Gli americani tentarono di nascondere quello che avevano fatto a Hiroscima e Nagasaki nel 1945
A un mese dal lancio dell'atomica nel '45 George Weller raccontò l'orrore ma i suoi articoli furono bloccati da MacArthur. Rit da www.repubblica.it dal nostro inviato VITTORIO ZUCCONI Nagasaki dopo la bomba WASHINGTON - Sessant'anni di lacrime amare e di censure militari sono passati da quando non c'erano che topi negli ospedali e spettri vaganti "senza capelli" e bambini dalle "labbra nere" destinati a morire presto consumati dalle radiazioni, "nel fetore dei cadaveri" dei loro genitori. Sei decenni esatti perché finalmente dal silenzio della censura americana e dalla vanità del maresciallo MacArthur, che le aveva fatte secretare per non sminuire il proprio ruolo trionfale, uscissero le parole del primo uomo non giapponese, del primo giornalista entrato a Nagasaki a vedere l'impronta lasciata da "Fat Man", dal Ciccione, la seconda atomica sganciata il 9 agosto del 1945. Era trascorso meno di un mese dall'esp