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Visualizzazione dei post con l'etichetta poesia

Senza titolo 1519

Paura dei tuoi occhi, di quel vertice puro entro cui batte il pensiero, paura del tuo sguardo nascosto velluto d'algebra col quale mi percorri,paura delle tue mani calamite leggere che chiedono linfa, paura dei tuoi ginocchi che premono il mio grembo e poi ancora paura sempre sempre paura, finchè il mare sommerge questa mia debole carne e io giaccio sfinita su te che diventi spiaggia e io che divento onda che tu percuoti e percuoti con il tuo remo d'amore. (A.Merini)

Oche Selvatiche (una poesia di Mary Oliver)

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Oche selvatiche Non devi essere buono. Non devi camminare sulle ginocchia per cento miglia nel deserto in penitenza. Devi solo lasciar che il dolce animale del tuo corpo ami ciò che ama. Raccontami della disperazione, la tua, ed io ti racconterò la mia. Intanto il mondo va avanti. Intanto il sole e i chiari cristalli di pioggia si stan muovendo pei paesaggi, su praterie e profondi alberi, su montagne e fiumi. Intanto le oche selvagge, alte nel puro aere blu, son di nuovo sulla rotta verso casa. Chiunque tu sia, non importa quanto solo, il mondo offre se stesso alla tua immaginazione, come le oche selvatiche ti chiama, aspro ed eccitante - annunciando ancora e ancora il tuo posto nella famiglia delle cose. Mary Oliver Mary Oliver e il suo cane Percy

Poesia sperimentale di Natalia Bondarenko

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Potrei camminare sulle pietre ardenti per distrarre il mio spirito bollente, o dormire su un   letto di chiodi, senza mai svegliarmi, – uno, fisso, mi sta lacerando la fronte.   Ma non posso camminare sull’acqua; nel frattempo una semplice pozzanghera si è trasformata in un oceano d’incomprensione.   Non sono Il Cristo.   Sono Una… quella, della   costola una sua versione.     Natalia Bondarenko    24.05.2009

I Ragazzi Che Si Amano - 1

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        Foto dal Web.   I ragazzi che si amano si baciano in piedi Contro le porte della notte E i passanti che passano li segnano a dito Ma i ragazzi che si amano Non ci sono per nessuno Ed è soltanto la loro ombra Che trema nel buio Suscitando la rabbia dei passanti La loro rabbia il loro disprezzo i loro risolini la loro invidia I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno Loro sono altrove ben più lontano della notte Ben più alto del sole Nell'abbagliante splendore del loro primo amore. Jacques Prévert Dal Volume Poesie d'Amore e Libertà

Senza titolo 1501

Sono assopito tutto è rosa, le case, gli alberi, la gente. Volo oltre i meleti e le more oltre la donna che non parla mai. Sono in città, gli elefanti rosa sono in cielo ci sali ti portano oltre dove i sensi desiderano e la fede si riaccende. Mangio cioccolata tutto il giorno caramelle, torte e torroni non avverto la morte vedo la vita, osservo la gente non c'è nulla di umano in loro, troppo buoni, felicità inumane negli occhi. Salgo su un elefante volante, apre le ali, mi regala cioccolata e una fata protettrice. Mi ritrovo nel mio letto. E' un nuovo giorno. A domani paese degli elefanti volanti.

Senza titolo 1500

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Avviene che l'attrazione indicibile improvvisa, misteriosa si fermi tra terra e cielo per uno scrupolo o un timore.                      Vita vera perduta. ****      **** Buona vita e Buona domenica Tony

Quando ti volto le spalle

Quando ti volto le spalle non è per andare lontano ma per rimanere ferma e vestirmi un po' di rimpianti quando s'arresta l'amore l'anima se ne va via e se batti le mani correndo non esce un grido di gioia. Alda Merini 15 Dicembre 2002

Senza titolo 1487

LA POESIA DEL GIORNO Io sono un grillo di Simone Piazzesi La Pagina di Simone Piazzesi su Facebook

...ipocrisia.

  …simulazione di una immagine sbiadita persa nel vuoto,nascosta da sempre, e tu attrice di ieri,beffarda  tentatrice  ,affliggi l’eretico senso, ignori te stessa, di quello che fai, che sei! e guardi le mani , le mie mani! da tempo piene di fango mi parli nel vuoto ,ascolti  la mia menzogna, l’incoerenza di un’incoscienza, causata, da una squallida pretesa….   …e guardo …i miei occhi ,in un specchi grigio pallido è  il viso! esprime pensiero, e un altro …un altro ancora !…avanti! avanti a mentire, avanti a mentirsi , a sentirsi deluso, affogo il mio domani, la sapienza ,l’arte dell’incoerenza ,di chi dice parole vane, ingannando se stesso…me stesso! il prossimo futuro…   …ipocrisia …vita mia,dispiacere dell’umana virtù oggi nasci ,domani non ci sei più,vivi nei cuori, impavidi rancori,  dal desiderio nasci, fiorisci passione ,appassisci,nelle fragole di un bosco, dopo una tempesta,al primo sole! a giustificare la  misera vergogna , e nel turbinio dei sensi ti aggrappi alla speranza ai

Senza titolo 1482

Prendi un sorriso regalalo a chi non l'ha mai avuto. Prendi un raggio di sole fallo volare là dove regna la notte. Scopri una sorgente fa bagnare chi vive nel fango. Prendi una lacrima posala sul volto di chi non ha mai pianto. Prendi il coraggio mettilo nell'animo di chi non sa lottare. Scopri la vita raccontala a chi non sa capirla. Prendi la speranza e vivi nella sua luce. Prendi la bontà e donala a chi non sa donare. Scopri l'amore e fallo conoscere al mondo. (Mahatma Gandhi)

Senza titolo 1480

Passano i giorni e pian piano mi dimentico di te questo è l`amore... che come una fiamma che si spegne dopo aver illuminato e scaldato il mio cuore!

Senza titolo 1478

I tuoi occhi non ci vedono ma ci siamo non puoi conoscerci il manto oscuro della notte ci protegge la luna sorride alle sue figlie irradia di luce argentata le tenebre il nostro regno ci accoglie quando il mondo ci respinge una goccia di sangue bagna le mie labbra illuminate dal fuoco vivo che arde nel cuore del bosco come una ferita canti si levano sino all'alba grida ed invocazioni ci trascinano in danze sfrenate la Dea ci è vicina e noi siamo le sue figlie... fuggi grida trema al nostro arrivo perché nulla frenerà il nostro impeto l’impeto delle streghe.........

Vivo per vincere

Credevo che mi volessi bene credevo che mi ascoltassi ma appena hai potuto mi hai lasciata sola appena hai potuto mi hai abbandonata pensi a lei, hai ragione ma ti sei dimenticato che esisto anche io le promesse... le ore passate a parlare e` vero io non posso sapere il bene che le vuoi ma so quanto ci sto male io in questo assurdo gioco il pc inganna  non posso sapere cosa sente la tua anima se non vedo i tuoi occhi  ma ora lo so la vita e` un gioco e giocandola devo vincerla ma ne vale la pena di vincerla? non so e` da molto che mi pongo questa domanda una risposta? -Vivo per vincere-

Senza titolo 1446

  Cosa c’è di più triste di una notte senza stelle, cosa c’è di più triste di un bambino, che non sorride mai, cosa c’è di più triste di un disperato sogno, concluso in un amaro rimpianto, cosa c’è di più triste di un amore non corrisposto, cosa c’è di più triste di un uomo senza speranze e desideri, cosa c’è di più triste che assistere al disperato pianto di una donna delusa dalla vita, cosa c’è di più triste… cosa? Nulla, perché nulla può eguagliare la sofferenza umana.

Testamento di un bambino sconosciuto in un luogo troppo vicino e troppo lontano dalla nostra opulenta ignoranza

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Testamento di un bambino sconosciuto in un luogo troppo vicino e troppo lontano dalla nostra opulenta ignoranza   Oggi, che il grande Sole, sopra di me stampa le nuvole, poche, e la sabbia e le creature di terra vedo il cielo correre sul mio silenzio. Mi sono amici i piccoli rognosi e le mosche fan festa…su di me! Mentre resta una foglia appassita sulla mia pelle duna, rinsecchita, dove nemmeno la vita vuol restare….a cantare il suo disgusto.   Madre. Madre perché tu dormi ancora? Sono ormai vuote per me le tue carezze. È ormai spento il tuo seno, dormi? L’anima mia è in partenza, quanta pazienza. Sul mio involucro, vuoto e senza forza, gioca la morte e i suoi pagliacci nani. Ora vedo bambini, come me   correre su una spiaggia dorata e farsi di spruzzi e risate. Ora vedo la luce scomparire e poi farsi sfacciata. Ora, la mia testa è pesante. Madre tu dormi, con la tua mano appesa sulla mia gracile spalla ad imbuto. Apparteniamo a un grande popolo muto. Solo la terra capisce e copre con

Rapsodia

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filtra pallida e s'appoggia sulle mani vibrando negli schizzi di un proiettile siamo stati infiniti, senza ombra Altre Parole & Fotografie @ Caos, Hypnos & Oneiros Model, Concept & Styling: Anna Utopia Giordano - Photographer: Andrea Lojacono

Senza titolo 1407

Dimmi, vuoi giocare con me? Giocare sempre, andare nel buio insieme, giocare ad essere grandi, mettersi seri seri a capo tavola, versarsi vino e acqua con misura, giocare con perle, rallegrarsi per un niente, indossare vecchi panni col sospiro pesante? Vuoi giocare a tutto, che è vita, l’inverno con neve e il lungo autunno; si può bere un tè insieme di color rubino e di fumo giallo? Vuoi vivere la vita con il cuore puro, ascoltare a lungo e temere ogni tanto, quando sulla strada passa novembre e lo spazzino, questo povero uomo, che fischia sotto la nostra finestra? Vuoi giocare ad essere serpente od uccello, fare un viaggio lungo con nave o treno, giocare a Natale, sognando tutte le bontà? Vuoi giocare all’amante felice, fingere di piangere, un funerale? Vuoi vivere, vivere per sempre, vivere nel gioco, che diventa reale? Sdraiarsi tra i fiori per terra, e dimmi, vuoi giocare alla morte? Kosztolányi Dezső - Vuoi giocare?

Giovanni Ruccia - Gocce che riflettono

"Imprigionata in una goccia d'ambra, un'ape si nasconde, risplendente, prigioniera nel proprio nettare" Così scriveva nel 1° secolo D.C il poeta latino Marziale in uno dei suoi più celebri epigrammi, un genere poetico di cui l'ultimo delizioso lavoro di Giovanni Ruccia mutua sapientemente la rarefatta icasticità, fondendola con la levità minimale degli haiku e i suggestivi cromatismi di gocce liriche cangianti, caleidoscopiche, mai identiche a se stesse. Proprio come quelle che sembrano danzare e volteggiare nella copertina della raccolta. Nel solco di uno stile sempre più consolidato ed originale, ritroviamo, magistralmente incastonato tra micro-componimenti asciutti ed essenziali, un quadro figurativo di avvincente bellezza, scandito da immagini, chiaroscuri, riflessioni, memorie che si affastellano con pudore e quasi mistica sospensione tra le pagine dell'opera. Una raccolta di aforismi poetici assolutamente convincente, attraversata da una tensione sottile

Senza titolo 1397

Sogni volano con ali d'argento nella notte trasparente E fragili si innalzano tra i sospiri degli amanti prigionieri delle segrete passioni. Le loro anime condannate a rifugiarsi tra angoli bui e sperduti nascoste tra le spine del giudizio. Lacrime di piombo scolpiscono quei visi impauriti e complici. Sogni volano con ali d'argento nella notte limpida. E fragili si innalzano tra i sudori delle anime

Senza titolo 1367

Mi batti in testa   Penso a te mi batti in testa incessantemente ti muovi davanti ai miei occhi sinuosa danzi e sorridi i tuoi occhi brillano dolce visione così lontana mai tanto vicina non mi appartengo più vedo te solo te mio delirio ti accarezzo con l’anima il volto e mi sperdo nella luce dei tuoi occhi fuori è armonia dilaga la primavera in cielo volo di rondini in terra esultano i prati e nel cuore l’amore   Pietro Atzeni