Post

Visualizzazione dei post con l'etichetta tristezza

AGGETTIVI POSSESSIVI (scritto il 20 aprile 2022) - Giulia Acerba

Immagine
Io mi chiedo: ma questo quaderno quando l’ho comprato, sapeva che ci avrei scritto dentro che mia madre ha un tumore? E la penna, lo sapeva? E questo tavolino del bar dell’ospedale di Olbia? E l’acqua che sto bevendo? I jeans, le scarpe e la felpa Converse comprata all’outlet? Io mi chiedo: ma gli oggetti lo prevedono il futuro o lo subiscono passivamente come ora sto facendo io? Io mi chiedo: ma quella guardia giurata all’ingresso dell’ospedale ha idea di cosa voglia dire oncologica nell’espressione visita oncologica? La sua maestra gliel’avrà insegnata l’importanza degli aggettivi? No, perché una cosa è dire visita di piacere, una cosa è dire visita ad un amico, altra cosa è dire visita oncologica. Io, cara guardia giurata, ti ho detto che sono qui per una visita oncologica di mia mamma. Mia: aggettivo possessivo, genere femminile, numero singolare. Mamma: nome comune di persona, genere femminile, numero singolare. Gli oggetti e alcune guardie giurate sono senza empatia. TI ho visto

verso la luce [ la malinconia può essere preziosa parte III fine ? ]

Immagine
colonna  sonora   viaggi e  miraggi - Francesco de  Gregori Bolormaa- csi  ci vuole  un fisico bestiale  - Luca  Carboni  non è  tempo  per  noi  - Luciano Ligabue  extra terrestre  - eugenio finardi Non potrai mai attraversare l’oceano se non hai il coraggio di perdere di vista la riva.                                                          da facebook La malinconia  e  la  tristezza         di cui  parlavo  nei post  precedenti (  I II )  sta passando  ed il  viaggio verso la luce   è  a buon punto     . Infatti   Ho   deciso   quale luce seguire   dopo    aver    toccato  l'oscurità .  la  vita   sta  rincominciando  ed  le  nubi  si stanno ( o quasi  )  dissolvendo  .  E  si ritorna  al  solito   tran tran     fino  alla prossima  batosta   o  gioia    dipende   da  cosa  troviamo   durante  il  cammino  .  Indubbio  se    percorrere    una  retta via   o  una  via    contorta con curve  perchè : <<  ....  Ci vuole un fisico bestiale  \  il mondo è un grande ospedal

perchè abbiano paura di cambiare ? e la nostalgia che essa porta il caso di daniele carbini

Immagine
Leggendo   questa    frase TUTTI ABBIAMO PAURA DI CAMBIARE.UNA DELLE RAGIONI PRINCIPALI DELLA RESISTENZA A COMPRENDERE,E' LA PAURA DEL cambiamento C.Rogers   mi è  venuto  in mente    questa  storia    pubblicata   sulla pagina  fb   di   Daniele Carbini  ,  mugniaio  , foilosofo  , creatore artigiano di pipe  e penne   , da me  precedentemente intervistato per  queste pagine  Daniele Carbini 18 ottobre alle ore 19:57  ·  Stasera per un attimo sospendo il mio rehab da social e non vi parlo di pipe e non vi mostro solo pipe, ma qualcosa di profondamente ignoto a molti. Quelli che vedete in foto  si chiamano laminatoi, ovvero quelle macchine che macinano il chicco di grano in diversi passaggi, da cui poi escono sfarinati e sottoprodotti. Ebbene, oggi dopo, 33 anni di servizio, gli operai e mio padre hanno cominciato a smontare i nostri laminatoi perchè da domani comincerà la sostituzione con dei  laminatoi nuovi, più moderni e più effici

PINO DANIELE NON C'È PIÙ

Immagine
"All'intrasatta", direbbe Totò. Pino non te l'aspetti, ti stordisce. Pino era l'adolescenza ribelle, quando davvero il Sud somigliava all'Africa laica, che si liberava dall'oppressione coloniale. Le canzoni di Pino Daniele fiammeggiavano come un tramonto violento. Contenevano rabbia, passione, mestizia. Ed erano, soprattutto, numerose. "Terra mia", "Napule è". " Chillo è nu buono guaglione" (un femminiello, cioè), "Che calore", "Je so' pazzo", "Oi né"... pur se io resto legata in particolare a "Nero a metà" dove mi piace praticamente tutto. "Voglio di più" e "Alleria" varrebbero l'acquisto dell'album, un album già del successo, eppure ancor scabro, masaniellesco, scuro come un dipinto barocco. Greco anche, il tipo fisico in cui Daniele giustamente si rispecchiava. Pino cantava quasi sempre in un napoletano smozzicato, lallazione di bimb

-3 a natale . io e le decorazioni e luminarie amore ed odio

Immagine
Francesco De Gregori - povero me   Lo so che  , anche quest'anno  , le luminarie  e le decorazioni  mi rendono   triste  ( vedere l'alluvione del mese  scorso  in Sardegna  ) come la canzone  consigliata per il post  d'oggi  , ma   mi sono lasciato coinvolgere  nell'atmosfera del natale  , questo cattura  schermata  preso  dal video dello  spot natalizio  2013   della    lindt  (  qui il video originale   ) , insieme  a   le  foto degli altri post  della  guida  di quest'anno   ne  è la conferma  Se  da  bambino     amavo le luminarie  e le decorazioni  ,e poi mi rendevano indifferente  e  tolleravo  passivamente  e  de acriticamente  fino a qualche anno fa , adesso   forse  perchè sto crescendo  ed  entrando nel  club dei   anta   quaranta  (  mancano  ancora  due anni  e tre mesi     già inizio a sentirne  il peso  e l'aria come dice la  canzone  sopra  ) ,  sto iniziando  non dico  ad odiarle ma  vederle come sintomo di spreco  come  delle  fallac

ricordi di persone scomparse in un giorno di pioggia

Immagine
Musica  consigliata  ed  in sottofondo  Modena City Ramblers - In un giorno di pioggia   a  chi leggendo questo post    mi dirà che parlo di cose  tristi  rispondo  come ha  risposto   questa persona  all'interno della discussione   da  cui  ho tratto questo post  di   Ivan Il Terribile   eccetto  l  foto   della  finestra  della mia  camera ( le  altre due le  trovate    qui sul  mio facebook   )    fatta poco fa con il mio samsung GT -S6500 il testo Roberto Ladu la pioggia rende più malinconici...ci son quelle giornate che è bello ricordare anche le cose che ci fanno male...35 minuti fa · Non mi piace più · 2 Quando ti ho visto la prima volta, tutto tirato, dietro il bancone di quella discoteca paesana, mi sei stato subito antipatico. Sorridente e un pò convinto. Capelli scolpiti e un sorriso che non risparmiavi. Poi nasce l'amicizia. Una strana tra ragazzi di età molto diversa, eravamo quasi fratello grande e tu quello piccolo. Tu che riscuotevi grandi suc

il politicamente corretto nega l'handicap successo a Casamicciola Terme Italia 4 Settembre 2013

Immagine
secondo  il commento di   Luisafrancesca Proto  che ha  documentato  tale  obbrobrio    : <<   il problema è che i genitori dei bambini che" si impressionano" sono d'accordo  >>  mi chiedo  chiedo chi è più imbecille se  tu  o  chi  ti ha  dato il titolo e  l'incarico   di preside  di tale struttura  . Se  era  una  provocazione  a me   perchè andava  fatta  all'incontrario  oggi giornata dei disabili    siete invitati a partecipare   . P.s  leggo ora  in rete   che  la  cosa più grave  è  che  . L'avviso che ha indignato molti genitori è stato scritto da una religiosa per un istituto privato. Ora la donna si dice mortificata.È una suora, operatrice all'interno di un istituto privato religioso che ospita ragazze madri e bimbi in difficoltà, l'autrice del cartello sui portatori di handicap che ha indignato Casamicciola Terme, comune dell'isola di Ischia. Il cartello invitava i genitori a non portare i bambini a scuol

I calli di Benedetta di Matteo tassinari ( reprise )

Immagine
Dell'amico  matteo tassinari  http://mattax-mattax.blogspot.it/  Il Paz, Benny, io Come Paz avrebbe disegnato Benedetta di Matteo Tassinari                                                                                                                                 Per  quel che ne so , la vita è breve, l’uomo è cacciatore, gli italiani sono tutti allenatori, e per molto tempo saremo morti. Rimanemmo sull’ultimo concetto in forzosa meditazione, per la durata di diverso tempo. Da una busta quelle internamente con le bolle incellofanate da far scoppiare, trassi due insuline Terumo sterili da 5 cc l'una e in due cucchiaia sciogliemmo polvere bianca (Thailandia) e di brown (Turchia). Infilai il braccio nel vuoto in modo che fosse teso con vene ben gonfie, pronto a farmi un dose d'ingiustizia pagata con soldi miei trovati chissà dove, ma vallo a spiegare alla gente, a chi si ritiene ragionevole, quindi bravi e zelanti indicatori di quale strade imbocc

la sfiga [ un cellulare perso e usato a scrocco da chi lo ha trovato ]

Immagine
Oggi  ho scoperto che mi hanno rubato il cell   , con  scheda  annessa  è  si  sono messi  a fare  connessioni e  chiamate   peste lo colga e lo si coddi un trau  (n teremine    che non traduco   perchè  credo  che   anche  i non sardi   lo  capiscano e colgano la frase   poca educata   e gratuita  e me  ne  scuso ma  quando ci vuole  ci vuole  )  a chi approfittando dello smarrimento del mio cell si è divertito con internet e chiamando consumandomi l'offerta e e il resto del credito.  Ma  andiamo con ordine nel racconto   Non sono tanto superstizioso, mai una settimana che ormai  volge  al termine   fatta  di sfiga  ,  mi sa  che inizierò a crederci   e  faro  cosi Lunedì causa  la  mia  sbadataggine  di non mettere  mai le cose    nello stesso posto   , perdo al lavoro il cellulare  . Lo  chiamo e  o  lo facciamo chiamare e  sms  da  : colleghi  , babbo   .Lo   cerchiamo  dappertutto ( tranne     e  forse era li   nei plateau  delle piante  da  portare in ne

addio a al compagno di viaggio Pietro Atzeni

Immagine
Addio  Oggi   nell'anniversario della morte  di zia  apprendo da facebook questa  triste news  che trovate sotto  .   Un po' lo sospettavo perchè  di solito pietro  interveniva    anche se  saltuariamente ( ma  ogni ha i suoi tempi  )    da me noi   prima nel  vecchio  blog di splinder  poi  qui  . Sono senza  parole  lascio  le parlare   questo scritto trovato  sul suo blog   http://pietroatzeni.wordpress.com/author/pietroatzeni/ Nella notte tra il 14 e il 15 aprile, il nostro Pietro ci ha lasciato improvvisamente per un attacco cardiaco, aveva solo 62 anni. Per alcuni é stato un parente, per altri un amico, per tutti é stato un grande uomo! Se n’é andato in punta di piedi, in silenzio, quasi non volesse disturbare, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di tutti noi. Il pensiero va alla moglie Carmen, al figlio William e al suo adorato nipotino Valery. Addio   compagnodistrada  amico carissimo   spero di  

perchè si chiama passato se non passa ? Piazza della Loggia, nessun colpevole assolti in quattro al processo d'appello

Immagine
ecco  uno dei motivi  per  cui sono libertario  e  ribelle e non credo  nonostante  la mia  giovane  età   nei processi  e nella  giustizia  degli uomini  ma solo in quella  di Dio  . Ed  ecco che mentre  m'accingo , dopo aver letto  (  fonte la   repubblica  online d'oggi  ) Piazza della Loggia, nessun colpevole assolti in quattro al processo d'appello in primo grado Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi, Maurizio Tramonte e il generale dei carabinieri Francesco Delfino erano stati assolti con formula dubitativa. L'esplosione uccise otto persone Le parti civili sono state condannate a pagare le spese processuali dopo l'assoluzione di Rauti  a  scrivere   il post  d'oggi  mi ritorna  in mente  questa  canzone El tiempo pasa - Mercedes Sosa   con annessa   sega  elucubrazione mentale  come testimonia   la prima parte del titolo  del post d'oggi è  una mia  perifrasi   ad un aforisma di  F.De Andrè  (    qui maggiori news  )   L a

L'anima dei guai

Immagine
Ma l'anima, dov'è? Dove s'è nascosta, o perduta, nella sciagura della crociera dal nome ironicamente beneaugurante, Concordia ? Forse s'è solo rincantucciata, emergendo timida e spaesata tra mozzichi di parole, in esplosioni d'incredulità, furia, sgomento e dolore. Come quelle del capitano De Falco, urlate all'ormai noto comandante Schettino: "Torni su quella nave, le faccio passare un'anima di guai". Vocaboli galleggianti, privi di suono e di senso, per chi l'anima non la conosce né la vede, soprattutto nel dolore altrui. L'anima è collettiva e altruista, non si ripiega mai su sé stessa  Lo scrittore Björn Larsson sostiene che il Concordia non è il Titanic , non è neppure una nave, e Schettino non somiglia neppur alla lontana a Edward Smith. Ha ragione, naturalmente. Ma un colosso turistico affondato in uno spicchio di Mediterraneo non è meno tragico d'un transatlantico che s'inabissa nel gelo dell'oceano, annullan