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c'era volta .... primna di facebook

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Paolo Bonfanti - Bei tempi andati Sergio Pala 9 h  ·  C'era una volta... Quando Mark zuccamarina non aveva inventato sto cavolo di social tutti conducevamo un'esistenza più tranquilla e rilassata. Poi me ne é arrivato sto tipetto qui, che, fiutato l'odore dei soldi attippo segugio della Val Brembana, ha posto fine a questo Eden. Oddio. I cafoni, i maleducati sono sempre esistiti. Ma, per tale connotazione, venivano relegati ai margini della società civile. Nascevano, vivevano e morivano nel quasi totale anonimato.Ed era giusto c osì. Ora invece, te li ritrovi ogni santo giorno..attippo camion alla Fumosa *, simili alla sabbia che ti si annida nei boxer. Fastidi di cui faresti volentieri a meno. Che una volta, molti tra questi Lord inglesi, svezzati a pane e Montessori, non avevano la possibilità di esternare a mezzo mondo quanto la loro mente dopo breve travaglio partoriva. Vuoi tu per il timore di una querela, vuoi tu per il timore di prenderle di santa ragione. Invece

per i media ci sono morti e morti . i morti a Manchester hanno più spazio di quelli morti in egitto eppureil destino e la mano vigliacca è la stessa

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leggi anche http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.com/2017/05/nei-loro-occhi-daniela-tuscano-ed-altre.html Compagnidistrada  ha condiviso il  post  di  Anna Salori Ciampi . Pubblicato da  Daniela Tuscano  ·  18 h  ·  Anna Salori Ciampi proprio mentre leggo della econda  storia mi ritorna  in mente  questa  cnazone della mia infanzia BAMBINI - Paola Turci Anche qui sono morti tanti bambini. clome a Manchester , ma i  media  solo   scarne norizie  rispetto  ai primi  . Ma   mi chiedo    che  importanza  ha  s'erano egiziani e cristiani? o meglio coti in quanto come afferma  l'introduzione del video sotto   cuirata  da     Ugo Leo ? o  fosserro atei e non credenti  ? da   http://www.lastampa.it/2017/04/10/multimedia/esteri/chi-sono-i-cristiani-copti-egiziani-colpiti-da-continui-attacchi-W74BGZ7GF1vcKCxRRV3UmJ/pagina.html    La maggior parte dei cristiani in Egitto sono copti.Copto deriva dalla parola greca “aygiptos” che vuol d

Cagliari, Saline Conti Vecchi: il primo sito archeologico in un impianto ancora produttivo

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per  saperne di più http://www.leviedellasardegna.eu/storia_delle_saline_in_sardegna.html https://it.wikipedia.org/wiki/Saline_di_Molentargius http://www.parcomolentargius.it/articolo.php?art=885   da http://www.repubblica.it/cronaca/2017/05/26/news/saline_conti_vecchi_il_primo_sito_archeolgico_all_interno_di_un_impianto_ancora_produttivo-166458088/  dove  potete  trovare nella slideshow  altre immagini CAGLIARI  - I fenicotteri rosa sono diventati i guardiani delle bellezze della Sardegna meridionale.  Gli ultimi arrivati in questa terra di approdi e partenze sono la prima meraviglia che si incontra all'ingresso delle Saline Conti Vecchi, monumento di archeologia industriale inaugurato oggi ad Assemini, alle porte di Cagliari, grazie alla collaborazione tra il Fai (Fondo Ambiente Italiano) e l'Eni. Le saline Conti Vecchi sono un impianto di estrazione del sale avviato nel 1929 e da allora sempre in funzione.   È il primo sito archeologico aperto all'interno

Metrò di © Daniela Tuscano

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IL post   d'oggi  della  cara  amica  e compagna  di strada   Daniela  mi  ha riportato alla mente  e  fatto  ricantare  questa     canzone ambientata negli anni d’oro della mia trascorsa giovane età, fa riferimento anche ai juke box che iniziarono a scomparire dai bar  dalla  metà degli anni  '80  negli anni ’. Anche l’abbigliamento che si intravede dal filmato è tipico degli anni passati. I ricordi affiorano alla mente con concretezza e senza pregiudiziali ideologiche. L'ideologia e le idee con finalità che costituivano la ragione d'essere in quegli anni erano presenti   in majiera  indiretta   dalla mia mente e posso assicurare che vivevo in maniera sublime, al contrario di oggi dove la meschinità e spregevolezza hanno la meglio sulla mia perduta personalità.Ed   per  quiestro che  nel riascortala  mi   emoziona  sempre . Ma  ora  bado alle ciancie   ed  eccovi  il  post    di Daniela E se ne vanno, O incrociano gli sguardi E non sai se pensano,

NEI LORO OCCHI © Daniela Tuscano ed altre storie

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NEI LORO OCCHI Nessun salto di qualità. Nessun abisso di nefandezza. Nessun imbarbarimento. L'assassinio dei bambini è inscritto nel DNA del terrorismo fin dal principio. È, ammettiamolo, funzionale alla "causa". Se non l'abbiamo compreso, se solo adesso apriamo gli occhi, quelli dei bambini parlano da sempre. Ognuno uguale, ognuno diverso. Nei loro occhi brilla una sola luce. Lo sguardo di Saffie e Georgina, i primi nomi conosciuti delle vittime di Manchester, non differisce da quello di Cristina, la bimba cristiana di tre anni strappata alla madre da Daesh - paradigma di tutti i cristiani perseguitati in Medio Oriente, nella totale indifferenza degli occidentali - e mai più ritrovata. E non diverge da quello dei coetanei siriani, yemeniti o africani destinati a rimanere anonimi ma altrettanto veri, singolari e drammatici nella variegata uniformità.   Felici o disperati, languenti per la fame o atterriti dalla violenza, i bambini non appartengono a coor

Scrivere a mano fa bene

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da http://invececoncita.blogautore.repubblica.it/articoli/2017/05/23/ Livia Langella, professoressa di inglese che ama la scrittura a mano Grazie a Livia Langella, Napoli La lettera di Livia Langella, che insegna da tutta la vita in una scuola in provincia di Napoli, ha il sapore e la musica di un giorno d’altri tempi. Eppure il tempo di Livia è anche il nostro, e non mi sembra solo nostalgia di un passato perduto (spesso migliore del presente, nei ricordi) la sua raccomandazione a non perdere mai di vista l’origine delle cose. Non dimenticare da dove vengono, cosa sono. In questo caso la scrittura. Sottoscrivo parola per parola le sue osservazioni sull’importanza dello scrivere a mano, ne parlavo tempo fa con un pedagogista, Daniele Novara. Non sono solo opinioni, esistono studi scientifici che certificano come l’abitudine di prendere appunti, di trascrivere con penna su carta i passaggi più importanti di quello che leggiamo o ascoltiamo attivi zone del nostro cervello che la scrittur