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Visualizzazione dei post con l'etichetta omofobia

genitore delega lo zio per dare una lezione a figlio di 16 ani omosessuale e l'ottimoi discorso all'università di Padova di Emma Ruzzon

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E' vero che ogni tanto , retaggio del mio passato e della mia educazione , da cui non mi sono liberato ancora completamente visto che ogni tanto mi scappano battute e battutacce (poi mi scuso o chiarisco meglio il mio pensiero e non rifaccio , facendo il possibile , tali battute) ma da li a fare quello che trovate racconto sotto ce ne passa . Francesco (nome di fantasia) era uscito con le sue amiche legando un fazzoletto arcobaleno sullo zaino, a Cosenza. A 16 anni era il suo modo, coraggioso, per dire al mondo chi è, per raccontare la sua libertà di amare. Solo che, lungo il tragitto, è stato fermato dallo zio, su “mandato” del padre.  "Non vogliamo ricchioni nella nostra famiglia" esordisce. Prima ancora che il nipote possa rispondere, arriva il primo schiaffo. Che diventa un pugno. Che diventa un calcio. Che diventa una serie di calci, violentissimi. Poi, nel caso non bastasse, chiama tre uomini ad aiutarlo, che gli frantuman

modo raccapricciante in cui è stata ridotta Claudia Cecconcello, 53 anni di Alessandria. La “ragione” è nella sua semplice identità: donna e omosessuale.

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  Ogni volta che leggo ognuna delle 200 storie ogni anno come quella di Claudia Cecconcello (una ogni due giorni), ripenso a quelli che, il 27 ottobre scorso, in Senato, nel voto decisivo per il Ddl Zan, avevano l’occasione storica di stare dalla parte della vittima e hanno scelto di proteggere il carnefice. Tra gli applausi del pubblico pagato. Andatelo a dire a lei che ”non era una priorità”.

Calciatori gay, non solo Josh Cavallo: pochi coming out e tanti pregiudizi

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Il coming out del centrocampista Josh Cavallo  ha riaperto il dibattito sull'omosessualità nel calcio. Perché dichiarare il proprio orientamento sessuale fa così paura ? Negli anni  si sono esposti sull'argomento Radja Nainggolan  e il calciatore della Sampdoria e della nazionale svedese Albin Ekdal, con  un bellissimo discorso sull'omofobia , in cui invitava a cambiare mentalità. Finora non sono stati molti i giocatori dei campionati maschili a rivelarsi. Il primo, nel 1990, è stato il britannico Justin Fashanu ma fu discriminato anche dalla comunità nera a cui apparteneva.  Negli anni  si sono esposti sull'argomento Radja Nainggolan  e il calciatore della Sampdoria e della nazionale svedese Albin Ekdal, con  un bellissimo discorso sull'omofobia , in cui invitava a cambiare mentalità. Finora non sono stati molti i giocatori dei campionati maschili a rivelarsi. Il primo, nel 1990, è stato il britannico Justin Fashanu ma fu discriminato anche dalla comunità nera a cu

chi lo ha detto che per far la storia devi essere un volto notissimo . " Bayard Rustin di Cristian A. Porcino Ferrara "

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   ringrazio   l'amico  ed  compagno di  strada   lerecensionidelfilosofoimpertinente.blogspot.com/  per  avermi fatto conoscere     tale   persona  di cui   , essendo appassionato di storia  e  di storie  sentito parlare  ma  di cui  ignoravo  l'importanza  fondamentale   per la storia  dei diritti civili  .   Tale  articolo  dimostra     che   non sempre  chi  fa  la storia    è  per  forza  un  volto noto  , ma  soprattutto  che    E poi la gente (perché è la gente che fa la storia) quando si tratta di scegliere e di andare, te la ritrovi tutta con gli occhi aperti, che sanno benissimo cosa fare.            Bayard Rustin Ben pochi conoscono Bayard Rustin mentre quasi tutti sanno chi era Martin Luther King. Bayard Rustin (1912-1987) ha lavorato a stretto contatto con il reverendo King e lo ha guidato nelle numerose manifestazioni pubbliche che sono entrate ormai nella Storia. Bayard Rustin era il suo più stretto collaboratore ma pochi si ricordano di questo. Nei libri dedicat

La prima regola per farsi ascoltare è ascoltare!

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«Oggi vi parlo dell’ultimo libro scritto da un amico e collega durante l’emergenza sanitaria: Ciao, Prof!. Un titolo alternativo potrebbe essere “Ciao, ragazzi!” perché è proprio un libro che parla anche dei suoi alunni e si rivolge a loro con tenerezza e saggezza, invogliandoli a esprimere un’opinione come pochi riescono a fare. L’autore senza tanti giri di parole va dritto al sodo esprimendo egli stesso la sua opinione e spronando gli allievi a fare la stessa cosa su argomenti importanti e attualissimi come il bullismo, la violenza sulle donne e di genere, i diritti civili, il razzismo, il peso delle parole… argomenti da sempre cari a Porcino, presenti in tanti suoi saggi e che al giorno d’oggi sono visti, purtroppo, ancora come tabù. Per i temi trattati parte sempre dalla storia antica, sua grande passione, ma per catturare l’attenzione e far riflettere gli allievi, rapporta tutto ai giorni nostri e prendendo spunto da fiction, serie tv, romanzi, film, personaggi amati dai giovani,

ipocrisia dei politicanti cattolici che si scandalizzano ed indignano per Un gesu al pride ma si coprono gli occhi e taciono per un gesu ultras -. non c'è più religione

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 Grazie    all'amico  e  utente  Cristian  Porcino    per  aver   riportato  sulla  nostra  pagina  fb ( www.facebokk.com/compagnidistrada  )  che  riporto sotto  . Diego Passoni   1 t 2   i S n a p o l n u n g l h g l i o a c d   a c s f g l l e c   i f s o e r o e r d e   1 c e m 8 : d s e c f 2 2    ·  L'uso fuori contesto di simboli religiosi può non piacere. Può essere di cattivo gusto o addirittura offendere. Due cose segnalo. A parità di gesto, la differenza la fa la ragione per cui è compiuto. Umiliare e irridere o provocare per denunciare. E di solito il distinguo è chiaro perché il primo caso si verifica quando una maggioranza privilegiata toglie dignità ad una minoranza discriminata, mentre il secondo quando è una minoranza discriminata a provare a togliere il filtro del privilegio dagli occhi di chi non riconosce la sua dignità e i relativi diritti. Il fatto che nessun giornale, nessun Salvini, nessuno, abbia stigmatizzato il finto Gesù di ieri smaschera la mala

14 luglio Oggi moriva Lady Oscar, icona animata che gli omofobi del 2021 etichetterebbero come ‘indottrinamento gender’

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 Avevo  visto      sabato 10 su netflix    il  film (    a  fine      post   l'url  della  mia recensione  )   Marie  Antoniette di  Sofia Coppola  la  cosa  sembrava  chiusa li  quando    stamattina    leggendo  il giornale    mi sono accorto o che  oggi è  14  luglio   l'anniversario   della  rivoluzione Francese   e qui   grandi celebrazioni  e   post  sui social  dei   fans  del Anime  soprattutto  e   del manga   Lady Oscar  .   In particolare  l'articolo  riportato oggi     di  https://www.gay.it/  .  Esso ha ragione il sito quando afferma  che  se  uscisse oggi, Lady Oscar ,  finirebbe per dividere il Paese, con interpellanze parlamentari e proteste di piazza, bambole bruciate a Montecitorio e figurine esorcizzate dai vescovi della CEI. N,B Chi come  me      ed  Cristrian Porcino  nostro  utente  autore    del  libro   Altro ed  Altrove    (  vedere   mia  recensione intervista     nell'archivio el blog  )  ha  vissuto , soprattutto l'adolscenza   negli

Massacrata dal vicino di casa perché lesbica: «Ho denunciato ma non è cambiato nulla. Ora vivo l’inferno»

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In ripota a chi come    Carlo Serra Sei fuori dall’Italia da tanti anni vero?   mi dice  questo     quando   ho  scritto  precedentemente   :<<    in italia sembra che se non sei etero o di famiglia tradizionale non possa amare o vivere la propria identità sessuale . E raccontare le storie lgbt sia rivoluzionario. >> riporto tale articolo a voi ogni commento   l'espresso  online 15\6\2021  Simone Alliva L’indifferenza delle forze dell’ordine e della comunità. «Il carabiniere rideva. E dal paese nessun aiuto, nonostante le minacce continue». Le vittime di aggressioni omotransfobiche sono già 55 dall’inizio dell’anno «Lui abita ancora al primo piano. Quando scendo le scale apre la porta e dice: un giorno arriverà la tua morte». “Lui” è l’aggressore di Silvana Caruso, 44 anni di Vallefiorita, un paesino di poco più di mille abitanti in provincia di Catanzaro. Lesbica, Silvana è stata picchiata senza pietà, una testata in pieno volto, colpi

sono critico contro il decreto zan ma non sono Pillonista e non faccio disiformazione ed ho letto la legge

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 Leggi prima del post   http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/356433.pdf da 20 Apr 2021 •  maicolengel butac Il senatore Pillon ha risposto alla lettera aperta che Luciana Littizetto gli aveva scritto nei giorni scorsi, l’ha fatto con un post social che ritengo sia sensato analizzare con voi. Perché me ne occupo? Perché BUTAC  già nel 2014  cercava di spiegare le cose nella maniera corretta. All’epoca si parlava di DDL Scalfarotto-Leone, ma i fatti erano sempre gli stessi, sono passati sette anni e siamo sempre allo stesso punto. Per certa gente la legge Mancino e le aggravanti dell’art. 61 del Codice Penale sono sufficienti. Non servono nuove leggi. E per sostenere queste affermazioni usano sempre gli stessi ritornelli. Il testo di Pillon è questo: Mia cara Lucianina, Lucy, gambino di sedano, ti posso fare una domandina? Ma tu hai letto il codice penale? E il ddl Zan, lo hai letto? o leggi solo le veline che ti passa il PD? Se tu li avessi letti, avresti scoperto una cosa car