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Visualizzazione dei post con l'etichetta speranza

donne che non tacciono La sfida di Mamphela per il nuovo Sudafrica

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visto che  quello che pubblico secondo  molti miei amiche  non va bene per  l'8 marzo    (  qui in  questi url  1   2   maggiori dettagli  )  cerco anche  se dovrei infischiarmene   e  andare oltre  d'accontentare   i politicamente corretti  raccontando  questa  storia fonte  repubblica.it   Avrebbe potuto restare nel Pantheon delle grandi personalità sudafricane semplicemente restando in silenzio, in un angolo, a fare la custode della memoria e dell'eredità politica del grande amore della sua vita, Steven Biko. Era da lei e non dalla moglie ufficiale che il grande leader anti-apartheid aspettava un bambino quando morì: quel bambino, Hlumelo, non conobbe mai il padre, che morì di torture in una prigione del governo dell'apartheid pochi mesi prima della sua nascita.  Aggrappata a lui, Mamphela Ramphele è sopravvissuta. Ha continuato a battersi contro l'apartheid, ha fatto il medico, la donna d'affari, si è messa a lavorare su temi economici e social

Gianna rinasce a nuova vita FONNI. La commovente testimonianza: «Ho ritrovato la fiducia nel futuro»

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  da http://www.labarbagia.net/rubriche/rassegna-stampa-di-michele-arbau  che riporta  questo  articolo  dell'unione  sarda  del  17\2\2013 . Una  storia  di come  noi sardi  ,  regione d'italia   con il più altro  numero di malati  di Scla  non abbia un centro   che  sia iscritto  \ registrato  fra quelli che  sperimentano tale metodo ,  e per  curarsi  (  in quei casi  in cui il metodo  Zamboni   funziona  ed è fattibile  )  debba  andare  fuori   dalla propria  regione  .  Mi sono sottoposta ad un intervento chirurgico, affidando le mie speranze a quella che ritengo sia la sola possibilità per migliorare la qualità di vita di chi è malato di sclerosi multipla, come me. Ho deciso di parlare pubblicamente della mia situazione e dell'intervento che ho subito». Gianna Allena, 35 anni ad aprile, è originaria di Nule e vive a Fonni da quando si è sposata. La scoperta della malattia nel 2007 non ha disarmato il suo coraggio e la determinazione con cui ha affrontato

A Beirut il primo matrimonio civile arabo E' un evento epocale: due giovani musulmani, sunniti, vogliono e ottengono il primo matrimonio civile mai celebrato in un paese arabo.

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 nel mondo arabo  , in fermento anche  violento  contro le dittature religiose  e  il potere  temporale  ,   ci sono  due notizie  che   in occidente  sono  messe  in  secondo piano  eccole  . Saranno   piccole   cose , una  piccola  goccia  nel mare dele  violazioni  e  soprusi  che  le  donne  in particolare  e le bambine  (  velo  "  normale  "  e\o integrale  imposto a  forza  , infibulazione , matrimonio delle bambine  , ecc )   devono subire quotidianamente  . Ma   : << Un lungo cammino, inizia sempre con un piccolo passo.(  Mao Tse Tung )   da   http://ilmondodiannibale.globalist.it/ La prima  è  questa A Beirut il primo matrimonio civile arabo Inserito da redazione il 19/01/2013 alle 13:02 nella sezione Arabi in rivolta   E' un evento epocale: due giovani musulmani, sunniti, vogliono e ottengono il primo matrimonio civile mai celebrato in un paese arabo. Ecco come. "Dichiariamo

a quando un movimento contro la casta eclessiastica ?

E’ strano che in un Paese dove da tempo è scoppiata una vasta rabbia nei confronti della ‘casta’ politica, la stessa non si sia estesa anche alla casta sacerdotale. Tutta maschile, gerontocratica, misogina, sessuofoba, omofoba, autoreferenziale. Legata al potere e con volontà di controllo delle coscienze. Che pretende di rappresentare una morale comune che deve valere per tutti e che è riuscita a ottenere scandalosi privilegi economici, strappati ad una politica gregaria e pagati dai contribuenti italiani. Nascerà finalmente un movimento per chiedere la “rottamazione” della gerontocrazia ecclesiastica? (M.Quantarelli)

LA SPERANZA NON FA RUMORE. STORIE SPECIALI DI PERSONE NORMALI

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Stavo cercando in rete    , con google ,  storie  speciali per  gente normali  e  storie  normali per  gente speciali  proprio come una famosa  canzone   e  ho trovato  questo libro  . il  che dimostra che non sono  , come credono alcuni  , non sono l'unico sognatore .   da   http://www.chiarabertoglio.com In questo libro vengono riportate storie vere di persone che si trovano in situazioni di oggettiva difficoltà e fatica, determinate a volte da un handicap, o da una malattia, dal disagio sociale o da sofferenze di altro genere. Il filo rosso che le attraversa è quello della speranza e il messaggio è soprattutto un invito a «guardare oltre» per sapere scorgere le piccole, bellissime cose di cui la vita è costellata e delle quali non sempre ci rendiamo conto. In queste pagine sono raccolte anche moltetestimonianze di volontariato, di associazionismo, di movimenti che testimoniano la vivacità dell’impegno nei confronti di chi vive situazioni di fatica. “Siamo circondat

«Io,sopravvissuto,così sono rinato» Dopo un incidente,ingegniere diventa recordman del nuoto e cambia vita nonostante le gravi lesioni

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come   nel post precedente   ho trovato  mettendo in ordine il magazzino  anche  questa news   tratta dalla nuova  sardegna  del  5\11\2012 La sua storia ha fatto il giro del mondo. «Sono stato investito durante un sopralluogo e oltre a una grande quantità di fratture ho  subito gli esiti di una neurodistonia che ha trasformato il mio caso in una vicenda quasi unica:sono una delle poche persone in tutto il pianeta che soffrono di questa malattia a causa di lesioni dovute a un trauma».Ancora oggi Francesco Delpiano, ingegnere nuorese di 45 anni, ha la parte sinistra del corpo paralizzata.«Ma sono sopravvissuto e considero il giorno dell’infortunio come quello che ha segnatola mia rinascita – dice con convinzione – Da allora sono diventato un nuotatore. Ho saputo sfruttare al meglio tutte le mie possibilità. Mi sono trasferito in Emilia Romagna. Ho  cambiato vita, persino professione.E sono riuscito a costituire una bellissima famiglia».Quella di delpiano è una vicenda st

fiocco rosa a LASHKAR-GAH Centro chirurgico per vittime di guerra di Emergency

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Nel Centro chirurgico per vittime di guerra di Emergency a Lashkar-gah (  foto  al centro   )   unica struttura sanitaria gratuita e di qualità disponibile in tutta la regione di Helmand, a cui fanno riferimento primo soccorso dei villaggi di Grishk, Garmsir e Sangin.epicentro della guerra afgana.Esso è stato aperto da Emergency nel 2004; gli ambiti di intervento sono la chirurgia per vittime di guerra e la traumatologia. Un luogo di dolore , quindi , dove Il 60% dei pazienti ricoverati è curato per ferite di guerra causate da bombe, mine antiuomo, pallottole. Oltre un terzo dei pazienti ha meno di 14 anni.IL Centro chirurgico è dedicato al giornalista e uomo di pace Tiziano Terzani . Ed proprio qui che in una giornata come tante , in zona di guerra , avvenuto il lieto evento . Lascio che a raccontarlo sia la Newsletters di Emergency  Oggetto: Fiocco rosa a Lashkar-gah - Newsletter di EMERGENCY                                                  

L'eterno secondo

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Ventennale della morte di Paolo Borsellino. Che emozione vederlo in tv qualche giorno fa, nella sua ultima intervista. La sua asciutta, sobria determinazione, così poco siciliana, quasi nordica. Sapeva di dover morire, il suo cuore era sconquassato e limitava anche l'affetto paterno, nell'impossibile impresa di preparare i figli all'addio. Quando ci lamentiamo delle difficoltà, dobbiamo ricordare lui e la forza che l'essere umano sa esprimere, se lo vuole. Perché? Non esiste alcuna logica dal punto di vista strettamente biologico. E' "contronatura". Ed è questo il bello e il fascino della spericolata avventura umana, l'oltrepassarsi per realizzarsi compiutamente. Ma perdere Paolo, l'eterno secondo come amava definirsi, è stata una ferita immedicabile. Era secondo, sì, forse perché la sua asciutta figura riepilogativa e severa restasse meglio scolpita nei nostri cuori e nelle nostre anime. Il mio ultimo libro , uscito ieri, l'

Al confine fra alcolismo e morte: l'assemblea per il decennale DELL'ASSOCIAZIONE 'AMICI DELLA VITA' DI GIORGIO MASEDDU

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Prima di riportare la storia d'oggi vorrei precisare che il copia e incolla non è per fare pubblico o riempire il blog e il mio spazio di Facebook su chi i post vanno in automatico ma è dovuto al fatto che solo i giornali locali o quelli nazionali nelle ultime pagine di cronache ai margini appunto ( salvo che esse non si ribellino o non commettano illegalità ) pubblicano tale news che riguardano le anime salve  e che parlano d'argomenti come questi   In sardegna  L'alcolismo ha i numeri di un'apocalisse:  quarantamila famiglie convivono con un etilista.    da L'unione sarda Edizione di domenica 13 maggio 2012 - Cronaca Regionale (Pagina 9)  I morti sono ottocento l'anno. C'è un fronte che resiste. È a Iglesias e si chiama “Amici della vita”, guidato da Giorgio Madeddu. Dice che all'origine della malattia c'è un disagio esistenziale. L'assemblea dei resuscitati è convoca

Giornata della memoria per le vittime della mafia a tempio pausania ( Olbia-tempio )

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foto di  Giovanni Antonio Puliga   Venerdi scorso  si  è tenuto  a   Tempio la Giornata della memoria per le vittime della mafia . Essa  è  stata organizzata   dal    presidio di Libera "Rita Atria" di Tempio insieme a ll'associazione L'Almunìa  ( per    maggiori informazioni  su  d'essa  ecco    la loro  pagina di facebook  ) , presieduta da Antonio Masoni.  E'  stato  un bellissimo momento  ( peccato che ho combinato casini  con la  digitale  e quindi  non ho  nessun filmato  e  foto  , ma  ne trovate  sotto  un testo    recitato  brillantemente                                                                                      interpretato  dalla  bravissima  Maria antonietta  Pirrigheddu    foto  a  destra e  sempre  dalle   altre  foto   , che trovate  qui  in quest'album di facebook   .,   la bravissima Patrizia Pitzianti  ( foto  presa  dal suo profilo di facebook  )   ottime -- per  quel  che  ne  capisco di  danza     (  foto a  des

la gnerazione Xo XL ? i casi di giulia 12 anni che da in beneficenza la sua borsa di studio e di un ragazzo 14 anni che riprende delle coetanmee che si .... e le mette in rete

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  iniziamo dall'ultima  news   che  è quella  più allarmante visti i  crescenti casi  di pedopornografia  pornografia  minorile  ecco   come  evitarla   seguendo  il consiglio  di Roberta Lerici  fondatrice   di bambinicoraggiosi   uno  dei maggiori  sitio antipedofilia   . Ma  soprattutto  l'accettazione  passiva   o  sottovalutazione   dei minorenni  che  pur  d'accettare  € extra  cadono nella rete   degli orchi  o  l'accettano  come  è  avvenuto  di nel novembre  dell'anno scorso   ad Alghero    dove   all'ufficio  di  un orcoc'era  la  fila  di ragazze   che  lo consideravano  un vecchio  bavoso    che  voleva  solo  guardare  e  pagava per  tenere  compagnia    by ScuolaZOO , 13 Gennaio 2012, La Polizia postale e delle comunicazioni di Catania ha individuato un sito italiano su cui erano visibili alcune foto di ragazze adolescenti, alunne di una scuola media di una cittadina lombarda, ritratte nude   (  vedere   an

Il Mondo migliore

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In questi giorni abbiamo spesso sentito parlare, o forse straparlare, di "Italia migliore" . Secondo gli organi d'inforNazione più accreditati, l'Italia migliore sarebbe quella che elogia il governo sempre e comunque, che non protesta mai, che plaude alle ronde e si entusiasma quando la polizia caricare gli extracomunitari su appositi autobus con inferriate, come accade a Milano; che approva senza riserve le "missioni di pace" militari (sostenute devotamente pure dall'"opposizione"); mentre se qualcuno osa timidamente obiettare che, a suo umilissimo parere, gli eroi sono, chessò, i volontari o i missionari; se ritiene che probabilmente si esagera a trattare esseri umani come bestie pericolose; beh, state tranquilli: costui è ipso facto un criminale, un anti-italiano, un apostata e chi più ne ha, più ne metta.   Sarà. Ma a Milano, tre sere fa, abbiamo visto un'altra Italia, addirittura un altro mondo, e, scusate, a noi piace un pochino d