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quando il negazionismo nega la verità e la realtà

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 non sono ( e non  lo sarò mai  )   d'accordo   con  le lobby ed  in particolare  quelle  delle armi   ora  dopo questo articolo    di repubblica   del 28\2\2013. Esso  è stato    ritrovato  oggi  , mentre   prendevo dei giornali vecchi   per  accendere il  fuoco del camino . Ora  posso capire  l'opposizione alla  riforma  obama  sulle  armi  , ma  non la bassezza  ed  il modo presunto con cui viene applicata  .Infatti  ,  a me  che in parte  sono complottista  ed appassionato di misteri ed intrighi  ,  talke cosa mi sta  dando  a nausea  , perchè in questo cvaso il complottismo non c'è  e si presta  ad un uso strumentale  di  tale  triste  vicenda  Prima dell'articolo  riportato sotto   trovate   qui  a  sinistra  un breve  sunto  della  vicenda  in questione I negazionisti  della strage dei bimbi  l’ultima follia che indigna l’America  Newtown presa d’assalto. Il sospetto che dietro ci sia la lobby delle armi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE  FEDERICO RAMPINI

1 dicembre 1955 the woman dind't stand up ( la donna che non s'alzò )

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da       https://www.facebook.com/o.Briganti.o/info La donna che non si alzò, Rosa Parks. Il 1º dicembre del 1955, a Montgomery, Rosa, allora sarta, stava tornando a casa in autobus e, poiché l'unico posto a sedere libero era nella parte anteriore del mezzo, quella riservata ai bianchi, andò a sedersi lì. Poco dopo salirono sull'autobus alcuni passeggeri bianchi, al che il conducente James Blake le ordinò di alzarsi e andare nella parte riservata ai neri. Rosa però si rifiutò di lasciare il posto a sedere e spostarsi nella parte posteriore del pullman: stanca di essere trattata come una cittadina di seconda classe (per giunta costretta anche a stare in piedi), rimase al suo posto. Il conducente fermò così l'automezzo, e chiamò due poliziotti per risolvere la questione: Rosa Parks fu arrestata e incarcerata per condotta impropria e per aver violato le norme cittadine. È da allora conosciuta come " the woman who didn't stand up/la donna che non si alzò "

azienda in crisi ma pacifista Italia, azienda in crisi rifiuta committenza militare per coerenza etica

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da  La Repubblica 15   07  2012  IL RIFIUTO di collaborare alla fabbricazione di siluri lo hanno deciso insieme, l'imprenditore in crisi e i suoi dipendenti cassintegrati. Si sono riuniti nella sede della piccola Morellato Termotecnica a San Giuliano Terme (Pisa), hanno discusso a lungo, si sono divisi. E poi hanno deciso di dire no. AMAGGIORANZA hanno deliberato di non accettare la commessa della Waas (Whitehead Alenia Sistemi Subacquei), gruppo Finmeccanica, che offriva alla piccola impresa artigiana toscana di realizzare un impianto per refrigerare la grande vasca dove testare i siluri militari. Un lavoro da 30.000 euro, ossigeno ad azienda e lavoratori in difficoltà, ma il «no pacifista» alla fornitura ha un costo sociale che i lavoratori accettano di pagarea testa alta. «Ho 39 anni, moglie, un mutuo sulla testa, peròa 18 anni ho fatto obiezione di coscienza al servizio militare e figuriamoci se vent'anni dopo mi metto a contribuire alla costruzione di strumenti be