Alla fermata dell'autobus
Uscito dall'ufficio, ero alla solita fermata quando ho notato una ragazza con il capo coperto da un velo salire su un autobus che precedeva il mio. Ho potuto osservarla per pochi istanti, prima che l'autobus velocemente ripartisse. La ragazza era bellissima, i lineamenti delicati erano racchiusi dall'elegante velo che le incorniciava il volto e ne accompagnava la grazia composta. Ho avvertito la sensazione di una bellezza grata, che non si dà per scontata e che non pretende. Io non sono un fedele praticante, e non penso neppure di potermi definire un credente. So inoltre bene quali significati possa arrivare ad assumere il velo. Quando però riesco a scorgere dei segni di sensibilità spirituale all'interno del guscio tappezzato di materialismo e false certezze in cui viviamo, mi sento un poco sollevato. Più spesso ritrovo questi segni sui volti degli stranieri che incrocio per strada, o nelle parole di quelli che ho conosciuto. Mi vengono in mente alcune fr