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Obama per la pace in Medio Oriente, contro gli insediamenti

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Cari amici, Obama sta chiedendo con forza al governo di destra di Israele di fermare gli insediamenti, che stanno distruggendo le speranze di pace -- diamo vita ad un coro globale di voci per aiutarlo a sovrastare l'agguerrita opposizione in Israele e negli Usa. Le cartine della Cisgiordania mostrano come i Palestinesi siano ormai confinati in parti molto ridotte della loro terra: Il Presidente Obama ha appena tenuto un discorso straordinario in Egitto, nel quale si è impegnato personalmente a costruire la pace nel Medio Oriente. La sua prima mossa è stata sorprendentemente di sfidare il nuovo governo di destra di Israele, alleato americano mettendolo sotto pressione per far cessare la politica autolesionistica degli insediamenti (colonie illegali sul territorio riconosciuto dagli Usa e dal mondo come palestinese). Questo è un raro momento di crisi e di opportunità. L'ardita strategia di Obama deve fare i conti con forti resistenze, e avrà b

Laggiù

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Mia madre ricorda sempre che Porta Venezia, a Milano, era mèta di pellegrinaggio per lei e per tutta la famiglia. Abitavano poco lontano, in Corso Buenos Aires, in un palazzone liberty scrostato. Ci erano finiti chissà come, forse rifugiati, sbadati dell'arte come tutti i disperati di quegli anni lontani. I fregi curvilinei non potevano interessarli, l'importante era un solido tetto, e l'avevano occupato, come topi spauriti. Quel palazzone ottocentesco aveva conosciuto anni migliori. Ma decadeva in un destino d'oblio: niente ascensore, soprattutto niente bagno. E così, la domenica mattina, tutti in fila verso Porta Venezia, con sapone, panni e asciugamani: "Laggiù c'era un diurno" , ha spiegato la mamma. "Laggiù" è oggi una vestigia, una nicchia, una strana edicola sacra: il diurno è scomparso da tempo, lasciando di fronte a sé un vasto spazio di desolazione, in cui s'ammassano spente storie irresolute. Decisamente poco raccomandabile, avvent

"L'ENERGIA NUCLEARE È NECESSARIA. VERO O FALSO?"

GIORGIO SCHULTZE PARTECIPA ALL'INCONTRO ORGANIZZATO DA ITALIA DEI VALORI DI NOVARA, GIOVEDÌ 14 MAGGIO ALLE 18.00, PRESSO LA SALA CONGRESSI COOP DEL CENTRO COMMERCIALE SAN MARTINO Schultze su energia nucleare: "pericolosa, inquinante e soprattutto costosa. Necessario investire su rinnovabili, efficienza e risparmio, la nostra più grande miniera di energia" Il portavoce del Movimento Umanista Giorgio Schultze, candidato indipendente al Parlamento Europeo con Italia dei Valori, prenderà parte a Novara all'incontro L'energia nucleare è necessaria. Vero o falso? per affermare la propria contrarietà in merito alla scelta del governo di rilanciare il nucleare civile. Dichiara infatti Schultze: "In un'epoca in cui i paesi più avanzati puntano sullo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili, la scelta del governo italiano di rilanciare il nucleare civile è pericolosa, inquinante e soprattutto costosa. Perchè è una tecnologia che non è immune da guasti imprevisti

Fame nel mondo: si può eliminare per sempre e in modo ecosostenibile col 10% di quello che oggi si spende in armi

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963 milioni di persone, quasi il 15% degli abitanti del pianeta soffrono la fame: è stato calcolato che basterebbe solo il 10% delle spese militari mondiali per risolvere per sempre questo flagello! L’Unione Europea spende più del 20% del totale, per cui avrebbe la possibilità di farlo da sola semplicemente dimezzando i suoi investimenti militari. Approfondimento: L a fame nel mondo dal punto di vista dell'ecosostenibilità Secondo l’ultimo rapporto Fao, presentato nel dicembre 2008, oggi nel mondo 963 milioni di persone soffrono la fame. Quaranta milioni in più rispetto allo scorso anno e 115 milioni in più rispetto al biennio 2003-2005. E l'attuale crisi finanziaria potrebbe aggravare ulteriormente la situazione, così come l’aumento del prezzo delle materie prime agricole, che ha fatto precipitare nell'insicurezza alimentare milioni di poveri e ridotto drasticamente la quantità e la qualità del cibo a loro disposizione. In effetti i fattori che influiscono sulla questione

Messaggio a Vittorio Agnoletto

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In risposta al suo comunicato "Chi è di sinistra NON può votare Antonio Di Pietro" Caro Vittorio, ci conosciamo da troppo tempo e non vi è alcun bisogno di ricordare le nostre lotte e le nostre azioni per mostrare coerenze, sulla pace, disarmo, la nonviolenza, le energie rinnovabili, la difesa dei diritti degli immigrati ecc. ecc. Parlano le nostre vite per tutto questo. Sono convinto che il "popolo di sinistra" non è immediatamente associabile alle sigle della sinistra (molte e troppo divise tra loro) che cercano di rappresentarlo. E meno male! T'immagini se il "popolo di sinistra" che vuole giustizia, lavoro, pace fosse solo quel 3,6% dell'ex Sinistra Arcobaleno? Per fortuna è molto più articolato e forse vota, PD, IdV ed addirittura Lega e Berlusconi. Come faremo ad intercettare questo "popolo"? Giocando a chi è la Vera Sinistra? Come faremo a diventare maggioranza (non di sigle) ma di persone che si riconoscono in valori per i quali s

Le età di Renato

Su Presente , l'ultimo album di Renato Zero , uscito dopo tre anni d'attesa, abbiamo ormai letto di tutto: l'autoproduzione dopo il divorzio dalla Sony, la voglia di riallacciare un rapporto col pubblico forse un po' perduto per le recenti imposizioni delle multinazionali, l'esigenza un po' bulimica di raccontarsi a viso aperto. Ciò che spiega, del resto, le recenti apparizioni televisive, ma anche radiofoniche, del Nostro. Siamo così stati lieti di vederlo ospite in trasmissioni di qualità, da Fazio alla Dandini, e stimato da amici e colleghi illustri (Sorrentino, Travaglio, Stefano Campagna...) e, in certo senso, inopinati sia per il grosso pubblico, sia per incauti e frettolosi detrattori - come evidenziato in altra sede . Un Renato "restituito a sé stesso", o in cammino per tornare sulla strada maestra: è questa l'impressione che permea l'ascoltatore di Presente , per il quale il termine concept album è quanto mai azzeccato. Sotto alcuni as

...e la vita continua...

1909 - 2009

In memoriam

Non so come si chiamasse. Il suo nome, forse, era "Lavoratore". O, semmai, ex-lavoratore. Il quarantenne bressese che s'è tolto la vita due giorni fa, dopo esser stato licenziato, ora è una sorta di Milite ignoto. Un ribelle senza causa. Strana cosa il suicidio. Disprezzo, atto di superbia, si sentenzia. Ma ne siamo così certi? Non lo era nemmeno il nostro padre Dante, che pose come guardiano del Purgatorio - la porta aurorale verso l'eterna Vita - il pagano Catone. Sottilissimo, e gracile, è il filo che separa l'orgoglio dal sacrificio. "Lavoratore" se n'è andato con un secco e definitivo diniego, perché consapevole che il mondo non l'avrebbe mai accettato nella sua integrità d'uomo. Lo voleva numero, macchina, accessorio, merce deperibile. E, infatti, s'era ritrovato come un sacco vuoto in mezzo a una strada, percosso dalle mareggiate d'una ventosa Quaresima. Era vissuto, fino a quel momento? O l'avevano soltanto costretto a es

Luca aveva 33 anni... ed era gay è non è stato cantato a San remo

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Ora che le polemiche   suscitate   dalla  canzone  ( musicalmente  è buona  , soprattutto perchè ha   avuto  buon gioco  di farsi accompagnare  da  una   ,  da  quell poco  che  da  profano  ne  capisco  ,  bellissima   voce  femminile  )   di  povia Luca  era  gay  il cui testo :  secondo  l'autrice  di eka.iobloggo.com/ : << (...)  Secondo me c'è poco da dire/da lamentare: fa cagare, e non solo per il tema decisamente opinabile, poco e mal argomentato ( che si studi Freud, prima di citarlo in maniera errata) ed alquanto idiota (tizio era gay, adesso sta con lei...), sapientemente studiato per provocare tutto il marasma che si è portato dietro -per non parlare di Luxuria sempre in televisione, (....)  Fa cagare, punto. >>  (  qui il   resto dell'articolo  in questione  )  , sono mature   per  parlare  " pacamente   "  (  per parafrasare  un  noto politiko italiano   che    ha  capito  dopo varie  batoste    di farsi da parte  )   di   tali argomen

Facciamo festa!

...è vero, non bisognerebbe chiamarla "festa" ma "giornata" della donna, anzi, delle donne. Ma io voglio sottolineare proprio l'aspetto festoso o, meglio, gioioso di questa ricorrenza. Ricorrenza, sì. Ho realizzato un video con immagini volutamente grintose, vincenti, fascinose, colorate, insomma belle, per dimostrare a tutti la nostra forza e il nostro orgoglio femminile. E siamo molto di più e di variegato di quel che in quattro minuti di musica sono riuscita a stipare, lo so. Ma l'importante è il simbolo, il messaggio, la nostra appartenenza tenace ed ebbra di vita, durevole nei secoli. Facciamo festa, allora: è il nostro franco sorriso, del resto, a indebolirli. Iniziative a Bresso (e altrove) L'appello di Amnesty International Un aiuto alle donne disabili del Sud del mondo

"Arcobaleni in marcia": sulle strade della pace

Domenica 1° marzo, al Centro umanista Alkimia di Milano, si è tenuta la prima riunione operativa di Arcobaleni in marcia , gruppo auto-organizzato di persone che aspirano a una società realmente e fattivamente umana, "dove ogni forma di discriminazione e di violenza sia solo il ricordo di un mondo decaduto" , affermano gli organizzatori Simona , Marco e Gianmaria . "L'idea ci è venuta nel corso dell'ultimo Forum Umanista Europeo - spiega Simona. - Ovviamente partiamo dalle tematiche lgbt, ma intendiamo condurre lotte comuni con tutti i segmenti discriminati e/o in qualche modo emarginati dalla società: donne, gruppi di base, ambientalisti ecc. Ci inseriamo poi nel più ampio discorso della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza [cfr. il sottostante video] , di cui, come umanisti, siamo promotori. Di qui il nome Arcobaleni in marcia : omosessuali - ma non solo - per la pace e la nonviolenza". "E, da umanisti, puntiamo sulla proposta e sull'a

Luca aveva 33 anni... ed era gay!

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Cara Daniela, Povia afferma che il "suo" Luca ex gay in realtà porta un altro nome, ora ha 58 anni, è sposato, ha una figlia e ha finalmente raggiunto felicità e benessere interiore. Io invece voglio raccontarti d'un altro Luca. Che si chiamava proprio così, e la cui storia è un po' diversa da quella cantata a Sanremo. Luca aveva 33 anni quando ci ha lasciati! Ma la sua energia è ancora dentro tutti coloro che l'hanno conosciuto. Come a me e a Matteo. Io e Matteo siamo due volontari di una pubblica assistenza di Firenze, e ci venne chiesto se volevamo fare un servizio di assistenza domiciliare in una casa vicino a dove abitavamo noi. L'impegno era soltanto per due volte alla settimana e si trattava di preparare la cena, se lo sapevamo fare, oppure andare a fare la spesa, perché questa una viveva sola e non poteva uscire perché malata. Negli altri giorni altri volontari a svolgevano questo servizio, ma eravamo liberi di anda

Benigni sulle strade di Corinto

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D'accordo: gustosissima, a Sanremo, la satira su Berlusconi, Mastella, Alfano & Co., una frecciata allo sfacelo veltroniano ci poteva pure stare, ma non importa. Importa il "dopo". Quando ha parlato degli omosessuali (mai definiti gay, e non a caso). Il bersaglio non era quel gocciolone di Povia , ma Ratzinger e i suoi epigoni . Li ha stracciati sul loro stesso terreno [cfr. il video completo ] . La citazione "L'amore è superiore alla fede" è tratta infatti dall' Inno alla carità di san Paolo . Senza nominare niente e nessuno, con le semplici e sublimi armi dell'arte e della cultura, Roberto ha fatto capire dove sta la verità.

9 febbraio, di sera

Soltanto ora riesco a scrivere, non di te, ma a te. Di te e dei tuoi cari s'è scritto, e detto, e urlato, e bestemmiato troppo in questi interminabili mesi, in queste infinite ore. Scrivere di te mi riusciva impossibile. La tua impalpabile possanza m'invadeva con tale prepotenza, il fermo immagine della tua stralunante, succosa e sfrontata giovinezza mi appariva così in contrasto con l'impenetrabile cappa in cui giacevi, oscura ai nostri occhi ansiosi, che no, nessun motto, nessun pensiero, nessuna preghiera poteva in me sostituire il silenzio. Tu che potevi essermi figlia, se restavi quella dei vent'anni. E forse perché avvertivo questa tua figliolanza, questa tua estrema e disperata dipendenza da noi, poveri umani, non potevo - non posso - nominarti per esteso. Avverto un frizzo stridente, come volessi rinchiuderti ancora una volta in qualche lettera, in un caso clinico, e proprio nel momento in cui sei sciolta da ogni legame. E. "E" come Eterno, "E&quo

Etero, gay o Freddie?

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Freddie Mercury non era gay: così avrebbe dichiarato Brian May , chitarrista dei Queen , a un quotidiano inglese. La "notizia" è stata ripresa nei giorni scorsi da diverse testate italiane. "Corriere.it" s'è sbilanciato più di altre, definendo la "rivelazione" di May un vero e proprio shock. In realtà, se leggiamo bene il pezzo, non vi troviamo nulla di così sconvolgente. Anzi, non vi troviamo nulla e basta. Si tratta infatti della classica "bufala", decontestualizzata e grossolanamente riassunta. Tuttavia mi ha stimolato alcune riflessioni che voglio condividere coi lettori. Mercury con Mary Austin e (sotto) con Jim Hutton, i due grandi amori della sua vita. Scoprii artisticamente Freddie nel 1977, con We are the champions che subito mi rapì. E incantevole mi parve lui: portava i capelli lunghi e sgargianti tute a pelle. Freddie era l'incarnazione del glam più genuino, che allora conosceva il suo periodo d'oro. Evanescente e sf

Gay e Vaticano: rispetto, non princìpi

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Mi dispiace molto che la notizia dell' ostilità vaticana alla depenalizzazione dell'omosessualità sia giunta proprio ieri, giornata mondiale della lotta all'Aids. Benché infatti il morbo non riguardi i soli omosessuali, è indubbiamente vero che la comunità gay ne è stata duramente colpita e quest'ennesimo schiaffo del Vaticano nei loro confronti risulta pertanto ancor più odioso. Le argomentazioni avanzate dal portavoce vaticano, mons. Migliore, sono pretestuose. E' vero che alcuni militanti gay premono per costringere tutti gli Stati ad accettare il matrimonio omosessuale; come è vero che determinati gruppi islamici sono fondamentalisti, che certi ebrei si oppongono a qualsiasi dialogo interreligioso, che taluni cristiani considerano chi abortisce peggiore del boia e del mafioso (ricordiamo che il C atechismo prevede la scomu nica latae sententiae per l'interruzione di gravidanza, ma non per l'appartenenza ad organizzazioni criminali). L'elenco potreb

Pagine Aperte - Un libro della nostra collaboratrice Daniela Tuscano, “giornalista per passione”

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Ho conosciuto Daniela Tuscano prima con i suoi scritti “spumeggianti”, poi de visu due estati fa, mentre ero in vacanza in Liguria. Ci siamo incontrati curiosamente nei pressi del Teatro Ariston sede del Festival, luogo più famoso in assoluto. Per me fino ad allora Daniela Tuscano era ciò che scriveva: leggevo gli interessanti e approfonditi articoli su argomenti i più vari che mi mandava puntual mente per essere pubblicati, il mese dopo, su "Tempi di Fraternità" . Da cui però veniva fuori netto il suo punto di vista. Poi l'incontro, io con moglie e figli appresso, lei vulcanica, con una chioma di capelli ricci alla Lucio Battisti: una lunga passeggiata, una chiacchierata in un parco dove, pian piano è venuta fuori una interessante personalità, un concentrato di idee con mille argomenti da proporre. Mi immagino Daniela, che è anche insegnante di lettere in un istituto superiore del Milanese, come deve essere a scuola con i suoi allievi: bisognerebbe ascoltarne qualcuno di

Foa, addio poeta

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Vittorio Foa (1910-2008) Addio, poeta. Non riesco a usare un "ciao" nel salutarti, perché "ciao" deriva, in fondo, da "schiavo", e tu la schiavitù l'hai sempre combattuta. "Addio" ha un andamento venusto e solenne. E la tua pupilla, dietro gli occhiali spessi, nenniani, implacabilmente novecenteschi, splendeva arguta e satura di gioventù. Eppure, non riesco che a pronunciare un commiato antico. Addio. Roccioso come quercia, come zolla smossa dal sole. Libero, sì, del colore rosso della giustizia, dell'umanità secolare, del colore rosso delle bandiere al vento, quando ritrovarsi era lotta e costruzione. Poeta perché uomo, poeta perché minoranza, poeta perché ragazzo, ribelle ragazzo, scardinatore di regole e implacabile come un soldato senz'armi. La tua arma era la lancia acuta del pensiero laico e solenne. Addio, poeta della fiducia. Incrollabile nell'ottimismo, pugnace nell'intravedere un frizzo verde nel fango che ti circon