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Visualizzazione dei post con l'etichetta 25 novembre sempre

se non volete denunciare almeno ribellatevi ed abbiate consapevolezza ed amore proprio solo cosi possiamo aiutarvi

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  Anche se  considero   la  bruzzone     troppo  mediatica   da  salotto  mediatico ,    una prezzomolina       se  non ci  sono  mettetemi    - ha  RAGIONE  .  Credo sia la professionista più competente e preparata nel sensibilizzare e fare prevenzione sulla violenza. Ogni sua parola è drammaticamente vera e nello stesso tempo utile per qualsiasi donna debba confrontarsi con l'abuso e le relazioni di prepotenza. Infatti ha dichiarato recentemente ( non ricordo la data prcisa in quanto ho preso questo video o estratto di video dalla bacheca facebook di una mia amica ) ha perfettamente ragione

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 Ogni  parola   in più  davanti a   simili fatti    è superflua  . Quindi  è meglio  meditare  in silenzio   , nel dolore  , nel rispetto   .  Infatti  è sempre più difficile trovare le parole che non siano demagogiche  o  soprattutto   già state  dette   e ripetute   da  diverse  intellettuali   femministe  ( ma anche no  )    davanti ad un femminicidio come quello di Giulia ancora più   abberrante visto che lei era al 7mese  di gravidanza e per le dichiarazioni rilasciate da mostro in fase d'interrogatorio  lascio come commento la suonata  del silenzio P.s Ho appena sentito al tg che ne hanno ucciso anche se non"in maniera atroce " un altra . Ancora più sgomento 

La storia della 17enne che rifiutò di sposare l’uomo che aveva abusato di lei dice oggi nella giornat del 25 novembre «Fuggite da chi non vi rispetta »

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Oggi la giornata internazionale contro la violenza di genere  2023  Riporto   chi la  conosce   già  può  saltarla   . Annche  se  andrebbe   far  apprendere  i  giovani  un pezzo di storia  d'italia   e  che  il   femminicidio  non è  solo  omicidio  .La storia della 17enne che rifiutò di sposare l’uomo che aveva abusato di lei .  Infatti   Il rispetto reciproco, il rifiuto della violenza, il contrasto verso ogni forma di discriminazione, brutalità e sopruso sono un impegno e una responsabilità per tutti. La violenza  soprattutto quella  verso le  donne  non è un destino, dobbiamo andare oltre lo stigma dell’irreversibilità. La strada da fare  tanta, ma la violenza e le  sue  origini ed le  cause    si possono   e  si devono   combattere offendo alle vittime un’alternativa, attraverso una rete di protezione e assistenza che le accompagni in un percorso di affrancamento e liberazione ». Qualcuno  leggendo  quest'articolo mi  dirà  , ma  è  dell'anno scorso    che 

Saman Abbas La vittoria di Saman di Daniela Tuscano

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 ottimo questo  articolo      pubblicato    dalla  nostra  amica  Daniela  Tuscano     su   https://www.dols.it/ 29.11.2022 Se il DNA lo conferma, in un certo senso, Saman Abbas è risorta. Il corpo femminile, motivo di scandalo e disonore, torna in mezzo a noi integro, a suo modo raggiante. E nessuno riuscirà più a trattenerlo. Non era una santa Saman, era una ragazza come tante, col comune e naturale istinto alla felicità, umana prima che donna. Chi l'ha uccisa ha creduto d'inchiodarla a un ruolo, crocifiggendo la sua ribellione. S'era fatta regina e il destino la voleva schiava. Ma Saman, al destino non credeva. Credeva nella libertà. Libertà d'amare, di vivere da protagonista e non per procura, di gioire con la propria pelle. Chi l'ha uccisa lo sapeva ed eliminando il suo corpo ostinatamente, pazzamente libero intendeva negare l'interezza d'ogni donna, di là da qualsiasi origine o credo o etnia. Nell'ottica patriarcale, la donna NON è e NON deve es

Un nome nuovo per ricominciare

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   da   https://www.mariocalabresi.com/stories/ Da quattordici mesi Claudia vive libera ma nascosta, quando esce di casa cerca di parlare in giro il minimo indispensabile e si preoccupa di non lasciare tracce, i suoi due figli sono iscritti a scuola con un falso nome, non chiama mai i genitori e la sorella dal suo telefono, teme che la possano rintracciare. Claudia un anno e due mesi fa è scappata da un marito violento e criminale, lui la sta cercando e le ha promesso che la ammazzerà. Il marito è un camorrista, oggi è in carcere, ma il clan è sulle sue tracce ed è già riuscito a trovare dove vivono i genitori di Claudia e poi ha rintracciato la sorella. Anche loro avevano fatto la scelta estrema di abbandonare la casa e il lavoro e di andare a vivere lontani da Napoli, ma non è servito. L’hanno capito la mattina che nella casella della posta hanno trovato una lettera. L’aveva spedita quell’uomo dal carcere. Era la dimostrazione che l’ultima promessa fatta a Claudia era stata mantenuta

il 25 novembre dev'essere tutti i giorni perché non sia solo lava coscienza e una giornata delle ipocrisia

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 Domani   è  25  novembre  ovvero la  giornata   sul  femminicidio e  violenze    sulle  donne  un problema    che    va  o  almeno dovrebbe     andare  al di  là  delle idee     politiche  \  culturali   di ciascuno  di noi      visto  che   «La violenza di genere è un fenomeno criminale complesso, una piaga sociale, una grave violazione dei diritti umani. Sbaglia chi pensa sia questione di donne, è questione di uomini perché tocca agli uomini porre rimedio», sottolineando tra le altre cose che «i casi di violenza sono aumentati del 19% l’anno scorso».                                                     Ignazio  la  Russa     e  come  ogni anno   mi   pongo  il problema   che  cosa  dire   e scrivere  che  non si  retorico o  ipocrita   ,   soprattutto     che  non generi equivoci  qual ora  dovessi  esprimere  , come  ho  fatto di   recente  , nel  mio  sfogo   contro  l'istituzione   (  non contro   l'argomento  si badi bene  )   del  giornata  obbligatoria  . La  risposta 

le vittime collaterali del femminicidi ovvero i bambini

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 Passata  l'indigestione  pulicoscienza   in cui  si è  ,  come capita  a  tutte le  giornate  celebrative , trasformato l'evento del 25  novembre   , non  ne  parla  piu  se  non  come semplice  fatto di cronaca nera  .  Ma  soprattutto    non si  parla  se  non occasionalmente (  in occasioni  come quella  cher  riporto sotto )     ne  durante    ne  dopo  tale giornata  degli vittime  collaterali   ovvero gli orfani del  femminicidio  . da   https://torino.repubblica.it/ Una casa per i 48 bambini rimasti orfani dopo i femminicidi La situazione dei figli dopo i delitti rappresentano quasi sempre un dramma nel dramma, fatto di difficoltà economiche e psicologiche. Ora in Piemonte nascono squadre specializzate per aiutare chi ne ha bisogno                                    di Federica Cravero Orfani due volte, rimasti soli dopo la morte della madre, hanno in molti casi perso anche il padre, che la loro madre ha ucciso, che ora è in galera o è morto suicida. Un mondo di bambini

Femminicidi e Cartabia

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 Non sempre  le  email  che  ricevo  o  su   messanger  ( l'email  di  facebook   )  o  a  quella  del sito  (  redbeppe@gmail.com )   sono  spazzatura  ed   finiscono nel cestino  . Alcune ,  pochissime    in verità  ,  sono interessanti   e da  pubblicare   per  evitare  che  il  loro  contenuto      vad a disperso nel vento  o nella  polvere  (   Ask the Dust ) )  del tempo Eccovi la  lettera  , ovviamente  con richiesta   espressa  di non pubblicare  le  generalità   della  persona    che  mi  ha  scritto   l'email   Carissimo Visto  che  ti occupi  di femminicidi  e delle  loro  cause non  solo    nella  data ipocrita  e  pulicoscoienza  (  come la  chiami   giustamente  tu  )   el  25  novembre     ti    chiedo  Per quale motivo   la magistratura    non tratta  le denunce di stalking delle donne con gli stessi strumenti con i quali affronta le persecuzioni di altra natura ?”.                                                lettera  firmata  Carissima   Non essendo esper

sui media si confonde un omicidio da criminalità con un femminicidio .

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 Care Michela  Murgia  e    Repubblica    Innanzitutto complimenti per  la  definizione di femminicidio ( Michela  )  e   per  la creazione    delle pagine  https://www.alfemminile.com/ e di https://www.repubblica.it/dossier/cronaca/osservatorio-femminicidi/  (  repubblica  )  . Questa  lodevolissima   ed utilissima iniziativa       soprattutto  in un periodo in cui    sono  in aumento le  violenze  e  sugli omicidi    che hanno  come vittime le  donne  . Ma  spesso   ,  ecco un fatto recente     riportato nella   rubrica osservatoriofemminicidi  Femminicidio a Faenza, donna uccisa nella sua casa Il corpo scoperto da un'ospite della vittima: sulla gola un profondo taglio. Diverse persone sentite in commissariato FAENZA - Ha tutti gli elementi dell'omicidio, quello che si è consumato a Faenza, nel Ravennate. La vittima è una donna di 46 anni, italiana, trovata morta nella sua casa di via Corbara - all'interno di un complesso residenziale - con un profondo taglio alla gola, r