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Senza titolo 2129

IL VERO VOLTO DI ANAKE Sono anzi ero un redattore di rossovenexiano disgustato da quello che scrive anake Post di anake redazionale: Pare ci sia una talpa o un talpo nella redazione di Rosso Venexiano... uno stronzo che può copiare dati riservati e leggere i pvt avendo rubato la password a cui dedico il faccia di culo day numer two. Ho letto in blog fetecchia, dei post demenziali e commenti altrettanto farneticanti (scritti dalla stessa persona che fa i post ovviamente per darsi credito da solo... ma è malato? Lo curino con la mazza da base-ball!!) dove sembra che sti poveretti di Rosso Venexiano, abbiano commesso chissà che se, su oltre 1400 iscritti una parte non pubblica... e allora? Cazzo ce ne frega scusate? Che devono fare quelli di Rosso Venexiano, eliminare chi non scrive? Qual è il problema? A chi dà noia? Negli altri collettivi è uguale.. embè cazzo ci frega? Sono dati normalissimi per un collettivo così imponente e di grande successo. Ora in home splinder contano 284 post se

Un treno tanto

Ovvero la grande carovana, composta da circa duecentodieci persone che hanno vissuto una esperienza che definire storica non è certo una esagerazione: un lunghissimo viaggio, partito lo scorso 8 agosto da Mestre, e che toccando tappe come Budapest, Mosca, Ulan Batur, dopo venti giorni esatti si è chiuso con il ritorno in Italia. I protagonisti sono stati le delegazioni dei pazienti (complessivamente erano in sessanta) dei Centri di Assistenza Psichiatrica provenienti da dodici regioni, gli operatori socio sanitari (psichiatri, psicologi, educatori), i familiari, e tanti cittadini attivi nella difficile causa della lotta allo stigma che colpisce i sofferenti dell’anima. Sulla scia di quella temeraria traversata che ha ripercorso la storica rotta di Cristoforo Colombo è nata l’idea di un altro viaggio, stavolta specchio dell’itinerario seguito da Marco Polo. Destinazione, come detto, Pechino. Una esperienza estenuante quanto entusiasmante per chi, quotidianamente soffre e sostiene la

mafia in sardegna e ultime su de magistris

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 IL post  d'oggi  vuole essere  una  risposta ( lo so che dovrei lasciar  perdere  , ma esse  si  sono intensificate  dopo  che ho parlato  di de magistris  ) . Come ho già detto in vari articoli sul forum dei compagni di strada ed  amici  ammazzateccitutti.org sia con il mio vecchio nik Ulisse sia con il nuovo ( dovuto a problemi tecnici  con il forum )  ex Ulisse   la Sardegna ed in particolare la mia zona la Gallura ( leggi Olbia-costa smeralda ) è sempre di più a rischi o infiltrazioni mafiose . infatti dalla nuova Sardegna del 9.06.07  : << SASSARI. «Il pericolo di contaminazione da parte delle mafie del meridione è concreto, ma è fondamentale guardare al nostro territorio: è assolutamente necessario evitare che la delinquenza organizzata della Sardegna faccia il salto di qualità».  L’invito a non abbassare la guardia arriva da Mauro Mura, procuratore della Dda, che ieri a Sassari ha partecipato al convegno sull’Utilizzo sociale e la gestione dei beni

l'ennesima vergogna di Mastella

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Proprio  mentre  leggo  l'inniziativa a  favore  del giudice  de magistris    dei compagnidistrada  dei cosidetti ragazzi  di Locri  noti anche  come  www.ammazzatecitutti.org ennessima  gaffè   di Mastella  dopo  il   caso Maoloni (  1 , 2 ) , ma  soprattutto questo  commento  Scritto da ale-trebe@libero.it il  22-09-2007 08:48   dal  titolo  il  giudice, non il deputato, rappresenta   all'articolo di ammaza tecitutti.org  : << Ancora una volta si sta ripetendo quell'assurda manipolazione che caratterizza l'intreccio tra politica e mafia (in mezzo ad un sporco giro di affari e potere)! Ancora una volta le persone oneste vengono lasciate sole, ma ora peggio! i "rappresentanti" della politica, invece che mettere le persone competenti (come il giudice De Magistris) nelle condizioni di poter operare, li ostacolano! La politica dovrebbe aprire possibilità, non chiuderle. E' questo il suo compito! Ricordo che "Ammazzatecitutti" aveva già den

Riflettori sulla MAFIA

Minacce al cronista della sede palermitana dell'«Ansa» e corrispondente de «La Stampa» Lirio Abbate , già sottoposto a intimidazioni nei mesi scorsi a causa del suo libro « I complici- Tutti gli uomini di Bernardo Provenzano da Corleone al Parlamento» , scritto in collaborazione con Peter Gomez . Nelle loro analisi Abbate e Gomez hanno descritto una trama (per altro tratta da documenti delle inchieste dei magistrati, ma correlati da inchieste svolte da bravi giornalisti e soprattutto messi insieme da una filo logico che percorre il libro dall'inizio alla fine) che non risparmia nessuno: e tanto per essere chiari fanno nomi e cognomi di chi ha avuto rapporti di favori e scambio con i boss mafiosi. E' proprio scrivendo quei nomi e cognomi che Lirio Abbate ha pestato i piedi a chi oggi comanda in Cosa Nostra.Sabato scorso, a Palermo, c'erano tutti alla passeggiata di solidarietà che si è trasformata in una manifestazione: non solo sindaci e giornalisti a “passeggiare”,m

Scuola Di Guida

Poi, ci si chiede, davanti alla tv, il perché di certi incidenti sulle strade, ci si domanda, per quale motivo, non s’inaspriscono le pene per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti...ci si domanda perché chi commette certi incidenti, non viene incarcerato per anni...ma nessuno, anche tra i sobri e tra quelli che non hanno mai avuto incidenti e che fanno questi commenti davanti alle notizia tragiche, tra quelli che non si fanno di droghe, si fa mai un bell'esame di coscienza...non sempre, infatti, gli incidenti sono causati da quelle categorie di autisti con la testa sopraffatta da alcool e cocaina, non sempre la colpa degli incidenti è causa loro...in due giorni, mi sono fatto 1800 km, e durante questo tragitto, ne ho viste di tutti i colori...sarà anche, la mia, deformazione professionale, visto e considerato che i miei ultimi dieci anni di lavoro, prima di perderlo del tutto, li ho trascorsi ad insegnare, agli altri, a guidare....ho visto gente perc

nuova sconfitta per l'orgoglio pedofilo

dal il nord sardegna del 6\7\2007 Telefono Arcobaleno ha con dotto insieme al Nucleo Investigativo Telematico un'operazione internazionale contro la pedofilia culturale , sfociata coil sequestro del video che la comunità pedofila internazionalaveva prodotto per celebrare la prossima Giornata internazionale dell orgoglio pedofilo fissata per il   22 dicembre    2007    .

M.A.F.I.A.Modo Autonomo Finalizzato Illegalmente Appropriarsi

Ringrazio gli  amici e  compagnidistrada   del potale  ammazzatecittutti   che hanno segnalato nel loro richissimo e stimolante  forum  questa  storia  alluccinante  che và avanti da quasi 3 anni  e che  continua  ad  ed essere trascurata  e che se  continua finirà come in Irpinia nel 1980     Su di Noi è prevalso l’odio che ben presto è riuscito ad impossessarsi delle nostre radici, la nostra Vita. Le parole Discordia e Disunione fanno riflettere molto, esprimono con chiarezza che c’era un passato migliore. Oggi si ha paura! Una paura giustificata solo dal fatto che gli avvoltoi sono sempre pronti ad attaccare il più debole, la più facile della preda. Noi invece vogliamo essere liberi, onesti e vogliamo far emergere il bene. In questa nostra bella Calabria è da tanto che la voglia di cambiare si fa sentire, ma Lei, la Mafia, ancora riesce a coglierci di sorpresa, alle spalle. Oggi, forse, quella bestia nera ha attaccato anche Noi abitanti di un piccolo e grazioso paesello in Provin

lettera allo pseudo ministro dela giustizia

L'aggiornamento d'oggi  è dedicato sia   a tutti coloro che come me sono costernati e si chiedono  se Italia esiste ancora la  giustizia  o  è ancora una barzelletta  o  chi la gestistice  è una macchietta , sia  a  tutti quelli che  ( ed particolare  nelle istituzioni politiche , religiose , culturali )  remano  contro  chi combatte per le ingiustizie e conro le lobby  e contro le abberrazioni come  queste  . La vignetta sotto  riportata   è tratta dall'ottimo   blog ( e  nostro ) cdv  antipedofilia di massimiliano frassi

Senza titolo 1892

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 non riuscendo ( e non avendo il tempo  ho l'esame  fra due  giorni e  già  oggi ho coglionato abbastanza    )  a mettere   nel commento  le  mie  opinioni  su quello   che  è stato fatto alla diaz  e  chi ancora  continua  imbellemente  a  negare   e fa una ironia  al limite  della negazione   metto qui  con il permesso  del collettivo  autistici : << Le pregiudiziali per poter partecipare ai servizi offerti su questo server sono la condivisione dei principi di antifascismo, antirazzismo, antisessismo e non commercialità che animano questo progetto, oltre ovviamente a una buona dose di volontà di condivisione e di relazione ;))  Spazi e servizi di questo server non vengono destinati ad attività (direttamente o indirettamente) commerciali, al clero, ai partiti politici istituzionali: o comunque, in sintesi, a qualunque realtà che disponga di altri potenti mezzi per veicolare i propri contenuti, o che utilizzi il concetto di delega (esplicita o implicita) per la gestione di ra

Senza titolo 1891

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La mezza verità sulla Diaz non basta, e occulta la verità sul G8 di Genova di Gennaro Carotenuto     Sulla Diaz e il G8 sta emergendo una mezza verità fuorviante. Si ammettono le violenze, ma si cancellano le motivazioni che portarono all'irruzione nella scuola. Il vice questore Michelangelo Fournier l'ha chiamata "macelleria messicana", ma non c'era bisogno di attraversare l'Oceano. Le immagini del termosifone della Diaz, mostrate dal TG di Sky, con quell'enorme macchia di sangue raggrumato, riportano indietro di sei anni. Riportano all'alba di quella domenica mattina del 2001, quando chi scrive è entrato alla Diaz dopo aver attraversato a piedi Genova deserta. Di quella visita due dettagli mi hanno poi perseguitato per mesi. In primo luogo quel termosifone, con quell'enorme macchia di sangue raggrumato. Ancora adesso faccio fatica a credere che la persona che ebbe la testa fracassata contro quel termosifone sia sopravvissuta. Il vicequestore Mich

Senza titolo 1874

 Ansa  » 2007-06-06 12:21 Violenza sessuale: stupri in questura a Genova Poliziotto avrebbe abusato di prostitute clandestine romene (ANSA) - GENOVA Un poliziotto della questura di Genova e' stato arrestato dai suoi colleghi della sezione di Pg con l'accusa di violenza sessuale. Secondo alcune indiscrezioni l'agente avrebbe abusato di tre prostitute clandestine romene mentre si trovavano rinchiuse nella camera di sicurezza della questura. Gli episodi sarebbero avvenuti due anni fa. Il poliziotto sarebbe stato coinvolto anche nelle violenze nella caserma di Bolzaneto durante il G8 del 2001  a  Genova  E poi   ci si lamenta   quando la gente odia le  forze dell'ordine  o le  si insulta  (  cosa che non condivido ) negli stadi  o alle manifestazioni   

Senza titolo 1870

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  dal sito  gemello  www.censurati.it Ancora fango sul Capitano Ultimo. Sta uscendo un film su Totò Riina, costato 15 milioni di euro. Un film basato su un libro di uno degli accusatori del capitano Ultimo, Attilio Bolzoni (ricordate? quello che non ricordava niente davanti al giudice? Lui! Evidentemente gli è tornata la memoria). Se davanti al giudice non parlava per tutelare le fonti, adesso parla tramite una fiction, che ri-insinua il dubbio su come andarono le cose. Ovviamente non hanno messo il dubbio ricorrendo in appello davanti a un tribunale (perchè si rischiava forse di riperdere la memoria). Il processo ora diventa mediatico (come da copione. Leggi I 4 processi del Capitano Ultimo )   "Sei andato a scuola, sai contare?" "si so contare" "E sai camminare?" "so camminare" "E contare e camminare insieme lo sai fare?" "credo di si" "Allora forza, conta e cammina.   da cento  passi dei modena city ramblers   qui

Senza titolo 1868

Grande travaglio

Senza titolo 1852

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 (...) Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello! ll'anima gentil fu così presta, sol per lo dolce suon de la sua terra, di fare al cittadin suo quivi festa;      e ora in te non stanno sanza guerra li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode di quei ch'un muro e una fossa serra.  Cerca, misera, intorno da le prode le tue marine, e poi ti guarda in seno, s'alcuna parte in te di pace gode. (....)    divina Commedia  Purgatorio canto VI versi 76-86 Ma  mai  è possibile che  In Italia  anche le celebrazioni ufficiali ( oltre che  , al 90 % , vuote  e  retoriche ) devano essere   essere  sempre palestra  per  strumentalizzazioni politiche \ i deologiche che spesso  ( ed  è questo il   caso  ) non c'entrano per nulla   con tali che spesso   non c'entrano per nulla   con tali  celebrazioni ufficiali e  o meno che siano  ? In questi giorni  oltre  a  celebrare la strage di capaci  qui in sardegna

reprimenda, famiglia e dintorni

Ma che tristezza il Family Day...non perché non si possa e debba manifestare a sostegno dell'unità e indissolubilità della famiglia...ci mancherebbe. E' che c'è dell'ipocrisia in questo. L'ipocrisia di chi ritiene che aver contratto un matrimonio...e sottolineo contratto...con tanto di firme, bouquet e banchetto nuziale...possa essere dotato di un'aurea particolare ("la santità del matrimonio e della famiglia"), tanto da poter avvocare a sé ( e solo a sé!) certi diritti, negandoli a chi, questa scelta, non l'ha fatta o non intende farla. Io non ci sto. Intanto perché mi pare che tutta la faccenda sia diventato un modo per garantirsi una certa visibilità politica...politici che stanno cavalcando l'onda e che urlano le loro ragioni come se si fosse in campagna elettorale. Questa è una battaglia per garantire i diritti civili a tutti, non un palcoscenico dal quale proclamare le proprie integerrime virtù di uomini e donne cattolici. Leggo le dichia

Senza titolo 1804

Fatwa L'osservatore romano, ha emesso una fatwa. Contro una persona che ha solo espresso la propria opinione: "Ha ragione il Papa ad essere contro l'evoluzionismo: la Chiesa non si è mai evoluta". “Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato il funerale a Welby, cosa che non ha fatto per Pinochet, per Franco e per uno della banda della Magliana.” Esprimere la propria opinione in modo civile, e nello stesso tempo dire cose vere, in questo ormai incivile paese significa essere TERRORISTI. Terrorista non è più chi ammazza, o fa esplodere bombe in luoghi affollati, ma semplicemente chi esprime opinioni che danno fastidio ai potenti. E i potenti oggi sono la chiesa, il vaticano, i vescovi, la CEI, che tengono sotto scacco un parlamento ed un governo debole e prono persino al più piccolo capriccio del più insignificante parroco di provincia. I danni culturali subìti da questo paese sono incalcolabili. Anni di bombardamento mediatico hanno ormai reso incapace di pensare la

“Family Day”

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“Bloggers uniti in difesa dei diritti delle minoranze e della laicità dello Stato”. Accendi, con una candela, la speranza di veder riconosciuti i diritti di tutte le famiglie, di tutte le forme di amore. Sabato 12 maggio parte del mondo cattolico si riunirà a Roma per il “Family Day”. Una manifestazione, nata chiaramente come risposta alla proposta governativa dei Dico, che vuole promuovere un unico modello di famiglia: quello descritto nel manifesto della CEI. Il “Family Day” è figlio dei “Non possumus”, di una concezione atavica di famiglia che non comprende le famiglie di fatto, e cioè le coppie  non coniugate che convivono stabilmente, con o senza prole, od anche i nuclei familiari composti da coppie omosessuali o costituiti dal singolo genitore e dai figli riconosciuti. Noi crediamo che anche a queste altre famiglie vadano riconosciuti i diritti già acquisiti nella stragrande maggioranza dei paesi europei, nel rispetto soprattutto del sentimento che caratterizza più di tutti ques