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Visualizzazione dei post con l'etichetta paure

ecco le conseguenze della caccia alle streghe ed al diverso .Torino La signora marocchina scambiava messaggini con la figlia sorda: la sala si è svuotata e sono intervenuti i carabinieri. "Ci guardavano tutti, che imbarazzo"

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al lupo al lupo . mi sa che ce lo fanno sul serio e neanche ce ne accorgiamo se continuiamo a credere a 'ste bufale o allarmismi e\o a vedere  i terroristi  dove   " nel diverso " o vedere  in maniera incompleta i  fatti  come l'italia   finirà che ci sarà  che in mezzo  a  questa  caccia ale streghe  iun attentato ce lo faranno davvero   da  repubblica  Torino  Torino, parla la donna scambiata per terrorista al cinema: "Una vergogna così non l'avevo mai provata" La signora marocchina scambiava messaggini con la figlia sorda: la sala si è svuotata e sono intervenuti i carabinieri. "Ci guardavano tutti, che imbarazzo" di   CARLOTTA ROCCI Psicosi terrorismo, scappano dal cinema a Torino perché in sala c'è una famiglia marocchina Gli spettatori maghrebini erano sordomuti e si stavano scambiando sms: la sala svuotata Souad Ghennam "Una vergogna simile non l'ho mai provata. Ci guardavano tu

non credevo di ... ( con la collaborazione di Tina galante )

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il post  d'oggi   è frutto di  una collaborazione  facebookiana   con  l'amica  Tina  galante  ( alias  tisbe ) Tina Galante 7 h · Non avrei mai pensato di dover vivere in un momento storico in cui si ergono muri e si installa filo spinato. Non avrei mai immaginato che ad una chiusura dell e famiglie nelle proprie case, abbandonando le piazze e i luoghi deputati agli incontri, sarebbe corrisposta un'altrettanta chiusura delle nazioni. Non avrei mai immaginato di vedere tutti quelli che avevano esultato e brindato per la caduta del muro di Berlino essere favorevoli ai nuovi muri e spendere parole che pesano come macigni sul dorso della storia. Ed  ecco la mia  parte  .....  e  segnano  un ritorno al passato  ( leggi     ideologie  del  secolo scorso  . guerra  fredda )  da  cui sembra   ci fossimo liberati lasciandocele alle  spalle   dopo  sofferenze  e sensi di colpa  .

LA GIUSTIZIA FAI-DA-TE È IL SINTOMO DI UN CANCRO di http://anthonymuroni.blog.unionesarda.it/

mi fa piacere che a destra qualcuno cominci a ragionare.  Infatti  tra  i soliti articoli  ed  interventi malpancisti    finalmente  uno che fa un discorso  equilibrato http://anthonymuroni.blog.unionesarda.it/    Nessuna simpatia per i ladri, ma anche una certa resistenza a legalizzare la giustizia fai-da-te. Perché la morte violenta di un 22enne è sempre una sconfitta per lo Stato. E se il suo uccisore non può essere considerato un eroe, forse è altrettanto ingiusto affibbiargli l’etichetta di assassino. Più probabilmente è a sua volta una vittima, il sintomo di un cancro che pian piano sta divorando la società italiana, ogni giorno più insicura, disincantata, cinica e dunque ingiusta. Ammalarsi è stato inevitabile, se si pensa a qual è la situazione di impunità, scarsa meritocrazia e sostanziale anarchia alla quale intere porzioni di territorio e di cittadinanza sono condannate. Persino le reazioni successive al grave fatto di cronaca di cinque giorni fa – quando un pe

Cagliari: «Per paura dei tatuaggi non mi hanno dato lavoro» Tattoo e pregiudizi: il caso della modella “alternative” Alessandra Marini

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  da la  nuova  sardegna del  10\5\2015  LA STORIA Cagliari: «Per paura dei tatuaggi non mi hanno dato lavoro». Tattoo e pregiudizi: il caso della modella “alternative” Alessandra Marinidi Alessandro Marongiu .                                La modella        cagliaritana Alessandra Marini Tutto si sarebbe aspettata meno che un giorno i lavori tra cui si divide da oltre un lustro, quello di estetista e quello di fotomodella, sarebbero entrati in conflitto e le avrebbero tolto la possibilità di ottenere un impiego per il quale era una candidata più che referenziata. Il perché è presto detto: Alessandra Marini, venticinque anni, originaria di Pula attualmente di stanza a Cagliari, con il nome d’arte di L’Ale Sailor è una modella “alternative” (ha fatto parte della community “Sickgirl”, ha posato per affermati fotografi di tutta Italia e con i suoi scatti è già apparsa su dei magazine stranieri), e a qualcuno i suoi numerosi tatuaggi, specie quelli sulle mani, non son

"Ero forestiero, e mi avete imprigionato"

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Don Luigi Ciotti: «Come ai tempi della discriminazione razziale» «Non sic urezza, crudeltà. Non c’è altra parola per definire le misure sull’immigrazione approvate oggi, giovedì 2 luglio 2009, in Senato. Non c’è altra parola per definire questo accanimento contro chi fugge dalla miseria, dalla discriminazione, dall’oppressione, dalle guerre. Sono persone, prima che immigrati, quelle che chiedono di essere riconosciute e accolte nella legalità, nei diritti e doveri di ogni cittadino parte attiva del consorzio sociale. É doloroso constatare come questa legge ci faccia scivolare indietro, ai tempi della discriminazione razziale, negando i valori della Carta universale dei diritti umani, della nostra Costituzione, della Convenzione di Ginevra sui rifugiati. Baluardi contro il ritorno della barbarie e della guerra, antidoti perché legge sia tutela del bene comune a partire dai più deboli, non legge del più forte. Sono vittime della povertà, gli immigrat

Ascoltare la paura per esprimere il coraggio di vivere

Viviamo in anni di grandi cambiamenti e trasformazioni che ci coinvolgono a tutti i livelli: naturale, sociale, tecnologico. La velocità che muove queste trasformazioni spesso ci travolge, ci crea difficoltà, ci fa avvertire un disagio interiore. Non riusciamo a seguirla tanta velocità, non riusciamo ad adeguarci al nuovo, perché il nuovo non si ferma, è in mutamento costante e a questo mutamento costante di ciò che ci sta al di fuori, spesso non corrisponde una altrettanto profonda ricerca interiore, necessaria alla creazione e al mantenimento dell’equilibrio e dell’armonia tra dentro e fuori. Come dire, restiamo dissestati, frammentati: ci barcameniamo nell’attesa che qualcosa cambi, quando potremmo – avendo a disposizione tutto questo ben di dio – indirizzarci al concreto miglioramento della nostra qualità di vita. Tutto questo accade per una ragione ben precisa, che si chiama paura. La paura di non essere idonei. Di non essere accettati. Di non essere amati. Ciascuno di noi, sia p

L'ultima dell'anno

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  Gerusalemme: il Monte degli Ulivi e la Valle di Giòsafat.     Senza il Gruppo Emmanuele non avrei mai visitato la Terra Santa: Israele. Se lo sapesse, papa Benedetto potrebbe accusare un colpo fatale. Lo vedremmo aggirarsi smarrito nei sacri palazzi, con lo sguardo sbilanciato e roteante di chi avverte sgretolarsi il suo mondo cristallino. Degli omosessuali credenti e, per di più, in pellegrinaggio:  il concretarsi, per lui, d'un mondo rovesciato, forse dell'Apocalisse prossima ventura. E io, al loro fianco, ancor più inspiegabile! Ma lo lascerei volentieri ai suoi impolverati fantasmi di eugenica spirituale. Gesù era il rifiutato e tra i suoi avi contava prostitute, trafficoni, in altre parole tipi sghembi. Il mito della "purezza" non è cristiano nella sua origine. Ma l'angolo di Dio è anche l'angolo più pagano .   Presso il Muro della Spianata del Tempio, conosciuto come Muro del Pianto.   Assieme ai miei amici ho ripercorso, durante i mesi estivi, le tap

Soli. Senza altri occhi.

Sono io, sono veramente io. Qui dove non riesci a seguire il mio sguardo. Nascosto nella nebbia di un inchiostro nero. Sono qui finalmente e non ho paura di lasciarmi scorgere, di lasciare che quel che sento si intraveda. Continua a leggere...

In cella per aver fatto la tesi su Qaeda

dal cdv ilsalottoalternativo La storia che vi racconterò non si svolge in Iran, Iraq, Sudan o Yemen: si svolge in Inghilterra. Lo studente Rizwaan Sabir è stato prelevato lo scorso maggio dalla Nottingham University perchè aveva scaricato da internet una versione aggiornata dale manuale di formazione di Al Qaeda. Sabir stava preparando la sua tesi sulle differenze tra le varie organizzazioni militari ma per lo stato inglese è un possibile terrorista. Per questo è stato arrestato, portato in cella di isolamento e lasciato lì senza alcuna accusa per sei lunghissimi giorni. E non è tutto perchè prima di lui avevano arrestato il suo amico perchè aveva stampato il documento. Dopo sei giorni però la vicenda si è chiusa positivamente, il giovane è stato rilasciato e potrà terminare i suoi studi ma tanti interrogativi rimangono. Sono giuste queste leggi che con la causale "preventiva" possono anche rovinare la vita di certe persone che poi vengono scagionate al 100%?  Il mondo o