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Visualizzazione dei post con l'etichetta rincominciare

Priatu, ” La mia vita era persa, ma il destino non voleva che quella parola fosse pronunciata”. La storia di Veronica Gelsomino, sopravvissuta a Monte Pinu.( alluvione Olbia 2013 )

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sule note  di   Domani     (  v ersione italiana   , versione sarda   )   leggo    su   Gallura  News  di Antonio Masoni la bellissima news  del ritorno alla  vita  di  http://galluranews.altervista.org/home/Veronica  Gelsomino    della sopravvissuta   alla  tragedia di Monte  Pino  /  alluvione di Olbia  2013                             Veronica Gelsomino con il piccolo Francesco   Priatu, 26 novembre. 2015 Ci sono storie scritte per il cinema, altre che solo il prosieguo della nostra vita può determinarne l’importanza e  il pieno significato. Veronica Gelsomino ha oggi 26 anni, è una giovane madre di Francesco, appena due mesi e mezzo e tanta voglia di sorridere e di esserci. Veronica ha visto la morte in faccia quel tragico 18 novembre del 2013 , data impossibile da scordare per lei e per tutti i sardi. La Gallura pianse, come una buona fetta di Sardegna, i danni tragici di quel terribile ciclone Cleopatra. Sedici furono i morti e anche Tempio ebbe la sua

In prigione per 44 anni, esce e scopre come la tecnologia ha cambiato il mondo che conosceva

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Lui è Otis Johnson, oggi ha 69 anni, ma quando fu accusato ed incarcerato per aggressione e tentato omicidio ad un ufficiale di polizia ne aveva solo 25. Il suo racconto, offerto in esclusiva alla TV Al Jazeera, sta facendo il giro del web e commuovendo tutti. Scontata la pena, Otis passeggia per New York e, raccontando le sue emozioni, scopre come la tecnologia ha cambiato il mondo che lui aveva visto per l'ultima volta 44 anni fa.

Fertilia, il rifugio per gli esuli delle foibe In Sardegna per scappare da Tito e dalla tragedia dell'Istria

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 per  approffondire http://it.wikipedia.org/wiki/Esodo_giuliano_dalmata   http://www.mediapolitika.com/cultura/1759-foibe-ed-esodo-mio-nonno-esule-da-zara-fino-alla-fine-dei-suoi-giorni/ stavolta  ho qualcosa da raccontare   rispetto a quanto dicevo  in : << fine alle ideologie sui morti ( foibe e olocausto ) e ricordiamo come sugerisce il sindaco Riccardo Borgonovo di Concorezzo ( Monza ) >> . Anche  se la   storia    che racconto  è  intrinseca   del solito vittismo  nazionalistico  \  anticomunista  ,  ma   chi se  ne  importa ,  non è  di  quelli estremi     come  spesso avviene  in molte manifestazioni   celebrative  di  tale  giornatae poi   come    non essrlo  davanti    a un nazionalismo   che maltratta  le minoranze etniche  che  abitavano da generazioni quelle terre    che oggi sono il confine  orientale  ?  E  grazie  a  loro se la trasformazione del territorio paludoso  e  potuto continuare  . Trasformnazione iniziata <<  (...

PORTOSCUSO: DA ''GLOBETROTTER'' AD ABUSIVO IN ''VILLA TUGURIO''

da  videolina del 4\1\2015  Portoscuso un uomo di 64 anni vive da quasi tre anni in una sorta di tugurio in attesa di risposte dal comune per una casa dignitosa. Il servizio è di Luca Gentile. L intervistato è: PIERPAOLO SEDDA

Venduti 50mila libri: Bitti riavrà la piazza Gli scrittori sardi vincono la scommessa

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unione  sarda  online del  17\3\2014                           La piazza danneggiata dall'alluvione E' stato così raggiunto l'obiettivo che sei scrittori sardi, pubblicati da Einaudi, avevano inteso raggiungere con la pubblicazione di un'antologia. Bitti avrà nuovamente la piazza distrutta dall'alluvione. Sarà ricostruita grazie ai fondi raccolti con l'antologia "Sei per la Sardegna" regalata da sei scrittori sardi (Abate, De Roma, Fois, Mannuzzu, Murgia e Soriga) e dalla casa editrice Einaudi. In poco più di un mese e mezzo, grazie alla maratona di solidarietà dei lettori, il libro ha venduto le 50mila copie necessarie per la ricostruzione dello spazio urbano devastato dalla furia dell'acqua e del fango. Entro Pasqua gli autori che hanno dato vita al progetto, contando anche sulla disponibilità dei librai, saranno a Bitti per dare il via al progetto che farà risorgere lo spazio urbano, simbolo di aggregazione della comunità. La piazza non sarà

ma in fondo non è niente è la vita soltanto

a volte mi chiedo perchè il passato è sempre li , arrembante ed ossessivo . Devastante . Quelle volte il passato non è solo presente ma anche futuro ! una condanna , un peso angosciante da cui è impossibile liberarsi .Ma poi ripenso a come sono adesso è vado avanti perchè  : <<   c'è un gioco da fare e una ruota che riparte \ E un vagabondo sa che deve andare avanti  >> Ma  soprattutto    queste  due  versioni di una famosa  canzone  

Iosefa idem il coraggio di rincominciare partendo dalla fine e M.Tyson partendo dall'inzio e arrivando alla fine

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musica consigliata Bill Conti - Gonna fly now (Rocky) In questo caso, come  le  altre  , cerco di  appplicare  il  : << Nolite iudicare, ut non iudicemini (Vangelo secondo Matteo 7, 2)>> oppure  << Nolite iudicare, et non iudicabimini" (Luca 6,37)  >> oppure ancora  "Chi sono io per giudicare?" (Papa Francesco). Dico solo che l'articolo su tysn me lo fa sentire vicinissimo come l'imperatore indiano Ashoka che dopo tante guerre e strage di uomini si converti' al buddismo e prese ad erigere templi e non piu' eserciti e guerre dal'unione sarda del 3\11\2013 Iosefa Idem, gloria poi dimissioni E il coraggio di ripartire dalla fine di LUCA TELESE Quel giorno, il 24 giugno del 2013, se lo ricorda bene: «Ero sul volo Dusseldolf-Roma. Ero andata in Germania per il matrimonio di mia sorella. In Italia esplodeva la polemica sulla mia casa. Quel giorno sono morta. Ero la ministra affondata, imprigionata nella fila n

Valentina racconta le emozioni del cielo "Dopo l'inferno ho imparato a volare" Valentina P racconta le emozioni del cielo "Dopo l'inferno ho imparato a volare"

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ne  avevo  già parlato  in alcuni post  ( li  trovate  tramite la tag  valentina  pitzalis  ) è leggo sull'unione sarda  del 23\6\2013   che  si  sta  rincominciando a vivere                   VALENTINA PITZALIS DURANTE IL LANCIO COL PARACADUTE Valentina Pitzalis, di Carbonia, è il volto simbolo della violenza sulle donne, ma anche del riscatto e della speranza. Suo marito ha tentato di ucciderla. Ora lei ha imparato a volare. di STEFANIA PIREDDA Il 17 aprile 2011 suo marito, a cui aveva comunicato la volontà ferma della separazione, le si è presentato davanti. L'ha cosparsa di liquido infiammabile, dopo essersene a sua volta riempito. E poi ha acceso il fuoco. Lui è morto tra le fiamme. Valentina è sopravvissuta. Sfigurata nel volto e nel corpo. Ferita nell'anima. Ma dopo l'inferno è rinata. E' diventata simbolo nazionale della lotta contro la violenza sulle donne e alcuni giorni fa ha spiccato il suo primo volo. Accompagnata dal s

dal nord al su del mondo Simone Del Nero, la storia di una promessa mai mantenuta ora sbarcata in Malesia

Un  trequartista  longilineo dai piedi buoni, un giocatore persosi per strada per la poca fiducia conferitagli  nonostante i discreti mezzi tecnici e per i diversi infortuni. E’ questa la storia di Simone Del Nero , ex giocatore di Brescia e Lazio, un ragazzo descritto come  futura promessa  del calcio italiano: una promessa che, però, non verrà mai mantenuta. Del Nero nasce a Carrara il 4 agosto 1981. Da giocatore muove i primi passi nella sua terra toscana e viene notato dagli osservatori dell’ Empoli  che decidono di inserirlo nel settore giovanile biancoblu. Dopo qualche bella stagione passa al Brescia e a 19 anni Simone può   crescere   di fianco a un campione del calibro di Roberto Baggio ma, soprattutto, può maturare all’interno di una realtà solida e tranquilla senza l’assillo di troppe pressioni. Mazzone, però, non lo fa giocare con continuità mentre con De Biasi le cose cambiano. Il Brescia però   retrocede   e Del Nero fatica a decollare. a media gol scende ma, quando il c

Quartucciu, il precariato si fa arte Manuel Gattelli intaglia le zucch

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 fonte unione sarda   online  del  21\11\2012 La creatività per rispondere alla frustrazione del precariato. Così un giovane agente turistico di Quartucciu si è inventato intagliatore di zucche. MANUEL GATTELLI CON UNA SUA CREAZIONE ARTISTICA - FOTO. MARRAS I giovani d'oggi saranno pure schizzinosi - o esigenti secondo l'ultima traduzione dell'aggettivo "choosy" fornita dal ministro Fornero - tanti di loro, tuttavia, riescono a far fruttare la frustrazione che deriva dalla precarietà lavorativa. A Quartucciu Manuel Gattelli, 32 anni, ha trasformato il suo hobby in professione. Al lavoro principale di agente turistico a Muravera - che lo impegna per soli sei mesi l'anno - ha accostato l'arte di intagliare le zucche. Alcune le acquista nell'Isola, vagando di paese in paese, altre le compra durante i suoi viaggi in Marocco.

«Io,sopravvissuto,così sono rinato» Dopo un incidente,ingegniere diventa recordman del nuoto e cambia vita nonostante le gravi lesioni

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come   nel post precedente   ho trovato  mettendo in ordine il magazzino  anche  questa news   tratta dalla nuova  sardegna  del  5\11\2012 La sua storia ha fatto il giro del mondo. «Sono stato investito durante un sopralluogo e oltre a una grande quantità di fratture ho  subito gli esiti di una neurodistonia che ha trasformato il mio caso in una vicenda quasi unica:sono una delle poche persone in tutto il pianeta che soffrono di questa malattia a causa di lesioni dovute a un trauma».Ancora oggi Francesco Delpiano, ingegnere nuorese di 45 anni, ha la parte sinistra del corpo paralizzata.«Ma sono sopravvissuto e considero il giorno dell’infortunio come quello che ha segnatola mia rinascita – dice con convinzione – Da allora sono diventato un nuotatore. Ho saputo sfruttare al meglio tutte le mie possibilità. Mi sono trasferito in Emilia Romagna. Ho  cambiato vita, persino professione.E sono riuscito a costituire una bellissima famiglia».Quella di delpiano è una vicenda st

effetti della crisi : 1) diminuzione e abolizione delle condanne a morte in Usa . 2) ingegno di un licenziato in italia che ricompra la ditta e riassume i colleghi licenziati

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  fonte   http://www.rainews24.it/ Crisi. Una storia controcorrente   Licenziato vende casa, apre azienda e riassume colleghi   Non si è fatto piegare dalla crisi e dopo essere stato licenziato ha scommesso sul suo lavoro, creando una nuova azienda con i soldi della casa messa in vendita. E si è preso pure il lusso di riassumere alcuni degli ex colleghi. Non si è fatto piegare dalla crisi e dopo essere stato licenziato ha scommesso sul suo lavoro, creando una nuova azienda con i soldi della casa messa in vendita. E si è preso pure il lusso di riassumere alcuni degli ex colleghi.  E' una storia controcorrente di rivincita sulla malasorte quella raccontata al Mattino di Padova da Cristian Stangalini, ex direttore dello stabilimento della Metal Welding Wire di Corezzola (Padova), azienda specializzata nella lavorazione del ferro.  Due anni fa insieme a 42 fra operai e impiegati e' stato lasciato a casa. Stangalini non si e' dato per vinto: ha messo in

stori di donnne altrnativa a quelle di arcore e dello show buiness

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  con sottofondo  portando i  giornali alla raccolta  differenziata  della  carta  mi sono imbattuto  in questo m articolo   della settimana  prima di ferragosto  interessanti  il primo  della  nuova sardegna  o l'unione sarda   (  ?  ) Campionato di morra, il robot battuto e umiliato Così Maria Pala di Lula ha battuto e umiliato il robot super Gavin 1.0 di Angelo Fontanesi ONIFAI. Il protagonista annunciato della sedicesima edizione del «Campionau sardu de sa murra» e della nona edizione dell’«Atòbiu internazionale de sos murradores de su Mediterraneu» svoltisi nello scorso fine settimana a Baunei, doveva essere Gavin 1.0, robot murradore, costruito da un team di allievi dell’Istituto tecnico industriale Giua di Cagliari. Un assemblato di circuiti elettronici progettato e nato per vincere tutto e contro tutti. E così aveva fatto sino a quando sul palco di gara allestito dall’a ssociazione «Po su giocu de sa murra» ha incrociato le sue dita bioniche contro quelle corte e