fortunatamente  sono riusciti  a recuperare\  ericiclare  alcune storie  iun altre   testate della  serie  come Martin Mystere  per  esempioche se pur rade ( Alcune storie  di Martin Mystere  e di Magico  vento   e  quelle   Ex  come  Zona X e  Ex Jonathan Steele ) fanno parte  dela casa editrice  .
Infatti io credo ma sono sono ipotesi personali che tale ritorno sia dovuto : 1) al calo dei consensi e insoddisfazione per la chiusura di Mister no ., 2 ) concorrenza di testate diverse che non hanno pregiudizi letterari \ artistici ., 3) l'ulteriore anche se sotto forma di parodia al genere in questione , con esiti contrastanti fra i lettori  [ 1;2 ]    , di Topolino con le due  serie di wizards of mickey 4) le lettere di lettori che chiedono maggiore  aperture a tale genere  e non soddisfatti si rivolgono altrove  ., 5)  la  crisi  sempre  più evidente   da quel che  si legge  sul news groups  it.arti.fumetti  e  siooprattutto su it.arti.fumetti.bonelli   ., 6) l'OUT-OUT di alcuni autori  ( evidenteme
nte senza pregiudizi e stanchi dai vincoli Bonelliani ) .
ora  leggendo la trama SPOILER ( anche se  di dominio pubblico cliccando sul giornale  bonelli  la èpuò leggere tranquillamente ) ARRIVANO I
"ROMANZI A FUMETTI BONELLI"! Al di là delle terre dell’Impero, l’Antico Divieto, il sigillo che incatena i terribili Abominii nel loro mondo oscuro, sta per cedere, liberando le orde del Male. Un gruppo di eroi deve combattere la minaccia: Ian Aranill, appartenente all’antica famiglia degli Uccisori di Draghi; Gmor, il possente Orco suo amico; Alben, il mago; Ecuba, la monaca guerriera; Myrva, dei potenti Tecnocrati, e Sera, degli Elfi di Frondascura. Ecco i protagonisti di un albo di 296 pagine – sceneggiato da Luca Enoch e Stefano Vietti, e illustrato da Giuseppe Matteoni – che inaugura la nuova collana “Romanzi a fumetti Bonelli”. Una vicenda fantasy che ci porterà a scoprire luoghi fantastici come la misteriosa isola Orfana, le impenetrabili foreste del Vetwasilvhe, i picchi innevati del Suprelùre e le terre devastate del Varliendàr ! SPOILER  e altre news in merito che trovate sempre sul sito ufficiale  della  Bonelli addentrandovi nele pagine dell giornale  ovvero delle anticipazioni    mi sembra ( per dare un giudizio globale dovrei leggere la storia completa ) promettere bene come dimostrano anche l'anteprima di alcune tavole  prese dal sito delal casa editrice olttre quella  riportata  nelle righe  precedenti a destra 


1

2   
Speriamo che non gli facciano fare la fine di ZonaX  ( fortunatamente  sono riusciti  a recuperare\riciclare  alcune storie  iun altre   testate della  serie  come Martin Mystere  per  esempio  ) di Nik raiderken parker e  per  finire  jonathan steel chiusi troppo frettolosamente o  perchè  erano deludenti  o per presunti dissidi con la casa editrice e ceduti ad altre case editrici
Concludo augurando Buona lettura a tutti\e e se mi capita ( sempre che abbia ancora  qualche € ) visto che acquisto in attesa dlla ipotetica 3 serie di W.o.M , la collezione di tex con il quotidiano epublica , Martin Mystere e Dylan Dog ) arriverdeci all'uscita di questo numero

La resistenza laica è cominciata

La Resistenza Laica è cominciata


La concessione con effetti retroattivi del beneficio dei crediti formativi agli alunni che frequentano l'ora di religione rappresenta l'ennesimo tentativo di ritornare alla concezione dello Stato confessionale che il Concordato dell'84 aveva superato.
Negli ultimi tempi le manovre intese a svuotare di contenuto gli articoli della Costituzione che riconoscono l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, impedire la promozione dei diritti civili e rendere meno certo il diritto non sono sfuggiti a nessuno.
Le sentenze con le quali il Consiglio di Stato ha sostituito con il crocifisso il simbolo identitario dello Stato italiano scelto nel '48 dall'Assemblea Costituente, si è concluso il processo Calvi, è stato condannato il giudice Tosti in merito alla sua richiesta di togliere i simboli religiosi dai luoghi pubblici e sono stati assolti gli operatori di Radio Maria dall'accusa di aver procurato la morte di diversi bambini con la diffusione delle onde radio vanno certamente in questa direzione. 
La classe politica delegittimata ha stretto un'alleanza con la chiesa nel tentativo di sopravvivere. I citadini sono stati abbandonati a se stessi. La deriva clericale sta per raggiungere il punto di non ritorno.
E' questo il motivo per il quale domani Resistenza Laica, il portale ideato e realizzato da un pugno di blogger laici e anticlericali con l'obiettivo di organizzare la protesta e ripristinare lo Stato Laico, la democrazia e il rispetto della Costituzione, sarà presentato alla stampa.


trotzky.splinder.com aderisce a www.resistenzalaica.it".

Senza titolo 1888

la grandine sulla pelle, culo al vento

14.6.07

Senza titolo 1887

Dalla  cdv  diaboliqueoudivine.splinder.com/




               IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTON di Richard Bach


[...] "Ma io, Jon, sono un semplice gabbiano mentre tu ... "
"... sarei l'unico Figlio del Grande Gabbiano, vuoi dire?" Jonathan sospirò e guardò verso l'orizzonte. " Tu non hai più bisogno di me. Devi solo seguitare a conoscere meglio te stesso, ogni giorno un pochino di più, trovare il vero gabbiano Fletcher Lynd. E' lui, il tuo maestre. E' lui, che tu devi capire. E' lui che tu devi esercitarti: a essere lui".
Di lì a poco il corpo di Jonathan prese a tremolare nell'aria, come una lingua di fuoco e farsi trasparente. " Fa'c he non si spargano sciocche dicerie sul mio conto. E fa' anche che non mi trasformino in un dio. Intesi, Fletch? Sono solo un gabbiano. E mi piace volare ... " [...] "Fletch non dar retta ai tuoi occhi e non credere a quello che vedi. Gli occhi vedono solo ciò che è limitato. Guarda con il tuo intelletto e scopri quello che conosci già, allora imparerai come si vola".  [...] Di lì a poco fattosi forza Fletcher Lynd si levò in volo e incontrò un gruppo di nuovi adepti ansiosi di ricevere la loro prima lezione. "Innanzi tutto -cominciò - vi dovete render conto che un gabbiano è fatto ad immagine del Grande Gabbiano, è un'infinita idea di libertà, senza limite alcuno, e il vostro corpo, da una punta all'altra dell'ala altro non è che un grumo di pensiero".  [...] E metre pronunciava queste parole si rese conto così d'un tratto, che il suo amico non era più divino di quanto lui stesso, Fletcher, non fosse [...] Quello che vide era molto bello. Nessun limite, eh, Jonathan? Pensò e sorrideva. Era come l'inizio di una gara: aveva cominciato ad imparare.


READY TO FLY di MYA SHAMU


I’ve been here grounded far too long
I’m ready to see the open wide
Ready to sing a different song
I’ve seen my troubles ‘long the way
I want to sail towards the sun
I want to turn another page
I’m on my way

I’m ready to fly
I’m ready to soar
I’m ready to leave this world behind
I’m ready to open up the door
I’m ready to fly
I’m ready to spread my wings across the sky
I think it’s time
I’m ready to go
I’m ready to fly

You’ve told me I could rise above
Like an eagle on the wind
I can glide upon Your love
But I feel the pull of gravity
And it’s a weight upon my shoulders
I can’t stay here any longer
I’ve gotta be free

And it’s been so long
Since I’ve seen the bright morning sun
Through the early morning horizon
And it’s been so long
Since I’ve felt the air under my wings
And seen all of these things
From above


I'm ready, I'm ready TO FLY!





da  quest'altro  blog sararossana.blog.tiscali.it/


IL  SOGNNO .... ( DI UNA NOTTE DI FINE PRIMAVERA ) 


La stanza era immersa nella penombra e solo un lieve fruscio attirò la sua attenzione, sollevando lo sguardo intravide il leggero movimento delle tende bianche che svolazzavano in una dolce danza col vento, per poi ritornare a riprendere il loro posto come se niente le avesse scomposte .

Il pavimento era freddo ma l’aria era calda e opprimente e avvolta da un profumo intenso che premeva contro (continua)  


Senza titolo 1886

La signora Prodi e le tasse



La signora Prodi ha rilasciato un'intervista ad un giornale (non ricordo quale: l'ho colta per radio, nella rassegna-stampa di RAI3), molto addolorata per la rivolta degli italiani contro il centro-sinistra e il governo di suo marito. E' che la gente non vuol pagare le tasse, ha detto. «I cittadini non sanno quanto costano allo Stato per l'istruzione, la sanità.».
Romano Prodi e la moglie Flavia Franzoni Prodi  "Prego notare la mentalità che rivela qui madame Prodi." Per lei, non sono i politici e i parassiti pubblici che costano ai cittadini; sono i cittadini che costano troppo a loro. Madame Ceausescu, la consorte e ispiratrice del dittatore rumeno, non avrebbe detto meglio. Non è questione del governo Prodi, un altro sarebbe lo stesso: è il sistema chiuso del regime pubblico parassitario che ci sta mettendo ai ceppi. Non ci incita alla libertà: al contrario, Visco ci sospetta tutti di essere evasori, e prova ad esercitare un controllo sovietico su ogni nostra attività. Controlla i nostri conti in banca, e li sequestra se ritiene che non abbiamo pagato le tasse. Lungi dall'esaltare le nostre energie creative, il sistema ci pone infiniti ostacoli, prescrizioni, obblighi e condizioni punitive al «fare». Ci prescrive minutamente «come» fare le cose, invece di metterci nelle condizioni di farle ed incitarci all'intraprendere, all'inventare, all'esplorare e rischiare in proprio. Nessuna simpatia fra governanti e governati, in Italia, ma reciproco sospetto e insofferenza.
La libertà soffocata dalle prescrizioni arbitrarie si manifesta in forma patologica: accaparramento, manifestazioni di piazza contro le centrali o le discariche, rabbiose insubordinazioni dappertutto, questa è la «società» italiana, un nugolo di dissociazioni, di secessionismi locali. Energie creative, manco a parlarne: arretramento generale della ricerca, della cultura, della voglia di lavorare, perchè tanto non si può diventare ricchi onestamente (riflesso sovietico). E madame Ceausescu sposata Prodi può permettersi di lamentarsi di noi: «Non sapete quanto ci costate, per istruirvi, per darvi l'assistenza sanitaria e la pensione.».