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Visualizzazione dei post con l'etichetta vita

Senza titolo 735

Armonia nel meriggio assolato   Armonia nel meriggio assolato rapito azzurro puro nel cielo vivace canto d’uccelli sereno incedere del vento tra le foglie buon odore di terra profumo di fiori variopinti colori un cardellino curioso s’avvicina attimo sublime nel torpore m’illudo di quell’armonia vorrei fermarti e obliarmi in te ma che dico ci si ubriaca di gioia e di sole alle volte vibra l’uccelletto e spaventato mi guarda un rumore scappa a ritroso con la mia illusione potessi anch’io   Pietro Atzeni

Senza titolo 714

Imbavagliata luna   La notte ha steso il suo nero panneggio messo i gioielli più sfavillanti e qualche nuvola qua e là notte ideale per gli amanti ti penso vorrei tu fossi qui illuminarmi del tuo sorriso come fiore ai raggi del sole fremere alla melodia della tua voce come rosa alla brezza del mattino gioire nel guardarti come prato in temporale estivo vorrei tu fossi qui leveresti tristezza a quelle nuvole che imbavagliano la luna   Pietro Atzeni

Non ti conosco... Italia!

A parlare sempre d'amore ci si appassiona troppo. A parlare sempre d'amore si passa per sognatori. Uno sguardo a quest'italietta che non riconosco più, o meglio, che sto ancora qui a cercare di conoscere. L'Italietta che si addormenta e si risveglia sotto il sole cocente di luglio. Dal Duomo al Colosseo ai Templi di Agrigento è l'italietta di quelli che arraffano tutto e di quelli che arrancano per avere almeno un briciolo di niente. La classica noiosa italietta dei se, dei ma: delle certezze di pochi e le paure di tanti. Il paesino schiavo della sua immensa grandezza, un gigante millenario poco a poco incatenato al suolo da quegli orchi che si sparano in pancia gli ultimi brandelli di tossico che c'è da spartirsi. L'italietta dei giovani già vecchi, fiacchi nelle idee, passioni, ardore, furore adagiati placidi sul calore dei piedi comodi nelle scarpe tanto sopite e la mente bacata dai futili vessilli. C'era un tempo il BelPaese, quello che animava con i

Come il giorno e la notte

Hai mai provato a stare su un balcone di notte mentre tutto fuori è buio e c'è silenzio? L'aria è tiepida e tu hai una bottiglia in mano, immaginalo. Ci sei tu, il buio e qualche luce ancora accesa. Luci che illuminano camere di gente vulnerabile, di gente che si offre al tuo sguardo. Continua a leggere...

MitoMania

Se tu avessi il coraggio di tornare, ricordati di restituirmi la vita. Per favore, riportami la stessa che mi hai rubato anni fa.   Ti sei presentata ai piedi del mio letto azzurro. Ti ho accolta senza stupore. Sarebbe stato normale, vent’anni ignorandosi.   Ti ho fatto entrare nella mia nuova famiglia. In quella vecchia già ci stavi.   Ho sospinto la flebo fino alla vetrina. Ti ho mostrato la testolina calva. Lui ti ha salutata puntandosi sui gomiti.   Mi hai chiesto quale regalo mi avrebbe fatto piacere. Un ferro da stiro. Davvero.   Ti ho ascoltata a lungo Raccontare dei tuoi successi Dalla tua laurea Del tuo lavoro Dei tuoi capelli Che cambiavano colore ogni settimana.   Hai parlato per ore Mentre cullavo il bimbo Mentre gli davo il seno Mentre leggevo le favole Mentre intrecciavo i lunghi ricci neri Sempre uguali.   Hai infilato nel mio armadio Un cappotto firmato Nella sua camera costose futilità.   Ti ho preparato il pranzo A Natale. Hai svuotato le borse dei miei amici A Capoda

Senza titolo 633

E si fa nuvola   Come mi lasci amore colpevole svuotato la notte a pensarti colpevole per quello che avrei potuto darti svuotato a guardare impotente quello che avrei potuto darti dalla realtà scivolare nel sogno sono terra umida e fertile che evapora in cielo e si fa nuvola   Pietro Atzeni

Senza titolo 616

E il vento che carezza la rugiada La vita è sogno   Il mio sogno mai fiorito seme in arida terra non conosce la fremente gioia che porta alla luce o sole ho dissodato il mio terreno molto acqua ho dato eppure il mio seme è rimasto avvolto nel buio osservo con stupore in quest’alba grigio fuoco l’umile margherita orgogliosa elevarsi dolcemente aprendosi al tuo bacio tra il canto gioioso degli uccelli mentre io sole ancora una volta aspetto e il vento che carezza la rugiada   Pietro Atzeni

i tuoi occhi di pietro atzeni

I tuoi occhi   Il roseto non baciato dal sole mostra la sua sagoma scura sotto questo cielo senza luce coperta per nascondere i sogni tutto cambia la notte tutto diventa uguale tutto ma non i tuoi occhi i tuoi occhi illuminano la mia notte mi abbagliano stordendomi nel profondo dell’anima dolcemente anche al buio sono cielo azzurro e rondini illuminano il mio sorriso più del sole a mezzogiorno risplendono dentro di me promessa di paradiso a portata di mano   Pietro Atzeni

Il tuo viso Son preso da incantesimo

Il tuo viso Son preso da incantesimo   Son preso da incantesimo dovunque lo sguardo volga vedo il tuo viso tatuaggio indelebile nelle mie pupille o materializzato sogno ti vedo nel cielo azzurro tra le stelle per strada nei prati sei l’ultimo pensiero la notte ed al risveglio il primo il tuo viso mi segue sempre e il buio che tutto rende uguale nemmeno nasconde quel tuo enigmatico sorriso Monna Lisa e La primavera al contempo giocano dentro di me sono il mio incantesimo speranza e paura di vita mia ragione   Pietro Atzeni

Senza titolo 519

Primavera   E’ primavera la natura è in festa papaveri rossi margherite gialle dilagano ovunque per l’aria luminosa le rondini disegnano la loro gioia carezza per occhi e cuore nel cielo azzurro l’anima cerca il volo verso quell’armonia ma la vita palloncino legato a un filo la trattiene già la vita falco nel nostro cielo timido volo di rondini disegno inespresso pallida gioia dal profondo d’un sorriso acerbo   Pietro Atzeni  

Senza titolo 497

Come nel seme il fiore poesia   Ti ho cercata nel cielo blu tra le stelle spericolato funambolo ho afferrato le funi che mi portavano da te ti ho cercata abbagliato da tanta bellezza invano la luna a falce ha fatto da amaca alla mia delusione sotto la terra mi guardava aveva gli occhi tristi di un bimbo e lo sguardo spento di una mano tesa e ho capito eri dentro di me tutto questo tempo mentre io ti cercavo come il fiore nel seme altrove tra le stelle   Pietro Atzeni

Senza titolo 475

Colomba del mio amore   Prenderò i raggi del sole di questa dilagante primavera imprigionandoli tra le mie mani li ricoprirò di carezze con le mie labbra li libererò nell’aria con un leggero fiato saranno colomba del mio amore non so dove sei ora ma guarda il cielo con la speranza negli occhi guarda come scende luminosa viene da te accoglila con le labbra fatta bacio   Pietro Atzeni  

Senza titolo 452

Il mio giardino   Mi sono rifugiato nel mio giardino fiorito ho cercato ristoro al vivere quotidiano tra le mie rose profumate quel canto represso che come un’ombra mi ha seguito e chiesto ragione per tutto il giorno in quella festa di colori arcobaleno a portata di mano si è sciolto   lungo un sospiro accompagnato dagli occhi verso il cielo sognanti di gioia   Pietro Atzeni  

Senza titolo 431

Un’eco di te   Le onde del mare portano un’eco di te dall’infinito incessanti una dietro l’altra rimbombano nella mia anima bianche di schiuma e di rimpianto si accavallano ai ricordi era ieri sorridente uscivi dall’acqua mia Venere ti offrivi ai miei avidi occhi e mi sentivo un Dio era ieri non fiorisce più sulla spiaggia il giglio marino ovunque desolazione un uomo è a terra oggi con te toccava il cielo con un dito appena ieri   Pietro Atzeni

Senza titolo 409

Il sole sta alla terra   Il sole sta alla terra come tu a me fioriscono per lui i prati per te la mia poesia dalla natura in festa mio sole ti dono un fiore ti amo dal mio giardino   Pietro Atzeni

Senza titolo 381

Eri il mio aquilone   Eri il mio aquilone ti seguivo con la gioia di un bambino volavi alto nei cieli azzurri e nell’esuberante primavera coloravi le mie giornate più delle margherite e dei papaveri nei prati in fiore il vento ti sospingeva giocavi con l’aria tersa e con un sospiro nel cuore disegnavi speranza che irrompeva nei sogni del domani dove sei ora? dove il cielo è grigio oggi un vento contrario ti inchioda a terra margherite e papaveri fioriscono sempre nei prati ma in cielo non disegni più speranza gli aquiloni non volano più   Pietro Atzeni