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il 10 febbraio e la questione del confine orientale spiegata ad un adolescente

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“Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo”                      José Saramago  Il  nipote  di un mio  amica di  12\13  anni    mi chiede      ---  mamma  mi  ha  consigliato  di chiedere  a te  che  sei  esperto  di  storia  cosa è  il giorno e ricordo ?    --   esperto  .non esageriamo  ,  sono un semplice  appassionato   .  Comunque  Il giorno   \  settimana  del    ricordo e quella giornata   che “ci dovrebbe    dare occasione per ripetere che non ci sarà mai giustificazione per l’odio, la discriminazione etnica, la presunzione di avere il diritto di sopraffare gli altri, la follia ideologica  dei nazionalismi  prima quello fascista    e  poi       quelo  comunista  . Così come è l’occasione per riaffermare che di fronte a tutti i crimini confermati dalla verità storica non possono trovare spazio forme di revisionismo, negazionismo o giustificazionismo , ed  uso  politico \  ideologico  , che hanno come unico risultato quello di offendere le vittime e c

Sostituzione nazionale o genocidio ? secondo me entrambe le cose frutti guasti del nazionalismo

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in attesa   del fiume     di retorica  della settimana  del ricordo     chiariamo cosa furono le foibe  .   da     editorialedomani.it  7  febbraio 2022 • 08:00  editoriale     Sostituzione nazionale ma non genocidio: ecco che cosa sono state davvero le foibe  Sostituzione nazionale ma non genocidio: ecco che cosa sono state davvero le foibe Gianni Cuperlo Maggiorenne: in questo 2022 la legge che ha istituito il Giorno del ricordo compie diciott’anni. È stata votata a fine marzo del 2004 per «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». Dunque 10 febbraio, la scelta cadde su quella data nel rimando all’anno, era il 1947, che vide la firma sui trattati di pace di Parigi. Doveva essere la fine, almeno nella forma, dei postumi della guerra sul confine dove il “dopog

Perché ogni anno si litiga sulle foibe La ciclica discussione sulle violenze sul confine orientale italiano nella Seconda guerra mondiale è caratterizzata da una grande aggressività, e poca storia o un uso strumentale \ ideologico d'essa

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da   https://www.ilpost.it/2021/02/16/foibe/ Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente della Slovenia Borut Pahor a Basovizza (ANSA/Francesco Ammendola/Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica) l 10 febbraio di ogni anno, in Italia, è il “Giorno del ricordo” dedicato ai morti sul confine orientale d’Italia e al cosiddetto “esodo” italiano alla fine della Seconda guerra mondiale: un pezzo di storia nazionale a cui ci si riferisce spesso come “le foibe”. E ogni anno, nei giorni immediatamente precedenti e successivi, ci sono polemiche e scontri a vari livelli, dalla politica ai social network, caratterizzati spesso da una notevole aggressività delle argomentazioni, che nella maggior parte dei casi non riguardano tanto le ricostruzioni dei fatti – in massima parte condivise – quanto il giusto valore storico e le responsabilità morali da attribuire alle foibe, e all’opportunità dei paragoni con gli altri eccidi del Novecento. Le foi

piuttosto che fare celebrazioni grottesche come a torino è meglio abolire la giornata istituzionale del 10 febbraio - giorno del ricordo

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L'immagine qui a sinistra ha provocato un ,secondo https://www.lastampa.it/torino/ 31 gennaio 2022 << Temporale politico in vista della Giorno del Ricordo, che si terrà il prossimo 10 febbraio, istituito nel 2004 per ricordare la vicenda dell'esodo giuliano-dalmata. Il tutto dopo che la Regione Piemonte, per l'occasione, ha pubblicato un manifestino di dubbio gusto. [... ]  anto che il capogruppo di Luv parla di «una locandina che ha l’aspetto di un manifesto di propaganda nazista >>  qui l'articolo completo  . Tale locandona   èin realtà una  vignetta  estrapolata  e   decontestualizzata  del  fumetto  Anime in transito di   Vanni Spagnoli  uscito  nel 2021 per  Youcanprint; Pagine 52; ISBN 9791220314008   che  potete  trovare    :  sotto  a  destra la copertina  il fumetto per  chi vìfosse  interessato lo può  trovare    in pdf  su  http://www.anonimafumetti.org/   più precisamente  qui   oppure  se  volesse    approfondire   e con backstage 

Lo storico Raoul Pupo: Esodo e foibe furono una violenza di Stato ma le polemiche non rispettano quei drammi

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  Basta polemiche. Ne sono fiorite troppe, attorno al dramma degli italiani dell’Adriatico orientale e litigare ancora, sulle piazze mediatiche e virtuali, non è certo segno di rispetto per chi ha dovuto provare sulla pelle sua e dei suoi cari una delle tante fini del mondo, per gli individui e le comunità, di cui è cosparsa la storia. Leggi anche Campi, fughe, assistenza cronache degli abbandoni sulle pagine de “Il Piccolo” Le mille storie dell’e sodo tra passato e futuro alla Bancarella adriatica Questo non significa che tutti debbano pensarla allo stesso modo: se ciò avvenisse, sarebbe un bel guaio, sintomo probabilmente che nella società e nelle istituzioni qualcosa sta andando storto. Per questo, rabbrividisco nel sentir invocare censure di stato o private su prodotti scientifici, libri di testo e pubblici interventi, a prescindere dal consenso o meno sui loro contenuti. Certo, i parenti di quanti hanno perduto casa, terra e affetti, se non la vita, hanno tutto il diritto di in

Se è lo Stato a riscrivere la storia Il caso del consiglio regionale del Veneto taglia i fondi agli studiosi che non si adeguano alle cifre “ufficiali” delle vittime delle foibe.

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  chi mi  sfotte perchè   parlo al di fuori della settimana     del giorno  del ricordo  [il 10 febbraio ]   e chi   continua   , nonostante lo  abbia spiegato più  volte  , a dirmi  come spunti sul  10 febbraio ma  lo ricordi  .  Lo invito  a  leggersi questo articolo .    DI SIMONETTA FIORI   da repubblica.it Se è lo Stato a riscrivere la storia Il consiglio regionale del Veneto taglia i fondi agli studiosi che non si adeguano alle cifre “ufficiali” delle vittime delle foibe. Chi mette in dubbio che fossero 12 mila è considerato “negazionista” Può esistere una verità storica di Stato sancita da un organo legislativo ? Nell'anno che celebra Orwell, è toccato assistere a una riproposizione in piccolo del suo "Ministero della Verità", che riscrive la cronaca e la storia secondo i dettami di chi governa. È accaduto il 24 febbraio scorso in Veneto, dove il consiglio regionale ha approvato una mozione con cui si chiede alla giunta di sospendere "ogni tipo di contributo a

togliamo il 10 febbraio al negazionismo e alla verità a senso unico imposta dallo stato e dalla destra e dalla sinistra negazionista.

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Ci sono macchie nere nella storia di ogni civiltà. Nascoste, ignorate o mascherate grazie a narrazioni di comodo, sono il conto con il passato che non abbiamo mai voluto fare. Quel conto è arrivato.   Dopo la settimana della memoria  adesso si avvicina   la settimana  del    giorno del ricordo  , la differenza tra patriottismo e nazionalismo  (  da me  riportato   qui   ) ben spiegata   dal politologo Maurizio Viroli nel libro    NAZIONALISTI E PATRIOTI  che  ricostruisce le ragioni della tentazione illiberale che sta attraversano il nostro Paese in un malsano e disgustoso sentimento nazionalista mai o falsamente patriottico  ) , mostra il suo solco profondo tra l'affetto verso il proprio territorio e l'amore malato per esso con l'odio per tutto ciò che è straniero A noi uomini liberi   spetta ricordare il passato  , in questo caso  il 10 febbraio ,  a  360   gradi     ricordare   tutti i morti a causa da parte dei carnefici nazionalisti, prima  fascisti e poi  comuni