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la musica non è solo san remo .essere umano di valentina rubini e la risposta degli Hakuna Matata a Bello Figo

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incuriosito da   questo articolo   e  da questo video Si intitola  Essere Umano  ed è la canzone rap di  Valentina Rubini  dedicata a tutti gli animali maltrattati e torturati dall’uomo e in particolare al cane  Angelo  che  fu seviziato e ucciso da quattro ragazzi lo scorso giugno a Sangineto in provincia di Cosenza .  La canzone è nata per ricordare Angelo e tutti gli animali che come lui sono vittime della violenza dell ’ uomo  e ha avuto molto successo –  spiega  Alessandro Mosso , presidente dell’associazione  Animalisti Onlus  che ha finanziato la produzione del video  – Così abbiamo deciso con Valentina di fare altri due video i cui proventi andranno a sostegno dei nostri progetti per i cani randagi . Infatti  cercandola  in rete oltre  a questa  striminzita  biografia Valentina Rubini (28 anni, Tortona ), rapper, autrice, attrice e attivista per i diritti animali nasce a Piazza Brembana (BG) , studia e si laurea a Milano presso l'Università Cattolica del Sacro C

L'elzeviro del filosofo impertinente /2

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Il 17 febbraio del 1600 moriva assassinato il filosofo Giordano Bruno. Bruno, giovane intellettuale meridionale, ebbe il coraggio di affermare la dignità del proprio pensiero fino alla fine dei suoi giorni. Il suo intelletto non era asservito ad alcuna logica di potere, ma solamente ispirato da un principio di Verità insito nella natura delle cose del mondo. Giordano Bruno non cedette all’offerta di aver salva la vita in cambio dell’abiura, bensì andò incontro alla propria morte che avvenne a Roma in Campo de' fiori su ordine del Sant’Uffizio. In questa piazza venne allestito un rogo dove fu bruciato vivo il filosofo 'eretico'. A Bruno fu messa una maschera per non permettergli di parlare durante il martirio. La sua agonia fu atroce perché il suo corpo fu dilaniato dalle fiamme, e le sue grida non poterono uscire perché aveva 'la lingua in giova', una sorta di museruola che impediva alla sua bocca 'blasfema' di emettere suono. Non possiamo certamente dime

Rom: Daniele, sei anni e un futuro scolastico segnato dalla nascita perchè discriminato dalle linee guida del mistero dell'istruzione

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ringrazio   Daniela  Tuscano  l'amica  e  utente    del blog  e  dei miei Facebook ( pagina  e  account  ) per  averlo riportato sulla  nostra  pagina  Fb   che (  v'invito a visitare  in quanto contiene   materiale  extra  che raramente  causa  impegni finisce qui  sul blog  e  , se  vi va mettere  mi piace  ) ecco  \  riecco  l'indirizzo  internet    https://www.facebook.com/compagnidistrada/ Premetto  che  non sono  d'accordo su molte  cose   dei rom \  zingari  , tipo  picchiare  i bambini    d se non portano i  soldi o altro a casa  ,  picchiarli    e  bruciarli le mani  per  impietosire la gente  quando  chiedono l'elemosina  ,   mandarli a rubare  ,  ecc . a  come   dimostra  la storia   riporta  sotto  essi   sono la sola comunità in Italia vittima di pratiche istituzionali pensate e realizzate su base etnica e per lo Stato. Infatti  Daniele, ancor prima di essere un bambino che si affaccia alla scuola dell’obbligo, è un rom, incasellato in un paragrafo a

riflessioni post san remo

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da   un paio  d'anni non seguivo  san remo    ma    sentendo e leggendo  i vasi   ( alcuni seri  o altri frivoli  )  bla  ... bla    sono andato a riascoltarmi  le  tre  canzoni  vincitrici   E dico ai mie contatti e agli amici dei miei contatti Non state a rosicare e a polemizzare sempre. Quante volte il podio di Sanremo è stato una vera merda monnezza tanto da non ricordare a differenza a degli altri anni incui ero più giovane 😀🙎😇 nè i nomi nè le musiche ) melodie e testi ) dei vincitori ) ? Quest'anno invece abbiamo avuto tre pezzi buoni: un classico come quello della Mannoia e due contemporanei di livello Come Gabbani ed Ermal Meta, entrambi originali e con qualcosa da dire. È stata una bella edizione e francamente non ci speravo. E mi parte , alcuni cantanti ( Masini , Mannoia , Moro ) Sulla carta i concorrenti non mi ispiravano molto. posso dire che aggiungo , soprattutto con i testi della seconda

Roberto Baggio, il campione diverso rimasto tra noi con la sua assenza

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N.b  stavolta   non ho nessuna  colonna sonora o musica  consigliata , se  non questa  che mni ritorna  all'orecchio e  mi evoca   ricordi  d'infanzia   da proporre in quanto  ci sono già le belle canzoni  di  : Cesare Cremonini ,  Tiziano Ferro , Lucio  Dalla presenti  nel filmato   sotto    riportato Non è necessario essere  onnipresenti   sui media  o  in rete  ( infatti  la  sua pagina ufficiale su  fb non  viene aggiornata  dal  2  settembre  2014 precisamente  da  questa  foto   riportata sotto )     da  http://www.repubblica.it/  del   13\2\2017 A 50 anni Roberto Baggio è fuori: dal gioco, dal calcio, da ogni falò delle vanità. Infatti secondo    Ha smesso da oltre dieci anni di misurare il mondo con le righe del campo. Non rilascia interviste, non parla di calcio, non presenzia. Gli è riuscita la magia di scomparire dal palcoscenico, di evitare l'invenzione della nostalgia, niente più c'era una volta in America. Se n'è andato senza avere

l pianista sfida il robot a suon di Mozart e Chopin

almeno fin ora , in un futuro chissà , un robot musicale ( potrà anche vincere ) non può sostituire in campo artistico un umano Infatti lo si è visto nella "Sfida alla tastiera" tenuta al Teatro Bibiena fra TeoTronico pianista robot dotato di 53 dita ed in grado di riprodurre fedelmente qualsiasi file midi su un normale pianoforte acustico e Roberto Prosseda, pianista… umano.  Tenzone avvenuta A colpi di Mozart, Chopin ed altri grandi compositori classici e romantici, i due hanno dato vita a un pacifico duello, innescando una dialettica avvincente tra lettura asettica e letterale proposta dal robot e interpretazione affidata qui a una pianista sopraffino come Roberto Prosseda.

L’incredibile parabola di Luca Mechini: padre esponente del Pci, madre intellettuale nel 1989 la famiglia inizia un declino che le fa perdere tutto. Ma non la dignità

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da  http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca / del 12 febbraio 2017 L’incredibile parabola di  Luca Mechini: padre esponente del Pci, madre intellettuale nel 1989 la famiglia inizia un declino che le fa perdere tutto. Ma non la dignità  di Francesca Ferri Luca Mechini, 58 anni GROSSETO. Budapest, 4 novembre 1966. Una Peugeot sfreccia per le strade. Sul sedile posteriore un bambino italiano di 8 anni sta andando alla scuola francese accompagnato dal suo autista. «Luca, ci sono brutte notizie dalla tua Firenze. C’è stata un’alluvione», gli dice l’uomo. Grosseto, 4 novembre 2016. Su una panchina del binario 1 della stazione un uomo cerca di prendere sonno, la schiena trafitta dalla seduta di metallo, la testa appoggiata a un fagotto con le sue cose. I treni gli passano accanto e si allontanano, e così i passeggeri, giornale sotto il braccio che titola: «Alluvione, il giorno del ricordo». I ricordi, per Luca Mechini, 58 anni, hanno un prima e un dopo

in Germania il nazismo delle forze dell'ordine non lo premiano in italia invece lo si esalta

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Mentre  in Germania  come   leggo  su  facebook  , il post  di istangram  di   da Leonardo Bianchi Ieri alle 12:05 · Ricordate i due agenti che - per puro caso - avevano ucciso il responsabile della strage al mercatino di Berlino, Anis Amri? Quando si erano sollevate delle perplessità sul fare i nomi, e soprattutto sulla costruzione forzata degli eroi mediatici, il capo della polizia Franco Gabrielli aveva sedato le polemiche dicendo che "non c'è alcuna esposizione, ma un riconoscimento chiaro". Quanto alla chiusura dei profili su Facebook e Instagram - zeppi di foto inneggianti al Duce e di post anti-immigrati presi da sitacci di estrema destra - lo stesso Gabrielli aveva spiegato che si tratta di un'ulteriore "cautela" per "evitare una eccessiva sovraesposizione in quanto, in un mondo in cui tutto passa attraverso i social, si sarebbero potuti far prendere la mano coinvolgendo anche altri colleghi". Bene: secondo il Corriere della Ser