Post

Treviso, marocchino cerca di dare fuoco alla figlia perché veste all'occidentale

Immagine
Ha cosparso il corpo della figlia di benzina e ha tentato di darle fuoco, perché si vestiva troppo all'occidentale. È successo ad Arcade, in provincia di Treviso e la ragazza, 15 anni deve la vita al caso: l'accendino del padre, di origini marocchine e residente da anni in Italia, si è inceppato. L'uomo è stato arrestato per maltrattamenti dopo che la madre della giovane si è rivolta ai servizi sociali denunciando l'episodio. Madre e figlia si trovano attualmente in un centro protetto. Tali persone andrebbero o espulse subito senza se o senza ma oppure un indottrinamento forzato alla cultura occidentale con gli stessi strumenti subiti dal protagonista di arancia meccanica  (  vedere foto sotto )

nell'Italia dell'odio c'è che resiste e dice No è il caso di Maria Grazia Carta

Immagine
di cosa stiamo parlando della  storia   di  Maria Grazia  mamma di Davide Marasco   investito ed ucciso da un Albanese ubriaco , che  chiede    giustizia per  il figlio senza scadere nel razzismo   e  nell'odio  verso gli stranieri  Lo so che ne ho già parlato ed ho già raccontato la sua storia e la sua vicenda  vedere  url   sopra   . Ma un clima in cui : La deputata dem Giuditta Pini ( foto a sinistra ) ha voluto dare pubblico rilievo anche se in maniera ipocrita e personalistica come se prima dormiva e si svegliasse oggi visto che : saranno già 3\5 donne , di cui l'ultime due : una scrittrice e non solo Michela Murgia , ed una cantante Alice Uli Protto   [  corsivo mio    ]  al linciaggio social contro di lei a opera dei follower del deputato leghista Alex Bazzaro. Una pioggia di insulti a sfondo sessuale, come è prassi ordinaria quando l’oggetto dell’assalto di gruppo è femmina. Essendo la Lega, oggi in Italia, il volto del potere, Pini pa

trasformare il loro handicap in risorse ? si puo Le Azzurre hanno stracciato le pallavoliste della Russia, sono campionesse europee

Immagine
da quasi completamente  sordio al'orecchio destro   non posso che  gioire  (  chi se  ne frega    s'è  una  squadra    femminile  )   davanti  a  tale  vittoria  dalla  rubrica  MIND THE GAP   del   https://www.ilmessaggero.it/   Sabato 15 Giugno 2019   di Franca Giansoldati Le ragazze italiane hanno letteralmente stracciato le russe. Strabiliante vittoria per la nazionale di volley sorde, a Cagliari, finita con 3-0 che è valsa alla squadra il campionato europeo. Per i sordi la lingua dei segni è fondamentale, ma quando si è in squadra e si gioca per vincere quello che alla fine conta davvero è l'empatia, la forza e la capacità di entrare in azione. Le pallavoliste della nazionale italiana che hanno giocato contro la Russia - alla finale per le Europee - sapevano bene cosa significava agire in sincrono o offrire il supporto a chi schiacciava o, ancora, sostenere la compagna in difficoltà su un'area da difendere. Nel volley, quando si gioca una par

cosi va il mondo sorridere sempre ed accettare che non puoi cambiare la gente

Immagine
Chissà perché le persone fortunate si lamentano sempre e quelle in difficoltà inventano sorrisi meravigliosi.(M. Larabino) . Infatti   Giovanni Figoni   Si lamenta chi non sa conoscere il valore. Sorride chi sa dar valore. Ad ogni cosa.. Il Mattino  >  Avellino  > Avellino Pride, nonna col cartello: «Mio nipote ama un uomo» «Mio nipote ama un altro uomo. À vui che ve ne fotte? L'amore si fa cò o core». Nonna Eleonora ha deciso manifestare a tutti il proprio amore, ma soprattutto orgoglio, per il nipote omosessuale e lo ha fatto in occasione del suo compleanno di 40 anni, facendosi fotografare munita di cartello con su scritto «sono una nonna orgogliosa di suo nipote che ama un uomo. À vui che ve ne fotte? L'amore si fa cò core». Lo scatto arriva da Avellino e a postare la foto su facebook ci ha pensato proprio Antonio De Padova Battista, vicepresidente di Apple Pie, tra gli organizzatori di «Abellinum Pride - People

Sul web gira un fotomontaggio di Salvini, i fan non lo riconoscono e insultano il loro Capitano

Immagine
  di cosa  stimano parlando   di  odiatori   che   sono talmente  presi dall'insultare  e minacciare  stupri   etnici  , ecc   vedi il caso     di  Michela  Murgia ed  Alice  proto    ne  ho parlato qui  )   ed  ora     non capiscono  neanche il vaf  e le prese  in   giro    al loro  capitano    al punto da  non riconoscerlo Il fotomontaggio è stato   ripreso    dalla pagina Facebook 'Un attimo di consapevolezza', per dimostrare quanto manipolabile sia la base elettorale di Salvini Il fotomontaggio globalist 13 giugno 2019     La pagina Facebook "Un attimo di consapevolezza" ha voluto tentare un goliardico esperimento social per capire quanto poco attenti (per essere gentili) possono essere i fan di Salvini: presa una foto del Capitano e ritoccata con photoshop con i capelli del frontman dei Korn Jonathan Davis, le si affianca la frase "Salvini è un porco, non farò più concerti in Italia finché sarà al governo" e la si affida al web.

chi ancora dovranno insultare I FANS DI SALVINI dopo michela MURGIA E Alice Uli Protto proima di prendere seri provvedimenti UN CAPO DI STATO ESTERO ?

Immagine
qui  non è più  solo questione   di ; Destra\Sinistra , Conservatore/Progressista , Buonista/ Non Buonista  , Immigrazia  / non immigrazia   , ecc . Ma  di buon senso   e  , di  educazione e di rispetto  . Posso capire   e  comprendere  (    attenzione non giustificare )  che    dialogando  e  scontrandosi  fra    chi  aderisce   ( soprattutto acriticamente )  alla propaganda e  chi ancora  resiste     o  allo sbando   cioè  ne   con l'uno ne  con l'altro   , ci possa  scappare  qualche  vaff   o   insulto  ,  ma      da    insultare      cosi  pesantemente  e sopratutto minacciare violenze e stupri [ S IC SOPRATUTTO DA PARTE DI UNA DONNA VERSO UN ALTRA DONNA ] è segno di un bruttissimo clima ma soprattutto è segno oltre di una diffusa ignoranza politica e cultiurale ,ma soprattutto Quando ti attaccano con insulti sessisti, capisci che hai segnato perché non hanno argomenti! . Bravi Michela e Alice 👏👏👏 . Infatti Mic

Francia: separati dalla guerra, si ritrovano dopo 75 anni. La storia d'amore di Jeanine e Kara

Immagine
da  repubblica  del  13\6\2019 Lui è un veterano americano della Seconda Guerra Mondiale. Lei un'elegante signora che vive in una casa di riposo a Montigny-lès-Metz. 75 anni fa si sono incontrati a Briey. Si sono innamorati e poi separati. L'8 giugno Jeanine e Kara si sono ritrovati Jeanine Pierson aveva 17 anni quando incontrò "il bel soldato" Kara Troy Robbins nella cittadina di Briey, nel Dipartimento  della Meurthe e Mosella . Era il 1944. L'esercito americano avanzava verso Est. Robbins, che allora aveva 23 anni, era in licenza e incontra il fratello più piccolo di Jeanine: "Stava cercando qualcuno che gli lavasse i vestiti", ricorda Jeanine "Mia madre accettò di aiutarlo." E sbocciò l'amore. Il primo grande amore. Che durò troppo poco: due mesi. Kara Troy dovette partire e una notte all'improvviso scomparve e non ritornò mai più. Jeanine e Kara Troy ora hanno rispettivamente 92 e 98 anni. Sposati entrambi, sono rimasti vedovi