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KAROL E FIDEL

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Papa: Cuba, Castro a messa nella cattedrale dell'Avana L'AVANA - Fidel Castro ha assistito lunedì sera a una messa in suffragio del Papa celebrata dal cardinale Jaime Ortega nella cattedrale dell'Avana. In abito scuro, Castro ha assistito a tutta la funzione religiosa in compagnia del fratello minore Raul, numero due del regime. In precedenza, Fidel e Raul si erano recati nella Nunziatura apostolica all'Avana per firmare il libro delle condoglianze per la morte di Giovanni Paolo II. Nelle ultime ore è circolata con insistenza a Cuba la voce secondo cui Castro si recherà alle esequie di Giovanni Paolo II in Vaticano. La notizia non ha trovato ancora conferme ufficiali ma è risaputo che Castro annuncia i propri viaggi all'estero con un preavviso molto ridotto per il timore di attentati.(ticino on line)

Senza titolo 636

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SILVIO, IL GIOCO E' FINITO..  

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a volte   mi siedo su   me stesso   all’ombra del   mio ideal   cipresso a   prendere il   fresco che   scappa via   senza lasciar   traccia e penso   cambiando faccia   che son sempre   lo stesso chiuso   in me stesso senza   vie di fuga allora   mi accorgo che   morire e vivere   per me è medesimo   in quel momento i   pettirossi tornano a   sanguinare ed una pioggia   di chiodi mi pare rapirmi   come la luce di una cometa   ma poi mi desto e tutto   pare come sembra cosa   vuol dire perdersi per   rintracciarsi di nuovo   forse che nell’animo son   già morto?  

come la tv tratta la morte del pontefice

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  Gli avvenimenti   di questi ultimi 3   giorni   e   i    post   ivi riportati    , m’inducono a   rompere il    silenzio    che   m'ero proposto       e   a    scrivere un post    “ serio “   . Mentre   scrivo      le lacrime a   gli occhi    sia per   la   congiuntivite     ( di cui   , SIC   ,   soffro da   anni ) sia   per l’evento triste   e per   come viene trattato dai media   (   salvo poche   eccezioni   )   . Quindi chiedo   scusa in anticipo   per   gli eventuali errori   di grammatica   , sintassi e   ortografia . Con la   sua morte   , ho perso uno dei punti di riferimento    più   fermi    in questo mondo in continua   evoluzione   ed   in   continuo mutamento , è   ciò mi porta   alla situazione    di cui parlavo prima   . Infatti   mi ci vorrà un   bel po’   per    rialzarmi ( riprendermi   )   e   rincominciare   il mio viaggio   .. ma   poi chiedo fra me    e me    credo che   sia inutile scervellarmi    e   che no   fare niente   ovvero lasciarmi   traspor

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Il mio Tempo scorre.     Impetuoso come un fiume in piena   scorre il mio Tempo porgendomi   giorni che vivo in ogni pulsione   del cuore.   Nei sogni sostano i momenti   che vorrei trasgredire dall’impegno   che ti chiede la vita,   ma,i sogni rimangono tali   e il cammino deciso   e tracciato,   mi riporta sui miei passi   e a volere un ‘altra notte   dove ad occhi chiusi mi   lascio andare all’illusione   e a ribaltare l’orizzonte   presente, fermando   per un attimo solo mio   vita e tempo.  

Senza titolo 633

Il delirio dell'olio di colza di Jacopo Fo Cari lettori, vorrei porre la questione morale. Anzi la questione mentale. In questi giorni ho sperimentato direttamente il livello di disturbo mentale di cui soffrono in primo luogo i mass media e in generale il popolo italico. Scoppia il caso biodiesel, e, come per incanto, ricevo un mucchio di telefonate da parte di giornalisti che mi chiedono di parlare del nostro distributore di biodiesel. Il primo d'Italia. E io mi diverto a rispondere: "Ma come non ha letto i nostri comunicati stampa? Non segue i nostri siti internet? Legge solo le agenzie di stampa autorizzate?" Provo un certo gusto a dire: "Guardi, il distributore non l'abbiamo aperto in questi giorni ma cinque anni fa. E l'abbiamo chiuso piu' di due anni fa perche' il governo Berlusconi ha vietato il biodiesel. Abbiamo fatto proteste, raccolto firme..." Ed ecco il cronista che non ci puo' credere: "Ma come l'hanno vietato? Hann

E' ARRIVATO.

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«Continua a cercare. Ma che cosa? Forse ho cercato abbastanza. Ho cercato fra tante verità. Tuttavia queste cose possono maturare soltanto così. Filosofia… Arte… La verità è ciò che infine viene a galla come l’olio sull’acqua. In questo modo la vita ce la svela… a poco a poco, in parte, ma continuamente. Inoltre essa è in noi, in ogni uomo. Ed è qui appunto che essa è vicina alla vita. La portiamo in noi, essa è più forte della nostra debolezza». Brano tratto dal dramma "Fratello del nostro Dio" opera composta da Karol Wojityla negli anni Quaranta.

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STA PER TORNARE...........

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Alcuni versi di una poesia giovanile di Karol Wojtyla: “Come una carezza sul volto, nel silenzio sento sopra di me il chinarsi di Dio”.

messaggio all'anonimo del 30\3\2004

  per  l'anonimo che  il  30 Marzo 2005 - 16:14 - ha  scritto   :    >>   allora.....se vi trovate lungo la mia strada, mi fara' piacere condividere un po' di strada con voi. Per il resto bacini e r'n'r e che l'anima di Elvis sia sempre con te.   >> Come  faccio  ad  invitarti  se  non ti sei  firmato 

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ringraziamnto speciale

 per  i lavori  svolti sul mio blog   all'autore di questo bellissimo sito  http://blogregular.splinder.com/ nostro futuro cdv

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Nel vuoto di un alba.  chiuse assumono forme interrogative che mai sono state svelate per paura e sulle spalle il peso che si fa fardello ingombrante  per il coraggio che fa compagnia alle suole delle scarpe. L’illusione guida la mano nel sogno, mentre le dita toccano il metallo della maniglia. Edoloroso il pentimento  

Senza titolo 629

 Gli Stati Uniti hanno usato, e continuano a usare, armi di distruzione di massa. Mentre leggete gli articoli che seguono ricordatevi che un paese è stato aggredito e invaso illegalmente con la motivazione che avrebbe avuto armi di distruzione di massa pronte per essere usate contro di noi. Ovviamente, tutto si è poi rivelato una bufala, un'isteria collettiva abilmente manovrata dalla propaganda dei media americani e filo-americani. Una bufala costata finora oltre 100.000 morti irakeni, 1500 americani, un paese distrutto, avvelenato per secoli dalle radiazioni dell'uranio impoverito e gettato nella più totale anarchia. "Fanno un deserto e lo chiamano pace..." scriveva Tacito a proposito di un altro Impero, quello romano. Liz4rd     - Dal 1962 al 1971 il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha sperimentato armi chimiche e batteriologiche sui propri militari. Lo rivelano alcuni rapporti del Pentagono declassificati a partire dal settembre 2000, secondo i quali al

Senza titolo 628

se solo le lacrime che bevo non sgorgassero dalle mie dita se solo il vento in questo uliveto fosse infinito se solo qualcuno si ravvederebbe al mio posto, non ci sarebbero croci ed ore d' equinozio, nell'ultimo silenzio della passione le mani di te Maddalena colmerei di colore,ma non mi resta che pensare al peso dei chiodi da indossare all'ombra della croce che non mi da più pace,l'ultima preghiera vagabonda la dedico a me anima sepolta,di Giuda ho scordato il sapore,perdonalo al mio posto Nostro Signore

FERITA

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Io ero un uccello dal bianco ventre gentile, qualcuno mi ha tagliato la gola per riderci sopra, non so. Io ero un albatro grande e volteggiavo sui mari. Qualcuno ha fermato il mio viaggio, senza nessuna carità di suono. Ma anche distesa per terra io canto ora per te le mie canzoni d’amore. -ALDA MERINI-

Memoria

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Auguri ai compagni di viaggio

IL GRIDO DEL GABBIANO

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La storia Emmanuelle Laborit è il gabbiano. Emmanuelle è sorda: i suoni della sua prima infanzia non sono parole ma urla acute. Nel trascorrere della sua vita prende piena coscienza della sua diversità e, assieme alla consapevolezza, nasce la ribellione. Una ribellione che è rivolta non contro la propria diversità, ma contro l'ipocrisia e la falsità del mondo degli udenti che, anche quando si propone di volerla aiutare, di fatto annulla la diversità che turba e fa paura e opera per ricondurla alla più tranquillizzante normalità. La lingua e la cultura dei sordi sono negate al proprio popolo e quando emergono vengono ricacciate, anche con prepotenza. Emmanuelle è di ciò consapevole: si ribella e soffre. Il grido del gabbiano non è un libro che parla di sordi. È un libro che parla della diversità e della violenza secolare che questa suscita, violenza che si può esprimere in mille forme, dalle più aspre alle più sottili, ma non per questo meno pericolose. Emmanuelle, come i gabbiani d

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Tantissimi auguri di Buona Pasqua!

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Buona Pasqua!!!!  Mangiate tante uova e pochi agnellini!!!!!!! Vale

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E poesia fu.   Ti intravidi sfuocato fra i pensieri e fatale mi fu l’attimo. Impreparata ma cosciente, colsi l’orgasmo di parole ed emozioni che ritmavano il mio respiro, colmando la mia bocca. Mi abbandonai dolcemente al canto eterno oltre la dimensione dell’esistere, raggruppando le immagini e le memorie in fasci di profumati fiori e poesia fu.

Senza titolo 623

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Muore la Costituzione. L'Unione abbandona l'aula di  red Bandiere tricolori, fiocchi verdi bianchi e rossi legati ai microfoni. Nell’aula di Palazzo Madama, il giorno del voto del ddl di riforma o meglio di manomissione della Costituzione, il centrosinistra ha espresso con durezza il suo dissenso. Al momento delle votazioni, dopo le dichiarazioni dei voto, i parlamentari dell’Unione si sono alzati dai seggi e sono usciti dall’aula in segno di protesta verso quella che viene giudicata « la più grave legge tra quelle approvate in questa legislatura dal governo e dalla sua maggioranza».   Alla fine la riforma è passata con 162 sì e 14 i contrari, non prima che tra i diversi schieramenti volassero insulti e provocazioni di ogni tipo, al punto che il presidente del Senato Marcello Pera ha sospeso la seduta per ben due volte. Tra i no, anche quello di Domenico Fisichella, vice-presidente del Senato e tra i fondatori di Alleanza nazionale. «Formalmente io parlo in dissenso rispetto a

Senza titolo 622

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Incontro Odi Rumori Vicini Di assenza Contempli Paure Irreali Percorri Confusa La strada Ascoltami Tu Offri Riparo Tu Colori La vita Che cosa posso fare io, per farti comprendere il tuo potere se non urlare la tua forza al vento affinché tu stessa possa finalmente udire la mia voce? Non sei sola... Io sono qui...   Picture from http://www.pinkpigeons.com/assets/images/db_images/db_Flame_Tree1.jpg

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Acqua per la vita Water Aid è un Ente morale inglese specializzato nel fornire acqua, sanità e promozione igienica ai paesi in via di sviluppo, operante in 15 paesi in Africa ed in Asia.     La penuria di acqua rappresenta un problema drammatico per il Terzo Mondo, in cui seimila persone muoiono ogni giorno a causa di acqua sporca e contaminata. Water Aid è un Ente morale inglese specializzato nel fornire acqua, sanità e promozione igienica ai paesi in via di sviluppo, operante in 15 paesi in Africa ed in Asia. Nel sito di Water Aid - Water for life si raccolgono donazioni, offerte individuali occasionali o regolari costruendo una rete di solidarietà. Ogni clic effettuato dagli utenti sull'icona rossa Donate Now in homepage contribuisce ad incrementare i fondi da utilizzare per portare acqua alle popolazioni più povere.

UN GATTINO ABBANDONATO* di Leopold Persio

 UN GATTINO ABBANDONATO* Come posso dir di no ad un gattino abbandonato? L' accolgo,lo riscaldo,lo nutro. Mi commuove il pianto accorato, è sempre l'amore che prevale e mi lega, dolce è la magia di questa creatura smarrita profonda è la pietà che mi pervade, resto commosso e felice e come d'incanto mi perdo. Piccola creatura Come visione appari agli occhi miei. Non hai più le tenere cure della tua mamma. Posso abbracciarti,asciugare il tuo pianto, posso nutrirti e consolarti, poi col tempo diventeremo amici in una perfetta affinità. Ora riposa,dormi,sogna beato Sono vicino a te,non sei più solo.                     Leopold Persidi     Roma.29-05-2002 *Premio Fedeltà ANNA MARIA SALERNO   Roma.28-04-2004 (sezione poesia)

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Il silenzio di questa camera ha il sapore di fumo secco,di ricordo esperto e senza letto,dopo sbarre e voci confuse,mi ritrovo a vagare negli stessi meandri vagabondi,nel riflesso sempre acceso della ragione altrui.....Cosa voglio non lo so,non lo capisco,vivo nel continuo ripiegarmi in me stesso,nell'ombra sempre accesa del mio infantilismo,non cresco,non muoio,ma non sono eterno.Mi vedo crescere nelle mie lacrime,nelle rughe di mia madre e nelle parole di mio padre,ma lo specchio è sempre lo stesso.Il vuoto che sento dentro è sempre lo stesso,mutuato nel lamento,nell'incomprensione di tutto quello che è esterno,non so,non capisco,non voglio.A volte mi illudo di essere un poeta,uno scrittore,ma è solo una illusione,un'onda in mare che si sperde nella paura di arrivare al porto,leggo altri,leggo molti,ma non li apprezzo,a mia voglia mi voglio fare apprezzare,ma solo sgomento,solo parole sfruttate per adattamento,per ipocrisia,ciò che proviamo ci rende unici e credere di cap

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Languida tristezza         Languida è questa tristezza     che mi ha sempre accarezzato     la vita, compagna nei giochi     e nell’età divenuta matura.     Il tempo vola e i pensieri     continuano ad abbracciarsi     e a lasciarsi in questa falsa     primavera, rifugiandosi     in quel angolo di cielo     dove il niente fa da     compagno al silenzio     e l’illusione degli     occhi divenuti calici,     si colmano di questo     riverbero di luci     e di questo vento     dolce d’ambrosia.    

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Inarrestabile strada.   ..loro camminano avanti a noi Falcone, Borsellino e tutti quelli che lottano o solo resistono ad una sistematica violenza a un ordine perverso e delinquente..   Ci fanno strada, ed è un cammino che nessun tritolo può sgretolare nessuna arma può fermare nessuna gola può ghermire e rendere silente…   Parliamone, che serve diciamolo, che vale viviamolo ogni giorno sulla pelle l’insofferenza di chi è giusto urla e noi urliamo, diamo voce all’uomo   Se il capo volti troppo spesso altrove, quando ti premeranno il tuo, la faccia al muro la forza non avrai di replicare non siamo pochi, non siamo soli e tutto quello che si fa ha un senso..   Se la speranza era che scordassimo calcolo più sbagliato non esiste ché la speranza è solo degli onesti e non da scampo a chi la volle schiava.   A Falcone, a Borsellino, e a tutti quelli che non arrivano in prima pagina ma sono un esempio quotidiano di quello che si deve fare, in questo mondo, per renderlo migliore.

Senza titolo 617

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Laggiù si muore   Il superfluo abbonda sulla bocca delle persone e intanto laggiù si muore. Impazza la corsa al primato del lusso e intanto laggiù si muore. Ed or ora nell’ agiatezza e a pancia piena in cui scrivo queste parole laggiù si muore. Sembra di sentirlo negli orecchi quel piccolo cuore che batte pian piano l’ultimo rintocco di vita. e ora laggiù è già morte. In Africa muore un bambino ogni minuto.....

Senza titolo 616

...non è la morte di mio nonno a non riuscire a scrollarmi di dosso ma i tre giorni precedenti alla sua morte... ...mi hanno stancato ... e li sento ancora addosso...

ILARIA E MIRAN

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Il 20 marzo 1994 in Somalia a Mogadiscio Nord, vengono barbaramente assassinati Ilaria Alpi (32 anni, giornalista RAI) e il suo operatore Miran Hrovatin. A loro dedico questa poesia di Pablo Neruda.... DEDICATA AD ILARIA E MIRAN Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi e' infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non vi