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olocausto o shoah sempre genocidio ed olocausto si tratta basta questioni di lana caprina e ricordiamo senza inutili distinzioni bambinesche e d inutili

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in sottofondo Simon & Garfunkel - The Sound of Silence  Eccoci nolenti e dolenti al mese dell'olocausto o shoah . E  come  se come ho detto oltre  che  nel  titolo del  post  e  sulla mia bacheca di facebook commentando  l'articolo    di studentville   che potete  o trovare  cliccando  sopra    oppure  qui  Giuseppe Scano 41 min  ·  da ex studente e laureato in lettere penso che questi tratti sotto siano questioni di lana caprina sempre di genocidio si tratta. Un genocidio ed un olocausto che non dev'essere dimenticato quando smetteremo con queste divisioni del tipo : il mio genocidio è peggio del tuo allora si potrà guardare avanti STUDENTVILLE.IT Cosa significa Shoah e differenze col significato di Olocausto - Studentville Significato di Shoah e Olocausto: scopriamo insieme il valore di questi due termini ut

l'altro lato del natale e delle sue feste

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 finalmente     qualcuno che  dice pane  al pane  vino al vino     e   se  ne  frega  dell'atmosfera    caramellosa     del  natale da  https://www.ioacquaesapone.it L'inganno delle feste natalizie Non spegniamo il nostro fuoco per compiacere la debolezza altrui Mer 21 Nov 2018 | di Alberico Cecchini | Attualità Lo stress più grande nelle festività natalizie per molte persone è causato dalle numerose ed inevitabili quanto interminabili riunioni con parenti e amici, vicini e lontani, in cui si mangia troppo, si beve troppo e da cui di solito usciamo stremati e disorientati. Da una parte è chiaro che ci fa piacere condividere con le persone più strette certi momenti in cui ci viene naturale porre la famiglia al primo posto. Dall'altra, però, percepiamo un senso di travolgimento, talvolta di strisciante soffocamento, che quasi inevitabilmente ci fa desiderare una rapida conclusione di questi riti tradizionali, per tirare finalmente un sospiro di sollievo

Udine: prete paragona le cosce delle ragazze a quelle dei maiali. “No minigonne in chiesa”

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  da    https://www.fanpage.it/ CRONACA ITALIANA 8 GENNAIO 2019  14:53 di Davide Falcioni Stanco di vedere le fedeli in chiesa con minigonne giudicate troppo corte un sacerdote ha preso carta e penna e scritto un anatema contro alcune ragazze "colpevoli" di aver assistito a una recente funzione religiosa in abiti "irrispettosi". E' accaduto in Val Resia, Friuli, dove don Alberto Zanier, vicario parrocchiale, ha definito quelle gambe  "carne al vento" per poi aggiungere: "La Chiesa non è una balera o un boudoir".                                                Don Alberto Zanier, giovane sacerdote friulano, Il caso, che ha sollevato alcune polemiche sui social per i toni usati dal prete, è raccontato oggi dal quotidiano Messaggero Veneto. Nel testo di don Alberto, appena 30 anni si fa riferimento alla "crisi" del prosciutto a San Daniele e a "un altro tipo di cosce" che a Resia, afferma, "non conosce

finalmente in genitore che non mi minimizza le azioni dei figli A 15 anni ruba quattro felpe al negozio, «preso a schiaffi dai genitori»vorno A 15 anni ruba quattro felpe al negozio, «preso a schiaffi dai genitori»

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Leggendo  il fatto di cronaca   sotto     riportato   preso,    grazie all'aggregatore  facebook  ILTulipano Il Web  da     http://iltirreno.gelocal.it/livorno/   del  5\1\2019 Alcuni   dicono      Questi sono genitori da prendere per esempio, anche se un pochino più' di controllo non farebbe male, ma fare il genitore e' il mestiere piu' difficile del mondo, difficile controllare le compagnie esterne. Strano che nessuno commenti l'accompagnatore ultra diciottenne che affiancava il ragazzino. Per lui niente da dire ? E' vero che ha pagato ma forse la sua compagnia non è delle migliori. Vi pare ?  io     invece   avrei usato un altro sistema    avrei  fatto lavorare    d'accordo    con i padroni  , magari facendoli lavare il pavimento dopo le lezioni   o  se  ha   16 anni    fargli fare  uno \  due   giorni  il lavoro di commesso  . cosi  avrebbe imparato più  il  valore  dei soldi   e la  fatica  che si fanno per  guadagnarseli  .Perchè le  botte  posso

a volte capita che i personaggi dei fumetti o di vignette sia personaggi veri e reali il caso di Molotov di sergio staino

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l'ispirazione     per  il personaggio  Molotov   di Sergio   Staino  ha  un origine curiosa   oltre  quella     citata   nell'intervista   dell'unione  sarda del   7\1\2019   di  cui riporto  la  foto    sopra  [....] . Nato in un giorno di crisi, come caricatura di se stesso Bobo ha «un naso grosso che attira simpatia, mi sono immaginato ingrassato, con meno capelli, gli ho messo gli occhiali. I fumetti erano più incerti ma sinceri e Oreste Del Buono ha capito che incarnava la crisi di una generazione, la fine del'68». Nel microcosmo familiare di Staino, Bibi è la moglie, Ilaria la figlia portatrice di saggezza popolare «quella che dice che il re è nudo», Molotov «un ragazzo di Carbonia, Antonello Obino venuto a Firenze per fondare la rivista 'Ottobre" che durò un mese appena», l'amica di Bibi «una sintesi del peggio del femminismo che mi ossessionava e di cui ora, quando vedo la Gelmini e la Carfagna, sento nostalgia». Ma come parlare alle generazion

illusioni paesane e pessimo decoro urbano

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strano credevo che lamia     # tempiopausania  vanagloriosa \ paddosa com'è tenesse oltre che al suo  # decorourbano  alle sue  # personalitàillustri  e storiche ( prima foto   )  un famosissimo generale della brigata Sassari uno di quelli di citati da Lussu in un anno sull'altipiano i cui busto dato in restauro qualche anno fa e misteriosamente scomparso e non rimesso al suo posto ne danneggiato  motivo per  cui era  stato  tdai piccioni nè restaurato, celebrando cosi in so ttotono, metaforicamente parlando  ,  le celebrazioni quinquennali per il centenario della grande guerra )  ed altri personaggio d'adozione (  seconda foto   )  una scultura abbandonata e gettata in un angolo dedicata ad un famoso canta autore di cui quest'anno cade i ventennale della morte e che scelse come suo ritiro le campagne di tempio e la  # galllura  e vi rimase nonostante il sequestro )

riflessioni a freddo Massimo Asquini Assessore leghista a Monfalcone e del vicesindaco leghista di Trieste, Paolo Polidori sono razzisti oppure no ?

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per  approfondire il mio precedente post lettera di un leghista semplice ed atri due  articoli  (  Lo  so  che sono  vecchi  cronologicamente  ma   più attuali  che mai )  da  un  giornale   particolare http://uomoqualunque.net/2015/04/il-coglionismo-spiegato-ai-salvini/ http://uomoqualunque.net/2018/01/razzismo-lega-nord / nel primo caso    si lo è  perché   quando gli stereotipi   su una determinata  " categoria   , regione , religione   , gruppi etnici  ,  popolazioni  , ecc  vengono ripetuti     finiscono per  diventare  razzismo o  ( ma  no  questo   per  fortuna il  caso in questione  )  antisemitismo . E poi   quando lui  riponde   che non ha detto niente  di  male  lo pensano  tutti  , purtroppo  è  vero ,  ma la   pensano   perchè   dpo anni   di martellante propaganda    gli  viene  inculcato Nel  secondo  fato Si lo   è   ma  allo stesso tempo  può anche non esserlo  perché  accertarsi   visto  il  suo ruolo   come si stava procedendo  c