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storie olimpiche parte 7 ( BIS )

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erano talmente tante ler  stoprie   che  ho preferito di dividerle  in  due post  Fausto Eseosa Desalu, dai primati non registrati alla cittadinanza a 18 anni fino alla favola delle Olimpiadi di Marco Bonarrigo Nato nel 1994 a Casalmaggiore (Cremona) da genitori nigeriani, Faustino è il classico italiano di seconda generazione. Ha cominciato col calcio ma a 17 anni è stato reclutato nell’Interflumina di Casalmaggiore (Getty Images) Per diventare cittadino italiano, Eseosa Faustine Desalu , per tutti Faustino, quello che dei quattro eroi della staffetta olimpica azzurra si è fatto carico dell’ultima curva , ha dovuto aspettare di compiere 18 anni. Nato nel 1994 a Casalmaggiore (Cremona) da genitori nigeriani, Faustino è il classico italiano di seconda generazione. Ha cominciato col calcio ma a 17 anni è stato reclutato nell’Interflumina di Casalmaggiore, una società di atletica che come molte altre in Italia è molto attenta a valorizzare quel gran bacino di t

storie olimpiche parte 7 La classe operaia va alle Olimpiadi, L'arbitra italiana della lotta che gli iraniani non volevano: "Mi dicevano: sei una donna" , e altre storie

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Favola Yassine, il metalmeccanico cerca gloria nella maratonadal nostro inviato Ettore Livini Originario del Marocco, 39 anni, lavora ancora in fabbrica - la Fornovo Gas di Traversetolo - e a forza di allenamenti in pausa pranzo "in tuta da lavoro perché i miei colleghi non se ne accorgessero" è arrivato di corsa in Giappone                                     06 AGOSTO 2021  La classe operaia va alle Olimpiadi. E cala il jolly del maratoneta per caso - il metalmeccanico (in aspettativa) Yassine el Fathaoui - per lanciare la sfida a Eliud Kipchoge & C. sui 42 chilometri della gara simbolo dei Giochi. Il 39enne originario del Marocco diventato italiano nel 2013 ("dopo 15 anni di contributi versati e dieci di residenza", ripete sempre orgoglioso lui) è il marziano - e la variabile impazzita - della spedizione azzurra a Sapporo. A 24 anni lavorava in una fabbrica di macchine per imbottigliamento, giochicchiava a calcio nella squadra del paese e non aveva mai corso

olimpiadi tokyo 2021 le storie parte III il bellissimo gesto di timberi ( medagia d'oro salto in alto ) ed altre storie

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le puntate precedenti  https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2021/07/storie-olimpiche-tokyo-202021-parte-2.html https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2021/07/storie-olimpiche-toyio-202021.html  Ho  scelto d'aprire  le storie   d'ogggi con quella  di Timberi  salto in alto    . perchè  oltre  ad essewre  una storia  di riscatto   è  anche  una  storia  di  solidarietà , di sportività    dato che  ha deciso    d'accettare    anzichè     avanti ad  oltranza per  cercare  un vincitore     e  continuare a saltare e spareggiare oppure chiudere lì la sfida.  ha  scelto    di  chiudere    la  sfida ,     per  non   togliere  all'avversario    la gioia della vittoria,  di  prendere   una medaglia   ad  exquo  .  Ecco perché Tamberi e Barshim si sono scambiati sul podio le medaglie Gianmarco Tamberi e Mutaz Essa Barshim hanno regalato agli appassionati di sport momenti indimenticabili, che resteranno nella storia delle Olimpiadi.      Prima la scelta di condivi

storie olimpiche tokyo 2020\21 parte 2

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Leggi  la  prima parte   storie olimpiche tokyo 2020\1 parte II   Tokyo 2020, l'australiana Jessica Fox ripara la canoa con un preservativo e poi vince l'oro L’australiana Jessica Fox (già bronzo a Londra 2012 e Rio 2016) si è aggiudicata la medaglia d’oro nello slalom K1. Un’impresa che è stata preceduta da una singolare riparazione della sua canoa. Prima della gara, la canoista si è infatti accorta che la sua imbarcazione risultava danneggiata. Senza pensarci troppo, l'australiana ha deciso di risolvere l’inconveniente utilizzando un preservativo - preso da un kit offerto agli atleti dagli organizzatori dei giochi olimpici - e lo ha infilato sulla punta del suo kayak. La 27enne ha documentato la singolare riparazione della sua canoa condividendo un video sul suo profilo TikTok L'olimpiade delle atlete azzurre. Josefa Idem: "Un traino per lo sport femminile" Tokyo 2020 sarà ricordata come l’olimpiade delle atlete azzurre: 11 medaglie sulle 24 totali fi

storie olimpiche tokyo 2020\21

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 lo so che ancora le  olimpiai non sono    finite  .  ma  poi  vai  e  ritrovale    le  storie repubblica 29- 30\7\2021 Tokyo 2020, coming out Boari: "Grazie alla mia ragazza" Il video messaggio della compagna in collegamento da Casa Italia: "Ti amo, orgogliosa di te" Afp Coming out di Lucilla Boari dopo la conquista della medaglia di bronzo ai Giochi di Tokyo 2020. Nel collegamento da Casa Italia è arrivato un messaggio video all'azzurra. "Ti amo tanto, sono molto orgogliosa di quello che hai fatto, non vedo l'ora che ritorni, ti sto aspettando per darti un grande abbraccio", ha detto Sanne de Laat, arciera compoundista olandese, a Lucilla Boari, che ha poi commentato: "Grazie alla mia ragazza". Simone Biles, i demoni in testa hanno un nome: sono i "twisties" (reuters) La campionessa aveva ammesso di aver avuto un crollo mentale. E ha spiegato di cosa soffre Un blocco mentale, una perdita di spazio ed equilibrio. Simone Biles h

Un sogno chiamato Olimpiadi

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leggi  anche https://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2021/06/cosi-nacquero-gli-altri-giochi-olimpici.html Rebecca non aveva ancora compiuto 5 anni, era in vacanza con suo padre e alla televisione del campeggio trasmettevano i Giochi olimpici di Atene. Lei alzò il dito e indicò lo schermo: «Papà, io questo voglio fare da grande: voglio andare alle Olimpiadi». Era l’estate del 2004 e da quel momento Rebecca alla domanda “Cosa vuoi fare da grande” avrebbe sempre risposto «Fare le Olimpiadi». Sono passati diciassette anni, Rebecca ne ha ventuno, e questa estate il suo sogno di bambina si sarà realizzato. Rebecca Nicoli a 8 anni in sella alla sua prima cavalla Daniela Rebecca Nicoli è nata a Milano mentre finiva lo scorso millennio, è cresciuta nella stessa zona dove abitavo io da bambino e si è fatta notare intorno al Parco di Trenno dove faceva equitazione. Avevo sentito parlare di lei, così quando mi hanno detto che si era qualificata per Tokyo ho immaginato che ci andasse con il s