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Quest’uomo, fotografando la moglie malata e morta di tumore a l seno , ha saputo mostrare il lato più vero dell’amore.

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Non sapendo  se  è fra i post persi  nel trasdferimento  del blog  da  spinder  a  blogger  oppure  fra  quelli salvati  ,  la ripropongo  . Mi scuso se nel caso  fosse presente  fra i  post  salvati   con voi  lettori\trici    da   http://www.incredibilia.it/ Un altra  cosa  simile  è stata  fatta   da  donne  http://www.incredibilia.it/tutto-per-amore-vere-amiche/ Quando abbiamo visto queste foto che Angelo Merendino ha scattato alla moglie, Jennifer, mentre lottava contro il tumore al seno, abbiamo avvertito un tonfo al cuore, è stato come entrare nell’intimità delle loro vite private e vivere la loro battaglia. Questi scatti sembrano dare un volto umano al cancro e catturano le difficoltà, la paura e la sofferenza di quanti hanno vissuto una delle esperienze più devastati della vita stessa. Angelo commenta: “Queste foto non ci definiscono, queste foto siamo noi.” Siamo soliti pubblicare notizie e cose curiose che alimentano pensieri positivi e strappano un sorriso, ma siamo a

" la solitudine non va mai in vacanza "ne parlo con Cristian porcino

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.di solito intervisto gli autori sulle ultime opere . Ma le domande su "Un'Altra vita" ( qui una rassegna stampa ) che volevo fargli sono già state fatte da un altro ( vedere miei post precedenti) e quindi l'intervista \ chiacchierata con l'autore , Cristian Porcino ( foto a destra  presa   dal suo account  di facebook )  , sarà a 360° sulle   riedizioni  di    La solitudine non va mai in vacanza"  e   di " Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi "  come mai ha voluto ristampare a distanza di 4 anni questi tuoi due libri . Hai qualcosa di nuovo da dire ? «Per quanto riguarda “Sulla pena di morte. Da Beccaria ad oggi” non ero soddisfatto dell’edizione che la casa editrice mandò in stampa quattro anni fa e così, dopo la scadenza del contratto, mi sono riappropriato di un testo che sentivo molto vicino e l’ho rinnovato aggiungendo nuove sezioni e considerazioni, cura

Afghanistan: La street art di Shamsia Hassani

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"Sui muri di Kabul dipingo donne con il burqa. Voglio parlare della loro vita e trovare un modo per liberarle dall'oscurità". Questa è la missione della street artist afghana Shamsia Hassani, 26 anni, portavoce dei diritti delle donne, che usa come colore dominante nelle sue opere l'azzurro: "E' il colore della libertà e spero che ogni persona che guarda le mie opere possa rimuovere dalla mente i brutti ricordi della guerra perché l'arte è più forte di ogni battaglia".

La voce e il suo “strumento”. Le corde vocali sono lo strumento del cantante anche se molti lo dimenticano – intervista a ERIKA BIAVATI Cantautrice ed insegnante di canto di Dario Cicchero

Angela è una bambina autistica, esile, bionda, con meravigliosi occhi celesti. Non vuole essere toccata, se non da altre persone speciali come lei. La  sua  storia    cosi come   quelle di tutte le persone    noi chiamiamo  con un misto  di  buonismo   ( eccessivo    quasi stucchevole e d  ipocrita  ) e  politicamente   corretto  chiamiamo   diversi    di è    riassunta  da    questa bellissima canzone   della brava  e promettente    cantante    Erika  Biavati  (   https://www.youtube.com/user/erikabiavati  )                 Ma  come  avete  notato ( soprattutto quelli \  e  che mi seguono dagli esordi  , cioè quando si chiamava   cdv.splinder   o  da quando sono passato a  blogger  )  , cari amici\che   e nemici  , poiché  non riesco ad essere  sintetico   sono troppo prolisso  , ecco la  storia  - intervista   fatta dal bravissimo e competente  in ambito medico e sociale   https://www.facebook.com/dario.cicchero --- di  Erika  Biavati. La  sua  storia   dimostra   che  gli  

Orfani 10 - "Cuori sull'abisso". i nodi vengono al pettine ? occhio SPOILLER

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 ti potrebbero interessare    i miei precedenti articoli su   orfani  ( ho messo l'url   search  , perchè non avevo voglio di stare a copiare i  vari   indirizzi degli articoli  )  http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/search?q=orfani Si   è   ormai  arrivati  a - 2  numeri dalla  prima serie  di Orfani   un fumetto  in cui  :   Rimpianto. Solitudine. Rabbia. Morte. Sono i demoni con i quali i protagonisti  devono convivere e combattere. Una lotta interiore che non possono vincere, che li spinge al limite, al punto di non ritorno. Inquietudini che si riflettono nelle dinamiche interne di un gruppo in procinto di sgretolarsi. I rancori del passato e gli ideali del presente convergono in uno scontro fratricida che ottenebra il confine tra eroe ed antieroe. Era  da i tempi , almeno mi sembra  di  ricordare ,  di Mister No e  di Ken parker   che  non notavo   cose  simili In pratica  confermo   quanto dico direttamente  ed  indirettamente    nei miei precedenti post

tempio vista da vicino -mostra fotografica il 20-21-22

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 coi saranno anche  foto del sottoscritto  4  

"Non sono un artista io documento intervista al maestro della fotografia Gianni Berengo Gardin e Laurea ad honorem a su puzonarju, fotografo dei rapaci domenico ruiu

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la  prima storia    viene da       rainews  24 Parlas  de . "Il libro dei libri" ultima fatica  uscita  di recente  di Gianni Berengo Gardin, edito da Contrasto. Riunisce un'ampia raccolta della produzione editoriale di un maestro della fotografia italiana, che si racconta in questa intervista di Cristina Bolzani.  La seconda  dalla  nuova  sartdegna  online   Laurea ad honorem a su puzonarju, fotografo dei rapaci Dopo quarant’anni di attività documentaristica, il 28 il riconoscimento dell’Università di Sassari-Nuoro a Domenico Ruiu  NUORO. Laurea magistrale ad honorem a su puzonarju Domenico Ruiu  ( foto  a  destra  ) Sassari , dipartimento di Agraria, attraverso il corso gemmato nuorese in Scienze ambientali e forestali. Una laurea conquistata sul campo, nel vero senso della parola, per il fotografo naturalista, o meglio: «naturalista fotografo», come già nel 1993 lo definiva Fulco Pratesi nella sovraccoper

Oschiri, un cofano d’auto come tela e il carrozziere diventa un artista

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anche con un cofano d'arte si può fare arte è il caso di questo carrozziere OSCHIRI Da carrozziere ad artista il passo non è affatto breve. Per creare disegni sui cofani delle auto con l’aerografo, come fa ormai da anni il 46 enne oschirese Tore Masia,( foto a destra ) occorre avere un “X factor”, un misto di talento, ispirazione, conoscenza tecnica e capacità manuale.    Se in giro per il Monte Acuto o il Logudoro vedete un’auto o una motocicletta adornate con motivi che non siano quelli della casa produttrice, potete stare certi che dietro ci sia la mano del poliedrico carrozziere di Oschiri. Fiori e donne stilizzate i disegni più richiesti, spesso da giovani dall’animo un po’ hippy, o da qualche persona di mezza età dallo spirito molto eccentrico. Certamente dietro richieste del genere c’è la voglia di stupire che vince la naturale reticenza a modificare l’originale, specie se è appena uscito dai saloni della concessiona