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i gregari dei campioni di ieri: "Così aiutavamo i nostri capitani"

Furono gregari di fuoriclasse come Eddy Merckx, Felice Gimondi, Franco Bitossi e per venire a tempi più recenti di Moser e Cipollini. Intervistati da Gianni Mura e Marco Pastonesi all'ultima edizione dell'Eroica di Montalcino, cinque storici gregari del ciclismo italiano raccontano aneddoti di gara, rivalità di gruppo e segreti della vita a seguito dei grandi campioni. Dalle "grandi pretese" di Gimondi, alle poche - ma spettacolari - giornate di gloria, i cinque intervistati ci riportano ai bei tempi di un ciclismo che fu, ma che ancora oggi continua a vivere ed emozionare. video di ANDREA LATTANZI

non sempre i figli somno come i padri . il, caso di Mario Dumini deto anche L'Eremita figlio di figlio di Amerigo Dùmini, il capo della squadra fascista che sequestrò e uccise Giacomo Matteotti.

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 suo canale  youtube   https://www.youtube.com/channel/UCtOxg7a6t8qcBFXiCJQSyeg La  sua pagina  fb www.facebook.com/Mario-Dumini-LEremita-Official-Page-275410059335266/ Il suo sito http://marioduminieremita.weebly.com/ A tu per tu con Dùmini, l’eremita Pubblicato da Enrico Tiozzo Data:2 maggio, 2016 in: Le Firme di Libertates , News Incontro con il figlio di Amerigo Dùmini, il capo della squadra fascista che sequestrò e uccise Giacomo Matteotti. Il figlio di Amerigo Dùmini, l’uomo che diresse l’operazione del sequestro di Matteotti il 10 giugno 1924, vive da qualche decennio a una trentina di chilometri da Roma, a San Vittorino, una località situata su un costone tufaceo. E l’uomo infatti, a 70 anni compiuti, abita proprio in una grotta di tufo, senza elettricità, senza riscaldamento, senza alcuna comodità, quasi senza mobilio, tranne lo stretto necessario. Si autodefinisce giustamente “Mario Dùmini l’eremita”. Dà in beneficenza la sua pensione sociale di circa 500 e

ottimo modo per sapere se una donna ti ama è quello di farle portare nascosto a sua insaputa dentro un pendaglio orribile l'anello di fidanzamento come ha dfatto una coppia australiana

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tqale storia che vi apprestate a leggere mi ricorda questa scena di questo bellissimo e famoso film da   http://www.huffingtonpost.it/ Per un anno questa donna ha indossato l'anello di fidanzamento senza saperlo L'anello era nascosto proprio sotto il suo naso 11/05/2017 11:30 CEST | Aggiornato 11/05/2017 14:12 CESTEleonora Giovinazzo Senza esserne a conoscenza, Anna ha indossato per oltre un anno il suo anello di fidanzamento. Era racchiuso, a sua insaputa, all'interno di un ciondolo realizzato con il legno del pino di Huon, un albero raro e spettacolare della Tasmania. A regalarle la collana, e a nascondere al suo interno l'anello di fidanzamento, è stato il compagno Terry, in occasione del loro primo anniversario nel 2015. Per oltre un anno e mezzo, Anna ha indossato la collana quasi ogni giorno. È stato durante un viaggio nella Grotta di Smoo, in Scozia, nel novembre del 2016 che Terry si è deciso a rivelare alla compagna il suo segreto. "Avevam

Quelli della prima Repubblica. Pillitteri, sindaco della 'Milano da bere': "Mio cognato Craxi e gli anni 80" ed altre storie

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Premetto che quando crollo la prima repubblica ( termine che abborro visto è un termine politicamente improprio coem dice lo stesso aldo giannuli http://www.aldogiannuli.it/e-corretto-dire-che-siamo-nella-seconda-repubblica/ e poi la corruzione ancora continupo più di prima . https://it.businessinsider.com/il-magna-magna-italiano-raccontato-da-un-manager-pubblico-dalle-alghe-ai-vestiti-usati-dalla-sabbia-ai-rifiuti/ corruzione ) avevo 16 anni e quind non ho esperienze dirette . L'unica cosa che posso dire e che non fu solo corruzione , mafia , strategia dela tensione , ecc e continuità il fascismo .Ma fu anche una repubblica di ideali e di uomini colti e Infatti vedendo trasmissioni e leggendo oltre a sentire i mie genitori e parenti oltre chi ha vissuto quel periodo , posso che condividere questa testimonianza riportata in un commento al video in questione  Sgombriamo il campo da ogni equivoco: erano dei far

Di Gucci ce n'è uno solo: ristorante costretto a cambiare nome Prato, la multinazionale della moda e dell'abbigliamento ha inviato una diffida al ristorante "Gucci doc" di via dell'Accademia dove tutti si chiamano Gucci

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leggi anche  http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2016/06/05/news/il-gucci-doc-in-via-dell-accademia-1.13609221 dopo  Armani     adesso anche Gucci si mette  a fare il preopotente  verso un debole reo  di essere  omonimo  dello stilista  .  Nonfaccio ulteriori  n  commenti onde  evitare   qualunquismi  , populismi , ed ovvietà  . lasdcio parlare  larticolo ed  eventualmente  i vostri commenti da  http://iltirreno.gelocal.it/prato/cronaca/2017/05/10/ Di Gucci ce n'è uno solo: ristorante costretto a cambiare nome Prato, la multinazionale della moda e dell'abbigliamento ha inviato una diffida al ristorante "Gucci doc" di via dell'Accademia dove tutti si chiamano Gucci  di Vittorio Vannucci Barbara Gentil (cuoca), Laura Gucci (cuoca), Martina Gucci (sala),  Fabio Gucci (sala) PRATO. Prendersela con i più piccoli sembra andare di moda. E' proprio il caso di dire. Incredibile ma vero: un ristorante del centro di Prato, aperto da appena un anno,

dopo il terremoto la vita riprende

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 nele zone del terremoto   dell'anno scorso   non cìè solo la storia  del  ristorante  che  chiude  perchè lo stato dopo averlo sfruttato  per sfamare  i soccorsi   non paga    ma  c'è sempre  da repubblica in particlare  da   http://invececoncita.blogautore.repubblica.it/articoli/2017/05/08/dal-terremoto-una-storia-a-lieto-fine/?ref=RHPPRB-BH-I0-C4-P1-S1.4-T1  due storie  la  prima  Castelluccio di Norcia, dopo il sisma tornano i cavalli allo stato brado Dopo il terremoto che, nell'ottobre scorso, ha colpito l'Italia centrale, quaranta cavalli sono stati spostati da Castelluccio alle campagne vicino a Norcia. Ora, i cavalli – che abitano la Piana di Castelluccio dagli anni 80, di proprietà della famiglia Brandimarte - sono tornati nella loro vera casa. A cura di Cecilia Greco  la seconda   Si sono sposati nonostante il terremoto, nonostante i container e le casette provvisorie. Simone e Paola, genitori di Diego, 3 anni, sono riusciti a coronare il l

chi lo ha detto che detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia ed altre storie

Venezuela, fra cariche e molotov a Caracas suona ancora il violino Dopo le violenti proteste contro il governo Maduro a Caracas in Venezuela, dove decine di persone sono morte e centinaia sono rimaste ferite, nel nuovo corteo di protesta dell'8 maggio un giovane protetto solo da un elmetto si è messo a suonare l'inno nazionale fra lanci di molotov e lacrimogeni. Una nota di poesia durante i drammatici momenti che stanno piegando il Venezuela ma anche un omaggio al violinista 18enne Armando Cañizales, ucciso proprio durante i recenti scontri. Dopo la morte del musicista anche Gustavo Dudamel, celebre direttore d'orchestra, aveva inviato il suo messaggio di rabbia: "Ora è troppo, basta sangue. Ascoltate la voce del popolo" "Non puoi stare lontano da ciò che ami": Pepito Rossi con le stampelle e il pallone Giuseppe Rossi ha postato un video su Instagram mentre tiene il pallone in equilibrio sorretto dalle stampelle. Il calciatore italo-am

PRIMA DELL'AIDS Aids punizione divina ? No diabolica di matteo tassinari

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in sottofondo   Le storie di ieri - Fabrizio De André Che cosa direi a chi considera l'Aids una punizione divina? Niente. Perché è già stato messo in regola da Dio, infettandolo con un pensiero così malsano, impietoso e spietato, che non gli renderà semplice l'esistenza. Ma ognuno beve nel proprio bicchiere. Immorale. Fate una prova con voi stessi. Come reagireste se sapeste che il cuoco del vostro ristorante preferito ha l’Hiv? O la tipa che fa ginnastica proprio vicino a voi è stata ricoverata per una settimana in ospedale agli Infettivi?  O la maestra di vostro figlio è sieropositiva? Poi, improvvisamente, salta fuori un film geniale, illuminato, ispirato, girato con autentica e grande cognizione di causa, capace di toccare profondità umane oceaniche, quindi abissali. L'Aids è un abisso, un burrone, un precipizio,  ma "Dallas Buyers Club”, senza percorrere la deriva del ridicolo pur affrontando il dramma con l'ironia umana del quotidiano.   "

Binario morto di © Daniela Tuscano

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Ferrante Aporti la conosco bene, è l'unica via milanese perennemente in bianco e nero. Un paradigma della città, per alcuni; benché Milano, al pari d'una maliarda un po' sdegnosa, sappia regalare, quando vuole, trilli d'azzurro. Ma Ferrante Aporti no. Conserva la sua ombra ferrigna, i sordidi magazzini, le gallerie tetre e infinite come ventri di balena. E la ferrovia. Essa pure periferica, binario sfumato fra ruderi d'erba. Da uno dei tralicci, ieri, un profugo  maliano s'è legato una corda al collo ed è balzato nel vuoto, penzolando poi per interminabili minuti. Lunga sagoma nera sul nero delle pareti. L'ha fatto di domenica, a mezzogiorno, l'ora più viva e atroce. L'ha fatto in giorno di festa, nell'invidiata distrazione del desinare, perché lui, senza nome né documenti, non l'aspettava nessuno, nemmeno il centro d'accoglienza. S'è accomiatato da un retrobottega di stazione perché solo lì il peso del vivere gli è piovuto add

I muretti a secco trentini ( ma non solo ) dovrebbero essere "patrimonio dell'umanità"

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APPROFONDIMENTI Paesaggio: nasce un Comitato provinciale di tutela 27 giugno 2016 Coldiretti: un agricoltore di montagna su due lascia. Il ministro Olivero annuncia la legge delega 7 luglio 2016 Villa Lagarina: dieci chilometri di muri a secco 11 ottobre 2016 Muri a secco, nuova figura professionale specifica: 15 diplomati "costruttori esperti" 21 febbraio 2017 https://www.architetturaecosostenibile.it/architettura/del-paesaggio/muri-secco-tecniche-508/ https://it.wikipedia.org/wiki/Muro_a_secco  in sardegna http://www.sardegnautentica.it/murettiasecco http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=602&v=9&s=17&c=4461&na=1&n=24&c1=muretto+a+secco&p=1&f=24 http://www.sardegnacultura.it/j/v/258?s=19999&v=2&c=2478&t=7 I muretti a secco italiani sono candidati ad entrare tra i Beni essenziali dell'umanità Unesco nel 2019, in Trentino cresce l'attenzione all'argomento, un articolo di Giampaolo Visetti pubblicato  s