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Visualizzazione dei post con l'etichetta poesia

senza titolo di © Daniela Tuscano

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Scia di sole, pallida e tarda, Solo tu puoi capire  Quell'assurda, insperata gioia Mentre l'ora s'abbruna Si convive, la morte addosso Quando s'ama anche il dolore E sbocci sempre, e non lo sai © Daniela Tuscano Metti in evidenza il post 286 persone raggiunte

storie di viaggi ne di scalate con annessa : musica , poesia , fotografia

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colonna  sonora     : sulla strada    -Francesco de  Gregori  Le  due  storie    che trovate  sotto , mi  hanno fatto venire  in mente  oltre   :  il libro on the  un  romanzo  autobiografico, scritto nel  1951 , dello  scrittore   statunitense   Jack Kerouac  ed   il film da esso tratto , ed la storia  di topolino n 3109  (foto a destra )  ad esso ispirata  , ed   il cd   sulla strada di de  Gregori  Mi hanno riportato alla mente queste  due immaginiche ricevetti tempo fa  su   wzp ed  ho deciso di condividerle  con  voi   prima  di  raccontare  \   riprendere  le due  storie  d'oggi    La   prima storia   viene  dala mia  sardegna  , più  precisamente   da i   piedi del Sup ramonte di Baunei ci sono 35 vie di arrampicata dedicate a Fabrizio De Andrè. Nel 17mo anniversario della sua morte il free climber Maurizio Oviglia, le ha risalite. Il servizio è di Daniela Usai. L intervistato è: lo stesso  MAURIZIO OVIGLIA  La  seconda   a storia

occhio cattivo di © Daniela Tuscano

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OCCHIO CATTIVO Certo. Forse trovo Affinità ovvie, forse siamo Tutti uguali, in penombra, Corrucciati. Forse, però Nello sguardo, duro e fisso Vedo il tuo, il mio tormento. Vedo lande desolate, Una fine ormai prescritta, Sudata, spenta, espiata. Non sei angelico. Sei bieco, Hai l'occhio senza luce, La pupilla braccata, Inchiodata ai troppi guai.  Da quel giorno, in cui peccasti, Il tuo umano è deflorato E il tuo corpo ormai resiste Puro e casto, nei tuoi versi, In un'anima preziosa, Barocca, egra, mendica. Così io; ci son ferite Prive di misericordia, E la pace è un'illusione. Solo l'arte, o la sua eco Può lenire tanto strazio. (A Pier Paolo Pasolini) © Daniela Tuscano

MOHAMED, CHE NON CAMMINAVA SULLE ACQUE © Daniela Tuscano

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Mohamed non camminava sulle acque per via della sua tumida testa. Mohamed non camminava sulle acque e non separava i flutti perché non era Isa né Mousa, non era profeta né inviato, non era Dio e miracoli non ne faceva. Mohamed non si chiamava nemmeno Mohamed, aveva forse quattr'anni, quel momento breve ed esausto, ricolmo di gioia in cui non hai religione, ma solo te stesso: la tua carne fragrante e compatta, docile allo sguardo dove nessuno a nome tuo parla all'Eterno e per questo sei dorato ma, se ti prende quel Dio dal troppo cuore sa esser così, violento, circolare e crudele. Mohamed non camminava sulle acque e, se vuoi illuderti, ora ascende al cielo; ma qui era piovuto, qui doveva fiorire.

“Tutta colpa del Whisky”. Chiacchierata -intervista con Cristian A. Porcino Ferrara

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    musica  in sottofondo    Giovanni Lindo Ferretti - Per Me Lo So (Video Lyric Ufficiale)   versione    del  Brano tratto dall'album: Giovanni Lindo Ferretti in concerto A Cuor Contento Per  chi aveva nostalgia  delle mie interviste eccovene una fatta  di recente    con Cristian Porcino sul suo  ultimo lavoro  Il libro in vendita su www.amazon.it      m'incuriosisce  eccoti alcune domande     1) Come mai questa   alternanza   fra prosa   e poesia?   Non è la prima volta che mi cimento in libri del genere. Proprio l’anno scorso è stato pubblicato da una casa editrice americana   il mio primo libro in lingua inglese: Born too late to a world too old . In quel caso il libro era suddiviso in poesia e prosa. Tale ripartizione è necessaria perché la poesia è istintiva, sgorga dal profondo dell’essere, mentre la prosa è più ragionata ma non meno incisiva.» 2) Come è stato passare   dal linguaggio filosofico, delle tue   opere precedenti,   a   quello    lettera

© IL MONDO IN UNA STANZA di Daniela Tuscano

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Com'è il penultimo giorno di vacanza? Di solito, inutile. E triste. I ragazzi vagano per la città in ordine sparso, sul viso un'espressione un po' così, anche le risate si fanno sommesse, spaginate. È un giorno che se ne va, fin dall'inizio. Resta la grande incognita del rientro, che cancella ogni illusione ma prepara, anche, a nuove avventure. Dove la vita pare più solida. Nelle aule di oggi non c'è più il mappamondo, quella sfera multicolore, con luce incorporata, che racchiudeva in poco spazio l'intero pianeta. Si dice spesso che la Terra è diventata piccola, tanto piccola che non si trova più un posto, sulla cattedra, per quel globo variopinto, dove Stati e continenti si rincorrevano come instancabili formiche. Eppure, grazie al globo, era lo sguardo, tra fantasioso e incantato, a dilatarsi: l'Italia appariva microscopica se paragonata all'Africa maestosa, dilagata, come un'immensa Furia. Incombente e prossima. Più in là quello che si chiamava

Strano

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                                                                                 Strano                               Strano come un gruzzolo d'aria in ruscelli di sentieri Strano come un mare fermo, senza nuvole, tra odore di boccaporti e ciocche di parole Strano perché apolide nel vento perso di comignoli al sole, tra noia e rivoluzione sapiente e malandrino Strano perché in bilico precario su questa terra, incerto come foglia, vela dolce di dolore.

Tracce d'amore

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...Giostrai.  Ne accarezzavo l'epidermide di seta vagabonda, sostavo ore e ore nell'attesa dell'amato, baciando il cuore alato di trapezista dal suo terreno cielo, assaporando lentamente i nostri rapidi sogni. Notturni, irragionevoli, colorati e folli, dall'allegrezza sghemba di bimbo. Un paradiso rotante, un peccato che si fa riso, un dolore che non t'accorgi, amore intenso e precario, stralunato e in bilico, troppo vero, troppo vita.

[sono solo un sognatore ] di Antonio rocchi

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questo scritto  di Antonio Ronchi Sono solo un Sognatore non ho altro nella vita che il mio sogno. A che serve un Sognatore? A che serve sognare? E cos'è il sogno se non la forza di un Cuore che si protende  per raggiungerlo? E cos'è quella Forza se non l'Amore che ha creato l'Universo intero?  uno dei fondatori del gruppo facebookiano di radio faber conferma  sia la  vignetta di Silvia Ziche  riportata  sopra   sia  questo mio  post  precedente

Silenzio d'ottobre

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Tardi t'amai, o bellezza piana e solenne, vaporosa nel risveglio e lenta nelle ore. Sei l'abbandono, la placida accoratezza, l'eco di verdi case in gherigli di pensieri, sei immota e stinta come ala gualcita, un uccello solatio nel candore tiepido di smorti abbaini.