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Visualizzazione dei post con l'etichetta vaticano

Fuori dai denti

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IMPORTANTE . Il seguente post è "politicamente scorretto" . Ne sconsiglio pertanto la lettura ad anime candide, pretonzoli, suscettibili e deboli di stomaco.   La minigonna . Già detto tutto, e da tempo. In un certo senso, m'annoio anche. Massì, l'ultimo mio intervento riguardo all'emergenza stupri s'intitolava Tutto nella norma ma molte volte, in passato , mi sono occupata di quest'efferato crimine ben sapendo che non poteva essere risolto con inefficaci e ridicole ronde , naturalmente solo per le belle ragazze secondo il nostro ineffabile "Mr. President" , perché le racchie non corrono alcun rischio, solo alle bonazze si mettono addosso le mani (e qualcos'altro), e in fondo, chissà, gli piace pure. Perché alla fine, sempre lì si va a parare: le femmine se la cercano, la cosiddetta violenza , questo i maschi di ogni latitudine han sempre dichiarato, insegnato e soprattutto pensato - e pensano, nei recessi più torbidi della loro psiche.

Lettera sulla Carità/Agàpe

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Grassetti nostri.     La sera della morte di Eluana, alle ore 21,30 circa suona il mio telefono. Una voce di donna dice: “Ora sarete contenti. L’avete ammazzata. Siete nazisti” . Ho messo giù il telefono, senza proferire parola. Se l’irrazionalità raggiunge simili livelli abissali, svanisce qualunque parola di confronto. Mi ha addolorato vedere cattolici, uomini e donne, preti e qualche cardinale parlare con sicurezza di “assassinio” e altre nefandezze. Ho visto la scritta su un muro vicino alla clinica che diceva “Beppino boia” . Credo che un cattolico avrebbe dovuto essere legato come ad una roccia solida alla Parola: Non giudicate e non sarete giudicati; con il giudizio con cui giudicate sarete giudicati; e con la misura con cui misurate vi sarà misurato (cf Mt 7,1-2). Avrei voluto ascoltare parole come: «Tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e non li hai abbandonati» (Ne 9,17). Come si concilia l’urlo di «assassino» con il ro

E. E.: i cattolici non sono Ratzinger, Bagnasco e Radio Maria

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Proprio per il rispetto verso E. E. (come Michele Serra, non riesco nemmeno a nominarla a causa dello scempio perpetrato dalle scimmie urlatrici attorno al suo corpo) e la sua famiglia, in particolare papà Beppino che, indipendentemente dalle scelte, nessuna persona con un minimo di coscienza UMANA - e non solo cristiana - potrebbe definire "assassino" , non sono mai intervenuta pubblicamente sulla sua sciagura. Tuttavia il livello d'indecenza raggiunto da certi personaggi in questi giorni è tale, e l'immagine dei cattolici fornita dai media e dalla cricca vaticana così distorta, che come credente mi sento offesa e sfregiata, e avverto l'irrinunciabile diritto-dovere di render nota a tutti la realtà. I cattolici non sono Ratzinger, Bagnasco, la Binetti o Radio Maria . Riporto alcune dichiarazioni di autorevoli associazioni, politici e anche religiosi AUTENTICAMENTE credenti. Di ciarpame siamo stufi. D. T. Mons. Casale: “Eluana lasciamola morire in pace come facem

Per il Vaticano II e contro gli antisemiti nella Chiesa

Al seguente link di Arcoiris : http://appelli.arcoiris.tv/vaticanosecondo/ ho pubblicato un appello-dichiarazione sull’abolizione della scomunica e sul vescovo negazionista e in difesa del Concilio ecumenico Vaticano II. E’ un testo personale che non ho concordato con alcuno, per cui la responsabilità è solo mia, con tanto di firma in calce. Il testo è breve, ma fermo e determinato. Chi lo condivide può firmarlo; chi non lo condivide non lo firmi; chi ne condivide una parte, decida cosa è prevalente: se la perfezione o l’emergenza chiesa che stiamo vivendo. Nessuno è obbligato. Non volevo tacere perché non è possibile tacere. Il tacere sembra una caratteristica cattolica, quasi un ottavo sacramento. La Germania ha cominciato, la Francia sta seguendo, anche in Italia comincia sentirsi qualche voce e anche noi possiamo e dobbiamo fare sentire la nostra contro ogni rassegnazione e autoritarismo. PREGO CORTESEMENTE CHI VOLESSE DIVULGARE L’APPELLO E IL LINK a quante più persone è possibil

Il papa, i lefebvriani, il concilio

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Riceviamo e pubblichiamo, grassetti nostri. Il papa Benedetto XVI è ancora cattolico? Dovrei provare soddisfazione nel dire «lo avevo detto», invece provo amarezza e rabbia. Il 14 settembre 2007, opponendomi con tutte le mie forze all’introduzione della Messa preconciliare voluta dal papa attuale, scrissi in 24 ore un libretto ( Ritorno all’antica Messa , Gabrielli Editore) in cui mi dichiaravo obiettore di coscienza e mentre tutti giocavano sul folclore della «Messa in latino» dimostravo che l’obiettivo esplicito del papa era l’abolizione del concilio ecumenico Vaticano II. Qualcuno parlò di esagerazione. Oggi gli increduli di allora ne hanno la prova provata e spero che nessuno riduca ciò che sta accadendo a meri fatti interni alla Chiesa che non interessano il mondo laico. a) Il ritorno all’anticoncilio L’abolizione della scomunica ai quattro vescovi scismatici lefebvriani è uno stupro compiuto dal papa contro la Chiesa perché di sua iniziativa sancisce e definisce che il concilio

Benedizioni

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In questi giorni non posso dedicarmi al blog come vorrei. Ed è un vero peccato, perché di cosette interessanti ce ne sarebbero parecchie, e sarebbe anche il caso di soffermarvisi un poco. Dacché, appunto, non mi è del tutto possibile, mi limito a qualche lapidario commento. Innanzi tutto sul neopresidente Barack Hussein (a lato, con la moglie Michelle) . Il quale, per aver semplicemente manifestato di voler rispettare la volontà delle donne che abortiscono (ché questo è il VERO senso dell'abolizione delle norme oscurantiste del suo predecessore W.) si è beccato le infiammate reprimende del Vaticano . Conosciamo tutti a menadito la strenua battaglia d'un pugno di maschi celibi, misogini e saccenti contro le esecrande assassine che osano violare la legge divina e, soprattutto, la potestà dell'uomo sul loro corpo-contenitore. In nome della Vita, certo. Forse dovremmo rettificare con "integrità della stirpe" . Già. Perché non è forse ozioso ricordare che l'aborto

Benedizioni

In questi giorni non posso dedicarmi al blog come vorrei. Ed è un vero peccato, perché di cosette interessanti ce ne sarebbero parecchie, e sarebbe anche il caso di soffermarvisi un poco. Dacché, appunto, non mi è del tutto possibile, mi limito a qualche lapidario commento. Innanzi tutto sul neopresidente Barack Hussein . Il quale, per aver semplicemente manifestato di voler rispettare la volontà delle donne che abortiscono (ché questo è il VERO senso dell'abolizione delle norme oscurantiste del suo predecessore W.) si è beccato le infiammate reprimende del Vaticano . Conosciamo tutti a menadito la strenua battaglia d'un pugno di maschi celibi, misogini e saccenti contro le esecrande assassine che osano violare la legge divina e, soprattutto, la potestà dell'uomo sul loro corpo-contenitore. In nome della Vita, certo. Forse dovremmo rettificare con "integrità della stirpe" . Già. Perché non è forse ozioso ricordare che l'aborto era considerato un reato abominev

Senza titolo 1068

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Comunicato Stampa Gianni  Geraci Gruppo del Guado – Cristiani Omosessuali Via Soperga 36 – Milano Telefono 347 73 45 323 – Email: gruppodelguado@gmail.com Quando le immagini degli omosessuali [minorenni, vedi foto sotto, n.d.r.] che il regime iraniano ha condannato a morte hanno fatto il giro del mondo abbiamo atteso che la Santa Sede dicesse qualche cosa per difendere la vita di questi giovani che venivano impiccati solo perché erano omosessuali. Abbiamo atteso, ma la diplomazia vaticana ha osservato un assordante silenzio. Adesso che i Paesi europei hanno presentato alle Nazioni Unite una mozione in cui si raccomanda agli Stati membri di depenalizzare l'omosessualità ci saremmo attesi, da parte della Santa, Sede parole di incoraggiamento e di sostegno. Abbiamo invece letto le dichiarazioni del rappresentante del papa presso le Nazioni Unite in cui si sostiene che una tale mozione è da rifiutare perché porterebbe, prima o poi, al riconoscimento delle unioni omosessuali.   H

Il NO del Vaticano alla depenalizzazione dei comportamenti omosessuali è contro lo spirito di accoglienza e di carità

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Comunicato stampa Il portavoce nazionale di “Noi Siamo Chiesa” Vittorio Bellavite ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Dopo il fantasma “eutanasia”, che ha innescato la campagna della CEI sul caso Englaro, ora è il fantasma “matrimonio omo” ad allontanare il Vaticano dal buonsenso e dalla carità cristiana e a fargli assumere una posizione odiosa e incomprensibile come quella di osteggiare la depenalizzazione universale dell’omosessualità, proposta all’ONU dalla Francia con il consenso di tutti i paesi dell’Unione Europea. Per chiarezza nella definizione delle responsabilità, mi sembra impensabile che una tale linea non sia diretta espressione di una decisone di Benedetto XVI, di cui l’arcivescovo Celestino Migliore è un semplice portavoce. Mi chiedo se questa è la messa in pratica, all’oggi, delle tanto conclamate e sollecitate “radici cristiane” dell’Europa; mi chiedo perché si dicono cose di cui la Chiesa si dovrà pentire in un futuro, magari non troppo lontano. Con Vito Mancus

Gay e Vaticano: rispetto, non princìpi

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Mi dispiace molto che la notizia dell' ostilità vaticana alla depenalizzazione dell'omosessualità sia giunta proprio ieri, giornata mondiale della lotta all'Aids. Benché infatti il morbo non riguardi i soli omosessuali, è indubbiamente vero che la comunità gay ne è stata duramente colpita e quest'ennesimo schiaffo del Vaticano nei loro confronti risulta pertanto ancor più odioso. Le argomentazioni avanzate dal portavoce vaticano, mons. Migliore, sono pretestuose. E' vero che alcuni militanti gay premono per costringere tutti gli Stati ad accettare il matrimonio omosessuale; come è vero che determinati gruppi islamici sono fondamentalisti, che certi ebrei si oppongono a qualsiasi dialogo interreligioso, che taluni cristiani considerano chi abortisce peggiore del boia e del mafioso (ricordiamo che il C atechismo prevede la scomu nica latae sententiae per l'interruzione di gravidanza, ma non per l'appartenenza ad organizzazioni criminali). L'elenco potreb

La Chiesa ama la forca

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Comunicato stampa Il Vaticano chiede all'ONU di lasciare che continuino le torture e le condanne a morte che molti paesi infliggono alle persone omosessuali. Mons. Celestino Migliore, osservatore del Vaticano all'ONU, si è dichiarato contrario alla depenalizzazione universale dell'omosessualità perché questo secondo lui discriminerebbe gli stati che non riconoscono le unioni tra persone dello stesso sesso. "Ingresso vietato ai cani e ai preti omosessuali".   Depenalizzare vuol dire abolire il reato di omosessualità, non vuol dire riconoscere i matrimoni. Ma anche abolire le condanne e le pene, dal carcere all'esecuzione, per la Chiesa è sbagliato.Ora tutti possono capire quale sia la priorità pastorale del Vaticano: la spregevole volontà di perseguitare donne e uomini disobbedienti alla sua dottrina.La Risoluzione del Parlamento Europeo del 18 gennaio 2006 ha dichiarato che l'omofobia e' un pregiudizio simile all'antisemitismo. Nessuna libertà

Si accetti la sentenza sul caso Englaro

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Il portavoce nazionale di “Noi Siamo Chiesa” Vittorio Bellavite ha rilasciato la seguente dichiarazione : “Finalmente la magistratura ha chiuso il caso Englaro secondo i principi generali del diritto, secondo la stessa normativa internazionale e secondo le attese della famiglia di Eluana. Non condividiamo le mobilitazioni a favore della vita che sono state fatte e che si faranno, contestando le sentenze della magistratura. La situazione di fatto di questa povera ragazza, strappata alla vit a nel fiore della giovinezza, vince qualsiasi argomentazione di segno contrario. Ci meravigliamo, con sofferenza, della linea delle autorità ecclesiastiche. Essa ci sembra ideologica, tesa a difendere principi, del tutto astratti, che noi riteniamo lontani dal messaggio di libertà, di umanità e di rispetto delle vita e della morte che sono contenuti nel Vangelo. Nel mondo cattolico si stanno diffondendo posizioni diverse dalla pretesa ortodossia indicata dai vertici della Conferenza Episcopale. Ne s

Si accetti la sentenza sul caso Englaro. Lo richiede il messaggio di libertà,di umanità e di rispetto della vita e della morte contenuto nel Vangelo

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Il portavoce nazionale di “Noi Siamo Chiesa” Vittorio Bellavite ha rilasciato la seguente dichiarazione : “Finalmente la magistratura ha chiuso il caso Englaro secondo i principi generali del diritto, secondo la stessa normativa internazionale e secondo le attese della famiglia di Eluana. Non condividiamo le mobilitazioni a favore della vita che sono state fatte e che si faranno, contestando le sentenze della magistratura. La situazione di fatto di questa povera ragazza, strappata alla vit a nel fiore della giovinezza, vince qualsiasi argomentazione di segno contrario. Ci meravigliamo, con sofferenza, della linea delle autorità ecclesiastiche. Essa ci sembra ideologica, tesa a difendere principi, del tutto astratti, che noi riteniamo lontani dal messaggio di libertà, di umanità e di rispetto delle vita e della morte che sono contenuti nel Vangelo. Nel mondo cattolico si stanno diffondendo posizioni diverse dalla pretesa ortodossia indicata dai vertici della Conferenza Episcopale. Ne s

Diamogli un taglio

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Berlusconi decurterà 8 miliardi alla scuola pubblica e manderà a casa 130.000 docenti . Oltre al danno, la beffa: egli afferma infatti di essere vittima (come al solito) della campagna di disinformazione dei media i quali, pur appartenendo a lui per il 75%, lo avverserebbero. Quali conseguenze! Ordunque, dal prossimo settembre, un considerevole numero di persone non avrà più un lavoro, neppur precario . Dalle simulazioni effettuate sulla base dei documenti ufficiali sul piano Gelmini-Tremonti depositati in Parlamento risulta evidente che, solo nel 2009-10, ci saranno 36.000 supplenze in meno (27.000 docenti e 9.000 personale non docente) oltre a circa 10.000 insegnanti di ruolo soprannumerari (fonte Cgil). Ciò nonostante, il Capo ci assicura che non licenzieranno nessuno. Il che è vero, a rigor di termini: nel senso che i supplenti, non possedendo un contratto a tempo indeterminato, non sono propriamente "assunti". Inesistente la premessa, insensata la paura: his fretus, i

Niente tagli per le scuole cattoliche

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Fiera Milano di Rho, ore 13:05 dello scorso 5 novembre, il presidente Berlusconi ammette "una svista colpevole". «Ho una grossa colpa - afferma - non mi ero accorto che nella Finanziaria era previsto questo taglio alle scuole private e cattoliche». E le agenzie, informano: « il Premier assicura il suo impegno per evitarlo ». Stop. In tempi di tagli per 8 miliardi di euro alla scuola pubblica. Di aumento smodato di alunni per classe così da diminuire le classi. Di riduzione degli insegnanti di sostegno per gli alunni handicappati. Di chiusura del 24% delle scuole, perlopiù ubicate nei piccoli centri. Di perdita del tempo scuola, da un max di 40 a 24 ore settimanali nelle primarie, da 32 a 29 nelle medie, da un max di 40 a 32 o 30 alle superiori. Di tagli occupazionali per 160.000 unità in danno di quanti sono in servizio, da decenni, in regime di permanente precarietà. Perlopiù, in tempi di recessione. Ecco, questa sì che è una "carineria". Non intesa come battuta,

I "desaparecidos" e l'emergenza educativa

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Li abbiamo attesi invano, in questi giorni. Abbiamo aspettato i loro pullman, i loro pupi vocianti, i loro striscioni festosi. Abbiamo atteso, persino, i loro magnifici volantini. Un po' miserando definirli tali, con quella carta patinata, impreziosita da riproduzioni di Chagall e da versi di grandi poeti. Correva l'anno di grazia 2007 - un secolo fa -, e l'immenso popolo del Family Day era in pieno fermento. Il Paese attraversava un'autentica emergenza educativa, assicuravano allarmati. E non solo il Paese: i fondamenti stessi dell'umanità rischiavano di venir scardinati. Correva l'anno di grazia 2007, un secolo fa, e il governo era guidato da un pericoloso bolscevico, Romano Prodi. Due sue improvvide, furenti ministre libertarie, Bindi & Pollastrini, avevano appena presentato il disegno di legge sui Dico. Papa, vescovi, oratori, scout, associazioni, stampa, affiancati dalla crème dell'intellighenzia teoco(jo)n - "Il Giornale", "Il Fog