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Il boom dei vegani d'Italia ora arriva anche in farmacia . speriamo non sia solo per moda \ omologazione culturale ma che sia una scelta coerente

repubblica  del  24 dicembre 2014 Il boom dei vegani d'Italia ora arriva anche in farmacia Niente carne, niente uova, solo cibi "etici". E anche medicinali su misura. Sono ormai 700 mila nel nostro paese, un fenomeno in costante crescita di MICHELE BOCCI Il boom dei vegani d'Italia ora arriva anche in farmacia NON è solo una questione di dieta. Chi decide di diventare vegano cambia le sue abitudini anche quando si tratta di comprare un giubbotto oppure curarsi. In Italia ci sono tra le 400 e le 700mila persone che hanno fatto questa scelta e il loro numero aumenta a un ritmo del 10-15% all'anno. Si tratta di consumatori, molto consapevoli ed esigenti, ma pur sempre consumatori. E così chi gestisce una tipologia di esercizio commerciale tra i più attenti ad intercettare le esigenze di chi compra sta pensando a loro. Sono già conclusi infatti i primi corsi per farmacisti che vogliono diventare vegano, ma anche vegetariano, friendly , cioè in grado di dare suggerime

edilizia in sardegna

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   musica   condigliata  Naneddu meu   con testo e traduzione                    foto  di   Marcello Scano ( mio Padre  )    Questo è  Fonni un paese dell'interno che pure poteva riprendere le tradizioni molto interessanti.Non parliamo di Olbia (  solo per  citarte  il caso più noto ) dei suoi litorali che non avendo modelli ha scopiazzato dalle ville dei ricchi. Ora   anche se  ormai   danni enormi    sono stati fatti ,  siamo forse  ,  ancora  in tempo a salvare il salvabile  . Anche se  sarà difficile  visto  l'abbandono delle tipologie costruttive tradizionali e i nuovi "stili".Così stiamo distruggendo la Sardegna. Discorso lungo,la cultura, il pseudo modernismo, i geometri,gli architetti(  ovviamente senza  generalizzare    e fare  di tutta  un fascio   ) . Infatti ecco un ottima  discusssione  fra  l'amico   Pierangelo Sanna la politica delle case ha progetto (fienili etc) è stato l'inizio della fine (un pr

I SONUS DE CANNA : FEDERICA LECCA, LA SUONATRICE DI LAUNEDDAS

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chi lo dic e che le launeddas , classico strument sardo , debbano essere per forza suonate da uomini ? questa frase : << Su chi ti dat resaltu, et pius valore, est sa virtude chi ti nobilitat; virtude bella in anima costante ti faghe’ preziosa che diamante. ( Padre Luca Cubeddu 1748-1828 ) >> e la storia raccontata con maestria dal portale \ sito Tottus in Pari con la colaborazione di Serena Guidoni del sito ( cercatelo anche su facebook ) http:// www.ladonnasarda.it/ Le launeddas sono uno strumento musicale dal suono antico. Un ritmo atavico che risale fin dalle viscere della Sardegna e restituisce in musica una tradizione e una pratica millenaria (le prime tracce della loro esistenza risalgono alla preistoria, considerazione avallata dal ritrovamento dei bronzetti di Ittiri, raffiguranti un suonatore di launeddas). Formato da tre canne, di diverse misure e spessore e ognuna incaricata di una propria funzione (produrre la nota principale, le note d’accompagnamento

L'ANIMA DI RENATO Una mostra a Testaccio celebra l'arte di Zero di Federico Diatz

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  di  Federico Diatz Sono trascorsi ormai alcuni giorni dalla mia visita alla mostra "Zero" (La Pelanda, Spazio Macro Testaccio, Roma). Come al solito, ogni iniziativa riguardante Renato ha bisogno di una riflessione. Ritornare con la mente in quelle sale, nel buio restituito da quei silenzi, mi trasmette il senso profondo di questa nuova avventura. Location suggestiva e raccolta, rassegna che all'inizio mi era sembrata un po' scarna, pur non mancando alcune chicche per la delizia degli appassionati: gli abbozzi dei brani, i provini, i video... Non del tutto sconosciuti, ma ci hanno ricordato le radici di Renato. Pochi i costumi presentati ma non conta (li abbiamo già visti al SeiZero e nell'Amo Tour). Ben più importante era comprendere il suo background culturale e psicologico. Quindi buona l'idea degli organizzatori di strutturare le sale come il percorso di un feto intervallato dai battiti del cuore di Renato. Come a dirci che quella era la sua vita in

perchè si parla solo di violenza sulle donne e non di violenza delle donne su gli uomini ?

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Lo so che perderò contatti , ma la verità e la corretta informazione sta nel mezzo .  Io  sono , meglio specificarlo   onde  evitare  che  le  lettrici   di questo blog  e   quelle  che sono   fra i  miei contatti  o mi seguono sui social mi  rimuovano  o    fraintendano  , contro qualunque   tipo di violenza  venga  essa  commessa   su una persona   e su  un animale  Coso come sono contro i  tabù   come quello   di cui parla   l'articolo sotto  preso da  da  http://www.sardegnablogger.it/perche-la-violenza-femminile-e-un-tabu/ [...] Ci impegnamo a favore degli uomini che sono diventati vittime di violenze domestiche, con o senza figli. Questo può comprendere casi di violenza da parte del partner ( tanto maschile, quanto femminile ), ma anche in senso più ampio la violenza all’interno della famiglia.E intendiamo dire che si tratta di più che un ceffone. Con “violenza” si intendono tanto i maltrattamenti fisici quanto quelli psichici. Penso che la maggior parte di que

meglio parlare di mafia ed antimafia fino a creare assuefazione che lasciare che prosperi in silenzio \ Il caso di maria Stefanelli la prima testimone di di 'andrangheta al nord e il suo rqpporto con i giudici

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Lo   so che  v'annoierete   nel  leggere  storie  di mafie a  cosi breve distanza     ( vedere il precedente post  :  " la  storia  della  giornalista  Ester   "  di qualche  giorno fa  )   , ma come ho  già detto   nel titolo meglio un assuefazione   che  il silenzio   , o peggio   se  ne parli male  o  a  ....   come evidenzia lo stesso  Saviano Roberto Saviano . 15 dicembre alle ore 12.12 In questi giorni, dopo l'inchiesta “Mafia Capitale”, sono diventati tutti conoscitori di mafia. Ne scrivo qui: bit.ly/LaMafiaDiSempre Non ho mai temuto i professionisti dell'antimafia, ma i dilettanti sì, e ho sentito affermazioni talmente assurde che mi viene da pensare che chi le ha pronunciate non solo non conosce il fenomeno criminale, ma forse nemmeno il Paese. D'improvviso sembra stupirsi che le organizzazioni mafiose agiscano con alleanze imprenditoriali e politiche. Ma in quale Paese ha vissuto sino ad ora? (....)  Ma  soprattutto