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La storia di Cameyi, 15enne trucidata vicino all’Hotel House, è il simbolo di quel Italia che se ne frega degli immigrati

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                           Cameyi Mosammet  non aggungo  altro    all'articolo    riportato sotto   perchè  due  parole  sono troppo  ed  una  è poco in questa  guerra  quotidiana  h24    contro  quelli che    benpensano     e    contro i radical chic   che ben predicano . Ma  soprattutto    contro  i   : media  maistream    ed  purtroppo detterminati siti  e  pagine social . Infatti  :  <<  (....  )  Quando è scomparsa Cameyi – continua l’avvocato Sartini – erano in corso anche le indagini per la sparizione di Sarah Scazzi e per quella di Yara Gambirasio. Parliamo in tutti e tre i casi di ragazzine di cui si erano perse le tracce. Personalmente ricordo mesi di trasmissioni su Sarah e Yara, mentre il caso di Cameyi ha ricevuto un’attenzione minima, eccezion fatta per qualche puntata di Chi l’Ha Visto e, più di recente, per Quarto Grado, che si è anche scusata per non aver trattato la vicenda nel 2010″.“Ci sono casi su cui viene riversata un’attenzione spasmodica e a

ma è possibile che si deve strumentalizzare anche una semplice vittoria sportiva . La vittoria delle italiane nella staffetta femminile ai giochi del meditteraneo

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Certo è un immagine  simbolo perchè  dimostra  cme   l'italia  sia ormai  multi  etnica   sia  che  si fugga  dalle guerre  e  dale  dittature \  governi corrotti  o  per  altro  ( quelli che   vengono chiamati  migranti ecomici  )  . Purtroppo    tale  evento  è stto  strumentalizzato    da  ambo le  parti    da  una   parte   in  maniera vergognosa ( è a dir poco ).  Infatti  il    razzismo è sempre lo stesso e questa copertina,l'uso  nel  titolo del termine  abbronzate  ,  così come il suo editoriale, lo dimostra perfettamente. Il vittimismo "dell'uomo bianco " che non può sentir parlare del diverso senza sentirsi bistrattato è vergognoso e riprovevole. Dall'editoriale ,  di cui  sono  riuscito a leggere   solo le  prime  tre\  quatrtro righe   (  talmente  schifoso  e vergnoso  è )    scambiandomi  il  giornale     con un amico   al bar  mentre prendo  il caffe   pri.ma  dandare  a la vorare   : (.... ) <<  "quattro

un vescovo della provincia pavese dice No al concerto di Povia

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un vescovo un po' cerchiobottista dice No al concerto di Povia , ma ha ragione . non basta quanto questa comagna elettorale sta facendo con quello che è sucesso a macerata Mi piace Ieri alle 13:10  ·  Il caso a Pavia: il vescovo dice no al concerto di Povia in programma stasera al teatro dei Salesiani. Nel comunicato della Curia si sottolinea che l'iniziativa, rimandata a data da destinarsi, poteva "essere intesa quale appoggio a una forza politica" a elezioni imminenti Il vescovo cancella il concerto di Povia - Cronaca - La Provincia Pavese Pavia, il cantautore era annunciato al teatro dei Salesiani con il segretario del Popolo della Famiglia. La diocesi: «Inopportuno» LAPROVINCIAPAVESE.GELOCAL.IT

Luttwak choc: “Regeni? Magari l’ha ucciso un’amante. Se uno fa cose pericolose, se ne assuma i rischi”

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  Lo  so che  dovrei  stare  zitto  ,  come lo sono stato  fin ora  , per rispetto   alla  famiglia   , non basta quanto ne   parlano  i  giornali  specie  quelli di una determinata  fazione politica  . Ma  certe    cose   non poso passare  sotto  silenzio  . Strano     che   i familiari     non si siano  incazzati  non abbiano preso posizione  contro simili  affermazioni   di  Luttwak .  12 febbraio 2016 | di  Gisella Ruccia Luttwak choc: “Regeni? Magari l’ha ucciso un’amante. Se uno fa cose pericolose, se ne assuma i rischi” “Giulio Regeni ammazzato dai servizi segreti egiziani ? Questa è mera speculazione, non sappiamo assolutamente niente su questi servizi segreti, che sono un’entità su cui non c’è nessuna informazione. Magari Regeni è stato ucciso da un’amante, da un poeta o da chissà chi”. Sono le parole choc pronunciate dal politologo americano Edward Luttwak ai microfoni de La Zanzara (Radio24), sulla tragica morte di Giulio Regeni, il giovane ricercatore un