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Visualizzazione dei post con l'etichetta arte e cultura

80 anni di topolino

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http://www.gazzettadiparma.it/ I  mio fumetto preferito  insieme a  Dylkan Dog , Martin Mystere , compie  80 anni  . Come passa  il  tempo Con le sue immancabili scarpe gialle, i guanti bianchi a quattro dita e le caratteristiche grandi orecchie a sventola, Topolino si appresta a festeggiare gli 80 anni. Una straordinaria storia editoriale iniziata nel dicembre del 1932 – appena quattro anni dopo la nascita di Mickey Mouse dalla penna di Walt Disney – quando l’editore fiorentino Giuseppe Nerbini dà alle stampe il primo numero del giornale (appena 8 pagine) e l’italianizzato 'Topo Linò arriva nelle edicole italiane. Un successo che continua ancora oggi, 80 anni e 2.973 copertine dopo. Otto decenni di fumetti, in cui il topo più amato delle strisce ha saputo raccontato storie sempre nuove, impersonando anche personaggi storici o divi del cinema. da  http://www.huffingtonpost.it/2012/10/30/ «Il segreto del successo di Topolino, che si rivolge ormai a tre generazioni, n

le cose inaspettate e a sorpresa a volte sono le più belle .il film molto forte incredibilemente vicino ., e il fumetto topolino 2969

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La prima  cosa  è  il  n 2969  di topolino , credevo  che fosse il solito numero  mediocre  o senza  infamia e  senza lode  invece.......  da  http://www.facebook.com/Topolino idem dalla  voce  a lei dedicata  su wikipedia  vedere url  nel post   Bellissima storia, dedicata alla grande Peggy, simbolo eterno per chi ama l'Arte ( in particolare quella del '900 e quella meravigliosa, immortale città che è Venezia!Sono rimasto folgorato da questa storia, specie dagli splendidi colori di Mirka Andolfo sembrava di essere li con tutti i personaggi è vivere con loro questa meravigliosa avventura dedicata all'arte. Una storia , in cui finalmente paperoga non combina uno dei suoi soliti pasticci e paperino non è costretto causa  Zio Paperone o  o dalla sfacciata fortuna del cugino Gastone al solito ruolo di sfigato  . Ulteriori informazioni su Peggy Guggenheim,( foto a destra ) il cui vero nome era Marguerite Guggenheim ( 1898-1979 , foto a sestra)

L’Arte di vedere l’arte

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 fra le  tante faziosità  finalmente  su     http://www.qelsi.it/  ( questa  è la sinistra italiana  ) un articolo interessante  . Mi ricorda : 1) il libro  del seminario   di storia dell'arte   uno dei pochi trenta  che  presi   all'università ,   Saper vedere, Milano-Roma, Treves, Treccani, Tumminelli 1933  ( ancora  attuale  , ripulendolo  di alcune  convinzioni   del periodo  degli anni  30\40 ) di Matteo Marangoni ( 1876-1958 )   Critico  di  Di cultura crociana, la critica di Marangoni mirò alla discriminazione dei puri valori figurativi, in cui s'identificano i valori poetici dell'opera d’arte. I suoi libri risentono positivamente della scuola di  Benedetto Croce  e  Heinrich Wölfflin , arrivando alla chiarificazione dei concetti sulla base dell'osservazione e seguendo una logica come scienza del concetto puro. Sono molti i critici d'arte moderni e contemporanei che hanno usufruito nei loro studi delle opere e dell'insegnamento di Marangoni.  ; 2)  

quando la musica rimane a volte più del film alcune celbri colonne sonore di celebri film italiani

Le Storie della Sergio Bonelli -IL BOIA DI PARIGI ( soggettio Paola Barbato -disegni Giampiero Casertano )

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Ho appena letto tutto d'un fiato , isolandomi da tv , internet e isolandomi dal parentado Il 13 il primo numero di " le storie " nuova collana mensile della Sergio Bonelli Editore che presenterà le avventure di personaggi ogni volta diversi, raccontate da tutti i migliori autori (sceneggiatori e disegnatori) italiani che avranno, finalmente, carta bianca! Nell’ultimo Giornale Bonelli viene specificato: “Le Storie andrà a costituire, di mese in mese, un omaggio all’antica arte di raccontare, di suscitare emozioni, evocare “spazi mentali” entro cui vagare senza limiti, navigando tra i generi: dall’Avventura più classica al Giallo, dalle suggestioni fantascientifiche a quelle Horror, dai racconti di guerra a quelli Fantasy e persino Western. Infatti è << (....) Nel segno dell'Avventura, come da tradizione della nostra Casa editrice, nasce anche una nuova collana, che da metà ottobre vi accompagnerà ogni mese. le Storie, questo il suo n

io e napoleone ., magnifica presenza

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1814. Napoleone condannato all'esilio sull'Isola d'Elba viene accolto dalla popolazione locale con grandi festeggiamenti. Tutti lo acclamano tranne uno: Martino Papucci, maestrino idealista e libertario figlio di una famiglia di commercianti di Portoferraio. Per vendicare gli ideali rivoluzionari traditi e i tanti giovani mandati al massacro sui campi di battaglia di tutta Europa, Martino sogna tutte le notti di ucciderlo, così quando gli viene offerto di diventare scrivano e bibliotecario dell'ex Imperatore accetta senza esitazione, meditando di ucciderlo. Ma l'impresa si rivela più complicata del previsto quando apprende che l'uomo tanto odiato è solo un essere che soffre, a metà tra il patetico e il genio. http://www.magnificapresenza.it/ condivido  questo commento lasciato  da qualcuno\a  su  youtube  FERZAN OZPETEK DESCRIVE, CON SOLITA PROFONDA SEMPLICITA', LA SOFFERENZA DEL VIVERE DESCRIVENDO LE APPARENTI SPIETATE BANALITA' IN CUI

IL CASO Testamento digitale, se il padre non può lasciare la musica scaricata in eredità ai figli

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  repubblica online  L'attore Bruce Willis avrebbe voluto lasciare in eredità alle figlie la sua copiosa collezione di canzoni di iTunes, ma Apple non cede: le licenze d'uso non lo prevedono. Il testamento digitale si scontra con le licenze d'uso Bruce Willis con una delle figlie (Foto Kika Press)   APPROFONDIMENTI VIDEO Bruce Willis contro Apple: ''La musica scaricata è mia'' NON è come il caro vecchio disco di vinile che veniva tramandato di padre in figlio. Quando si parla di parla di canzoni scaricate da iTunes tutto si complica. Anche se sembrerebbe facile lasciare agli eredi le amate melodie sul Pc, tutto cambia. Questa volta il divo americano Bruce Willis, secondo alcuni quotidiani inglesi, protagonista di  Die Hard  ed ex marito di Demi Moore, non è impegnato in un nuovo film d'azione, ma di una battaglia digitale. Secondo quanto riportano il Daily Mail e The Guardian, avrebbe voluto lasciare in eredità alle figlie la

i tatuaggi e i piercing in italia simbolo del cafone o di trasgressione ?

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da  http://pazzoperrepubblica.blogspot.it/ Stavo mettendo in ordine la mia scrivania quando trovo questo vecchio ( mica  tanto è del 3  agosto ) numero del venerdi di repubblica . Incuriosito dala copertina vado a leggermi gli articoli dell’inchiesta \ copertina, ma  soprattutto   questo interessante   post  del  blog  di  Riccardo Staglianò   sempre  di repubblica  e su questo che ho deciso di basare  il post post d’oggi , per creare  e  il  consueto  ( ? )  scambio d'opinioni  . Sui tatuaggi, sull'Italia istoriata e sulla fenomenologia dello scolorimento a laser scrivono oltre  a Francesco Merlo  e Filippo Ceccarelli  :  Valentina Della Seta e  Riccardo Staglianò ) . Nel suo  articolo  Ceccarelli (  qui  l'articolo completo  )  la pensa  come  me  : <<  Sui tatuaggi ciascuno si senta libero di pensarla come gli pare e piace. >> Infatti ciascuno   se non danneggia  gli altri   è libero  di  fare quello  che  vuole   idem  per il  proprio corpo  , però

finito o infinito , confini o non confini ?

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ogni tanto capita  d'essere davanti ad  una scelta  e non saper decidere  o fermarsi   a  farlo   ed  è quello che  sto affrontando  in questo periodo    specie dopo questo post preso  dal blog  dell'attrice   valentina nappi    riportato   qualche tempo fa  anche  da noi 

Primo Levi - l'approdo

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grazie  cara  amica   https://www.facebook.com/gretanicolem MARE DI CRIMEA - Arkhip Ivanovich Kuindzhi - 1903 Felice l’uomo che ha raggiunto il porto, Che lascia dietro di sè mari e tempeste, I cui sogni sono morti o mai nati, E siede a bere all’osteria di Brema, Presso al camino, ed ha buona pace. Felice l’uomo come una fiamma spenta, Felice l’uomo come sabbia d’estuario, Che ha deposto il carico e si è tersa la fronte, E riposa al margine del cammino. Non teme né spera né aspetta, Ma guarda fisso il sole che tramonta.

Don McCullin, l'occhio dell'altro mondo

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Viste le impossibilità  di contattare il fotoreporter Don McCullin, ho cucito un testo prendendo testimonianze virgolettate da siti riguardo il suo lavoro, che per lui tale non era, considerandolo "una crociata". Per ricordarci all'ora dello Spritz che c'è chi muore di sete. E non è colpa nostra, certo, quindi: di chi è? Don McCullin, addio alle "armi" a cura di Matteo Tassinari " Un   giorno  mi sono  accorto  che non sopportavo più di essere chiamato fotografo di guerra". Per questo l'uomo che ha documentato i conflitti del Novecento dal Vietnam al Libano, ormai ritrae solo luoghi e volti "dove posso mettere la mia anima". Come Kevin Carter, i suoi ricordi sono plumbei: "Migliaia di fantasmi. Ogni sera, quando vado a dormire, so che sono lì, li sento. Li conosco tutti, uno per uno". Migliaia di fotogrammi nell'archivio di quarantanni di guerre, Vietnam, Cipro, Libano, Afghanistan, Biafra, Ulster, India,

Booe Muliake ( il re templare )di Angelo Masia

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Poichè , cvedi il caso del romanzo   l'eleganza del riccio  ,   il passaparola oltre la rete  è il mezzo più efficace  che  ci sia per  diffondere  libri      faccio  un po'  di " propaganda  "  al libro  ( sotto  un a presentazione  video  )    dell'amico   scrittore    Angelo Mascia  (  al centro la  locandina   inviatami   via  fb   insieme alle  altre  foto   dall'autore  )   Care amiche e cari amici, Sabato 9 giugno Boe Muliake verrà presentato a NAPOLI nella splendida e suggestiva antisala dei baroni del L MASCHIO ANGIOINO. La presentazione di Boe Muliake è inserita nella 'Giornata templare' organizzata dall’'Accademia Partenopea Federico II in collaborazione con La Confraternita dei Cavalieri Templari Cristiani Jacques De Molay. E’ un’occasione fantastica non solo per presentare il romanzo, ma anche per far conoscere la straordinaria storia della Sardegna. Grazie al vostro aiuto e al vostro ‘passaparola’ il m

SARDUS FABER © Il Medioevo di Fabrizio De André e i suoni del Mediterraneo sardo direttore artistico sandro fresi

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Sarà eseguito   prossimamente con molta  probabilità  quest’estate  per  il festival de  Andreiano    il  progetto  SARDUS FABER © Il Medioevo di Fabrizio De André e i suoni del Mediterraneo sardo d el musicista gallurese Sandro Fresi che, partito alla ricerca degli archetipi espressivi sardi, ha sviluppato, agli inizi degli anni '80, una rilettura originale dei modi e dei repertori comunque rispettosa delle matrici. La  sua è : << (….)  una ricerca solitaria tra i moduli polivocali e la riproposizione di antichi strumenti musicali della civiltà agropastorale caduti nell'oblio, è scaturito nel '97 il cd Iskeliu (prefazione di Fabrizio De Andre'), sintesi tra campionamento digitale del suono tradizionale e suono prodotto da strumenti acustici a cui sono seguiti gli album Speradifoli (2001) Zivula (2003) e Folas de Anglona (2005).>> , ma  allo stesso  tempo  aperta  e  aiutata  da  valenti  musicisti  .>>  ( dalla sua  homepage    htt

de andrè le storie d'ieri più attuale che mai

ringrazio l'amico  tassinari per il video Mio padre aveva un sogno comune  condiviso dalla sua generazione  la mascella al cortile parlava  troppi morti lo hanno tradito  tutta gente che aveva capito.  E il bambino nel cortile sta giocando  tira sassi nel cielo e nel mare  ogni volta che colpisce una stella  chiude gli occhi e si mette a sognare  chiude gli occhi e si mette a volare.  E i cavalli a Salò sono morti di noia  a giocare col nero perdi sempre  Mussolini ha scritto anche poesie  i poeti che strade creature  ogni volta che parlano è una truffa.  Ma mio padre è un ragazzo tranquillo  la mattina legge molti giornali  è convinto di avere delle idee  e suo figlio è una nave pirata  e suo figlio è una nave pirata.  E anche adesso è rimasta una scritta nera  sopra il muro davanti casa mia  dice che il movimento vincerà  il gran capo ha la faccia serena  la cravatta intonata alla camicia.  Ma il bambino nel cort