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L'appello d'un genitore dopo l'approvazione del decreto Gelmini

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A sinistra: un momento dell'incontro di ieri sera a Bresso sul decreto Gelmini, con forte partecipazione popolare. Buona sera a tutti, Sono Daniele Quattrocchi, un genitore e un umanista. Con un gruppo di genitori stiamo sviluppando dei laboratori sull'educazione nonviolenta. Un compito arduo in questo mondo violento e ingiusto. Sono papà di due bambini piccoli, uno frequenta la scuola materna Cino del Duca, di Bresso. Sono molto preoccupato per il loro futuro e per la loro educazione. Non si tratta solo di ciò di cui si parla maggiormente, dei tagli economici e della disoccupazione che aumenterà, comunque dei problemi gravi, ma soprattutto della direzione impressa da queste decisioni stupide e assurde. Innanzitutto bisogna sottolineare l'arroganza e il disprezzo con cui vengono imposte dal governo e la violenza con cui si cerca di mantenerle. La censura mediatica e l'intolleranza verso le proteste civili e democratiche della gente che finora ci sono state. Questa s

Rettifiche?

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E' stata diffusa su carta e on line la seguente intervista al Presidente emerito della Repubblica italiana (ripeto: della Re-pub-bli-ca i-ta-lia-na!!!) Francesco Cossiga , che non necessitava di alcun commento: http://oknotizie.alice.it/go.php?us=60600ab809e903e2 Salvo poi rettificare, da parte della zelantissima Agenzia Italiana Notizie (probabilmente per i motivi ipotizzati dall'articolista dell'"Espresso") che le vere parole dell'emerito erano state "manipolate": http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php&cmd=v&id=6979 L'emerito, infatti, aveva detto solo "picchiare", non "picchiare a sangue". E via di questo passo. Si noterà la differenza! Una domanda semplice semplice, sempre sia ancora lecita: vi sembra davvero che la sostanza di quelle parole cambi di molto? Buona serata (e leccatevi le ferite...).

Lettera (anticipata) a Babbo Natale

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Caro Babbo Natale, sono un povero precario scolastico, ti scrivo per chiederti un piccolo regalo per Natale. Non ti chiedo un ruolo, magari un ruolo nuovo fiammante, con il cambio di classe di concorso incorporato. Non ti chiedo una scuola vicino casa mia, per svegliarmi tardi e raggiungere a piedi la scuola senza i soldi per il pieno di benzina. Non ti chiedo di non vedere più la scuola italiana ridotta così, migliaia di miei colleghi messi in mezzo ad una strada, scuole chiuse, disabili che non hanno più il sostegno, il ritorno al grembiule ottocentesco, e tutta la stampa a darci dei cret..i, e i sindacati a pietire dal governo un appuntamento. Non ti chiedo di non essere picchiato dai ragazzi, di avere più stipendio, di poter pensare a me come a un educatore e non come a un burocrate. Di non dover litigare con il preside perché metto voti troppo bassi e così i ragazzi cambiano scuola (perchè la scuola è diventata un'azienda e ci tiene a non perdere clienti). Non ti chiedo d

lettera aperta agli adolescenti che si sbronzano

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Dopo aver letto molti post dei utenti sull'anoressia e bulimia sulll'altro nostro sito in particolare questo ho deciso di scrivere sotto forma di elttera aperta un post sul fenomeno adolescenti e alcool Leggo sui giornali che Sono più di 61mila le persone in cura presso i servizi pubblici per l'alcol dipendenza,e si tratta soprattutto di giovani sotto i 30 anni. L'allarmante statistica è stata resa nota durante la prima conferenza nazionalesull'alcol. Il problema dell'abuso di alcol ormai riguarda soprattutto le fasce più giovani della popolazione con un vero e proprio allarme per la fascia di età fra 11 e 17 anni. Il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella ha diffuso dati preoccupanti: complessivamente, ha detto, sono infatti oltre 740mila i minori tra 11 e 17 anni classificabili come consumatori a rischio, tra loro 470mila ragazzi e 270mila ragazze. Più in generale, ha rilevato il sottosegretario fornendo i dati del fenomeno alcol, in Italia ci so