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Visualizzazione dei post con l'etichetta rispetto

cosa resterà di questi mondiali parte II

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Come   avevo promesso   nel post   precedente  cosa resterà di questi mondiali)   :   <<  [...]  Ma  per  essere obbiettivo    adesso cercherò   in rete   altre  gallerie    di tali eventi  e lo riporterò  in  uno  dei prossimi post  .>> . Infatti  il precedente  post    è stato scritto  basandomi  sui  fatti  che ho seguito  direttamente  o  indirettamente    tralasciandone   altri   per  impegni   ad  auto  analizzarmi  (  è stato un  anno orribile  )   o  a  distrarmi  con il mio  boicottaggio   , e   trascurandomi  altri   più belli   ed  importanti  . Come     quelli     che  trovate  sotto  .  Riporto    qui    con  mie  aggiunte    La gallery di Open.oline   ovviamente     non sono  in ordine cronologico     ma  partono ma   in ordine discendente     cioè  dall'ultimo  giorno  al  primo  giorno   con immagini che    sicuramente le immagini che non dimenticheremo  ed  alcune  credo entreranno  nella  storia    del costume  e  dello sport   .  Questo mondiale   

Seconda riflessione post blocco facebook: I morti famosi. di Leonardo Spartaco Luxemburg Boscani

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  Seconda riflessione post blocco facebook: I morti famosi. Semplicemente che sono nato e cresciuto in una famiglia di comunisti. Il più a destra era mio zio Piero , un ragazzo down che era democristiano e suo padre, Antoni Nigola , mio nonno , naturalmente, che era socialista. La mia famiglia mi ha insegnato una cosa, il rispetto anche per il nemico, per l' avversario soprattutto dinnanzi alla loro morte. Mi hanno insegnato loro e poi più avanti i miei compagni di lotta che la differenza tra noi e i fascisti e gli imperialisti o i militari golpisti, stava anche che questi brindavano alla morte del nemico come vittoria finale e noi comunisti e socialisti e anarchici al limite si brindava alla vittoria sul nemico e che inveire o insultare il cadavere del tuo nemico era barbarie, era populismo era rabbia "nazifascista" . Oggi leggere di compagni che brindano non al nemico da sconfiggere ma alla loro morte mi fa capire ancora di più che la sinistra che sta nascen

Una grande lezione di Unità Pastorale, da parte di papa Francesco siamo tutti figli di uno stesso Padre ed i Padri non allontanano, non disprezzano e non giudicano

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  "È stato emozionante, ci siamo sentite accolte". Alessia Nobile ha raccontato a Fanpage.it com'è stato essersi trovata faccia a faccia con Papa Francesco. Ieri il Santo Padre ha incontrato sei donne transgender, una italiana e cinque straniere, di diverse età e storie diverse e la mamma di un ragazzo transgender. Un incontro inaspettato e di forte valenza simbolica, se si considera che è avvenuto proprio durante il mese del Pride, delle manifestazioni e dei colori arcobaleno. Alessia, laureata in Scienze sociali, è autrice de ‘La bambina invisibile' edito da Castelvecchi e pubblicato lo scorso febbraio. A San Pietro non c'è andata da sola, ma ha portato con sé quel volume di cui parla nelle scuole e nelle carceri dove fa informazione. Un libro che racconta la sua vita e il suo percorso verso la formazione della persona che è oggi, della realtà delle persone transgender e lo ha messo tra le mani del Pontefice. Una giornata organizzata da suor Genevier, amica del

Il pluralismo è un valore il rispetto anche

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Cari amici e colleghi,   cari  lettori    fissi    o  occasionali da quando  nel  lontano 2004  (  se  si  considera  anche   il vecchio  splinder  ) mi capita  e  mi è capitato  di pubblicare tesi per me non condivisbili  sostenute da svariate nostre firme. Ma ne sono  felice e anche un po’ fiero, perché non ho mai inteso il nostro blog come una fureria e il mio ruolo di "direttore" come quello di gendarme della verità o dell’accettabilità. Quindi, messa in salvo l’oggettività dei fatti,   che  varia  da  persona  a  persona  continuerò a pubblicare  ed  a  lasciar  pubblicare post  articoli  da  coloro  che   vi  scrivono  direttamente o  che  trovo sui social  o altri siti ed  blog  ed dopo moderazione ( onde evitare che si faccia flamewar )  i giudizi dei nostri commentatori, anche di quelli più urticanti, stimolanti e provocatori senza alcuna censura  se  non la  mancanza  di  rispetto  . Riservando a me e a chi vorrà l’eventuale diritto di replicare. Ma sempre sul piano

Venezia, addio al Cristo biondo accanto alla sezione comunista più famosa d'Italia

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Gli iscritti dello storico circolo "Sette martiri" hanno votato per cambiare il ritratto con un altro che invece rappresenta un Gesù più ebreo, più palestinese, con una mantella rossa, opera del pittore Carlo Fusca                                            di Matteo Pucciarelli Era e probabilmente resterà la sezione comunista più fotografata d'Italia: la 'Sette martiri', in onore di sette partigiani fucilati dai nazifascisti, Calle Nuova, Venezia, poco distante dalla Biennale. Prima circolo del Pci a partire dal 1973, oggi di Rifondazione. La particolarità era - e anche in questo caso, resta - l'edicola con il Gesù Cristo all'ingresso, un'accoppiata suggestiva per i turisti di tutto il mondo che visitavano una zona popolare della città, un quartiere "simbolo di autentica storia popolare, di sincretismo, convivenza, rispetto", racconta il  segretario nazionale del Prc   Maurizio Acerbo . Solo che il Cristo biondo non c'è più: gli iscritti

si riuscira a realizzare un informazione corretta alle paraolimpiadi ?

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si riuscirà a realizzarlo ed a creare un precedente nell'informazione applicando tale proposito anche a fatti di cronaca nera e di femminicidio ? Speriamo di si .  da  https://it.notizie.yahoo.com /   sab 14 agosto 2021, 5:23 PM 'O anche no': su Raidue le paralimpiadi raccontate con garbo  di  Valeria Iorio AGI - "Buona educazione, cortesia e informazioni. Niente pornografia del dolore, ma non solo supereroi". Così la giornalista e conduttrice Rai, Paola Severini Melograni racconta all'AGI lo spirito del programma 'O anche no', striscia quotidiana che racconterà le Paralimpiadi in onda su Raidue dal 25 agosto al 4 settembre, intorno alle 18. Il programma nasce nel 2019 da un'intuizione di Carlo Freccero che viene ripresa da Ludovico Di Meo "a cui devo tutta la mia gratitudine". Un modo diverso di fare informazione, per raccontare la vita di tutti i giorni con professionalità e garbo. "Certi temi - sottoline

storie olimpiche tokyo 2020\21

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 lo so che ancora le  olimpiai non sono    finite  .  ma  poi  vai  e  ritrovale    le  storie repubblica 29- 30\7\2021 Tokyo 2020, coming out Boari: "Grazie alla mia ragazza" Il video messaggio della compagna in collegamento da Casa Italia: "Ti amo, orgogliosa di te" Afp Coming out di Lucilla Boari dopo la conquista della medaglia di bronzo ai Giochi di Tokyo 2020. Nel collegamento da Casa Italia è arrivato un messaggio video all'azzurra. "Ti amo tanto, sono molto orgogliosa di quello che hai fatto, non vedo l'ora che ritorni, ti sto aspettando per darti un grande abbraccio", ha detto Sanne de Laat, arciera compoundista olandese, a Lucilla Boari, che ha poi commentato: "Grazie alla mia ragazza". Simone Biles, i demoni in testa hanno un nome: sono i "twisties" (reuters) La campionessa aveva ammesso di aver avuto un crollo mentale. E ha spiegato di cosa soffre Un blocco mentale, una perdita di spazio ed equilibrio. Simone Biles h

IL passo dallo stalker al femminididio è sottile soprattutto quando è di stato

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 di cosa  stiamo  parlando                                      sempre   dalla stessa fonte  del 28\3\2021 Lavinia Rivara Se sei una donna, sei giovane, impegnata in politica, se magari provi anche a fare carriera, un risultato è assicurato: lo stalking non te lo leva nessuno. Per mesi, anche anni. Una condanna di genere.Nessun ministro uomo probabilmente ha avuto la malaugurata sorte di sentirsi apostrofare sui social per mesi “bocca rouge” o “cazzolino” come è toccato all’ex collega Lucia Azzolina, né di essere perseguitato per un anno e mezzo con messaggi a sfondo sessuale, conditi da minacce di morte. Il tutto perché il suo stalker, Pasquale Vespa, presidente di un’associazione di docenti precari, non condivideva la sua posizione sul precariato.  Opinione legittima ovviamente, ma la critica e la protesta, per quanto radicali, si sarebbero certo sfogate in altro modo se l’avversario fosse stato un maschio.Poche settimane fa un’altra ex ministra, Maria Elena Boschi, ha presentat

Libertà ,rispettare la tua non significa che puoi essere omofobo o razzista. Tanto meno fascista o neofascista

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 canzoni suggerite  la tua libertà - francesco Guccini Questa democrazia - Giancarlo Cobelli Dopo   anni  da  uno o  più post   sulla libertà  , quest articolo  (  da  cui  ho  copiato il titolo  del post   )  preso da  ilfattoquotidiano del 26\4\2019   me che trovate  sotto  e le    due  canzoni  citate  all'inizio  del post insieme   alla   classica <<   la  libertà di  Giorgio Gaber  >>    che fungono da  colonna sonora    confermano il mio percorso   del mio blog  ed   del mio account  social  ,  e  soprattutto del perch+è  non elimino (  salvo casi eccezionali   )   nessiuno\a    ,    ma   aspetto  che     siano  ad   ad eliminare me  o    a  rimuoversi   di Margherita Cavallaro Una delle cose che mi sono sempre sentita ripetere dagli adulti ogni volta che litigavo con mio fratello (più o meno ogni 20 secondi) era: “la propria  libertà  finisce dove comincia quella degli altri”. Un sano principio frutto della saggezza popolare e, mi sono resa conto ie