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Il miracolo della notte di Natale

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                              Buone Feste In attesa di postare le ultime tre tavole del Presepe virtuale, desidero raccontarvi una storia vera accadutami nel lontano 1985. Era il mese di agosto, verso la fine, presi il traghetto a Livorno per la Corsica. Eravamo solo quattro vetture a bordo, ormai le code erano finite. I profumi delle erbe selvatiche portati dalla furia del vento maestrale all'uscita delle Bocche di Bonifacio, mi ripagarono della mia repentina decisione. Per quindici giorni girai l'isola in tutte le direzioni senza stancarmi di riempire i polmoni e appagare il mio spirito per tanta naturale bellezza. In pochi chilometri avevi  una perfetta alchimia  di terra e mare, i calanchi, le montagne a picco sul mare, all'interno il deserto des Agriatos mostrava tutta la sua arida bellezza. Un giorno mi fermai ad ovest dell'isola,  il mare era di un colore alabastro e la parete tagliente a picco ti creava un senso di vertigine, i calanchi imponenti ti incutevano r

La mia guida al natale e alle festività 205\2016 [ come sopravvivere alle festività ] IX bufale natalizie come evitarle

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http://www.valigiablu.it/bufale-etica-verifica-correzione/ http://www.wired.it/play/cultura/2014/12/19/bufale-natale/ http://www.informarexresistere.fr/2015/12/20/balle-di-natale-smontiamo-per-voi-le-solite-bufale/ Pressato da  molti  che mi dicono che il mio post  extra  della guida    cioè quello  sulle  bufale  a natale era  incompleto  perchè non spiega  come evitarle   .  Ecco   integrato nella  guida    una serioe ( da  utilizzare   anche al di  fuori dal natale  e dalle feste  visto che  i buffalisti e  i seminatori d'odio  non vanno mai in ferie  e non   si  cagliano   stanno mai  un momento zitti   \  fermi  . Fra  le bufale natalizie   che si  trasformano in ricettacolo d'odio come  quella    sul   ciocco-islam  (  nei  ho parlato anche qui  suol  blog  )   e   ha portato ad  un attacco   alla  ditta  della lindt     ci sarebbe   quella  , smentita  udite  udite  da  un sito complottista  ed  ultra  cattolico   come http://www.informarexresistere.fr/

Solidarietà a don Prospero e al suo presepe-moschea

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Un fatto grave è successo in questi giorni a Genova: un parroco, don Prospero Bonzani , grande educatore di generazione di giovani e sempre attento a lasciarsi stupire e a stupire col Vangelo alla mano, da anni ha posto nel presepe una piccola moschea come segno che il mondo è cambiato nel panorama, ma non è cambiato nel cuore di Dio. Un segno di novità religiosa, culturale, civile, umana. Un segno da aggiungere ai segni di cui parla il vangelo di Luca : Ecco il segno: troverete un bambino … ecc. ecc. In tutti questi anni nessuno si è accorto di nulla fino a quando la destra becera, atea e miscredente (con tutto il rispetto degli atei veri ed i miscredenti d’annata) non ne ha fatto una campagna denigratoria e con i fascisti di Forza Nuova che hanno minacciato rappresaglie, la Lega che vomitato come suo solito e i fascisti del msi che gridano allo scandalo . Conclusione: la curia di Genova ha ordinato di togliere la moschea dal presepe per prevenire eventuali intemperanz e. Kibbutz di

Lecco, il presepe dei richiedenti asilo musulmani sorprende la città un altro duro colpo a chi dice che odiano il presepe e ce lo vogliono proibire

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nessun aggiunta  a  quanto  già detto nel  titolo  , lascio   che   a   parlare  sia  la  notizia   in se . Perchè  tanto     di   Daniele Biella   di   http://www.vita.it  Articolo preso tramite  la  mia   amica   chiara  Palumbo   della prim'ora  su facebook .  "In modo spontaneo decine di migranti di fede musulmana si sono messe a intagliare il legno e colorare le figure della Natività", spiega Clelia Paratore, infermiera che collabora nell'hub di prima accoglienza del Bione, gestito da Fondazione Progetto Arca. "La gente si ferma a guardarlo, è un modo degli ospiti per ringraziare dell'accoglienza: la paura iniziale si è trasformata in fiducia" “Il presepe realizzato da richiedenti asilo musulmani a Lecco? Altro che evento eccezionale, è stata la cosa più spontanea del mondo”. Superano il can can mediatico, “comunque positivo”, le semplici ma decisi parole di Clelia Paratore, infermiera collaboratrice di Fondazione progetto Ar

Parroco non mette Gesù in presepe Bergamo, ai fedeli: "Non siete pronti"

Nella notte di Natale il presepe della chiesa di Santa Lucia a Bergamo è rimasto senza Gesù Bambino. Non è stata una dimenticanza ma una provocazione del parroco che si è rifiutato di metterlo. Secondo il prete la gente "non è pronta" ad accoglierlo. "Questa notte non è Natale. Non siete pronti. Se non sapete accogliere lo straniero, il diverso, non potete accogliere il Bambin Gesù", ha detto il parroco durante l'omelia. Il sacerdote durante le omelie domenicali ha spesso invitato i fedeli a curarsi dei poveri e degli emarginati. Ora ha deciso di comportarsi di conseguenza. E durante la Messa di Mezzanotte ha proclamato: "Questa notte non è Natale. Non siete pronti. Perciò Gesù non nasce". E non ha fatto porre nel presepe della chiesa la statuetta (già pronta) del Bambinello. A chi ha chiesto spiegazioni, ha poi detto che il presepe era basato sul racconto di Ezio del Favero 'Al chiaro delle stelle', in cui Gesù Bambino esce dalla culla per and

dopo l'epifania e le feste ricominciamo studio , lavoro , fisico ed riordinare la casa ecc

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le feste  sono finite  ed  epora  di riprendere la  vita  normale   come     (   continuare  se  lo  si è  già iniziato  ne  avevo parlato nel post   guida  di sopravvivenza  alle feste  natalizie qualche  giorno fa    )  riprendersi ?   come    rincominciare  ?    L'Epifania è  passata  e  con sé porterà via queste festività natalizie  . Pertanto, il periodo natalizio si chiude. Per tale motivo, anche gli addobbi devono salutare la vostra casa. E' arrivato, dunque, il momento per rimettere tutto a posto. Si avverte un po' di tristezza   ed  malinconia ,  l'abitazione sembrerà meno confortevole e più spoglia. Il consiglio ideale per mettere a posto, se nel caso siano stae fatte dele decorazion \  addobbi   ogni addobbo è  quello di farlo con ordine, così risparmierete tempo il prossimo anno per riaddobbare la casa.      Ecco   i consigli   suggeriti da    questo articolo di    https://www.ultimenotizieflash.com/benessere/   suggeriuto dall'aggregatore di news

Un piccolo miracolo

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                       Cari amici desidero raccontarvi una storia vera, accadutami nel lontano 1985. Era il mese di agosto, verso la fine, presi il traghetto a Livorno per la Corsica. Eravamo solo quattro vetture a bordo, ormai le code erano finite. I profumi delle erbe selvatiche, portati dalla furia del vento maestrale all’ uscita delle Bocche di Bonifacio, mi ripagarono della mia repentina decisione. Per quindici giorni girai l’ isola in tutte le direzioni senza stancarmi di riempire i polmoni e appagare il mio spirito per tanta naturale bellezza. In pochi chilometri avevi una perfetta alchimia di terra e mare, i calanchi, le montagne a picco sul mare, all’ interno il deserto des Agriatos mostrava tutta la sua arida bellezza. Un giorno mi fermai ad ovest dell’ isola, il mare era di un colore alabastro e la parete tagliente a picco ti creava un senso di vertigine, i calanchi imponenti ti incutevano rispetto; tenendomi a un ramo mi sporsi per guardare meglio la parete e vidi alcuni r

Nun te piace, 'o presepe?...

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Mica vero che "non fa male a nessuno" . Anzi, nuoce gravemente alla salute . Chi? Meglio domandare "cosa", ma in verità è proprio quel "chi" a disturbare. Il presepe fa male. E, dietro e dentro di lui, la statuina di quel bimbo seminudo. Ciò ch'essa simboleggia. Il presepe realizzato dagli allievi del liceo artistico "De Nicola" di Sesto San Giovanni (Milano), frequentato da giovani di diverse confessioni. In basso: la "crèche des santons" a Mentone (Francia). Il collegio docenti della scuola materna di via Forze Armate, a Milano, aveva infatti stabilito di celebrare un Natale senza Natività . Via stelle comete, grotte o capanne, pastori e pecorelle, San Giuseppe, Madonne e quel povero cristo di Gesù Bambino. Al loro posto renne dal naso rosso, Babbi Natale paffuti e gaudenti, canti e cori inneggianti alla festa, ma, per carità, senza il minimo accenno alla religione. Per rispetto dei bambini, si capisce.

Il natale s'avvicina parte I [ e le polemiche nelle scuole presepe si presepe no ]

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Il natale s'avvicina parte I [ e le polemiche nelle scuole presepe si presepe no ] Natale  s'avvicina  e ci risiamo, largo al politically correct che sa tanto di stupidità à la page . Infattoi come  ogni anno ( che  palle,   scusate il termine   ma quando ci vuole ci vuole   )  iniziano le  polemiche su certe  scuole  che  non fanno  decorazioni o canti  religiosi per  non offendere  i ragazzi dele altre religioni  .  Purtroppo  la  cosa  non è gradita e la  reputano  come una  forzatura   perfino dalle stesse comunita Mussulmane  presenti nel nostro paese . Essi, i  sono i primi ( dovremo imparare da loro  ) a non sentire il buisogno  di cancellare   la celebrazione di tale festa  e le  sue tradizioni annesse : << Per  noi --- spiega  Yunus di Stefano portavoce della Coreis ( Comunita Religiosa Islamica  Italiana  a repubblica del 16\12\2010 ---- il natale  è  un occasione  di scambio e di conoscenza  reciproca . La mente dei bambini  delle scuole è a

ipocrisie natalizie e falsi presepi . Padova, don Favarin: "Ipocrita fare il presepio, Gesù era un migrante e noi li lasciamo per strada"

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Questi sono veri preti   o rapppresentanti  \    messaggeri di  Dio     da      repubblica    del 03 dicembre 2018 Il prete da anni si occupa di accoglienza. Ora attacca il decreto sicurezza di Salvini: "Applaudire le sue politiche e poi preparare le statuette è schizofrenia pura. Un Natale senza il simbolo della Natività è più coerente con questo clima volgare"                                                di ENRICO FERRO Don Luca Favarin, al centro, con i ragazzi provenient i dall'Africa di cui si occupa  PADOVA. "Oggi fare il presepio è ipocrita. Il presepe è l'immagine di un profugo che cerca riparo e lo trova in una stalla. Esibire le statuette, facendosi magari il segno della croce davanti a Gesù bambino, quando poi nella vita di tutti i giorni si fa esattamente il contrario, ecco tutto questo lo trovo riprovevole". Don Luca Favarin, il prete che a Padova gestisce nove comunità e aiuta 140 ragazzi africani, sferza i predicatori di