Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta memorie

il culto dei morti nei piccoli cimiteri il caso de piccolo cimitero militare di Bocca di Lè in Val di Ledro (Trentino, sopra il Lago di Garda)

Immagine
  Ta Pum I r a t S ie r g r i   a l u e i l n l d h p u o e f   h n s o r e n 1 0 : 2 e d h 5    ·  Al piccolo cimitero militare di Bocca di Lè in Val di Ledro (Trentino, sopra il Lago di Garda), c'è chi invece di proseguire il suo cammino, s'è fermato a sistemare le tombe di soldati, abbandonate nel tempo e dimenticate dall'uomo. Grazie a Michele Ghirotti. La Memoria si coltiva sempre. 561 561 Commenti: 31 Condivisioni: 121 Mi piace Commenta Condividi anche questo è ricordare i morti  per maggiori informazioni https://www.vallediledro.com/it/la-prima-guerra-mondiale-in-valle-di-ledro

il sughero esempio d'industrializazione che non rovina e non snaturilizza ( o quasi ) gli antiche mestieri

Immagine
in sotto fondo l'ecco  finale  della canzone   le radici e le  ali dei the  gang   e  a seguire la  canzone    Le radici ca tieni dei Sud sound system stavo  scegliendo per fare  una  slideshow  sul mio  youtube  con  alcune  foto  della mostra  \ presentazione  tenuta dall'amico  roberto  graffi  il  16\5\2013  alle  cantine surrau  ( arzachena  ) . Qui  le  foto  di giancarlo deligios videoproduzioni autore  del filmato che trovate  sotto   http://www.vignesurrau.it/  e   qui   la loro pagina  facebook   dove  è stata presentato il suo   lavoro  fotografico sul sughero  .  E mi è ritornato in mente  : 1)  che non  ho svelato l'oggetto   di tale   tempo fa   su queste pagine   ., 2)   che  la mia  video  intervista  su  una delle  sue precedenti mostre tenute  a   tempio pausania   dello  stesso lavoro  , ma  ambientazione diversa  ,quiz    che  feci nel lontano 2009  e   di cui parlai qui   era per  sbaglio stata  cancellata  dal mio canale  di youtube  

Memorie di un tossico 1979 33 anni dopo di Matteo tassinari

Immagine
Serpico a Forlì di Matteo Tassinari Stavo sbollendo uno dei miei tanti sballi in piazza Saffi, quella centrale, sotto i portici della chiesa san Mercuriale. La mia residua attenzione fu rapita da una serie di camionette di Vigili Urbani e Questura e auto in borghese più un blindato per eventuali viaggi verso le prigioni. Ai miei occhi, già di loro espressione di una forte alterazione in corso, sembrava di assistere allo sbarco in Normandia. In realtà era una delle tante retate del corpo Vigili Urbani sezione antidroga, capitanata da un certo Tatti che aveva sollecitato anche la Polizia capitanata dal commissario De Viola Una psiche malata Lo chiamavamo Serpico (o Eliminatore) e come tutte le uniforme eravamo rifiuti tossici. Si pavoneggiava a tutore impavido della legge, tracotante, aggrovigliato nelle proprie forsennate pulsioni da capo-branco o mandriano, destinato a perdersi nei confini devastati della sua realtà in una ciurma mal sana. Una fiumana infini