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Visualizzazione dei post con l'etichetta storia

Senza titolo 1488

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continuando con il post  precedente su hallowen  volevo segnalarvi che ho   ho dimenticato di parlare delle tradizioni   sarde    dei morti   , lo  faccio  qui , giocando d'anticioo   ,  verso tutti  quelli i m'accuseranno    di non essere completo   . ecco cosa  sta  facendo  l' Isre. ( Istituto Superiore Regionale Etnografico)   locale ' NUORO. Dolcetto, scherzetto! Macché... molto meglio “Su mortu mortu”. Halloween non è roba che può attecchire in terra di Barbagia. E se radici giallo-arancioni ci sono che tentano di insidiarsi in zona Ortobene, bisogna estirparle subito. Perché una cosa deve essere chiara: a Nuoro e dintorni mai si dovranno vedere streghe che volano sulle loro scope magiche.  L’orizzonte del Redentore non è adatto neppure per i mostri che saltano fuori dalle tombe allo scoccare della mezzanotte, per i lupi mannari che ululano puntando la luna, per gli gnomi che escono come formiche dalle querce. Niente di tutto questo potrà succedere nel cuore

Senza titolo 1432

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In questi. giorni durante la festa    cittadina pr amria bambina   chiaccherando con gli amici  i di uomini e donne. Mi viene in mente  la Ursula Hischmann, vissuta a Berlino negli anni '20. Era straordinaria. Ecco perché . Come  afferma nell' ultimo  numero del  inserto settimanale  D  ( qui  la versione online  )  del  gruppo repubblica  - espresso    la   bravissima Concita de  gregorio  : << L e donne contengono, gli uomini espellono. Le donne conservano ogni cosa insieme, gli uomini distinguono e archiviano per parti separate. Le donne - anche per morfologia, per il ruolo che è loro assegnato dal corpo - condividono, agiscono dentro. In generale accolgono. Gli uomini per la stessa ragione selezionano, temono la contaminazione e ne diffidano non conoscendo -che privazione - l'incanto originario delle vite che si mescolano e che nello scambio si arricchiscono, crescono. Procedono per analisi, protesi in fuori, difettano nella sintesi. Si faceva in tarda estate qu

Senza titolo 1431

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FInalmente  dopo un attesa  di quasi   6 mesi  quesata   Domenica e lunedì su Raiuno il film anzi al fiction   tv ispirato a «Caccia grossa» di  Giulio Bech i uno dei libri  di  autori non sardi  più obbiettivo sul fenomeno del banditismop \ brigantinaggio ( per chi fose  intgeressato  può trovare qui u na cheda sul libro in questione  )  I n prima serata la storia diretta da Bernini con la sceneggiatura di Marcello Fois Nel cast Fabrizio Gifuni e Nicole Grimaudo (  qui a destra   una  foto  ) La Barbagia ( ma  anche nel resto della Sardegna  perchè le desamistade --- quello  che in italia  è traducibile con i termini : inaamicizie,faide--- avvenivano smentendo il luogo  comune o  stereotipo  avvenivano anche fuori dalla barbagia ne è un esempio  il romanzo il  muto di Gallura  di E nrico costa ( trovate  una  foto    della  copertina   a  sinistra in basso  )   che è la  storia  di  uno dei piu' feroci e disperati vendicatori della lunga faida che insanguino' Aggius a meta

Senza titolo 1411

Il mondo.. alla rovescia! Che cos’è che ti fa stringere i denti, che ti fa gridare; che ti fa guardare il mondo con occhi spalancati e labbra chiuse? Che cos’è che ti fa tacere mentre il grido ti scuote l’anima, le ossa, ti toglie il respiro? Che ti fa mandare giù l’assurdo; masticare il torto a torto? Cos’è che ti fa perdere la fiducia nel mondo, nella giustizia, nella bontà del tempo quando il tempo è buono? Cos è che ti fa morire di fame davanti ad un bel tavolone apparecchiato? Cos è che ormai fa girare il mondo secondo leggi contro la gravità? La domanda è sempre quella, che ti fai tutti i giorni quando al risveglio, senti al telegiornale la morte, vedi il sangue, vivi l’atrocità dell’animo umano? Quando estendi la bandiera color dell’arcobaleno con sopra la scritta candida “Pace” e nello stesso momento la macchina della guerra coglie anime innocenti. È la stessa quando vuoi costruire i ponti mentre gli altri li bruciano. La stessa quando chi ha sofferto della guerra scopre di ave

Le "case delle fate"

Leggenda sulla denominazione La leggenda popolare sarda dice che in questi sepolcri abitassero delle fate che tessevano su telai d'oro mentre cantavano e poi vi morirono tramutate in pietra . Un'altra leggenda dice che vi abitava una serie di streghe la più orribile si chiamava Orgìa Rabiosa , una maga impazzita e impietrita dal dolore, una Niobe della sagra protosarda nella quale si riconosce la figura decaduta e alterata della Gran Madre,dea delle acque e dell'amore fecondo. E così questi ipogei vengono chiamati con il nome di domus de janas (case di fate o streghe) o di forru (de Luxia Rabiosa) o furreddos (forno,fornelli), o di conca o conchedda o percia (precca) per la figura cava del loro interno. Ma non resta alcuna denominazione che riproduca l'uso originario delle grotticelle artificiali, che fu quello di sepolcro comune alla cellula sociale familiare (o anche di clan). La domus de janas come abitazione eterna La morte veniva vista come un sonno senza dimensio

Senza titolo 1255

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finalmente  era ora   Ciampi si è deciso a  a rimediare alla figura  di merda ...  ehm... barbina fatta   nel dare la medaglia d'oro ad un  mercenario ( ovviamente  nel  rispetto dela persona  )  Quattrocchi  , dando la medaglia  d'oro  alla famiglia di Bartali  . Essa  è anche  un ottimo modo di celebrare in maniera  non retorica  la resistenza    perchè  :  [....] I mportante inoltre la sua attività in favore dei rifugiati ebrei , svolta dal settembre 1943 a giugno 1944 , quando compì numerosi viaggi in bicicletta verso Assisi per trasportare documenti e foto tessere nascosti nei tubi del telaio della bicicletta, affinché una stamperia segreta potesse falsificare i documenti necessari alla fuga di ebrei rifugiati. Ricercato dalla polizia fascista , sfollò a Città di Castello , dove rimase nascosto da parenti ed amici cinque mesi.[...] ( continua  su wikpedia ) . Una delle l pochissime cose  su cui andavo d'accordo con mio nonno paterno  burocrate fascista e è fas

Senza titolo 1186

Viva Boldi, abbasso Moretti di Michele Serra Posticipare l'uscita de 'Il caimano', comizi a bassa voce, evitare gli inutili sfoggi di cultura . Ecco la campagna elettorale di una sinistra astuta Fa riflettere l'invito rivolto a Nanni Moretti da alcuni leader della sinistra: per carità, non presentare il tuo film contro Berlusconi in campagna elettorale, perché potrebbe favorire Berlusconi. Esprime una tendenza a considerare controproducente ogni critica o presa per i fondelli del premier, perché avvalorerebbe l'idea di un'opposizione virulenta e fanatica. Secondo questa teoria la campagna elettorale, da parte di una sinistra tatticamente astuta, dovrebbe svolgersi più o meno così. Comizi Lo stesso concetto di comizio, con tutta quella gente che rumoreggia e si accalca, dà l'impressione di un eccesso di pathos. L'oratore dovrà dunque parlare a bassa voce e senza il plateale ausilio del microfono, confidando ne

Senza titolo 801

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La Rai commissaria la Ventura  Il leghista Moncalvo responsabile di «Quelli che il calcio»Una decisione destinata a inasprire le polemiche dopo sole due puntate     ROMA. La Rai «commissaria» Simona Ventura, nominando Gigi Moncalvo, ex direttore de La Padania, responsabile di «Quelli che il calcio». «Non sarò un controllore o un censore, piuttosto il capostruttura che farà da parafulmine per l’azienda, visto che Simona Ventura è una star esterna all’azienda», assicura però Moncalvo. Ma la sua nonima, avvenuta a solo due puntate dell’inizio della trasmissione e dopo clamorose polemiche, lascia i più perplessi. In Rai il partito degli ottimisti è pronto a rassicurare i fan del progranmma spiegando che è stato scelto un direttore responsabile giornalista per poter evocare il diritto di cronaca, aggirando le clausole del contratto Lega-Mediaset sul campionato. A scegliere Moncalvo è stato in ogni caso il direttore di Raidue, Massimo Ferrario, anche lui leghista. Domenica, alla fine di Quel

Senza titolo 800

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  Nel suo interessante articolo su Repubblica di oggi Tim Garton Ash propone un sommario di sei diverse tesi sull’Islam e il suo rapporto scontro con l’Occidente, che si possono sintetizzare così: 1.   L’Islam è religione, la religione è superstizione e falsa conoscenza, c’è bisogno di una società laica nei paesi islamici. 2.   Il problema non è la religione in se ma la religione islamica in particolare. 3.   Il problema non è la religione islamica ma l’interpretazione distorta dell’Islam data dalle correnti integraliste. 4.   Il problema è politico: nessuno stato arabo è una democrazia autoctona. 5.   Il problema è l’Occidente, la sua immoralità, l’appoggio dato ad Israele. 6.   Il problema sta nel contatto tra l’immigrazione dei giovani musulmani e l’occidente che se per la maggior parte costituisce un enorme attrazione, dall’altra suscita disgusto e violenza in una minoranza. Mi stupisce come manchi una tesi economica, piuttosto evidente. Il fatto è che i 22 Paesi della Lega Araba

Senza titolo 798

Il Golpe elettorale di Berlusconi. Non resteremo a guardare di  Antonio Padellaro  È la legge truffa che una destra disperata vuole imporre con un golpe di maggioranza a sei mesi dal voto. È un colpo di mano che disattende la volontà popolare sancita in due referendum, quello sulla preferenza unica e quello che ha introdotto il maggioritario. È una situazione di emergenza democratica, di fronte alla quale l’opposizione tutta deve mobilitarsi, subito, nel Parlamento e nelle piazze. È un imbroglio senza precedenti perché Berlusconi cambia, all’ultimo minuto e proditoriamente, quelle regole del gioco che in qualsiasi democrazia, appena decente, devono essere condivise dagli schieramenti in campo. Si abolisce con un tratto di penna il sistema maggioritario che secondo tutti i sondaggi tiene la Casa delle libertà dai cinque ai nove punti sotto l’Unione. E si torna a quel sistema proporzionale, mercato di voti comprati e venduti ai tempi della prima repubblica e quindi prediletto dalle cons

Senza titolo 795

Nel supramonte del sud, un tempo regno dei bracconieri, torrenti, vallate e cascate spettacolari Linas, il parco dei sogni   Tutelata l’area dove sorge la miniera di Perd’e Pibera Itinerario nella Sardegna più segreta, in uno dei siti ambientali più preziosi del Mediterraneo  GIANNI OLLA   VILLACIDRO. «Sul Linas ci vanno i bracconieri, non i turisti...». Breve scambio di battute prima di un ennesimo viaggio in cerca dei parchi che ci sono e non ci sono. Il nostro interlocutore è un geometra dell’ente foreste, che conosce bene quei luoghi. I bracconieri li combatte da anni, e ne conosce le mosse, i sentieri che utilizzano, le trappole, anche micidiali, e non solo per gli animali. Chi scrive ha semplicemente chiesto notizie della strada sterrata che, da Gonnosfanadiga arriva alla base delle cime, ed in particolare a Perda’e Sa mesa, 1236 mt, facilmente raggiungibile, a piedi, dall’altipiano di Nuraxi Togoro. Infatti nella primavera scorsa la strada, comunale, è stata resa inagibile per q

26 agosto 1791

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  L’Assemblea costituente elaborò la costituzione del 1791, che aveva come preambolo la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, il cui testo era stato già votato nell’agosto del 1789.La costituzione fu espressione della maggioranza borghese moderata favorevole alla divisione dei poteri, alla assoluta garanzia della proprietà, al suffragio indiretto e ristretto su rigida base censitaria.I Rappresentanti del Popolo Francese, costituiti in Assemblea Nazionale, considerando che l’ignoranza, l’oblio o il disprezzo dei diritti dell’uomo sono le uniche cause delle sciagure pubbliche e della corruzione dei governi, hanno stabilito di esporre, in una solenne dichiarazione, i diritti naturali, inalienabili e sacri dell’uomo, affinché questa dichiarazione, costantemente presente a tutti i membri del corpo sociale, rammenti loro incessantemente i loro diritti e i loro doveri; affinché maggior rispetto ritraggano gli atti del potere legislativo e quelli del potere esecutivo dal poter e