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Cominciò radendo i fascisti a 91 anni è ancora in bottega Arturo Busso barbiere da guinness: festeggia i tre quarti di secolo di professione

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http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/ del  04 marzo 2017 Cominciò radendo i fascisti a 91 anni è ancora in bottega Arturo Busso barbiere da guinness: festeggia i tre quarti di secolo di professione Premiato dal “suo” Comune, Agna, confessa: «Il mio lavoro mi dà ancora gioia» di Nicola Stievano AGNA. Era ancora un ragazzino quando fece barba e capelli a gerarchi fascisti, soldati tedeschi e partigiani. Settantacinque anni dopo è ancora al suo posto, nella bottega di famiglia, davanti allo specchio, con forbici e pettine in mano. A 91 anni Arturo Busso è il barbiere dei record, una vera istituzione nella zona. Lavora da quando aveva 15 anni e non ha mai pensato di smettere: «Sono fortunato», ammette, «di salute sto bene, ho la mano ferma e mi piace stare in mezzo alla gente. E poi a casa non saprei che fare». Così trascorre le giornate nella bottega che ha aperto quando aveva vent'anni, attività poi proseguita dal figlio Michele, al suo fianco da ormai 3

Auguri Michael Jordan, la leggenda del basket compie 54 anni

in sottofondo  dal cd   Achtung Baby  -  One-U2 dopo  i cinquant'anni  di Roberto Baggio , su cui non mi  dileguo   ne  ho parlato   qui un altra leggenda  dello sport   , del basket   per la precisione  , compie   54  anni   Michael Jordan, una tra le più grandi icone dello sport mondiale, compie oggi 54 anni. "Air" Jordan in 20 anni di carriera rivoluzionerà il gioco della pallacanestro vincendo ben sei titoli con i suoi Chicago Bulls oltre ad ottenere diversi riconoscimenti personali (tra i tanti 6 MVP delle Finals e miglior media punti a partita della storia). La sua biografia sul sito della NBA dichiara: "Per acclamazione, Michael Jordan è il più grande giocatore di pallacanestro di tutti i tempi"  (a cura di Damiano Mari)

CONTROCOPERTINA di © Daniela Tuscano

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Sì, va bene, inutile scandalizzarsi. Al  non avevano niente in comune. Tranne me. Correva l'anno 1976 e un collega di mia madre, allora 27enne, decise di sbarazzarsi di alcuni vinili e li consegnò a lei, che aveva una figlia appena adolescente. La quale, forse, avrebbe apprezzato. La figlia adolescente, manco a dirlo, ero io. Una cosa è sicura, di quei tre o quattro dischi rammento solo quello di Al E mi sa che "Your song" l'ascoltai pe r la prima volta proprio da lui. Era seta calda, soavità sexy, come il titolo dell'album, "Glow", di cui ignoravo il significato ma che suonava così bene nella sillaba dolcemente sfumata. Poi gli altri titoli: "Rainbow in your eyes", "Fire and rain"... ricordavano atmosfere avvolgenti alla Tennessee Williams, ma senza morbosità. Sul retro di copertina, Jarreau esibiva il sorriso ormonale in un campo di stoppie. Bello, felice e innamorato. Di Susan, cui dedicava il disco, e che nei bran

Norma Cossetto emblema della sofferenza femminile nell'Istria e Graziano Udovisi, italiano di Pola, l'ultimo superstite delle foibe istriane, scampato per miracolo alla morte nel 1945

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Con questo post  e  i link  riportati  sotto   si conclude  per  quest'anno  il mio 10 febbraio o  giorno del ricordo   http://notizie.tiscali.it/feeds/LIstria-rossa-di-Norma-Cossetto.-Il-giorno-del-ricordo-delle-foibe-00001/ https://it.wikipedia.org/wiki/Norma_Cossetto https://www.youtube.com/watch?v=1YHpO9rdco0  parla  la sorella di norma https://www.youtube.com/watch?v=B4cUNXMR_9o   la storica revisionista Claudia Cernigoi    http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=16149  )   non ricordo  se  nei  commenti  o   nell'articolo https://www.youtube.com/watch?v=z0EkUlgHAe4    cosa c'è stato prima delle foibe http://www.enciclopediadelledonne.it/biografie/norma-cossetto/  http://restellistoria.altervista.org/pagine-di-storia/foibe-ed-esodo-giuliano-dalmata/boris-pahor-e-graziano-udovisi/  Per lo stesso motivo espresso nei post  precedenti  sempre  dedicato  al giorno del ricordo   racconto la storia  di   Norma  Cossetto (   trovate  sopra  in cima    i link  d

Informarsi, dentro e fuori la Rete E parlarne. Che si debba partire da qui per risolvere il problema ?

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Oltre i classici consigli , come questo   riportato da http://www.webnews.it   e  proveniente dai moltissimi spunti raccolti all’ Internet Festival  e redatto  da Cospe, su  come   contrastare ed ridurre la diffusione dell'odio nella rete, ecco  questa  storia  . dall'unione  sarda   Si sono piazzati al terzo posto gli studenti dell'Università di Cagliari  (  foto sotto   presa  dall'account  fb di ,  Giulia  Tumatis  ,  una  di loro  )   che hanno partecipato al concorso mondiale del "Facebook digital global challenge" grazie alla campagna "#ReAct", dedicata al tema dell'immigrazione e al contrasto dell'estremismo creata dal team guidato da Christian Rossi, Facoltà di Scienze economiche. Il premio da mille dollari è stato assegnato a Washington (Usa) al termine della finale in cui ogni gruppo ha presentato il proprio progetto. Al primo posto si è piazzata una squadra del Libano, al secondo il Belgio; a congr

IL VERBO SI FECE SCARNO © Daniela Tuscano

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                                             IL VERBO SI FECE SCARNO Detesto l'esibizione di bambini laceri, denutriti, mutilati per suscitare un rapido e ipocrita pietismo, buono solo ad acquietare le nostre coscienze. Ma, in tal caso, corro il rischio. Perché l'autore dello scatto a sinistra, Sebastiano Nino Fezza, di professione fa il reporter, ma nell'animo è un missionario - o un poeta, o entrambi. È compenetrato dal senso del dolore, lo dipinge; e colpisce, scuote. Forse sarebbe questa l'immagine più adatta a ce lebrare l'Epifania 2017. Un bimbo che, a differenza della pur commovente statuina della mangiatoia, non ha nemmeno la forza di giunger le mani, e sa pregare solo col corpo. Il suo giaciglio è un materassino-sudario, lo sguardo erra in un vuoto senza speranza, già vizzo. È un'Epifania senza comete né gloria. E per questo, così simile all'Epifania reale, in un angolo di mondo, duemila anni fa. I Magi venuti da lontano videro molto probabilmen

Bonsai centenario sopravvissuto al bombardamento di Hiroshima. Ha 390 anni e nemmeno la bomba atomica è riuscita a ucciderlo

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S e gli alberi potessero parlare, questo bonsai (conosciuto anche come “Hiroshima Survivor”) avrebbe molte storie da raccontare. Il vecchio bonsai di 390 anni ha visto una serie di eventi, nel corso della propria vita, davvero importanti per la storia dell’umanità. Dalla Rivoluzione Francese al primo uomo sulla Luna , dall’ Indipendenza Americana alla Guerra Fredda , la storia di questa pianta è lunga quasi quanto quella di tutto l’uomo moderno. La parte più notevole è però un accadimento che coinvolge il bonsai in prima persona, ovvero la bomba nucleare lanciata dagli Statunitensi contro Hiroshima , che devastò la bellissima città giapponese. Il piccolo pino bianco si trovava a meno di 3 chilometri dal punto di impatto della bomba, custodito dalla famiglia Yamaki, e sopravvisse miracolosamente non solo alle radiazioni ma anche a schegge di vetro e detriti che vennero lanciati in tutta la città. Piantato nel 1625 e sull’isola di Miyajima, il bonsai è un albero pr

Per salvare la mia ragazza vi racconto dell'eroina in Versilia" L'sos di un uomo innamorato che denuncia il traffico di droga per far arrestare i pusher della sua ragazza

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non mi sono solo concentrato sul natale e sulle sue mille sfaccettature . eccovi una storia d'amore non melensa \ mielensa  da http://iltirreno.gelocal.it/versilia/cronaca del 10\12\2016 Per salvare la mia ragazza vi racconto dell'eroina in Versilia" L'sos di un uomo innamorato che denuncia il traffico di droga per far arrestare i pusher della sua ragazza VIAREGGIO. «Sono andato dai carabinieri e dalla polizia perché questo inferno finisca: per lo stesso motivo mi rivolgo a voi del Tirreno, mettendoci la faccia, perché il mio desiderio è che chi vende la droga alla mia compagna vada in galera». Sono le parole di Giorgio (nome di fantasia, ndr), un uomo che sta per toccare la mezza età e con fatica sta uscendo dalla dipendenza che per un periodo ha condiviso con la sua ragazza. «L’eroina ora si fuma, come si fa con la marijuana. Io ne sono uscito e voglio che anche la mia compagna ne venga fuori. Ma non ne ha le forze». Luoghi, nomi,

tutti rivendicano la foto tranne chi l'ha scatta la foto sui pacchetti di sigarette

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Le ipotesi sono 1) persone gemelle o sosia ., 2) qualcuno\a in cerca di pubblicità o risarcimenti . Infatti il primo a " rivendicare " tale    foto come rubata è un uomo di 48 anni, Raffaele Leone,( foto sotto  a  sinistra  ) residente a Orbassano in provincia di Torino, il quale pare abbia affidato al social Facebook la sua denuncia, accusando l’Unione europea di aver preso la foto del padre senza alcun tipo di autorizzazione per la sensibilizzazione contro il fumo. Si tratta dell’ennesima denuncia da quanto è entrata in vigore la normativa dell’Unione europea che prevede l’utilizzo di immagini per sensibilizzare i consumatori sui danni provocati dal fuoco, e sono in tanti coloro i quali riconoscono se stessi o un loro caro sui pacchetti di sigarette. “La persona sulle foto dei pacchetti di sigarette è mio padre, ho tutte le prove e quella foto non è mai stata autorizzata”, è questo quanto dichiarato da Raffaele Leone, che

l'obesità si può tenere sotto controllo e sconfiggere senza medicine Il racconto di un 31enne che superava i due quintali: «Nessun intervento, in 8 anni ho ripreso in mano la mia vita»

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Precisazione    doverosa   A  chi  avendo  letto   il mio precedente  post   :   come   curare e  tenere  a  bada   senza  farmaci  (  se  non in casi  gravissimi ed estremi  )   la depressione afferma    che  sono  un  ciarlatano ,  un complottista  ,  populista   e menate  simili  rispondo  che    :    sono uno   che crede  , ed  ha  provato    e lo fa  continuamente  ,   che certi  problemi   si   combattono  o s'attenuano(  cioè non vuol  dir e  che    non bisogna  usare  i farmaci   ma usarli   nei  casi meno  gravi    ed   estremi   senza  farmaci   ma  con una  semplice  analisi  e auto  analisi   psicologica  . Infatti  un  abuso  ed  un uso  scriteriato  di  farmaci   non fa bene  e creano gravi effetti collaterali ed   assuefazione ed    dipendenza  ,  tant'è che   molti parlano  di  droghe  legalizzate   . Inoltre  è scientificamente  provato  che  certi problemi   di salute  hanno  un origine  psicologica   e  come tale  si  può  risolvere  o  quanto meno integ

Dalla Svizzera alla Sicilia a piedi: ritorno a casa dopo 45 anniGiovanni Russo, 63 anni pensionato, è partito a giugno da Klinandelfinge, paesino svizzero dove è emigrato 45 anni fa poverissimo e diventato ricco come restauratore, ed è arrivato in questi giorni nel suo paese natale Francofonte (Siracusa):

Dalla Svizzera alla Sicilia a piedi: ritorno a casa dopo 45 anniGiovanni Russo, 63 anni pensionato, è partito a giugno da Klinandelfinge, paesino svizzero dove è emigrato 45 anni fa poverissimo e diventato ricco come restauratore, ed è arrivato in questi giorni nel suo paese natale Francofonte (Siracusa): 25 chilometri al giorno, sosta nei b&b, cena alle 20, riposo alle 22 e 15, sveglia alle 5. Cento tra paesi, città contrade italiane. Tutto a piedi. Ha perso 10 chili e 10 mila euro, entrambi volentieri. Aveva già fatto in 2 settimane il cammino di Santiago ma questa l'aveva promessa al fratello Ciccio 45 anni fa quando lo lasciò in Sicilia alla morte del padre per scansare la fame e gli disse che un giorno sarebbe tornato a piedi per portarlo a mangiare l'iris, un dolce siciliano che da bambini guardavano solo dalla vetrina. Quando il fratello è morto due anni fa, troppo presto, ha deciso di saldare la memoria. Alla fine del viaggio è andato sulla sua tomba a bere una

questo non è il vero islam In carcere per un romanzo nel cassetto. Teheran arresta la scrittrice Ebrahimi Nel suo computer la storia di una ragazza ribelle alla lapidazione

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da  La Stampa    del   10/10/2016  di  FRANCESCA PACI In carcere per un romanzo nel cassetto. Teheran arresta la scrittrice Ebrahimi Nel suo computer la storia di una ragazza ribelle alla lapidazione Golrokh Ebrahimi Iraee con il marito Arash, l’attivista e studente di filosofia in cella per i suoi contatti «pericolosi», tra cui quelli con la BBC in farsi Due anni fa la Guardia rivoluzionaria iraniana irrompe senza mandato in casa dello studente 30enne Arash Sadeghi e di sua moglie Golrokh Ebrahimi Iraee: arresta lui, già detenuto in passato, e sequestra computer, taccuini, cd. Lei viene interrogata per 20 giorni, durante i quali sente le urla del marito torturato nella stanza accanto, poi esce in attesa del verdetto. Martedì si fanno vive le autorità giudiziarie: Golrokh è condannata a 6 anni di carcere per il racconto mai pubblicato che i pasdaran hanno trovato nel suo pc. Non dunque per l’attivismo in favore di Narges Mohammadi e le migliaia di prigionieri politici di Tehran co

Commodore 64 ancora in uso in un’autofficina, ben 25 anni di servizio

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Commodore 64 ancora in uso in un’autofficina, ben 25 anni di servizio Un Commodore 64 clockato a 1 MHz e con 64 kilobyte di RAM è ancora in uso in un'officina in Polonia permettendo al meccanico di mettere a punto le automobili in riparazione Da http://www.tecnoandroid.it/   tramite  http://news-hl-cm.newsrep.net/ ovvero  la  versione  italiana  di http://www.news-republic.com/  tramite  di    Dario -1 ottobre 2016 Nel 1969 è bastata la potenza di calcolo di due Commodore 64 per inviare con successo una navicella sulla Luna e oggi un esemplare è ancora in uso in un’autofficina e viene usato per bilanciare gli alberi di trasmissione delle auto. Il Commodore 64 è un home computer della Commodore Business Machines Inc. venduto dal 1982 al 1993 in vari stati del mondo e sembra che qualcuno lo utilizzi ancora per mandare avanti la propria attività ed è proprio il caso dell’officina di Dansk, in Polonia, che lo utilizza da oltre 25 anni per mettere a punto le automobili in riparazi