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Ardeatino, via la festa della mamma e del papà. "Discrimina i gay" In un nido cancellate le due ricorrenze su richiesta di una coppia omosessuale . le .. del politiccamente corretto - buonismo a tutti i costi

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le minchiate del politicamente corretto  ( leggi buonismo  )   a tutti i costi . dev'essere qualche , ovviamente senza generalizzare omosessuale che non capisce  un accidenti e  vede  discriminazione  dove  non c'è  oppure non  sa  che esistono    anche  famiglie omosessuali  da http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/04/28/newsArdeatino  via la festa della mamma e del papà. "Discrimina i gay" In un nido cancellate le due ricorrenze su richiesta di una coppia omosessuale  di VALENTINA LUPIA Su richiesta di una coppia omosessuale, un nido della Capitale elimina la festa del Papà e quella della Mamma, in favore di una “della famiglia”, più inclusiva. Scatenando però, a detta dell’associazione Articolo 26, composta da genitori e da educatori, l’ira di tante famiglie secondo cui si tratterebbe di una sorta di discriminazione al contrario. Al centro dei fatti, il nido Chicco di Grano, in via dei Granai di Nerva 16, in zona Roma 70, nell’VIII municipio, a

per aggirare il daspo: affitta una gru e vede la partita., collezionista compra online una cartolina: l'aveva spedita la madre 48 anni prima di ritorno dal viaggio di nozze .,Venticinque anni fa, quando il World Wide Web divenne libero

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le storie  d'oggi  sono tratte da repubblica  del  28n e   29   aprile   Turchia, lo stratagemma del tifoso per aggirare il daspo: affitta una gru e vede la partita . Un'idea tanto geniale quanto bizzarra quella di un tifoso turco del Denizlispor, squadra che milita nella serie B turca. Per aggirare il daspo (il divieto di entrare in uno stadio) di un anno inflitto dalla giustizia sportiva, l'uomo ha affittato una gru per poter vedere comunque la partita contro il Gazientespor e incitare 'da vicino' i propri beniamini. Il supporter ha posizionato il macchinario poco oltre la tribuna e ha così potuto assistere alla vittoria per 5-0 della sua squadra del cuore cantando e festeggiando insieme al pubblico presente sugli spalti     Brusasco, collezionista compra online una cartolina: l'aveva spedita la madre 48 anni prima L'uomo racconta: "Ho riconosciuto subito la calligrafia di mia madre, l'aveva inviata di ritorno dal viaggio

E' stato testimone della strage di Nassiriya: segnato dall'orrore, ora denuncia: "Lo Stato mi ha abbandonato" Udine: a 15 anni dall’attentato, l’appuntato scelto Luigi Coltraro (ora riformato) continua la battaglia per ottenere i benefici

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  Sulla storia  che leggwerewte  nelle  righe successive  ho  avuto  uno scontro    su un forum  [---] Io  Era un volontario. Non può piangere dopo.Allora tutti possono, in qualsiasi lavoro, avanzare le Sua richieste e altre ancora. Ha voluto la bicicletta e adesso ......... ***** Mi auguro solo che chi ha commentato con: "era un volontario...ha voluto la bicicletta....finito i soldi e piangono...o peggio elemosinare soldi", nonché minchiate simili, non abbiano figli, genitori o parenti che fanno il LAVORO che ha fatto Luigi finché lo "statucolo tagliano" non ha deciso di metterlo in disparte in quanto si è messo a combattere per cercar di far valere I SUOI DIRITTI per aver fatto il SUO DOVERE!! Vorrei inoltre vedere se al posto di Luigi, semplice Appuntato Semplice, fosse successo a un pluri-stellato generale se lo "statucolo" avrebbe agito in modo simile. IO "Vittime del dovere" e partecipazione volontaria ad una missione sono concetti i

ma perchè i salvinisti devono struimentalizzare tragedie come quella di Sana Cheema Una ragazza di 25 anni di origini pakistane,

brava  rosa  cosi  si repolica  a  questi fettenti   e putribondi figuri

i veri malati sono gli ignoranti non i malati mentali

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e  sempre  l'ignoranza  fa  paura  ed il  silenzio  è uguale a morte  lo so  che   sono  ormai storie  all'ordine del  giorno  ma  chi  se  ne  frega  .  Fin quando  continueranno   io  continuerò a raccontarle  .  In quanto  ,   nella prima storia   riportata    tramite  l'amica  facebookina    Rosa Di Carlo Fabio Nacchio Nastri 21 h  ·    «Eravamo a tavola con mia madre e i miei fratelli. Ho semplicemente detto “Mamma, papà, vi devo dire una cosa: sono gay”. Mia madre è rimasta in silenzio, come i miei fratelli, mio padre, invece, si è alzato di scatto facendo cadere il piatto. Poi ha iniziato ad urlare “Fuori da casa mia”, “Quelli come te non li voglio”. Io ho reagito, dicendo che era la mia vita e che non facevo male a nessuno. E lui prima mi ha scagliato addosso una sedia e poi ha iniziato a prendermi a sch iaffi e pugni fino a quando non sono caduto a terra. Era fuori di sé, ha continuato a colpirmi fino a farmi sanguinare. Poi mi ha detto di prendere le mie co

Wabi Sabi, quando la bellezza dell'imperfezione conquista l'arredo La concezione estetica che viene dall'Oriente applicata all'interior design: qualità artigianale, materiali naturali, imperfetti e asimmetrici

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uno  dei tantoi articoli pubblicitatri presi dalla rete   Nell'estetica giapponese tradizionale Wabi-sabi    è una visione del mondo incentrata sull'accettazione della transitorietà e dell'imperfezione, in cui la bellezza è appunto "imperfetta, impermanente e incompleta".  La traduzione dei due termini è complessa e nel corso dei secoli hanno cambiato significato persino nella lingua d'origine. Wabi si riferisce all'eleganza discreta, non ostentata e semplice.  Sabi rimanda alla bellezza che solo il passare del tempo può donare.   Ora l’estetica giapponese chiamata wabi-sabi si traduce nel campo dell’interior e nel décor in pochi pezzi ma di qualità artigianale, in materiali naturali le cui  “imperfezioni divengono elementi narrativi, che raccontano il vissuto specifico dell'artefatto, le sue peculiarità e l'uso che ne è stato fatto” spiega il libro   Il valore dell'imperfezione. L'approccio wabi sabi al design   "Attr

Gabriele Clima: "Bullismo? Noi adulti abbiamo delle responsabilità"

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Lo scrittore Gabriele Clima, premio Andersen 2017, parla del rapporto tra adolescenti, adulti e libri. Toccando anche l'aspetto del bullismo nelle scuole. Intervista di Davide Berti, video di Gino Esposito. sotto  l'intervista   completa  presa   grazie  alla pagina  fb  di geolocal    da   http://gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2018/04/21/news/ MODENA. Il viaggio di uno scrittore comincia quando le sue pagine, dagli scaffali di una libreria, finiscono nelle mani di chi ha sete di parole. Il viaggio di uno scrittore per ragazzi inizia quando capisce che per parlare a loro deve prima di tutto capire ciò che per lui hanno significato l’infanzia e l’adolescenza. Il viaggio di Gabriele Clima, scrittore premio Andersen 2017 per “Il sole fra le dita”, mette la vita nei libri, la sua vita, torna la sua rabbia adolescenziale e la traduce in pagine. Persona schietta e pragmatica, quando ci vuole la parolaccia la

finalmente dopo tanto bullismo , criminalità minorile ed atti vandalici una storia di legalità fra i giovani la storia della rapina di Dolo .

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leggi anche Dolo, rapina a mano armata in pieno giorno alla gioielleria Canova Due malviventi hanno agito a volto scoperto: legati i due titolari e minacciati alcuni giovani. https://www.facebook.com/lanuovasardegna/posts/10156365259579878  atti vandalici su statue  del 1800 a cagliari  Questi sono i giovani.....non solo esempi negativi, ci sono bravi ragazzi onesti e con grande senso civico!!!! Grazie e bravissimi    🎊 🎆 🎇 da http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2018/04/21/ Rapina in gioielleria a Dolo, arrestati i quattro malviventi: erano stati inseguiti da due 16enni Individuati grazie al coraggioso inseguimento da parte di due adolescenti e alle indicazioni dei testimoni MESTRE. Due amici 16enni di Dolo: hanno assistito alla rapina di una gioielleria, chiamato il 112, inseguito i rapinatori fino a venire minacciati con la pistola, descrivendo l'auto della fuga e permettendo ai carabinieri di rintracciare e arrestare i malviventi. "Menzione d'

«Io, un ladro gentiluomo: tanti furti e nessun erede». Tutti i colpi del veneziano Vincenzo Pipino . la cui storia diventa un film

non esistono più i ladri di un volta VENEZIA. Settantacinque anni, 25 dei quali passati in carcere, il veneziano Vincenzo Pipino ora ha deciso di "appendere i guanti al chiodo" per sopraggiunti limiti di età. In questa intervista con Sabrina Tomè ("la Nuova Venezia") racconta i suoi colpi più clamorosi, dal Canaletto all'incursione a Palazzo Ducale, "ma senza mai usare violenza, il furto è un atto d'amore per gli oggetti". e adesso gireranno un film sulla mia vita». Circa 5 mila i colpi messi a segno in decenni di attività e per i quali ha finito di scontare la pena (dopo 15 sentenze) nel luglio scorso La sua epopea diventerà un film: "Sono stato contattato dalla Th20 Century Fox" 

razismo allll'incontrario o fanatismo \ fondamentalismo religioso ? secondo me entrambe . la storia di Aurora Chahrazad Belhamra figlia di uan italiana e di un marocchino

  da   http://gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2018/04/20/ «Io, picchiata dalle mie coetanee perché poco musulmana» La storia di Aurora, oggi 18enne, aggredita e minacciata da tre coetanee marocchine per le quali è iniziato il processo Picchiata da tre ragazze perché senza velo. Al via il processo Il racconto di Aurora CASTELNOVO MONTI . E’ stata minacciata, picchiata e perseguitata da due studentesse per razzismo “al contrario”: le due marocchine trovavano insopportabile che la ragazzina, all’epoca 14enne, figlia di un matrimonio misto, avesse uno stile di vita non musulmano e libero. Nei giorni scorsi è iniziato il processo, davanti al giudice di pace, per le giovani violente: dovranno rispondere del reato di minacce e lesioni personali in concorso. A raccontare l’accaduto è stata la vittima di questa storia, Aurora Chahrazad Belhamra, ora 18enne, residente a Casina, rappresentata dall’avvocato Domenico Noris Bucchi. Il primo novembre 2

Elisa, ragazza sarda che ama la campagna: ecco chi è la bella pastora che ha invaso la rete

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Da quando le sue foto sono apparse sui social hanno fatto il giro del web. La bella pastora di Serdiana a soli 19 anni ha scelto un mestiere sicuramente non facile ma che porta avanti grazie alla sua grande passione per gli animali . Elisa Piga, una giovanissima  ragazza di Serdiana che di mestiere fa la pastora. Niente di strano,per  noi  sardi   Quello che ha colpito gli internauti più della professione è però la bellezza della ragazza. Molti hanno storto il naso pensando che una giovane di cotanta beltà non potesse svolgere un mestiere così duro, “tipicamente” maschile. Gli stereotipi, duri a morire. Come  testimoniato da   storie  di donne pastore  che  trovate  anche   qui  sulm blog   .  Elisa Spiga, invece si dedica da tempo agli animali lavorando in una fattoria di Soleminis con il suo fidanzato. Pecore, capre, galline, asini cavalli sono il suo pane quotidiano    e    dalle foto del suo profilo facebook il suo paradiso. Molti però scrivevano commentando la foto condivisa d