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Ricordo bene il 16 marzo 1978 di © Daniela Tuscano

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Ricordo bene il 16 marzo 1978. Era plumbeo, come al solito. Le figure di quegli anni scorrono uniformi davanti agli occhi della memoria. L'immaginario cromatico lo formava la televisione e molti programmi venivano trasmessi in quel non-colore monotono, ingessato, quasi autarchico; lo chiamavano bianco e nero e in realtà era grigio, come i cappotti, le giacche strizzate, i colletti inamidati e le sterminate periferie cittadine. Anche le voci dei mezzibusti risuonavano neutre, vagamente untuose, con echi di democristiana pudibonderia. Quella stagione istituzionale volgeva al declino mentre attorno a me urlavano mondi scarlatti che l'informazione ignorava o non comprendeva: indiani metropolitani, controcultura, femministe, diversità, marginalità, sorrisi psichedelici, sogni libertari e sessi incerti. Quelli erano colori, anche quando irrompevano nel bigiognolo del piccolo schermo. Pensavo sarebbe presto scoppiata la rivoluzione della pace.  Invece, il mondo era in gue

prima d'accusare almeno informarsi No . Il caso del film la ciociara di Mario Salieri . A mente fredda posso dire che i suoi detrattori hanno torto

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in sottofondo    Lady Barcollando - Cristiano De André In questi giorni sono riuscito a vedere il film La Ciociara di Mario Salieri . Di cui    avevo parlato l'anni scorsdo    , vedere  archivio  blog  ,  per  gli attacchi  aprioristici  ed  struimentali \  ideologici  ( anche  personali   )    e le polemiche  ch'esso aveva provocato .    Ora  non capisco tutte le polemiche che provoco l'estate scorsa . Anche se in chiave hard \ eoritica che si sia , da quel poco che ricordo  del romanzo  di Moravia  devo andare a rileggerlo , mantenuta fedeltà al romanzo   a cui liberamente  cisi  è ispirati  . Infatti gli eredi e i    " curatori  "   del fondo  alberto Alberto  Moravia  hanno protestato o si son lamentati ) . Io non  ho visto quell'uso strumentale , speculativo, ed  offese  alla menoria  di  chi subito  quelle  vioelnze  che  si trovsano descritte sia nel   romanzo di Alberot Moravia   e dek  film   (  vedi  foto  sotto  )  la

Io sono libera e non sono una puttana, «Salvatore mio...» È l’unico modo che ho per rendere un briciolo di giustizia a Maria Concetta che non è stata solo una vittima della ‘ndrina calabrese ma anche della nostra ipocrita pochezza che permette alle mafie di esistere

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la  sua  storia sue ultime news Ci sono storie speciali  che non hanno   temo  ( alcune   a lieto  fine  altre  come  questa   dal triste  finale  )  che toccano il cuore perfino   a  chi   usa  ( o ci  prova  quotidianamente  come nel mio cas)  cuore  e mente per  non essere  d'assente   . Storie    che  coinvolgono  anche  se  vecchie  d'anni  (  la  storia   di Maria   è del  2014\5  )  emotivamente anche chi le racconta: quella di Maria Concetta è una di queste. Una storia simbolo di opposizione alla ‘ndrangheta sulla quale non deve ,  come  per  tutte le mafie  , mai calare l’oblio. Lo dobbiamo  ---  come dice  questo articolo   di  http://www.antimafiaduemila.com/   --- a   Maria Concetta   ma  anche    a  tutti  quelli   che in  silenzio    a differenza dei protagonisti dell'antimafia  combattono contro la mafia   le mafie  al suo coraggio, al suo esempio e alla sua immensa voglia di vivere.   da    http://www.orticalab.it/Io-sono-libera-e-no

L'ultima frontiera di C'è posta per te: rendere show il volto della crisi desolante spettacolo di Maria De Filippi. Che sbatte in prima serata storie di ordinaria desolazione. Non più fatti privati, ma vere e proprie colonscopie di un paese che soffre e viene ridotto ad attrazione nuda

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 la mia  patria non è un azienda - sabina guzzanti reperto raiot   ci manca  , ma mi sa  che  ci siamo vicini che  trasmetteranno in diretta  o  in differita     programmi   direttamente  dal cesso  , mentre  facciamo  .... plin plin oppure  ,popo popo   o   mentre  ...... copuliamo o  facciamo attività  onanistica  . Purtroppo  ha  ragione  La  Guzzanti  di cui  ho citato la canzone precedente    http://espresso.repubblica.it/visioni/2018/03/07/news/l-ultima-frontiera-di-c-e-posta-per-te-rendere-show-il-volto-della-crisi-1.319305?ref=RHRR-BE Non c’è nessuna novità nel prendere 
i panni accartocciati dal cesto nello sgabuzzino e decidere di lavarli nella piazza televisiva. È talmente una solfa già vista che quasi non ci si fa più caso. Però quando l’Italietta desolante si ostina a volersi superare, come accade puntualmente tra una busta e l’altra 
di “C’è posta per te”, sorge il dubbio dell’accanimento terapeutico. Non basta più litigare davanti alle telecamere, spruz

se a dire che le nemiche delle donne sono le donne è una donna che ha subito abusi e violenze silenzio se lo dice un uomo è sessimo

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    Se un uomo ( anche il sottoscritto scrisse sulla sua bacheca di fb tempo fa disse   la stessa cosa  ed  fu  violentemnete  ataccato dalle  femministe  fra cui  una sua migliore  amica  ) dice che il  vero nemico Delle donne sono le donne stesse viene bistrattato ed accusato di : sessismo, misoginia e maschilismo . Se lo dice  ci sono donne che per prime dubitano davanti a questi eventi e che, invece di sostenere, accusano la donna stessa, la vittima stessa".   "Ci sono donne intimamente subordinate alla figura del maschio", si legge ancora, " donne che non giudicano questi comportamenti come molestie, ma come inevitabili avance e che scatenano in loro anche qualche lusinga. Donne deboli  che non vogliono vedere i soprusi, che non hanno il coraggio per rendere migliore questo mondo e si limitano ad accettare di buon grado qualsiasi parola di troppo, arrivando anche a giustificare i molestatori. Ecco, io oggi non dico  grazie a quelle donne. Non a loro. Trop

altro che scarpe rosse 'Com'eri vestita?': in mostra a Milano gli abiti delle vittime di violenza ed femminicidio

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ecco   una  bella iniziativa  , altro che le  scarpe  rosse  , per denunciare  gli  stereotipi ed  i  luoghi comuni di genere .  da http://milano.repubblica.it/cronaca/2018/03/13 "La mia amica mi disse, forse lo hai provocato tu?". E' una delle frasi esposta accanto agli abiti - fra magliette a maniche corte, un pigiama, una sciarpa fuxia - scritta da una donna vittima di violenza sessuale. 'Com'eri vestita?' è la mostra-installazione che, realizzata sulla scia dell'originaria americana, inaugurata qualche anno fa in Kansas, espone gli abiti delle sopravvissute a violenze sessuali, nata per accendere i riflettori sulla domanda che viene posta alle vittime, attribuendo loro una responsabilità nella violenza. La mostra, inaugurata alla Casa dei Diritti di Milano in via De Amicis e organizzata dal Centro antiviolenza 'Cerchi d'Acqua', è visitabile fino al 21 marzo (ingresso libero). Molto spesso alle vittime di violenza sessuale viene domandato:

In Italia una donna neppure in un ospedale viene rispettata ?Visita choc dal ginecologo: “Perché sei lesbica? Con me avresti cambiato idea”

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 IL fatto che trovate sotto é la risposta  ed  un ampliamento  a chi mi dice che sono utopista   quando dico che in Italia é un tabù essere omosessuale / Gay . da   http://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/03/11/news/ Una visita ginecologica di routine si è trasformata in un  incubo  per una ragazza di 23 anni di Ischia. Il medico, infatti, avrebbe più volte lanciato allusione e battutine, oltre che  “un lungo bacio viscido sulla guancia” . La giovane lo avrebbe poi denunciato per molestie sessuali:  “Mi ha letteralmente immobilizzato. Ero tesa, non riuscivo a rispondergli”. Allusioni e battutine, un "lungo bacio viscido sulla guancia" . Maria (nome di fantasia) racconta una visita ginecologica che si è trasformata in un incubo. Perché il professionista, che ha provveduto a denunciare ai carabinieri per "molestie sessuali", l'ha messa a disagio. "Di più, mi ha letteralmente immobilizzato. Ero tesa, non riuscivo a rispondergli".   Roma,

provare a dalogare con un razzista e sfuggits all'orco \ uomo manesco con la denuncia grazie al figlio

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  a  chi mi dice    che   con il miei o precedenti post  :   l'italia un paese razzista ? i fatti di firenze e il caso balotelli \ kienge - Iwobi extra counitario ministro della lega       le donne devono denunciare le proposte oscene gli abusi  e  le violenze  che  sono buonista , femminista   ed  menate  varie    si legga  queste storie     poi  se   vuole  ne  riparliamo  . http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/03/12/ «Caro coetaneo razzista, spiegami perché mi odi» Scritta inneggiante al duce e a Luca Traini nei bagni della biblioteca alle Zattere. Una ventenne originaria del Burkina Faso gli scrive: «Vienimi a parlare, vorrei solo capire »  sempre  dallo stesso giornale  leggi  anche   La condanna di Ca’ Foscari «I nostri valori sono altri» «L’Ateneo condanna fermamente le scritte razziste comparse nella nostra sede di Ca’ Foscari alle Zattere. Messaggi di questo tipo sono quanto di più distante dai valori di inclusione

la puntata di presa diretta del 10\3\2018 : "Sesso e potere" è stata misogina e sessista ? secondo me no

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IL  mio  contattto Angela Vitaliano 10 marzo alle ore 12:06 · "Presa diretta" stasera manda in onda uno speciale chiamato "Sesso e potere" (mai titolo fu piu' misogino) e invita a discutere Vittorio Feltri opposto alla Murgia. Ora se volete difendere/proteggere la societa' patriarcale e misogina non e' che dovete fingere di occuparvi delle donne. Perche se mettete questo titolo e invitate Feltri, quello state facendo, fingendo pero' di affrontare un problema. Veramente, non se ne viene fuori. E se nemmeno la tragedia di Cisterna e' riuscita a far smuovere un po' gli animi, non c'e' speranza. Che tristezza. Che pena che  riporta  anche  il  twitter Asia Argento on Twitter “Pensavo che la gogna mediatica fosse finita, invece in Italia si continua dar voce al patriarcato, e a lanciare titoli scandalistici degni dei più beceri tabloid, tipo questo: “Sesso e Potere” 🤮  https://t.co/mxPN6YPD9R ” TWITTER.