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«Pianterò un milione di alberi nell’isola» L’avventura del giovane Giovanni Atzeni membro del consiglio direttivo di un’associazione ambientalista globale

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  da  la  nuova  sardegna del 15\2 \2015  «Pianterò un milione di alberi nell’isola» L’avventura del giovane Giovanni Atzeni membro del consiglio direttivo di un’associazione ambientalista globale                     di Gabriella Grimaldi                         Giovanni Atzeni a una manifestazione promossa da "Plant for the Planet" SASSARI. Il sogno più ambizioso è piantare un milione di alberi in Sardegna. Sulle orme del suo amico e guru Felix Finkbeiner che di alberi ne ha già piantati altrettanti in Germania. Felix oggi ha 17 anni ed è presidente mondiale dell’associazione ambientalista Plant for the Planet, Giovanni Atzeni, sassarese, anni ne ha 14 e fa parte, unico italiano, del consiglio direttivo di quella stessa associazione. Insieme ad altri 28 più o meno coetanei di tutti i Paesi del mondo decide le strategie per salvare la terra dall’aggressione dell’inquinamento e dall’irresponsabilità dei governanti. Giovanni ha sempre avuto il pallino dell’ecologia da qu

La storia di Uno Stagista e di Una Checercadilavorare Manoncelafa

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da http://it.paperblog.com/ Creato il 14 ottobre 2014 da Giovanecarinaedisoccupata Primo fra tutti può fingere davvero di non avere certe capacità e di volersele coltivare, di voler imparare cose nuove e bla bla. Non si sentirà sminuito nelle proprie competenze e non vedrà come buttati nel cesso le manciate di anni passate inutilmente ad accumulare esperienze con cui in ogni caso non potrà rivendersi sul mercato del lavoro. Questa riflessione (semiseria solo nell’affibbiare nomi fittizi a quelli che potrebbero essere – anzi SONO – i prototipi di ciascuno di noi) nasce da recenti esperienze, mie e di alcuni cari amici disoccupati , conosciuti durante la mia gavetta nel magico mondo della disoccupazione . Gavetta che, per come stanno le cose, temo non finirà mai. Per quanto le situazioni possano sembrare esasperate, lo sono forse nella forma, ma di certo non nella sostanza, e questo lo potete testimoniare anche voi, che sicuramente almeno 1 volta nella vi

finalmente Una storia di ordinaria buona sanità in ospedali e struttuire saitarie sempere più allo sfascio

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Prima di  iniziare  questo post  , vorrei chiedere scusa   per le  generalizzazioni dei post precedenti  , a  tutti  quelli  che nele strutture  ospedaliere  e di pronto soccorso  coraggiosamente   lottano  contro  tagli assurdi , malaburocrazia  , per  salvare   vite  e garantirci la minor sofferenza possibile  . Finalmente  dopo   news  mala sanità   cattiva sanità e    dopo  " Tre Angeli volati in cielo", pietoso eufemismo per un dolore troppo grande da sopportare, perchè non si può accettare che tre bimbi muoiano, uno dietro l'altro, Catania, Trapani, Napoli, accomunati "dall'inefficienza" delle strutture sanitarie pubbliche, che avrebbero dovuto curarli e salvarli! Ma quando la sanità funziona, a ben guardare, è soprattutto grazie all'impegno, alla professionalità e allo spirito di sacrificio di tanti operatori sanitari, oltre le carenze anche gravi del settore, a tutti i livelli! E' giusto darne atto! da Carmìna Conte capita

Stefano Cusin, insegnare calcio a Hebron: “Qui il lato umano non è un dettaglio”

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Ogni   tanto  il calcio sa' essere quedllo che  è realmente  sport  e non solo  Infatti  E' il primo allenatore italiano in Palestina dopo una vita da globetrotter del pallone. Prima della Cisgiordania era il secondo di Zenga a Dubai: "Un giorno il presidente mi ha detto: mister prima lavoravi per gli sceicchi, ora lo sceicco sei tu" di Dario Falcini | 14 febbraio 2015   Stefano Cusin, insegnare calcio a Hebron: “Qui il lato umano non è un dettaglio” E' il primo allenatore italiano in Palestina dopo una vita da globetrotter del pallone. Prima della Cisgiordania era il secondo di Zenga a Dubai: "Un giorno il presidente mi ha detto: mister prima lavoravi per gli sceicchi, ora lo sceicco sei tu"

.Chi lo dice che le autogestioni delle scuole siano solo vandalismi ignora il cadso di Torino, studenti in autogestione ristrutturano la scuola: “Qui cascano i muri”

  Stiamo restaurando la nostra scuola , giusto per starci qualche altro mese e non ritrovarci sotto le macerie ”. Gli studenti dell’ istituto per geometri Alvar Aalto di Torino hanno iniziato lunedì un’ autogestione molto particolare: fra un’assemblea e un’altra hanno iniziato a fare manutenzione “Le istituzioni non sono presenti, i muri ci cadono addosso – racconta Stefano , uno dei rappresentati degli studenti – Quest’anno ci siamo voluti mettere in campo per dare una mano alla scuola”. Ovviamente i fondi non bastano nemmeno per comprare i materiale “Quindi- spiega il prof. Eugenio Chiambretto – studenti e docenti si sono autotassati per comprare i materiali”                                          di Cosimo Caridi

Londra piange "lady Chiswick" La pianista diventata barbona

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Aveva abbandonato di colpo ogni convenzione, rinunciando a tutto... solo la determinazione che discende da una lucida follia e dall'improvvisa impavidità che viene generata da una nuova condizione interiore a cui si approda può consentire di farlo. Il contrario di quello che accade oggi a tutti noi: disposti a tutto pur di mantenere le nostre comodità. Una Grande .  La  sua  storia  e  la sua  morte   d  sfatano il mit  di san valentino come  gionata   dell'amore   appiccicoso  e caramelloso     . L'amore  può  anche     fare  male  Infatti   Pierluigi Catellani ha   riprtato     questo post   Festa degli innamorati, se siete innamorati tornate in voi stessi, innamorarsi vuol dire disconnettere il cervello, abbiamo bisogno di amare non di innamorarci, per amare ci vuole presenza della mente. Io voglio amare consapevolmente non perdere la testa  potrebbero interessare    per  conoscere la storia    sotto     riortata     i seguenti link  http://de.wi

18 magistrati impegnati per il piccione ucciso Già sei gradi di giudizio per la vicenda del volatile colpito col fucile ad aria compressa da un lega

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Se oltre a lamentarci di quella  che ormai è diventata  una ciampanella\e    della  giustizia  italiana  , eviteremo di fare   come la storia  che riporto  li sotto ,  cause  per  questioni di lana  caprina o   quanto meno  di cercare  cavilli o azzeccagarbugli  anziché pur  di non  accettare regole e  pene  , forse la  giustizia    inizierà a migliorare  da  oknews  che  riporta  un articolo del corriere del sera  del 13\2\2015  di Giuseppe Guastella  Il                                      Tribunale di Milano(Fotogramma) Per quasi 5 anni 18 magistrati si sono occupati della morte di un piccione in un andirivieni di processi che è la dimostrazione lampante di come la giustizia italiana possa riuscire a perdere tempo pestando acqua in assurdi bizantinismi. E non è ancora finita. Tutto comincia il 6 giugno 2010 quando un avvocato di 50 anni si affaccia ad una finestra della sua villetta nella zona est di Milano e con un colpo di fucile ad aria compressa centra un

Ti mettono i bastoni tra le ruota pure se vuoi fare del bene al prossimo specie se non sei di quelle filo governative

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da Redazione di Romaeasy  sezione    Salute Se oggi vi raccontassimo che 2 persone hanno ideato una grande iniziativa di solidarietà che vuole dare un tetto a chi non ce l’ha, senza gravare di un solo centesimo né sulle Istituzioni, né sulla collettività, voi come reagireste? No, non si tratta di una burla, ma di qualcosa di reale, pronto in realtà già da un anno, ma che per le lungaggini burocratiche del nostro Paese ancora non ha potuto vedere la luce. Strano Paese il nostro, dove le truffe e le illegalità trovano vita facile, mentre la burocrazia “s’impegna” al 100% a rallentare involontariamente progetti benefici come quello messo in piedi da Fernando Barone e Fernando Ragazzoni, e che porta il nome di Associazione Pro Tetto. Attraverso il recupero di locali e palazzine in disuso appartenenti a enti pubblici o a normali privati, l’Associazione Pro Tetto s’impegna a ristrutturale tali spazi, e ad

COSE DA VEDERE IN SARDEGNA: REBECCU, IL PAESE FANTASMA

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da http://sardegnaremix.com Rebeccu è una frazione del comune di Bonorva, in  provincia di Sassari  da cui dista circa sei chilometri. Il centro abitato è situato a metà del costone del monte Cuccuru de Pischinas, a circa 408 metri di altezza, quasi a dominare dall’alto la piana di Santa Lucia In passato, durant e l’epoca giudicale,Rebeccu fu un centro importante del Meilogu, poi pestilenze e carestie ne causarono la decadenza. Oggi fa parte di quei suggestivi luoghi abbandonati della Sardegna ma ricchi di fascino: antico, misterioso, disabitato … e con una maledizione che lo condanna in eterno.Rebeccu è un paese che si può definire fantasma. O quasi, visto che un abitante c’è ancora. Uno solo, però Un paese che venne maledetto, secondo una  leggenda , quella delle trenta case, lanciata dalla principessa Donoria, figlia del Re Beccu, che viveva nel castello, cacciata dal paese perché ritenuta una strega. Dopo aver lanciato la maledizione secondo cui il paese non avreb

San Valentino: 10 modi per dichiarare il vostro amore "a costo zero" e perchè non sia solo la festa di ogni cretino

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A breve sarà San Valentino e come ogni anno, inizio a sentire un fastidio crescente alla vista ( in rete , sui giornali  ed  in tv  )  di cuori gonfiabili nelle vetrine, cuscini felpati con dediche da diabete e allestimenti kitsch a tema , ed  altre   stuchevolezze varie . Come  mi  accade con qualsiasi cosa che mi dia profondamente fastidio, vuoi per un senso di sfida, vuoi per psicologia inversa o chiamatela come vi pare, mi ritrovo a soffermarmi su qualsiasi notizia riguardi proprio l’amore! Infatti  proprio come  suggerisce  il blog  di Lolla   in questo  articolo   qui   da  cui  ho   deliberatamente tratto    questo articolo Riporto     da  http://www.greenme.it/vivere/costume-e-societa/15640-san-valentino-idee-grati Scritto da Marta Albè  06 Febbraio 2015  Fonte foto copertina: myredglasses.com  San Valentino: 10 modi per dichiarare il vostro amore "a costo zero" San Valentino si avvicina. Con il tempo questa giornata si