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PRIMA DELL'AIDS Aids punizione divina ? No diabolica di matteo tassinari

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in sottofondo   Le storie di ieri - Fabrizio De André Che cosa direi a chi considera l'Aids una punizione divina? Niente. Perché è già stato messo in regola da Dio, infettandolo con un pensiero così malsano, impietoso e spietato, che non gli renderà semplice l'esistenza. Ma ognuno beve nel proprio bicchiere. Immorale. Fate una prova con voi stessi. Come reagireste se sapeste che il cuoco del vostro ristorante preferito ha l’Hiv? O la tipa che fa ginnastica proprio vicino a voi è stata ricoverata per una settimana in ospedale agli Infettivi?  O la maestra di vostro figlio è sieropositiva? Poi, improvvisamente, salta fuori un film geniale, illuminato, ispirato, girato con autentica e grande cognizione di causa, capace di toccare profondità umane oceaniche, quindi abissali. L'Aids è un abisso, un burrone, un precipizio,  ma "Dallas Buyers Club”, senza percorrere la deriva del ridicolo pur affrontando il dramma con l'ironia umana del quotidiano.   "

La colonna Immonda di Matteo Tassinari

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giovedì 22 settembre 2016 Prima dell'Aids Matthew McConaughey nei panni di un malato di Aids in "Dallas Buyers Club" del 2014 La         colonn a immond a          di Matteo Tassinari         C he cosa direi a chi considera l'Aids una punizione divina? Niente, perché è già stato il suo cruccio. Dio l’ha punito infettandolo con un pensiero così malsano, impietoso e spietato, che non gli renderà facile la sua vita. Com'è immorale che nel 2015, quindi 20 anni da quando sono stati scoperti i primi farmaci utili ed efficaci, mentre ancora popoli interi sono decimati ogni giorno di Aids perché non hanno accesso ai medicinali anti retro virali e vivono in condizioni di assoluta indigenza ed estrema povertà ad ogni topo. P uttanate dette con piglio da luminari, ascolti corsari, è morto Franco, riformulazioni maldestre, trasformazioni bigotte, farmaci che improvvisamente mancano e alle 3 di notte bisogna ricorrere alla Guardia Medica che non

Marco, 20 anni, sieropositivo: «Non sottovalutate l'Aids» Gli è bastato avere rapporti non protetti una o due volte per contrarre il virus dell'Hiv. E da allora è cambiata la sua idea della vita, dell'amore e della salute

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L’Aids esiste ancora: l’Hiv si continua a trasmettere, anche se se ne parla meno di un tempo. Anzi, forse proprio per questo. Può succedere a tutti di contrarre il virus, anche a chi conduce una vita ordinaria. Oltre la  storia  intervista   da  me fatta nel  lontano 2009 ( quando ancora il bolg   si chiama  cdv.splinder e poi   salvata qui  )   all'autrice    di wwww.sieropositiva.splinder.it     Nicoletta mi pare  si chiamasse   ( dopo a chiusura  della piattaforma   splinder  ne ho perso le tracce  , ecco perchè  alcuni  url\  collegamenti  da me riportati    compreso il suo blog   non sono più raggiungibili.n E’ capitato a Marco, che ha vent’anni e ha scoperto di essere sieropositivo a marzo, quando si è sottoposto a una serie di esami per scoprire l’origine di una irritazione cutanea persistente. «Siccome dovevano farmi un prelievo, ho chiesto anche l’esame per l’Hiv – spiega -. Purtroppo tre test su tre sono risultati positivi».   ecco la sua  storia  intervista  rac

Dagli archivi della Casa Bianca emerge un telegramma inviato dalla star di Hollywood alla coppia presidenziale. Ma i Regan dissero NO

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  fno a che punto  l'amicizia può arrivare ?   , mi chiedo leggendo  questa  storia    da  www.unionesarda.it  Dagli archivi della Casa Bianca emerge un telegramma inviato dalla star di Hollywood alla coppia presidenziale.   Rock Hudson (a sinistra) con Nancy e Ronald Reagan 1985: Rock Hudson sta per morire di Hiv e chiede aiuto al suo amico Ronald Reagan, presidente degli Stati Uniti. Vorrebbe partecipare a una cura sperimentale contro l'Aids, in Francia. La risposta della coppia presidenziale è netta: "No". Ora emerge un telegramma, rintracciato negli archivi della Casa Bianca, che riporta la disperata richiesta di aiuto, e sembra che sia stata proprio Nancy Reagan a decidere di non tendere la mano alla star di Hollywood. La scusa: non si possono chiedere raccomandazioni per i propri amici per qualcosa che non si può garantire a tutti gli americani. Dietro, invece, ci sarebbe l'imbarazzo per l'omosessualità dell'attore.

io e i pregiudizi della gente I [ l'omosessualità ]

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Lo  so  che   non dovrei  come suggerito da più parti  : <<    Non soffermarti a dar il minimo peso a quello che gli altri :   pensano, dicono , fanno parodie (   I   II III  ) che  vengono  anche  se  risalgono  a  quasi   25  anni fa prese  sul serio come noterete leggendo il post    )    mi scrivono  via @ o scrivono di me  in giro per  la rete   . Ma   per parafrasare il famoso pezzo  de    " il barbiere di Siviglia " di Gioacchino Rossini  ( 1792-1868 )   la  calunnia [ e i pregiudizi  ]  sono    qui  chi volesse   il testo di questo pezzo . Infatti  non capisco  questa mania degli altri di imporre i propri modi di vivere la sessualità ("sesso vero e proprio") anche ad altri che giustamente poi siamo tutti diversi e quindi viviamo la sessualità e le sue sfumature in modi diversi. Ad alcune persone appaga una certa cosa, ad altre no. E questo vale per tutto. Poi in effetti son le solite assurdità derivanti da luoghi comuni, per altro poc