Senza titolo 1052
Ero avvocato come Harmon Whitney o Kinsey Keene o Garrison Standard, perché anch’io mi occupai del diritto di proprietà, per trent’anni, anche se alla luce delle lampade, nella sala da gioco del teatro. E vi dico che la vita è un giocatore che la sa molto più lunga di noi. Non c’è sindaco al mondo che possa chiudere la bisca. E se perdi puoi strillare quanto vuoi: non riavrai il tuo danaro. Fissa una posta difficile da vincere; trucca le carte per metterti in difficoltà e sfruttare la tua debolezza. E ti dà settant’anni per giocare: se non ce la fai a vincere in settant’anni non ce la farai mai più. Quindi, se perdi, vattene dalla stanza— vattene dalla stanza quando è l’ora. E’ meschino stare a cincischiare con le carte, e imprecare se perdi, con gli occhi ottenebrati, e piagnucolando tentare ancora e ancora. Edgar Lee Masters (1868–1950). Spoon River Anthology1916. In questi giorni post esame ed essendo raffreddato e non avendo voglia non avevo voglia di uscire ( se