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Non c’è aiuto che non venga dalle radici. E le mie, dove sono? di daniela zini

da Daniela  Zini amica di facebook Vi sono particolari momenti, misteriosamente privilegiati, in cui taluni Paesi ci rivelano, con un’intuizione subitanea, la loro anima, in qualche modo la loro essenza precipua, in cui ne cogliamo una visione esatta, unica, che mesi e mesi di studio paziente non potrebbero ...rendere più completa né diversa. Tuttavia in questi momenti furtivi ci sfuggono necessariamente dei dettagli, vediamo solo l’insieme delle cose. Particolare stato d’animo o aspetto speciale dei luoghi, colto al volo e sempre in modo inconscio? Non lo so… Amo l’Iran di un amore oscuro, misterioso, profondo, inspiegabile, ma reale e indistruttibile. Dovrei, invece, trovare la forza di sottrarmi a questa malia… ma dove trovare il coraggio di reagire? È un sentimento particolare: mi sembra di costeggiare un abisso, un mistero di cui non è stata ancora svelata l’ultima… anzi la prima parola e che racchiuda tutto il senso della mia vita. Finché non conoscerò la chiave

25 aprile che c’è da riconciliare ?

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  Proprio in questo periodo  si legge  di riconciliazione e di memoria collettiva  su  tali eventi  ( http://davidebuldrini.wordpress.com/2011/04/21/montesole/ ) che hanno portato alla costituzione e  alla nascita  della nostra repubblica  e alla cacciata   fascismo .Ora mi chiedo   come    metro news  del 22\4\2011con chi  e per  cosa  ci si deve riconciliare  ? Sull'amnistia  vorrei aggiungere  uloteriori news  . Essa poi  fu estesa ( anche  successivamente   con i provvedimenti  del 7 febbraio 1948 il governo varò un decreto, proposto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri Andreotti , con cui si estinguevano i giudizi ancora pendenti dopo l'amnistia del 1946., del 18 settembre 1953 il governo Pella , sempre DC, approvò l' indulto e l' amnistia proposti dal guardasigilli Antonio Azara per i tutti i reati politici commessi entro il 18 giugno 1948 . Furono compresi in questa seconda amnistia i reati co

povera italia che sorte ti è toccata dopo I savoia , Il fascismo , La dc \ Usa , il Caf , gli inetti dell'opposizione, Berlusconi

l Paese è paralizzato dallo scontro fra politica e giustizia. Dopo aver incassato il voto favorevole alla Camera, la maggioranza lavora a una modifica alla legge sul conflitto di attribuzione che avrebbe l’effetto di bloccare il processo Ruby.Intanto Silvio Berlusconi evoca il “brigatismo giudiziario” e accusa il Presidente della Camera Gianfranco Fini di un patto scellerato con la magistratura. Subito dopo a Milano compaiono i manifesti “Fuori le BR dalla Procure”. “Siamo al limite dell’esasperazione. Nello scontro politico c’è il rischio di degenerazioni” dice il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.Asor rosa che come pazio en invita ad un golpe pur di liberarsi del tiranno . Cosa dobbiamo aspettarci? un 25 luglio o un piazzale loreto? o rafforzamento golpe trucco del risultato elettorale mai prossime  elezioni   da berlusconi ?

Il Re muto

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Quand'ero bambina, e ascoltavo il racconto biblico della Pasqua ebraica (quest'anno festeggiata poco prima di quella cristiana, il 19 aprile), ricordo che i miei occhi si riempivano d'emozione. Tifavo per i "nostri eroi": il popolo d'Israele perseguitato in Egitto che, presto, sarebbe stato riscattato dalla mano potente del suo Signore. C'era quel particolare degli agnelli sgozzati, A lato: l'interno della sinagoga di Trieste, sede di una delle più importanti comunità israelitiche in Italia. Questo Re, lo vedevo avvolto nella nube. Aveva vaghi ma classici connotati: anziano, con la lunga barba fluente. Lo stesso che poi reincontravo nella cappellina barocca del collegio dove studiavo: in mezzo all'altare riccamente adornato trionfava un Cristo sanguinante, morto; ma con le dita spalancate a "V", nel segno della vittoria. Era un'estasi, già lo presentivo in seguito, trionfante sull'arcobaleno. Il Re e l'uomo di Nazareth

quando la provocazione diventa cinismo Thyssen Krupp: il rogo diventa un gioco su Facebook

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La realtà a volte supera i film dell'orrore e la più cupa fantasia. In realtà si potrebbe dire che la mamma dei cretini è sempre in cinta.Ma due parole sono poche  e  una  è troppo. L'unica cosa che mi sento di dire è che l'imbecillità non ha confini . Non dico altro per non abbassarmi al loro livello . Scometto che sei i loro cari fossero morti cosi la finirebbe con tale cinismo . Anche se fosse vero , cosa che non credo assolutamente e mi rifiuto di credere , un po' di rispetto per morti porca troia Il rogo della fabbrica Thyssen Krupp è diventato un terribile gioco su Facebook dal nome ' Sentenza Thyssenkrupp: Brucia e Vinci 1.000.000 di euro ': una pagina con l'immagine di un Gratta & Vinci che ironizza sulla morte degli operai. Il link al gruppo era questo: http://www.facebook.com/group.php?gid=120219694698326 ora senza  amministratore  , perchè la  fantomatica  proprietaria prima lancia il sasso , poi quando la polsta

Altri mondi

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Non c'è il mare. E' solo il cielo dietro le onde. (Pronunciata da una bambina di cinque anni, in treno verso la Riviera)

I nuovi Mille, il clown che cura i malati. Il Patch Adams barese

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La stroria  Francesco Di Gennaro, infermiere specializzato al reparto ortopedico del Policlinico di Bari, ha un metodo di lavoro particolare: la «terapia del sorriso». di All'elenco dei nuovi mille (  trovate negli url sotto )   cioè tutti\e quegli italiani  che  fano l'italia  nella famiglia, nell'impresa, nella ricerca, nella scuola, nella difesa del patrimonio storico, nelle nuove tecnologie, nello sport, nella produzione di cultura e di memoria.Noti al grande pubblico quando succede  qualcosa  di grave , ma  per  il resto  sconosciuti  perchè fuori dai media  ufficiali e  di  stato  , e  che  vanno   contro vento   o per  dirla alla De  andrè  in direzione  ostinata  e  contraria  . E devono combattere con uno Stato che non funziona o contro la criminalità organizzata  che    si sta  facendo sempre  più stato  . Ma sono storie di successo, anche quando si tratta di battaglie ancora non vinte come quella dela privatizzazione

morte di Dezaki regista di lady oscar è non solo

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 è morto una parte della mia infanzia TOKYO - Lutto nel mondo dell'animazione giapponese: è morto , infatti, il maestro Osamu Dezaki . Nella sua lunghissima carriera, Dezaki ha diretto numerose serie, ma il suo nome rimarrà per sempre legato a tre cartoni animati: "Remì", "Lady Oscar"e "Lupin III". Remì - Il cartone animato "Remì" è ispirato al romanzo "Senza Famiglia" di Hector Malot. Dezaki iniziò a lavorarci a partire dal 1977 portandolo ad un successo planetario. Lady Oscar - Due anni dopo, nel 1979, Dezaki fu invece chiamato a risollevare le sorti di un prodotto che, dopo soli 19 episodi, sembrava in forte crisi: "Lady Oscar". Il miracolo, se così vogliamo chiamarlo, si realizzò ed è grazie al genio di Dezaki se "Lady Oscar" è potuto diventare uno dei cartoni animati più seguiti ed apprezzati degli anni '80. Lupin III - Dopo una parentesi negli Stati Uniti in cui insegna i propri truc

preferisco essere ferito dalla verità che essere illuso dall'ipocrisia dedicato a www.lucyvansaint.com

«Preferirei predire in piena libertà, indagando sulla natura, ciò che sarà utile a tutti, anche se nessuno dovesse capirmi piuttosto che, adagiato sui pregiudizi, godermi la lode che mi potrebbero tributare le folle.» Epicuro dedicato a te www.lucyvansaint.com

Il sopravvissuto di Nassirya: «Tradito dall'Esercito, vado via» Il caporalmaggiore Federico Boi

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Unione sarda  16\4\2011 Vive a Senorbì, frazione di Arixi, presta servizio a Cagliari e ha partecipato alle missioni in Kosovo, Iraq e Afghanistanl caporalmaggiore Federico Boi congedato per ragioni fisiche: sono contento di non aver più rapporti con certe persone Sabato 16 aprile 2011 DAL NOSTRO INVIATO PAOLO PAOLINI ARIXI La strage di Nassirya è un angolo buio tra i pensieri di Federico Boi.  Il caporalmaggiore sopravvissuto al tritolo che ha fatto a pezzi diciannove compagni d'armi è diventato suo malgrado un santino da esibire nella festa delle Forze armate o negli studi tv. «Ora basta, vado via dalla Brigata Sassari». Congedato per ragioni fisiche, finalmente. «Dopo l'attentato la mia vita in divisa era diventata terribile, l'Esercito dav

I "ragazzi di Don Milani" scrivono a Napolitano

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trovo sulla mia bacheca di facebook e qui riporto questo intervento pubblicato da da Sebastiano Gulisano il giorno sabato 16 aprile 2011 alle ore 8.57 Gli allievi della scuola di Barbiana lanciano un appello - da sottoscrivere - al Presidente della Repubblica. Signor Presidente, lei non può certo conoscere i nostri nomi: siamo dei cittadini fra tanti di quell'unità nazionale che lei rappresenta. Ma, signor Presidente, siamo anche dei "ragazzi di Barbiana". Benchè nonni ci portiamo dietro il privilegio e la responsabilità di essere cresciuti in quella singolare scuola, creata da don Lorenzo Milani, che si poneva lo scopo di fare di noi dei "cittadini sovrani". Alcuni di noi hanno anche avuto l'ulteriore privilegio di partecipare alla scrittura di quella Lettera a una professoressa che da 44 anni mette in discussione la scuola italiana e scuote tante coscienze non soltanto fra gli addetti ai lavori. Il degrado morale e politico che sta investendo