Senza titolo 1787
Pedofilia alla scuola materna
Qualcuno sa come ci si sente? Qualcuno sa cosa si prova?
“Ti prego, mamma, fammi restare qui con te, a casa. Che fastidio ti do? Non Portarmi a scuola”. “Ma devi andare all’asilo, tutti i bambini ci vanno. Su, forza.”
E poi la scoperta di aver vissuto in un mondo irreale, inesistente. Il risveglio. Cominci a tremare, a soffrire nel silenzio della tua vera vita che si rivela all’improvviso e, comunque, deve continuare. Nulla sarà più uguale.
Le visite, gli accertamenti, le speranze impossibili. E ogni notte, quando cerchi di dormire, ci sono frasi, giochi, parole del tuo bambino, che non hai capito in tempo e che si affacciano, si sovrappongono a una velocità che , quasi, ti fa girare la testa. Il cagnolino, l’olio, l’obbedienza…e ti senti quasi soffocare, perché c’è un grido che ti sale in gola, ma poi si ferma e quasi ti strozza. E’ un grido così disperato che non ha neppure la forza di uscire.
La mamma di un bambino di Rignano Flaminio
Come possiamo far finire questi orrori?
Commenti
Per quanto riguarda la cosa lì, dei virus lì, e delle cose...bho ecco, non mi si aprono più finestre strane, o ville, o castelli tipo Vallombrosa... perciò stai tranquillo, il tuo blog non ha la febbre :)
cia Gemma