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le bugie del potere l'andrangheta in sardegna Incontro con Nello Trocchia e Cecilia Anesi a cura di Pablo Sole e Diego Gandolfo bookolica 2023

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 fra  gli incontri  serali   di bookolica   ed  2023 Il Festival dei Lettori Creativi cioè  ​​Uno spazio protetto dove sprigionare le moltitudini che abitano ognuno di noi, sperimentando il linguaggio dell’arte.Uno stimolo alla condivisione, per muoversi verso l’Altro in un atto di autodeterminazione Una tensione esplosiva e vibrante.Un istinto di contatto tra espressioni artistiche. ... . Tutto questo è Bookolica per  ulteriori  approfondimenti  https://www.bookolica.it/festival   si è svolto   l'incontro  dal titolo  LE BUGIE AL POTERE – Il giornalismo d’inchiesta Incontro con Nello Trocchia e Cecilia Anesi a cura di Pablo Sole e Diego Gandolfo .  A   seguire    (  ne parlo  e  lo  documento  con  video  nel post  successivo ,   per  non appensantire  troppo  )          si  è  svolto  il concerto un  Live concert Musiche originali di Angelo Trabace (pianoforte) e Alessandro Trabace (violino elettrificato).   IL  primo incontro      Incontro con Nello Trocchia e Cecilia Anesi a cu

ma prima di modficare le leggi sui reati di mafia ci pensano o fanno finita solo per fare parata e gazzosa a cosa ha vissuto e vive questo paese ora che le mafie sono ovunque non più solo al sud ?

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 dopo   la  firma   del decreto che  abolisce  il reato dell'abuso d'uffico   e la proposta  (  speriamo resti  una  proposta per tranquillizzare  i sodali mafiosi )    in ricordo delle   stragi  del 1992     di abolire il reato   d'associazione    mafiosa    e il  solito pistolotto ipocrita  «Combattiamo le zone grigie»  che  vie  pronunciato ogni   anno     all'anniverario  di Facone  e Borselino ,    mi chiedo   la stessa   del titolo  del blog  e  del    post   , vedere  sotto , di     Leonardo Cecchi   Quando qualcuno dice di voler mettere mano ai reati per mafia, depotenziandoli, dovrebbe pensare a cosa ha vissuto e vive questo Paese. Era il 20 luglio quando questi tre ragazzi furono crivellati con oltre 40 colpi di fucile mitragliatore. Si chiamavano Alberto Vallefuoco, Rosario Flaminio e Salvatore De Falco. Avevano tutti vent’anni o poco più. Erano semplici tirocinanti in un pastificio a Pomigliano d’Arco. Avevano da poco vinto una borsa di lavoro e stavano impa

· Ed i boss ordinarono “fate a pezzi la straniera”.... Pochi conoscono la ragazza nella foto: lei è Rossella Casini, toscana di Firenze ed oggi è il suo compleanno. È stata uccisa dalla ‘ndrangheta che diede l’ordine di “farla a pezzi”.

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ringrazio l'amica  Maria Patanè  per  avermi      fatto  ricordare  questa  storia   · Ed i boss ordinarono “fate a pezzi la straniera”.... Pochi conoscono la ragazza nella foto: lei è Rossella Casini, toscana di Firenze ed oggi è il suo compleanno. È stata uccisa dalla ‘ndrangheta che diede l’ordine di “farla a pezzi”. Di Rosella Casini non si conosce con certezza né il giorno né l’anno della morte. Era una ragazza di soli 25 anni che si innamorò senza saperlo, a Firenze, di un giovane studente calabrese, Francesco Frisina che era un rampollo della ‘ndrangheta. Dopo qualche mese Frisina convinse Rossella a trascorrere l’estate a casa dei suoi genitori, per farle conoscere la Calabria. Rossella accettò. Quello che accadde fu incredibile: durante quella “vacanza” fu ucciso il padre di Frisina, Domenico, da due killer della ‘ndrangheta. Quello fu il momento in cui la vita di Rossella cambiò radicalmente. Si rese conto di aver assistito ad un omicidio di mafia, ma era così inn

Roma, la contadina che si oppone ai costruttori: “Mi hanno distrutto l’orto con le ruspe senza motivo”

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da il FQ e dal quotidiano nazionale “La scorsa settimana sono arrivati con le ruspe e hanno distrutto l’orto invernale con broccoli e cavoli”, a raccontarlo ai microfoni dell’Ansa è Giulia Marrocchini che con l’Orto di Giulia dal 2018 rifornisce una trentina di famiglie del posto e non solo. Siamo alla Cecchignola in una parte dell’Agro romano dove i palazzi stanno venendo su come funghi grazie ai piani di zona del 1962 e ad una convenzione con il comune di Roma del 2010. Sono i progetti del Consorzio Cecchignola Nord e Consorzio Colle delle Gensole.  La famiglia di Giulia è riuscita a tenere la casa ma è stata espropriata del campo. “Non capisco perché non mi fanno coltivare fino a che non arrivano i palazzi” dice Giulia. “Dovevamo fare opere di urbanistica”, è la replica di Giancarlo Goretti del Consorzio.

effetti delle mafie sui ragazzi . i suicidio di Vittorio Maglione 13 anni figlio di un camorrista che non vuole diventare come il padre

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  effetti  delle  mafie   sui  ragazzi  . i  suicidio   di   Vittorio Maglione  13  anni figlio di un  camorrista     da   https://www.facebook.com/leonardocecchi1991   Vittorio Maglione aveva 13 anni quando si impiccò nella sua cameretta, a Napoli, il 10 aprile 2009. Lo scrisse su messanger, dicendo addio a tutti, fuorché al padre, un camorrista. A lui disse solo questo: “Io non voglio diventare come te. Me ne vado, non ti scoccio più”. Vittorio aveva perso il fratello maggiore pochi anni prima, ucciso perché aveva rubato il motorino alla persona sbagliata. E da anni “scocciava” il padre e la famiglia, perché nonostante avesse 13 anni tutto voleva fuorché una vita da delinquente, a cui pure a causa del contesto dove viveva sembrava destinato. Si tolse la vita in questo giorno. Un ragazzo che studiava alla scuola dedicata a Giancarlo Siani e che voleva un futuro lontano dalla malavita. Ricordando questo giorno, è difficile esprimere un concetto che non sia francamente solo il dolore pe

Non è questione di meridionali L’omertà è un prodotto tipico del Sud? Falso, ecco i documenti sui silenzi nordici

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un ottimo articolo sul editorialedomani  del16\3\2022   quello  dello   storico Enzo Ciconte Scrittore, docente e politico italiano, è fra i massimi esperti in Italia delle dinamiche delle grandi associazioni mafiose. Fra i suoi libri,  segnalo :    Processo alla 'Ndrangheta (Laterza), 'Ndrangheta padana (Rubbettino) e La grande mattanza. Storia della guerra al brigantaggio (Laterza).        Era il 10 agosto 1867. Anni dopo nella ricorrenza del luttuoso anniversario, il 10 agosto 1904, il poeta Giovanni Pascoli prende carta e penna e scrive ad un altro orfano, Leopoldo Notarbartolo figlio del più noto Emanuele che era stato direttore del Banco di Sicilia, ucciso il 1° febbraio 1893. I due hanno avuto la “medesima sorte” dice Pascoli: sono orfani di un padre assassinato. hanno cercato la verità senza trovarla, si sono scontrati con un muro di silenzio. La conferma ci viene da alcune vicende trovate nei documenti dell’Archivio centrale dello Stato. Prendiamo ad es

L'alfabeto delle mafie. D come Donne di mafie

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ecco   la   4  puntata       trovate  sotto  insiemne  ad  altri  link  per  chi  vuole   approfondire  l'argomento  donne  e  mafia   a  fine  post   le  altre     dell'alfabeto delle mafie.  di repubblica.it   È ampiamente noto che le donne delinquono molto meno degli uomini, in tutti i tempi, in tutte le circostanze, in tutte le società, all'interno di tutti i contesti criminali. Questa macroscopica differenza la si può notare nelle statistiche dei reati, a partire dall'assoluta predominanza dei maschi tra i condannati e tra i detenuti nelle carceri italiane.  Nel 2017, gli uomini rappresentavano l'84,5% dei condannati in maniera definitiva. Tale percentuale saliva al 91,5% nel caso di rapine, al 93,2% per violazione delle leggi relative alla produzione  e vendita di stupefacenti e al 95,8% per omicidio volontario. Secondo, poi, i dati forniti dall'amministrazione penitenziaria per il 2019, su un totale di 58.163 detenuti negli istituti di pena italiani, le d