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capisco e sono d'accordo che la bestemmia non : sia una bella cosa , sia un qualcosa d'irrispettoso verso chi crede , e che sia ( SIC alla facia dello stato laico ) un reato e come tale vada punito ma «Con tutto quello che si sente in giro, vanno a multare me perché ho scritto due bestemmie ». http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca 29\4\2017 Bestemmia su Facebook: multato ragazzo di Crespano Giovane di Crespano si sfoga sui social dopo un controllo dei carabinieri, i militari lo sanzionano per blasfemia: 103 euro di Fabio Poloni . CRESPANO. Scrive un post carico di bestemmie su Facebook dopo aver subito un controllo stradale “invasivo” da parte dei carabinieri: multato, dovrà pagare 103 euro. Ebbene sì: la perquisizione e il controllo dell’auto hanno dato esito negativo, ma il giovane di Crespano è scivolato sulla blasfemia “postuma”. «Bestemmiava contro le divinità», si legge sul verbale redatto dalla stazione dei carabinie

Il fascino vintage delle cartoline resiste ai social ?

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il passato che ritorna infatti secondo http://ilpiccolo.gelocal.it/trieste/cronaca/ 29 aprile 2017 sta ritornando Il fascino vintage delle cartoline resiste ai social Collezionisti e turisti regalano nuova linfa E non mancano i nostalgici fra gli under 35 Gli studenti squattrinati le acquistano come souvenir a basso prezzo. I collezionisti, al contrario, sono disposti a spendere follie per accaparrarsi le più rare. Le cartoline stanno tornando in voga, a discapito dei nuovi mezzi di comunicazione, e Trieste è un teatro privilegiato del fenomeno, che qui è duplice. Nel capoluogo giuliano infatti sono in aumento sia le cartoline inviate sia quelle ricevute. Una passione tutta triestina Il legame speciale tra la cartolina e Trieste è testimoniato dalla presenza in città di uno degli otto spazi filatelici esistenti in Italia, dedicati ai collezionisti, dove è possibile acquistare prodotti postali speciali. Gli altri spazi filatelici sono a Venezia, Milano, Torino, Genov

Essere costretti a vivere in carrozzina non è una sentenza di morte, è solo attraversare il mondo con un altro punto di vista, la storia di Luca Paiardi e Danilo Ragona

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anche se molto spesso le storie riportate da concitra sono troppo zuccherose e melenese come d'altrond e quelle storie che parlano solo con il cuore o tropppo con il cuore e poco con la ment e , sono un ottimo spunto di riflessione , e soprattutto contribuiscono a far si che certe storie non siano solo ai margini  o   si parli  di  loro   solo quando   si h  successi olimpici  osi  è  Vip     come  Zanardi Luca Paiardi e Danilo Ragona in una tappa del loro viaggio Grazie alla segnalazione di Selene Baiano e Francesca Mariotti Essere costretti a vivere in carrozzina non è una sentenza di morte, dicono questi due ragazzi: è solo attraversare il mondo con un altro punto di vista, più basso… Forse avete già sentito parlare della storia di Luca Paiardi e Danilo Ragona, due amici torinesi che da quasi vent’anni vivono in carrozzina.“Quasi vent’anni in piedi e quasi vent’anni seduti. Sappiamo bene com’era la vita prima e stiamo lav

nostalgia canaglia : milano dopo 84 anni l' ultimacorsa del tram 23 quanti ricordi va in pensione un pezzo di storia ed Gli adulti tornano bambini: i mondiali di nascondino nella città fantasma

Un tram storico, che per 84 anni ha collegato la zona di Lambrate al centro di Milano: adesso il Comune e Atm hanno deciso di mandarlo in pensione.  L'intero tragitto del tram 23 sarà coperto dalla linea 19, che allungherà il suo percorso da Roserio a Lambrate, non fermandosi più a Cairoli. Gli affezionati del vecchio mezzo modello 'carrelli' raccontano durante l'ultimo viaggio del 23 la storia di Milano vista dal tram  Gli adulti tornano bambini: i mondiali di nascondino nella città fantasma Una città fantasma che torna alla vita e 400 adulti che si riscoprono bambini per un weekend: gli organizzatori del  Nascondino World Championship  hanno annunciato date e location dell'edizione 2017, l'ottava. Dopo il successo riscosso lo scorso anno, il

affronto statale ai morti che ancora riemergono a 100 anni di distanza ai morti della greande guerra ( 1914- 1918 )

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Così lo Stato sfregia il "milite ignoto": le ossa dimenticate in una scatola „ Un femore, un cranio, le costole che raccontano e ricordano la storia di un ragazzo, morto al fronte nella Grande Guerra, sono stati ritrovati nel 2015 sulle Dolomiti tra la Marmolada e il Passo di San Pellegrino.  Così lo Stato sfregia il "milite ignoto": le ossa dimenticate in una scatola „ Le ossa erano state ritrovate da Livio Defrancesco  in un canalone, dopo che un violento temporale aveva smosso le ghiaie. Dal femore recuperato sotto la Marmolada pare che il giovane soldato  fosse molto alto per il suo tempo , intorno al metro e ottanta. Probabilmente cadde da un dirupo e si ruppe la testa. Nell'inverno del 1916 caddero 18 metri di neve sulle Dolomiti e i soldati rimasero a difendere le posizioni. “ Potrebbe interessarti:  http://www.today.it/rassegna/ossa-milite-ignoto-dolomiti.html Seguici su Facebook:  http://www.facebook.com/pages/Todayit/335145169

trovata pubblicitaria o tentativo di proporre culura non dozzinale ?Parte da Padova l'iniziativa di bookcrossing che coinvolge i negozi di parrucchieri e i saloni di bellezza. In attesa della messa in piega si leggono Hosseini o Baricco

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da http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2017/04/24/ Shampoo e libri, dall'estetista il gossip non è più di moda Parte da Padova l'iniziativa di bookcrossing che coinvolge i negozi di parrucchieri e i saloni di bellezza. In attesa della messa in piega si leggono Hosseini o Baricco di Elvira Scigliano PADOVA. "Shampista" nel linguaggio comune è ormai diventato un termine dispregiativo; dalla parrucchiera ci si aspetta tuttalpiù di parlare del divorzio di Brad Pitt e Angelina Jolie; dall'estetista non si va oltre un paniere di luoghi comuni e pettegolezzi, la cui liturgia è scritta dalle riviste patinate dei fatti e misfatti del prossimo. Invece no, almeno per venti aziende del padovano che - grazie alla Confederazione nazionale degli artigiani - ha lanciato l'iniziativa "I libri nella testa". Il gruppo di parrucchieri che ha aderito all'iniziativa di bookcrossing La prima esperienza nazionale di bookcrossing nei centri estetici

Bassano del Grappa, 1944. Vittorio 'Livio' Sandini aveva 12 anni e fu torturato dai fascisti, che lo appesero a testa in giù in un pozzo profondo 25 metri. Ma non rivelò mai dove si erano nascosti i tre fratelli Una storia rimasta sconosciuta per 70 anni

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Non riesco , e quindi mi contraddico con quanto ho scritto precedentemente , a stare zitto e a non scrivere di tale argomento davanti a simili storie pèoco note e che avrebbero rischiato l'oblio repubblica  25 aprile 2017 Livio Sandini: la storia dimenticata del bambino eroe che salvò la vita ai fratelli partigiani Bassano del Grappa, 1944. Vittorio 'Livio' Sandini aveva 12 anni e fu torturato dai fascisti, che lo appesero a testa in giù in un pozzo profondo  Lo storico: "Così i nazifascisti hanno commesso l'eccidio del Grappa" 25 metri. Ma non rivelò mai dove si erano nascosti i tre fratelli Una storia rimasta sconosciuta per 70 anni e che ora Repubblica racconta per la prima volta Storia di Livio: torturato dai fascisti, non tradì i fratelli partigiani BASSANO DEL GRAPPA - Il pozzo è ancora lì, proprio come 73 anni fa. Il pozzo di casa Sandini, in contrada Rivana, riforniva di acqua tutti i vicini, gli abitanti di quelle q

Hostess muore a 33 anni, Italo e i colleghi le dedicano un treno dell'alta velocità

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Se un giorno vi capitasse di viaggiare a bordo di un treno Italo dell'alta velocità e di leggere sulla fiancata, proprio il numero 25 allora ricordatevi della storia di Annalisa Venticinque, che un male incurabile  tumore  \  cancro  ha portato via venerdì 14 aprile ma il cui ricordo continuerà a viaggiare  Hostess muore a 33 anni, Italo e i colleghi le dedicano un treno dell'alta velocità Annalisa Venticinque scomparsa a causa del cancro: una targa nella cabina del train manager del convoglio numero 25   da repubblica  di   GERARDO ADINOLFI Una storia triste, ma anche di amicizia e di lavoro. Di una giovane hostess dei treni Italo di 33 anni morta a causa del cancro e dell'affetto dei suoi colleghi che, per non dimenticarla, le hanno voluto dedicare un convoglio. Così se un giorno vi capitasse di viaggiare a bordo di un treno Italo dell'alta velocità fate caso al numero scritto sulla fiancata, proprio sotto la cabina di guida. E se leggete il numero 25 a

La riparazione del dolore la storia di Antonio Butti, chirurgo

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anche se di solito concita De gregorio usa troppo il cuore e poco la mente stavolta nell suo ultimo intervento sula sua repubblica di repubblica d'oggi << Ho conversato a lungo con Antonio Butti, medico chirurgo, ci siamo scritti, scambiati foto, ho ascoltato la sua storia, ho letto il libro che ha scritto. E’ una bellissima storia d’amore, di cura – anzi di Cura, con la maiuscola – di riparazione del dolore. Anche il suo libro lo è, così come i frutti che ne nascono e la consolazione che genera. E’ una storia personale e politica, mi viene da dire usando un linguaggio di altre epoche. E’ il punto in cui la propria storia individuale genera azioni che riverberano nelle vite degli altri. La Cura della comunità, questo è la politica [ da non confondersi con la politika \ politica dei palazzi ] . Lascio che sia lui a raccontare.>> mi ha commosso perchè . Nel dolore ci si conosce, si cresce e si riesce ad andare oltre se stessi. infatti