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come vivere in armonia con l'ambiente parte 2

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 la  prima  parte   http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2014/01/come-vivere-in-armonia-con-lambiente.html Imparare e vivere in modo  ecologico si può: i cambiamenti  climatici preoccupano ( o almeno dovrebbero ) ormai tutti, ed è per questo  che la “coscienza verde” si sta sempre più diffondendo, anche se non sono in molti ad avere le idee chiare su questo argomento. Uno dei fattori positivi del vivere ecologico è che la maggior parte delle attenzioni all'ambiente possono contemporaneamente  fermare i cambiamenti climatici e rendere migliore la qualità della nostra  vita quotidiana, senza contare   il notevole risparmio in termini economici. Bastano alcune semplici mosse che possono essere praticate da tutti e a  partire da subito per ridurre  l’impatto ambientale, vivere  più sereni e più sani, risparmiando denaro, cosa da non sottovalutare in questo momento di forte crisi economica. Prima di tutto, bisogna tendere  a un consumo minore di  energia: un semplice c

come vivere in armonia con l'ambiente parte 1

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 VESTIRSI  In un mondo che sta prestando  sempre più attenzione  all'ambiente, alla nostra salute e del pianeta, ci sono alcuni fattori di cui ancora non si parla abbastanza,come ad esempio l’inquinamento che deriva dall’industria tessile. Non tutti sanno infatti che nell’industria di lavorazione della fibra in tessuto sono previsti numerosi passaggi e l’impiego di molti prodotti chimici,alcuni dei quali sono altamente inquinanti. Negli ultimi anni è stato rilevato un notevole aumento di problematiche alla pelle, come dermatiti, eczemi, allergie, poiché  al termine delle fasi di lavorazione alcune sostanze restano presenti nel tessuto in dosi più o meno elevate direttamente a contatto con la pelle: formaldeide, residui di metalli  pesanti (argento di mercurio,cromo nichel, rame ecobalto) pesticidi e pentaclorofenolo. L’impatto ambientale nell'industria tessile deriva da un insieme di parametri , dal metodo di coltivazione delle fibre al processo produttivo: il coto

L'atroce “spirito di Dachau” che non risparmiò i sardi

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Lo storico Aldo Borghesi: molti di loro erano soldati sorpresi dopo l'armistizio Un processo industriale, tecnologicamente avanzato e pianificato scientificamente. Una precisa volontà di annientamento che ebbe inizio nel 1933 con la costruzione del primo campo di concentramento, dedicato agli individui asociali, a Dachau. Fucina di formazione per le SS e scuola di violenza senza pietà, diede origine al cosiddetto “Spirito di Dachau”, poi esportato in tutti gli altri campi. Uno scenario di violenza e di morte al quale i sardi non furono estranei: in base ai dati raccolti e messi a disposizione dall'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti a Dachau passarono 98 persone nate in Sardegna: 37 nella provincia di Sassari, 36 Cagliari, 19 Nuoro e 6 Oristano.  Scorrendo l'elenco dei deportati a Dachau si va dai ventenni, come Emanuele Binno, matricola 116417, nato ad Abbasanta l'11 gennaio 1924, deportato da Trieste il 19 ottobre 1944, ai settante

Cagliari uffici comunali Disabile chiede aiuto a un impiegato La risposta: non ho tempo, vada a fare la fila nell'altro sportello

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A  chi mi dira  , ma  come racconti   solo storie   sarde  ?   rispondo    che non solo è  in male   fede  ed  lettore distratto e  che     invece  di lamentarvi mandatemene  via   email   ( dove poete    anche richiedere   l'invito a scriverle o raccontarle  voi ) l'email  l'ho messa  apposta   cazzarola  . E poi inoltre la storia   di  maleducazione che   potrebbe  essere  avvenuta  in qualunque regione   \  zona d'italia , sempre  un atto  d'inciviltà \  mancanza  di rispetto   , a maggior  ragione fatto   verso un disabile  , si tratta . unione sarda del 23\1\2014 La storia negli uffici comunali di via Sonnino a Cagliari. Luigi Fadda, 35 anni, è affetto da disabilità dalla nascita. E' andato negli uffici comunali per richiedere il pass per la ztl. L'impiegato gli ha detto che avrebbe dovuto compilare un modulo. Un'impresa non facile per via dell'handicap con cui il giovane fa i conti. "Non ho tempo - è stata la risposta - vada a fare

anche la vita ai margini può essere stupenda la storia di Annette Gabbedey orafa senza dita

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ti potrebbero interessare  https://twitter.com/AnnetteGabbedey/  il suo twitter http://www.annettegabbedey.co.uk/products/   ( dal suo sito  , le sue creazioni )  unione sarda  del 23\1\2014  Leggo sulla pagina di facebook   dell'unione sarda  (   www.unionesarda.it  )  d'oggi  la storia  di  Annette Gabbedey, una storia   particolare  .Infattti come potete vedere  anche dalla foto sopra  essa è   l'unica donna al mondo a essersi cimentata nell'arte dei preziosi nonostante il suo handicap. dal suo sito    Le sue mani sono senza dita. Una grave malformazione, quella di Annette Gabbedey, che non le ha impedito di realizzare il suo sogno: creare gioielli. Nel suo negozio di Frome, nel Somerset, l’orafa inglese, 48 anni, produce (come se fosse la cosa più naturale del mondo) braccialetti, anelli e orecchini, pur non potendosi aiutare con le dita. A lei, esperta nella lavorazione dell'opale e di altri metalli preziosi, il primato a livello mondiale

Due amiche scoprono di essere sorelle Nate da un padre donatore anonimo

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 A  prima vista  sembra  il film della disney  un cowboy con il velo da  sposa   ed  i suoi remarke    nel  1998  chiamato  Genitori in trappola  (fedele al titolo americano,  The Parent Trap ) in cui le due gemelle vengono impersonate da  Lindsay Lohan  e diversi seguiti interpretati dalla stessa  Hayley Mills : Trappola per genitori  ( The Parent Trap II , 1986),  Una trappola per Jeffrey  ( Parent Trap III , 1989) e  Trappola per genitori - Vacanze Hawaiane  ( Parent Trap: Hawaiian Honeymoon , 1989). Un altro remake di questo film è  Matrimonio a quattro mani , nel 1995. Le due gemelle sono interpretate dalle  gemelle Olsen .  )  Ma  poi leggendo bene la news   è  invece  la trasposizione nella realtà  di  altri due film  : 1)   made in america   del    1993  di  Richard Benjamin 2)  Starbuck 533 Figli E Non Saperlo  del  2011  diretto da  Ken Scott . qui  il promo La scoperta avvenuta per caso dopo le reciproche confidenze. "Un filo invisibile colleg

la storia di Iby Knill e la sua Promessa di una ragazza destinata a morire: sopravvissuta all'Olocausto rompe 70 anni di silenzio per raccontare ultime parole di adolescente prima che lei e twin sono stati portati via per esperimenti di Auschwitz

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cercando  ispirazione per  evitare  di cadere  nel solito post retorico  e  noioso . sull' olocausto e sulla shoah  (  per  chi fosse interessato  trova  quello che cerca  nel mio archivio  )  ho trovato questa storia interessante , scusate  se  è in inglese  ma  non ho trovato nessun sito italiano  ( almeno fin ora  )che l'abbia  ripresa   . Il succo  comunque  è questo  : Una  signora  di 90   anni ha  taciuto  per  70 anni   sul suo passato  di sopravvissuta ai lager nazisti per poi mantenere la  promessa fatta un ragazzo   del campo  di concentramento che  gli aveva  chiesto   che  se ne usciva viva di raccontarlo . Promise to a girl doomed to die: Holocaust survivor breaks 70 years of silence to tell of teenager's last words before she and twin were taken away for Auschwitz experiments  Iby Knill promised teenager she would tell everyone the evil of Auschwitz  But when the death camps were liberated it 'didn't feel right'  Now

differenza tra noi e il sud del mondo su come prendere la vita la storia dell'amore per il mozambico di un ex missionario Galluirese don Ottavio Cossu

L'Africa di don Ottavio dove pulsa la vita vera «Voi bianchi non potete capire» ridacchia don Ottavio, bianco per caso, nero per passione. Il suo pensiero va oltre le parole, la sua esperienza traduce le intenzioni dei fratelli africani. Perché nel Continente nero due ore sono sempre quattro, le cose fatte generalmente sono da rifare e soprattutto nulla è certo nella stagione delle piogge. E allora bisogna seguire il tempo, senza fretta, lasciare a casa l'operatività occidentale, lasciar fluire la vita, così come viene. Per questo mentre gli uomini bianchi, intrappolati nei tempi morti dell'uomo nero, continuano a preoccuparsi, Ottavio se la ride: un metro e mezzo di simpatia e cinismo, cammina con piede malfermo tra la nebbia di Aglientu. Era stanco e ha deciso di tornare a dir messa in Sardegna per quattro vecchiette litigiose. Ma è durata poco. Ha mandato una lettera al vescovo: mi ritiro. L'Africa per lui è stata una grande maestra di realismo. Ha visto donne e

I due EP degli gli artisti cagliaritani, per la prima volta insieme Chi ha detto che l'elettronica non è musica da cantare?Matteo Spedicati e Francesca Corrias, nuove armonie

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da  l'unione sarda del  21\1\2014 I suoni avvolgenti e folli di Matteo Spedicati si fondono con la voce armoniosa e calda di Francesca Corrias. Nuova produzione per l'inedito duo cagliaritano che offre agli appassionati di musica elettronica (ma non solo) un progetto, vera e propria perla minimal, dove deep house, techno e jazz - anche se Matteo odia etichettare la musica per generi - vanno a unirsi in un connubio insolito ma efficace.  I suoni visionari del dj e produttore (fratello di Alessandro “Diablo” Spedicati, il cantante dei Sikitikis) incontrano le note e il timbro dell'ex Mucca Macca, splendida voce dei Sunflower Quartet, recentemente impegnata nel progetto Roundella. Due tracce e un remix per due EP che saranno prodotti rispettivamente dall'etichetta della discoteca di Ibiza Amnesia e dall'italiana Alfa Romero.  Uno dei brani è già stato inserito in una compilation internazionale: si tratta di tre brani (tutti i testi sono di Spedicati) scri

IL VIOLINO DI LUIGI - Modena City Ramblers

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Sempre  a proposito di violini ,  mentre finivo di scrivere il mio precedente post  ,   mi  è  ritornata  alla mente  questa  storia  (   riguardante  un violino   )  messa   in musica (  trovate  sotto il video  con il testo   ) dai Modena City Ramblers  . da http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/ del 29 luglio 2012 LUZZARA. Dalla casa da abbattere spunta il violino dimenticato di un martire partigiano. E' davvero incredibile la storia emersa giorni fa a Casoni, dove nella soffitta di un immobile da abbattere è stato trovato lo strumento musicale che Luigi Freddi   (   foto  a sinistra  e   qui        una sua biografia  lasciò in pegno alla famiglia Vezzani prima di essere ucciso dai fascisti il 23 marzo del 1945, a soli 19 anni. da   http://www.comune.luzzara.re.it/ .La notte precedente, infatti, aveva tentato insieme ad altri compagni di far saltare un deposito di munizioni lasciato dai tedeschi in zona Pedrocca a Casoni: il sopraggiungere dei fa

anche un violino ha strorie da raccontare e da suonare I violini dell'Olocausto salvati dall'amore di un liutaio ( Amnon Weinstein ) . Suoneranno al Parco della Musica di roma nel Giorno della Memoria

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Anzi che mettere le solite ed arcinote musiche sull'olocausto \ shoah che sicuramente sentirete e vedrete i video su i social ( facebook in particolare ) e visto che il violino è uno strumento itinerante . Ma soprattutto esso è un simbolo per gli ebrei infatti : << Il violino, "fidl" in yiddish, è lo strumento simbolico, (con il clarinetto subito dopo...) della musica klezmer, musica tradizionale degli ebrei dell'Europa orientale, prima che la loro civiltà venisse definitivamente cancellata dai barbari nazisti, con la "Khurbn" (catastrofe in yiddish..)Ora questa musica e la lingua yiddish suonano come echi e ricordi nostagici di un mondo sommerso e irrimediabilmente scomparso, il mondo degli shtetl, un mondo senza frontiere, lo Yiddishland... " Kh hob shoyn lang, shoyn zeyer lang, nisht gehert keyn fidl klang..." cioè," E' da molto , veramente da molto, che non sentivo il suono di un violino..." co