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Pasolini: "Frocio e basta!" ? Pasolini non perdonò i partigiani che ammazzarono il fratello di Matteo Tassinari

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non consideratici omofobi e non fermatevi al titolo ma leggete tutto l'articolo prima di dare un giudizio , non fate come feci io in passato che giudicai Pasolini un pedofilo solo perchè avevo letto non ricordo dove che lui si eccitava solo avendo rapporti con i ragazzini . Impressione che ebbi anche leggendo per la prima volta il suo romanzo ragazzi di vita , poi la rilettura mi fece cambiare idea insieme agli articoli \ post  su POasolini  dell'amica \ utente Daniela Tuscano di cui  potete trovare  i suoi articoli in archivio   Dopo questa precisazione ecco l'articolo in questione dell'amico Matteo .  Buona lettura  “Se l’era cercata”, commenta Giulio Andreotti alla rivelazione sulla morte di Pier Paolo Pasolini. Ma ci sono nuovi elementi che nuovi non sono più, epure sono lì, chiari come il sole e nessuno fa due più due fa quattro. Il sospetto che non sia stato Pino Pe

La malattia, è il business più grande della nostra macro-economia matteo tassinari

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Di notte, il  dolore         è più gonfio           di Matteo Tassinari A lle   due di  notte  fisso ancora il soffitto e ascolto i lamenti dei malati riempiono le stanze. Il mio amico di camera dorme di un sonno stanco e gravoso da sopportare. Sono i principi attivi  (5)  che gli circolano, contemporaneamente, nel sangue attraverso diverse sacche di flebo, da mattino a sera, che non l’aiutano e giustamente, lui, si lamenta dal dolore. E allora, con la forza di mille agonie, cerchi, ti sforzi di pensare che il dolore è un dono di Dio che ti fa capire questioni che altrimenti avrei certamente ignorato. E così è stato. Voi non potete capire il supplizio di questo volto che recita un malato di aids in un ottimo film, l'avverti fino in fondo e lo senti fino in fondo, fino a poter capire che l'accrescere il proprio sapere, equivale ed aumenta il dolore . Ve l'assicuro come è vero che dopo, vorrei parlarvi di ravanelli da " tociare " in pinzimonio!   L

La banalità dello scrivere di matteo tassinari

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La banalità dello  scrivere             di Matteo Tassinari M ettiamo subito in chiaro su ciò che ho scritto e leggerete, consapevole del fatto che questo post mi creerà alcuni “nemici”, ma non è certo un problema questo, ognuno la pensi come vuole, concetto basico. Poi è opportuno specificare che coi soldi propri, ognuno di noi ci fa quello che vuole, scriverlo mi rende pure banale ma è necessario. Ognuno è libero di sfamare i propri vizi e virtù come crede meglio, anche in riferimento alle cose che fanno male. E questa l’abbiamo detta una volta per tutte.  P oi vorrei mettere in chiaro le sciocchezze invidiose, compagne inseparabili, le maestrine “sotuttoio” e persone insopportabili che si credono geniali e le donne che si ritengono delle gran gnocche. Da adesso, metto sul tavolo anche il cinturone con tutti i proiettili pronti all’uso e verrà fuori la vanità della sciantosa ubriaca o chanteuse alcolisticamente ebbra. D etto ciò, che nessuno avrà capito, en

La bigiotteria di Nancy di matteo tassinari

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in sotto  fondo  Nancy vista da Gustav Klimt   T empo  fa       N ancy era senza            compagnia       D ice v am o ...         di Matteo Tassinari che era libera   e   nessuno  era sincero , come non l'avremmo mai corteggiata nel Palazzo del Mistero, avremmo, forse, fatto finta di non conoscerla. Nancy, oltre ad essere perduta, è la traduzione aderente all'originale di una canzone di Leonard Cohen,  maestro di ritratti femminili di grande profondità,  intitolata "S eems So Long Ago" . De André quasi la ricostruisce e fa conoscere in Italia "Nancy", compresa nell'album "Songs from a room" datato 1969. Ma si sa, non si può ascoltare una canzone di Cohen se fuori scoppia il sole C ohen stesso, in più di una occasione, ha commentato la canzone sia present andola durante i concerti, sia parlandone in alcune interviste, dicendo che forse Nancy era uno dei suoi brani a cui era più vicino, in q