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la 194 va potenziata non riformata o abolita la storia di Michela Napolitano che sceglie di non abortire e di tenersi il 4 figlio

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MICHELA NAPOLITANO AVREI DOVUTO ABORTIRE, MA NON ME LO SAREI MAI PERDONATA Di Alina Rizzi La notte che scoprii di essere incinta del mio quarto figlio, tutti i sogni e i progetti che avevo mi caddero addosso. Erano le due del mattino quando lanciai un grido che svegliò non solo i miei bambini, ma anche qualche villeggiante attorno alla nostra casa. Mi sentii precipitare in un abisso senza uscita. Non ce l’avrei mai fatta a portare avanti un’altra gravidanza, dopo aver avuto Edoardo, il maschietto, e poi le gemelline Silvia e Alessandra, in soli quattro anni. Mi sentii sopraffatta al pensiero dei problemi economici che avrebbe comportato quella nascita, ma soprattutto sapevo che sarebbe stato molto rischioso per la mia salute. Ricordavo bene quanto era stato faticoso portare avanti le gravidanze precedenti, il vomito continuo, i malesseri, il deperimento fisico. Per mio marito fu subito evidente che non potevo avere un altro bambino. Si prospettò l’idea di un’in

Eco ignora o fa finta d'ignorare che anche grazie ai social a loro la Rete è un luogo più democratico anche se arrischio di populismo

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ti potrebbe interessare  http://ulisse-compagnidistrada.blogspot.it/2015/06/eco-e-gli-imbecilli-del-web.html Puntualmente    arriva  (  trovate  l'articolo  sotto  )   la  bellissima  ,  io non avrei saputo   scrivere  di meglio  ,   ad  Umberto  Eco    da   http://www.ilfattoquotidiano.it/   del  13\6\2015    il che dimostra  come   internet  ed  i social siano   Giulia Cecconi democratico ma stupido. perchè mentre molti intelligenti ci spendono il giusto,molti cretini passano giornate a scrivere cretinate. internet non ha filtro, è una fucina di cazzate e chiunque ci faccia un giro se ne rende conto. Un arma a doppio taglio   In principio era Indymedia. Nella sua declinazione digitale, per molto tempo l’attivismo mediatico è stato connesso principalmente a quell'esperienza; alla cui epoca, va detto, Internet era ancora primordiale nel suo funzionamento e soprattutto periferico nel circuito dei media. Le proteste alla riunione

Eco e gli imbecilli del web

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di  Giano , 11 Giugno 2015 20:40 Umberto Eco ha ricevuto la laurea honoris causa in “ Comunicazione e cultura dei media ” dall'università di Torino, la stessa dove, nel 1954, si era laureato in filosofia. Ne aveva proprio bisogno. Oggi una laurea honoris causa non si nega a nessuno, ce l’hanno cani e porci. E   visto che è esperto di “ Comunicazione e cultura dei media ” può, a buon diritto, esprimere il suo autorevole parere sul web. Ed ecco cosa dice: “ I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli  che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre  ora hanno lo stesso diritto di parola di un premio  Nobel.  E’ l’invasione degli imbecilli .”.  Il nostro illustre semiologo forse dimentica che il fatto che tutti abbiano diritto di parola, compresi gli imbecilli,   non è un’invenzione dei social media, è un principio cardine della democrazia, garantito dalla nostra Costituzione .

Bruxelles voleva celebrare l'anniversario della battaglia di Waterloo con una moneta con corso legale da 2 euro, ma Parigi ha posto il veto che è stato poi aggirato con un sotterfugio

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da   http://www.repubblica.it/economia /  del  11\6\22015/ Bruxelles voleva celebrare l'anniversario della battaglia con una moneta con corso legale da 2 euro, ma Parigi ha posto il veto che è stato poi aggirato con un sotterfugio Invia per email Stampa 11 giugno 2015 Articoli Correlati Il Belgio celebra la vittoria di Waterloo con l'euro, la Francia protesta Il Belgio celebra la vittoria di Waterloo con l'euro, 2 LinkedIn 0 Pinterest MILANO - La Francia ha vinto una battaglia, ma la guerra, alla fine l'ha vinta il Belgio che nonostante le resistenze di Parigi ha presentato la moneta celebrativa della vittoria di Waterloo da 2,5 euro.  Insomma a 200 anni di distanza la sconfitta di Napoleone fatica ancora a essere digerita oltralpe. E così per difendere l'orgoglio nazionale la Francia ha posto il veto alla richiesta di Bruxelles di coniare una moneta con corso legale da 2 euro. I belgi, però, non si sono persi di animo e con un sotterfugio sono ri

il politicamente corretto \ buonismo d'accatto è inutile meglio il sincretismo \ contaminazione culturale. il caso di Reggio Emilia, il prete esclude dal campo estivo un bambino musulmano

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#ReggioEmilia , il prete della parrocchia di Sant’Anselmo, a Buco del Signore, esclude dal campo estivo un bambino musulmano. La mamma denuncia il fatto e lui si giustifica: "Non ci sono più posti". La donna spiega: "Mi ha detto che se il bambino non prega per lui non c’è posto"  il  resto della storia     qui    su   http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca  del 9\6\2015  ad i buonisti a senso critico o d'accatto dedico questo film  del   2004   Integrazione razziale per un film d'amore profondamente umano di Ken Loach Giancarlo Zappoli Casim, figlio di pakistani ma nato a Glasgow lavora come dJ in un club. La sua famiglia ha già programmato per lui il matrimonio con una cugina. Ma Casim si innamora di Roisin, l'insegnante irlandese di musica della sorella minore. Da qui nascono i problemi, aggravati dal fatto che Roisin è separata e l'Istituto cattolico in cui insegna pretende da lei una condo

L'imprenditore dell'anno? E' un beduino siriano che fino a 10 anni è stato analfabeta

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  dalle  stalle  alle stelle    da    http://www.unionesarda.it/fotogallery/fotogallery/  del  10\6\2015   Si chiama Mohed Altrad il migliore imprenditore del 2015, premiato durante una cerimonia a Montecarlo.  Altrad ha scritto anche un libro, in parte autobiografico, dal titolo "Badawi"Altrad,  Altrad   beduino siriano con data di nascita incerta (forse 1948 o 1951), è a capo di un'azienda leader nel settore delle costruzioni, che ha la sua sede in Francia. Il riconoscimento del "World entrepreneur of the Year" è arrivato dopo aver superato la concorrenza di molti alti imprenditori e personaggi famosi (per l'Italia Oscar Farinetti, patron di Eataly) provenienti da 53 nazioni. Il vincitore è nato nel deserto siriano, in una tribù di beduini: orfano di madre, è stato cresciuto dalla nonna, che gli aveva vietato di andare a scuola. Solo all'età di 10 anni, notato da un maestro mentre da un buco nella parete della scuola spiava i suoi amic

Brigata Sassari note di guerra di giuseppe Tommasi 1926 II puntata

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da Supplemento n° 03 GIUGNO 2015 all’Editoriale Digitale Gallurese “La Beltula”

ed io che credevo che gli eroi della grande guerra fossero solo uomini e militari invece .. la storia di Margherita Kaiser Parodi ( 1897-1918 ) unica donna sepolta nel sacrario di re di puglia

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Fango e Gloria - La Grande Guerra

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   ti potrebbero  interessare https://youtu.be/QKpUYQF9T7s   intervista  con il regista ed  il produttore  Ho rivisto  in rete   Fango e Gloria - La Grande Guerra  è un documentario italiano, andata in onda in prima serata su  Rai 1  il 24 maggio  2015 , per commemorare i cento anni dell'entrata in guerra dell' Italia  nella  Prima Guerra Mondiale  il 24 maggio 1915. Il film è composto da video originali della  Grande Guerra , per la prima volta dotati di colorazione, mentre l'altra parte è un film .una  fiction . Essa  è  incentrata sulla storia del   Milite Ignoto   Italiano, che nel film è identificato con Mario, un personaggio di fantasia, interpretato da Eugenio Franceschini  da  wikipedia  Trama [ modifica  |  modifica wikitesto ] Mario, un italiano ventenne, dal  1914 , dopo l' Attentato di Sarajevo , inizia a preoccuparsi con il suo migliore amico e la fidanzata al destino dell' Italia nel conflitto. Circa un anno dopo, il Re Vittorio Eman

Youth - La giovinezza, di sorrentino più addatto come corto che a un lungometraggio ?

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ti potrebbero interessare http://www.mymovies.it/film/2015/inthefuture/rassegnastampa/ nonostante alcune pecche come per esempio la lunghezza eccessiva Infatti secondo Idee buone per un corto,  come dice    questa  mezzo stroncatura    di un utente   su mymovies.it << Ma nel giro di due ore, l’abilità tecnica e i virtuosismi di Sorrentino hanno , almeno per chio dovesse vedere per la prima volta uno dei suoi film , da sole la pretesa di riempire il vuoto. l’abilità tecnica e i virtuosismi di Sorrentino hanno da sole la pretesa di riempire il vuoto. I suoi cortocircuiti stranianti, con un registro che è abile nel tenersi per buona parte sulla superficie delle cose, per poi focalizzarsi su durezze improvvise, è ormai maniera. Quello che era peculiare distinzione in “La grande bellezza” e ne “Il divo” diviene replica vacua, riproposizione neanche troppo ispirata di stilemi logori. Sequenze come il finto videoclip della popstar o il sogno acquatico