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Visualizzazione dei post con l'etichetta per non dimenticare

Senza titolo 1604

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Da  uno dei tantissimi  collegamenti  della  sezione  \ pagina  dedicata  alla sulla Shoah del bellissimo e documentatissimo  portale del  giornalista    dell'unione sarda  Alberto Melis  ( qui  l'url  )  traggo queste poesie  su  Sissel  che  aveva 8 anni, viveva a Firenze. Insieme ai genitori fu arrestata dalla polizia fascista. Fu incarcerata a Milano e poi, con il treno partito il 30 Gennaio del 1944, fu portata ad Auschwitz . Cara sorellina, tu sei stata uccisa in un campo di concentramento tanti anni fa. Oggi io ti dedico queste cinque piccole poesie. Come non sperare nell'immortalita' dell'anima? Potrei incontrare finalmente la mia sorellina Sissel, volata in cielo prima che io nascessi Mi verrebbe incontro sorridendo e mi direbbe dolcemente: "Ah, tu sei Daniel". Muor giovane colui ch'al ciel e' caro Menandro e Leopardi Dovevi essere davvero cara a Dio se ti ha voluto cosi' presto con se'. Ma allora dimmi, tu che forse sai tutto

Se questo è un uomo (Primo Levi)

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Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, Voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e il freddo grembo Come una rana d’inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi.

Senza titolo 1603

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dalla  comunity  blogfriends.splinder.com/ leggo innoridito  Arezzo, profanato un ex cimitero ebraico Antisemitismo ad Arezzo alla vigilia della Giornata della Memoria. La notte scorsa è stata presa di mira una collinetta che nell'Ottocento ospitava un cimitero ebraico, oggi ricordato da un ulivo con sotto una lapide. Ignoti si sono arrampicati fin lassù, hanno tagliato tutti i rami dell'ulivo, da anni un simbolo per la comunità ebraica aretina, e hanno lasciato sul posto due striscioni. Su uno hanno scritto "10, 100, 1000 Shoah", sull'altro "Priebke libero". Al posto della firma un simbolo nazista. Continua (purtroppo) qui   Tanto per non dimenticare... Infatti sempre  secondo l'articolo Il sindaco, in risposta al gesto vandalico, invita tutti i cittadini "a essere presenti domani mattina, al cimitero degli ebrei dove verrà depositata una corona nel Giorno della Memoria". Arezzo tra l'altro è una delle città coinvolte nel programma 2

Senza titolo 1494

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In questi giorni  e per tutto il mese a seguire ( qui per le iniziative ) si celebra il  40 anniversario dell'alluvione del 1966  che  colpi il veneto e la toscana   nota  meglio  come l'alluvvione di Firenze di tale  evento  ho solo  , dato che  sono nato  10 anni dopo,testimonianze indirette di parenti e genitori  e quelle "televisive-mediatiche " di  documentari \  film   o sui libri  di storia . Infatti oltre al ricordo  dei miei genitori  allora  nel fior degli anni  ( mio padre  25  mia madre  23  )  e dei miei nonni  , mi ricordo  di tale  fenomeno    dala immaggin i e testimonianze trasmesse  dalla trasmissione  Trent'anni della nostra storia (1983-1985 ) del bravo , ormai scomparso  Paolo frajese (  ecco  , cosi rispondo alle email  che mi chiedono da dove ha  avuto  origine la mia viscerale passione per la storia  ,  una delle cause   che  hanno orioginato   dai film  la meglio gioventu'   di Giordana  e  amici  miei atto II di Monicelli  Or

Senza titolo 1365

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Nel 1555 sale al soglio pontificio all’età di 79 anni il cardinale Carafa col nome di Paolo IV. Per capirci, quello di Q , dei Wu Ming. Uno dei suoi primi atti è riprendere la persecuzione antiebraica, con la vergognosa bolla Cum nimis absurdum del 14 luglio 1555, che  amplia le decisioni del Concilio Laterano del 1215 La bolla papale specifica che se il numero degli ebrei è limitato, questi devono abitare in un’unica casa, la casa dell’ebreo. In un’unica strada, la giudecca, se impossibilitati ad occupare una abitazione sola; altrimenti in più strade, purché appositamente delimitate da un muro e con entrate ed uscite sbarrate da cancelli, il ghetto. All’interno di questo ‘serraglio o chiuso degli ebrei’ può esservi un’unica sinagoga. E' poi ripristinato l'obbligo medievale, che nel Novecento riprenderanno i Nazisti, di indossare un segno distintivo. Un cappello giallo, poi rosso, per gli uomini e un velo dello stesso colore per le donne, uguale a quello che portamo le pro

Senza titolo 1237

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Qualche giorno  fà  ( 10\11 aprile ) sono pasati   15 anni che era  successa  la tragedia del Moby Prince , ma  tutta la stampa ufficiale ( strano di solito non perdono occasione  , per gettarsi sulla news , in oparticolare quelle celebrative  ,  come  avvoltoi )   e , Sic ,  quella  non ufficiale (  salvo questo  caso )  erano tutti  rivolti alle  elezioni  e  alla diatriba  che  tutt'ora  continua  su  chi ha  vinto e  su chi ha perso  . Ora mi verebbe da chiedermi  , ma  tanto è inutile,  perchè  in italia  ( salvo pochi matti o nostalgici   come viene chiamato chi ricorda  o tiene viva la memoria ) tutto debba  diventare nebbia&stato   ovvero  un mistero  irisolto come tanti in questo paese ( http://www.almanaccodeimisteri.info/ ) 15 anni e 140 morti senza ancora un perchè Una strada luminosa in mare ricordera' le 140 vittime del Moby Prince, morte nel '91 per la collisione con la petroliera Agip Abruzzo. Lo ha annunciato il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi p