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Visualizzazione dei post con l'etichetta calcio

A volte il confine tra devozione e follia è molto labile, soprattutto nel calcioGiappone, centinaia di chilometri per seguire il suo club: la squadra applaude l'unico tifoso in trasferta

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A volte il confine tra devozione e follia è molto labile, soprattutto nel calcio. E' il caso di un tifoso dell'SRC Hiroshima, piccolo club che milita in un campionato regionale giapponese, che ha percorso più di 400 chilometri per seguire la sua squadra in trasferta nonostante l'esito del match fosse pressoché scontato.  In occasione del secondo turno della Coppa dell'Imperatore, la squadra della regione di Chugoku era stata abbinata ai ben più blasonati avversari del Nagoya Grampus, compagine che milita nella seconda serie nipponica. Il sorteggio aveva stabilito che la sede della partita sarebbe stata il Nagoya Mizuho Athletic Stadium, distante da Hiroshima più di 480 chilometri, ma un tifoso della SRC ha deciso ugualmente di seguire i giocatori della sua squadra in trasferta.  L'incontro è terminato 6-0 in favore della squadra di casa, ma al termine del match quel singolo sostenitore dell'Hiroshima ha regalato una bellissima cartolina di s

Vince la Juventus: tre romanisti apprezzano Esplode un nuovo caso social dopo tre mi piace messi su Instagram da altrettanti calciatori giallorossi al passaggio di turno dei bianconeri.

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da  Sportal.it  del  6\4\2017 Il clima non è di certo dei migliori in quel di Trigoria. Per strappare lo scudetto alla Juve servirà quasi un miracolo, eliminazione dall'Europa League e ultima, ma non di importanza, la bruciante eliminazione in Coppa Italia nel doppio confronto del derby contro la Lazio. A mettere benzina sul fuoco ci pensa un episodio che ha provocato non poche polemiche: 3 "like" messi da Nainggolan, Rudiger ed Emerson Palmieri all'ex compagno Pjanic, alla foto che ha postato mercoledì il bosniaco su Instagram. La foto in questione ritrae la squadra juventina dopo il passaggio del turno, che è valso la finale, negli spogliatoi del San Paolo. I tifosi hanno reagito in maniera diversa: c'è chi ha lasciato sotto dei commenti di cattivo gusto, c'è chi invece riconosce che certe amicizie vanno oltre i colori della maglia con cui si scende in campo, eccone uno: "il valore dell'amicizia. La Roma ha altri problemi, non certo il

A Torino la squadra peggiore d’Italia: “Perdiamo, ma sempre con il sorriso”

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proprio le parole di quest'inno sono adatte a questa vicenda da " sfigati " storie disney di paperino e paperoga . Altro che le grandi squadre di serie che ad ogni sconfitta trovano sempre una scusa o la devono far passare per vittima, questa squadra di sicuro sarà la migliore perchè accetta le sconfitte e dalle sconfitte si diventa i migliori, al contrario di chi vince sempre, perchè chi vince sempre spesso  non sa  rialzarsi Inoltre  le  sconfitte  insegnano  come dice  una puntata  di un famoso cartone animato  se  nel caso non riusciste  a vederlo lo trovate   qui  su  http://www.dailymotion.com/it A Torino la squadra peggiore d’Italia: “Perdiamo, ma sempre con il sorriso” La Crocetta ha il record di ko e gol subiti su mille squadre di Terza Categoria. Ma il tecnico scommette sul primo successo: «Ci divertiamo e non molliamo neanche sotto 12-0»                                  La formazione della Crocetta al debutto s

Street Food, a Bolzano arriva la vegan bike ed altre storie vegane

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Anticipo e  brucio su i tempi  coloro  che mi diranno  : 1)    e passato  alla moda  vegana ., 2)  rinunci alla tua  identità  alimentare  per una cosa  non tua  , 3)  ti sei adeguato al sistema  , ecc . Io non sono  vegano   (   troppi  sacrifici e troppe  rinunce oltre ad uno stile  di vita troppo  rigoroso e  ferreo   )  ache  se  ogni tanto     faccio pranzi  \  cene  con amici   vegani e    vegetariani (  ne  ho parlato qui nel  blog     da  qualche  parte  )   o mangio se  capita senza  fare lo schizzinoso    anche loro   cibi   e pietanze ,     ma  sono   onnivoro perchè limitarsi e   \o fissarsi  su  un determinato   alimento  è come non mangiare o mangiare  solo  cibo  " imposto "  \  standard   vedi Mc Donald e  simili   .  E'vero   che al  giorno  d'oggi   è diventata  un moda  ,   come  succede  a  tutto  il pensiero e l'arte cioè si nasce incendiari e   si finisce  pompieri   e  raramente  si resta   come   si  in origine  ,  ma   non è il mi caso

Teatro San Carlo, il baritono al direttore: "Facciamo presto, c'è il Napoli"

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credevo che  la passione  calcistico  fosse assopita  ed   inglobata  dalla tv  , visto che  gli   stadi sono   sempre  o quasi   (  vuoi per paura dei violenti , vuoi per motivi di sicurezza  es empio quando si vieta  ai tifosi  di una squadra    ospite  di seguirla   perchè essa  gioca in casa  dell'avversario  )  invece  da  http://napoli.repubblica.it/sport/  4\2\2016   Il tifo per il Napoli conquista anche i protagonisti della lirica: ieri sera, il baritono Filippo Morace, che interpreta il barone Mirko Zeta, in occasione dell'ultima recita de "La Vedova Allegra" in un teatro San Carlo sold out, ha confessato in diretta il suo amore per la squadra azzurra di calcio prima in classifica. Nell'attaccare la strofa dell'aria del terzo atto si è rivolto al direttore d'orchestra, Maurizio Agostini, dicendo: "Maestro, facciamo presto che c'è il Napoli in tv". Il pubblico ha dimostrato di gradire l'esortazione a scena aperta di Morace arri

Stefano Cusin, insegnare calcio a Hebron: “Qui il lato umano non è un dettaglio”

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Ogni   tanto  il calcio sa' essere quedllo che  è realmente  sport  e non solo  Infatti  E' il primo allenatore italiano in Palestina dopo una vita da globetrotter del pallone. Prima della Cisgiordania era il secondo di Zenga a Dubai: "Un giorno il presidente mi ha detto: mister prima lavoravi per gli sceicchi, ora lo sceicco sei tu" di Dario Falcini | 14 febbraio 2015   Stefano Cusin, insegnare calcio a Hebron: “Qui il lato umano non è un dettaglio” E' il primo allenatore italiano in Palestina dopo una vita da globetrotter del pallone. Prima della Cisgiordania era il secondo di Zenga a Dubai: "Un giorno il presidente mi ha detto: mister prima lavoravi per gli sceicchi, ora lo sceicco sei tu"

Southampton: conosce la ragazza seduta vicino con l'aiuto del club

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finalmente  i  cosidetti  club  calcistici fanno qualcosa  di  bello  che non sia solo  violenza   e fanatiosmo   da  http://www.calcioblog.it Southampton: conosce la ragazza seduta vicino con l'aiuto del club Scritto da: Antonio D'Avanzo - venerdì 2 gennaio 2015 Il regalo di Natale per Timothy... Thank you to @SouthamptonFC she didn't like the bovril but loved the flowers❗️ #WingMan #Saintsfc pic.twitter.com/2KNY0ECcSS — Timothy (@_timcorn) 1 Gennaio 2015

Nella chiesa di San Paolo i funerali dello storico allenatore dell’Olbia. Una vita dedicata ai valori sani dello sport Una maglia bianca per l’addio a Palleddu

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leggendo  , le cronache   spesso feticiste  , della strage  di tempio  pausania  ,  sulla  nuova   nuova  sardegna  Olbia-Gallura  del  20\5\2014  mi sono imbattuto  in questo articolo  . Descrive  un epoca   di mezzo  fra calcio puro e calcio  corrotto , cioè u quando la corruzione stava iniziando a prendere  piede  ecco  perchè  come tag  ho scelto  calciopoli antelitteram  )  . Insomma un epoca   che  se  ne và  e  che  rimane  solo nei ricordi   . Nella chiesa di San Paolo i funerali dello storico allenatore dell’Olbia. Una vita dedicata ai valori sani dello sport Una maglia bianca per l’addio a Palleddu OLBIA Non ha fatto in tempo a rivedere l’Olbia nella serie C unica. La sua Olbia è uscita troppo presto dai playoff per un posto nel calcio che conta. Quel mondo in cui lui, Palleddu Degortes, l’aveva portata nel 1968. Più forte degli avversari, più forte della slealtà sportiva del Latina. Perché, calcisticamente parlando, il suo nome sarà per sempre legato a quell’im

Giocare a calcio: diventa realtà il sogno di Francesco, nato senza una gamba A Cagliari due giorni di sport all’aria aperta per il Centro sportivo Day con la Nazionale Calcio Amputati

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alla  bellezza dei  margini  - yo yo mundi da la nuova sardegna di qualche giorno fa e da http://www.castedduonline.it/sport/altri-sport/14987/ CAGLIARI. Due giornate di gioco e di gare tra Coni e piazza dei Centomila organizzate dal Centro sportivo italiano, con la partecipazione della Nazionale di Calcio Amputati. Vale la pena di raccontare la storia di questa Nazionale. È cominciato tutto nel 2011 – si spiega in una nota. Francesco Messori, dodicenne di Correggio in provincia di Reggio Emilia, nato senza una gamba, esprime due desideri: "Voglio giocare a calcio da tesserato, non solo in amichevole, con la squadra con cui mi alleno (la Virtus Mandrio), ma anche formare una Nazionale di Calcio Amputati con ragazzi col mio stesso problema, per misurarmi alla pari con altre nazionali amputati che esistono all'estero". Da allora, passo dopo passo, iI Centro Sportivo Italiano ha realizzato entrambi i sogni di Francesco: viene tesserato al CSI e gioca il suo p

Il giovane centrocampista dell’Atalanta Primavera, Alberto GrassiCalciatore espulso per razzismo sconta la sua pena tra gli immigrati

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in  sottofondo   Francesco De Gregori - La leva calciStica della classe '68  Su     http://www.dirittiglobali.it    foto  comprese , eccetto la  prima  scatata  con il  mio smartphone direttamente  da  repubblica  cartacea  .  trovo   questa  storia   presa  da  la Repubblica  5 aprile2014 Squalificato per aver detto “vu cumprà” a un avversario ghanese Il giovane centrocampista dell’Atalanta Primavera, Alberto Grassi, ha scelto di fare il volontario per dimezzare la punizione PAOLO BERIZZI, SORISOLE (BERGAMO)  TRENTACINQUE giorni all’alba, e Franti sa che non può sgarrare. Dietro la lavagna della vita sta scoprendo che il centrocampo è popolato da «vu cumprà», però quelli veri. Senza tetto, giovani detenuti, drogati, malati di Aids e emarginati sbarcati a Lampedusa ai quali il reprobo adesso serve da mangiare e porta i vestiti che la gente imbuca nei cassonetti di raccolta. «Ho sbagliato, ma non sono razzista. Mai stato. Il compagno di squadra con cui mi trovo

Giappone, ecco il super tiro alla ''Holly e Benji''

http://it.wikipedia.org/wiki/Episodi_di_Holly_e_Benji Kosuke Ota e Naohiro Ishikawa sono due calciatori del FC Tokyo molto appassionati di manga giapponesi. Amano leggere soprattutto “Capitan Tsubasa”, meglio noto in Italia con il nome di “Holly e Benji”. Il manga è famoso per i tiri strabilianti dei giocatori protagonisti, ma Kosuke e Naohiro non vogliono essere da meno. Decidono così di imitare il super tiro del loro fumetto preferito. Kosuke riceve un passaggio da Naohiro e lascia partire un esterno sinistro ad effetto che si infila sotto l’incrocio. Un tiro talmente preciso da essere considerato un fake da alcuni utenti su YouTube, dove ha già raccolto un milione e mezzo di click in tre giorni. (a cura di Ivano Pasqualino)   e per  rinfrescare la menoria    o  far  conoscere   alle nuove generazioni    tale  manga    eccone la sigla italiana   e la  sigla  giapponese  

c'er a una volta il calcio vero . paletta cuore di roma il difensore partigiano : << il calcio oggi è un farwest >>

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la storia  di Giacomo losi vedere sotto , mi ricorda   la  due canzoni canzoni  che  consiglio oggi   una  vita  da mediano - Ligabue santa martia del pallone  - Modena City Ramblers  Nato il 10 settembre 1935 a Soncino (Cremona), ha giocato con Cremonese (dal '52 al '54) e con la Roma (dal '54 al '69): in giallorosso 386 partite di campionato, due Coppe Italia e una Coppa delle Fiere vinte di GIANNI MURA  da  repubblica del 17\2\2014 Giacomo Losi nel campo dei ricordi ha il numero 3, ma andrebbero bene anche il 2, il 5 e il 6. Tutti i ruoli della difesa li ha coperti, semmai c'è da chiedersi come riuscisse, lui alto 1.68, a marcare giganti come John Charles. Losi è nato a Soncino, in riva all'Oglio, un centro che dista una trentina di chilometri da Brescia, da Cremona e da Bergamo. Ed è catalogato tra i borghi più belli d'Italia, per la sua Rocca sforzesca e le mura che racchiudono il centro abitato. "Una volta c'era l'

CHI LO HA DETTO CHE BISOGNA TIFARE PER LA SQUADRA CHE TIFANO I GENITORI ?

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Di  solito  , per  esperienza  personale  con amici\che milanisti ed  interisti  ,  avevo sempre  conosciuto  gente  che tifa   una determinata  squadra perchè la  si tifava  in famiglia . Ma  questa   storia   , conferma  anche il mio  percorso  calcistico da  ex  juventino ( tranne che   nelle coppe  europee )    dopo gli scudetti  vinti illecitamente    o presunti tali come  quello  del  1996\7  contro l'inter  ,  ho smesso di tifare fisso   per  una squadra   e  mi appassiono di calcio  in generale  .  Sono passato a : << (...)  Il tifo sportivo non hanno una logica, è irrazionalità pura, non mi sono mai chiesto né ho mai capito perché tifi Ducati e McLaren, è così e basta e non c'è verso che cambi idea. Ad esempio tifo Basket Napoli, una squadra che dopo paio di fallimenti non esiste più e da allora non c'è verso di farmi interessare ad un club di basket, guardo solo la nazionale.Il tifo sportivo non si sceglie, ti capita.(  Biagio Scotto di Carlo   commento   al